19. Feeling Safe in His Arms
"Allora... come stai?" chiese Luke camminandomi accanto mentre teneva le sue mani dentro le tasche grandi della felpa blu. I capelli biondi li aveva quasi completamente nascosti dal cappuccio blu, lo rendeva davvero carino...
Non potei far altro che sorridere timidamente abbassando lo sguardo "Tutto bene, uhm, tu?" chiesi girando di poco lo sguardo incrociando i miei occhi verdi con i suoi
Lui si limitò ad annuire mentre si mordeva il labbro giochicchiando con il piercing nervosamente mentre io sospiravo non sapendo che dire di altro... Non mi piaceva il silenzio, sembrava esserci un distacco, quando la verità è che io lo volevo abbracciare... mi mancava..
"Certo che Helen..." iniziò a ridere leggermente facendomi alzare lo sguardo verso di lui mentre continuavamo a camminare "Ha fatto di tutto per rimanere alla lavagna più tempo possibile, eh?" chiese ed io mi portai la mano ai capelli scombinandomeli leggermente
"L'ho notato" risi "Beh, è stata brava nonostante gli errori fatti apposta per obbligarmi a correggerle l'esercizio" commentai divertito e Luke sospirò
"Questi modi delle ragazze di flirtare, tsk" borbottò seccato ed io risi leggermente
"Ma dai, è stata carina" dissi sincero. Perchè, hey, nonostante non fosse chissà quanto intelligente, almeno provava a capire qualcosa sulla chimica, ed io apprezzavo... E poi mi piaceva la compagnia... in un certo senso
"Mh" disse semplicemente Luke facendomi sospirare con il labbro tremante
"E tu cosa hai fatto in questi giorni?" chiesi e lui fece spallucce indifferente non rispondendomi "Va bene" borbottai capendo il suo non volere tanto parlare, mi sentivo un po' allontanato volontariamente e... ed io non lo volevo accettare
Arrivammo a casa e Luke velocemente aprì la porta per poi farmi passare facendomi leggermente arrossire per il suo comportamento da "cavaliere". Sorrisi leggermente quando vidi di nuovo casa sua, mi mancava stare lì anche se la vista del salotto mi fece riportare in mente i brutti ricordi della nostra litigata...
Avevamo litigato? No... Solo discusso in un modo non proprio carino... Credo...
Bene, non sapevo neanche cosa diamine fosse successo concretamente quel giorno, soltanto ricordo il peso enorme sul cuore, le lacrime, Luke che mi lasciava solo, ed il latte mezzo scaduto dato da Cal per cercare di consolarmi
"Pensavo di preparare velocemente la pasta... Va bene?" chiese mentre chiudeva la porta, e mi osservava come per capire qualcosa che inizialmente non capii. Feci un piccolo giretto su me stesso sorridendogli come per trasmettergli tranquillità, e alzai le spalle
"Va bene, basta che non ci riduciamo alla fine ad ordinare cinese come l'altra volta" dissi e lui rise leggermente mentre andavamo in cucina, mi dette una leggera spallata divertito ed io sorrisi guardandolo come pian piano sembrava stesse ritornando il Luke che avevo conosciuto
"Ma sei sicuro di saper fare la salsa al pomodoro?" chiese Luke accanto a me mentre si preoccupava di mettere l'acqua a bollire "Il cibo italiano è complicato, potevamo mangiare un panino" borbottò il biondo ed io risi dandogli un pugnetto alla spalla
"Non ti lamentare, non è complicato, è salutare" dissi e lui si avvicinò a me poggiando il mento sulla mia spalla sinistra mentre guardava le mie mani prese a tagliare un'insalata.
"Ciao" sussurrò, mi bloccai e girai lentamente la testa ritrovandomi i suoi occhioni azzurri guardarmi mentre le sue labbra si curvarono all'insù mostrandomi un sorriso dolcissimo.
Solo in quel momento mi resi conto della battuta e ruotai gli occhi "Va via, Hemmings, davvero, non mi parlare più" dissi ridendo dandogli un pugnetto facendolo allontanare mentre lui rideva indietreggiando leggermente
"Va bene, va bene" disse divertito "Vado a mettermi più comodo, tu se vuoi, puoi insomma... Non sarebbe la prima volta che ti vedo in quel modo, boh, fai te" disse togliendosi la felpa lanciandola sul divano
Si stiracchiò ed io lo guardai di spalle mentre i suoi muscoli si tendevano leggermente. Luke si girò e inclinò di poco la testa divertita notando il mio viso farsi sempre più imbarazzato
"Si ehm... Vai tranquillo, ci penso io qui in cucina" dissi e Luke sorrise avvicinandosi a me facendomi deglutire pesantemente
"Non ne avevo dubbio, i tuoi dolci del Cat Cafè sono meravigliosi" disse dandomi un buffetto alla guancia facendomi rabbrividire al suo tocco, ma sopratutto sorridere
"Grazie Luke... davvero" dissi guardandolo cercando di non fare scendere lo sguardo sul suo petto nudo che emanava così tanto calore che giuro, avevo una voglia matta di accoccolarmi e poggiare la testa sul petto per ascoltare i battiti del suo cuore. Mi mancava... così tanto stargli vicino in quel modo
"Di niente Kitten, vado e torno subito!" disse per poi correre verso la sua stanza ed io annuii leggermente imbarazzato per come mi aveva chiamato, mi faceva sempre uno strano effetto detto da lui
Mi tolsi i pantaloni e sospirai felice non appena vidi la mia lunga coda nera e pelosa muoversi leggermente. Ero calmo e tranquillo nonostante non mi piacesse da un lato l'atmosfera che si respirava... Era si, bella, si scherzava, ma sembrava quasi irreale...
Mi tolsi il beanie e le mie orecchie si mossero leggermente, felici di "respirare". L'acqua stava per bollire, ed il sugo era nella pentola già preparato.
Entrai in salotto e sorrisi leggermente non appena vidi il pianoforte. Ci passai vicino sfiorando i tasti con le mie dita. Deglutii timido sedendomi e allungando le dita sui tasti cercando di ricordarmi della piccola melodia che mi aveva fatto fare Luke la prima volta...
La suonai lentamente e sorrisi quando riuscii a farla tutta. Era come essermi ricordato quel meraviglioso momento di io e lui seduti vicini, molto vicini, mentre Luke teneva le mani sulle mie e mi insegnava la melodia... Ero così emozionato, ed il viso suo così vicino a me non aiutava, era bellissimo...
Mi girai sentendo un piccolo rumore e notai Luke appoggiato lì con una semplice canottiera dei Nirvana nera sopra i jeans neri. Mi alzai subito imbarazzato e lui si passò le mani ai capelli
"Uhm, scusa" borbottai e Luke fece qualche passo mentre le sue mani scombinavano i suoi capelli, sembrava nervoso
"Te l'avevo insegnata io" borbottò ed io sorrisi leggermente
"Si" dissi schiarendomi la voce e lui sospirò
"Okay, Michael... Non posso portare avanti questa situazione di ipocrisia" borbottò chiudendo un attimo gli occhi, ed io incrociai le braccia al petto mentre la mia coda leggermente si muoveva innervosendosi pian piano "Ascolta, io... Non sono arrabbiato con te. Io non volevo trattarti in quel modo, va bene?" chiese ed io annuii cercando di parlare ma lui continuò
"Il fatto è che... " sbuffò "Sono un coglione, va bene?" chiese ed io mi morsi il labbro mentre lo vedevo frustato, cercava di spiegarsi, di scusarsi quando non ce n'era bisogno "E' che... tu, sei... Sei perfetto, okay? Ed io accanto a te mi sento strano, ed ho un comportamento che non riconosco a volte, è come se tu mi cambiassi in qualcosa di migliore... E lo so che sembra strano, ma lo è, credimi. Io non sono tutta dolcezza e cazzate varie. Sono uno stronzo ed un grande coglione perchè ti sto perdendo senza neanche accorgermene e senza... Senza neanche aver raggiunto qualcosa di importante nella nostra relazione... se mai ne abbiamo mai avuta una. Ma tu mi rendi così... strano, mi ispiri cose che il me di qualche tempo fa non immaginava neanche perchè troppo sdolcinato come pensiero ed io non mi ci ritrovo... Ho quasi paura di me stesso" sospirò portandosi le mani ai capelli per poi guardarmi negli occhi
"Okay, Michael. Io sono Luke Robert Hemmings, sono un coglione, uno stronzo con un senso dell'umorismo pari al tuo, con un lato che preferiresti non conoscere e poca capacità nel mantenere contatti con persone... E vuoi sapere una cosa divertente?" chiese ed io mi morsi il labbro mentre tenevo il suo sguardo "No, non è andato tutto bene durante questo periodo, okay? Ho mentito, mi sei mancato e mi manchi davvero perchè diamine, Michael, tu mi piaci davvero, e non... non voglio perderti. Mi dispiace, perchè sono davvero ridicolo in questo momento, guardami" borbottò ridendo leggermente
"Sono un coglione che si pente delle sue stesse azioni, e cerca di recuperare con un discorso senza un filo logico composto da parole sconnesse, faccio davvero schifo" disse per poi guardarmi negli occhi "Ora, è semplice la domanda" esordì sospirando leggermente
"Come può un fottuto casino come me, stare con una perfezione come te?"
Scossi la testa con le lacrime agli occhi "Anche io ho mentito" dissi correndo verso di lui. Saltai allacciando le gambe ai suoi fianchi mentre le mie braccia si poggiarono dietro il collo di Luke che indietreggiò preso di sorpresa fino a cadere all'indietro seduto sul divano. Continuavo a lasciargli baci sulla guancia stringendolo a me "Mi sei mancato tantissimo... Davvero" sussurrai mentre lui mi stringeva a se dandomi dei piccoli baci sul collo ed io facevo le fusa non appena sentii la sua mano sulle mie orecchie accarezzandomele come solo lui sapeva fare mandandomi quelle piccole scosse di brividi piacevoli
"Michael, sei troppo per me, davvero... Mi dispiace averti trattato male... Ce l'avevo con te quando in verità ero incazzato con me stesso" disse Luke accarezzandomi il viso ed io scossi la testa
"Luke, è tutto okay, aspettavo solo questo... Mi sarebbe bastato un abbraccio, non ero arrabbiato con te, ero triste perchè pensavo di aver sbagliato qualcosa e che questa situazione fosse nata a causa mia" borbottai e lui mi prese il viso mordendosi il labbro per poi appoggiare la fronte sulla mia chiudendo un attimo gli occhi
"Tu non hai fatto nulla, non è stata colpa tua... Certo che siamo idioti, ci stiamo incolpando tutto il tempo dicendoci scusa a vicenda" mi fece ridere leggermente insieme a lui per poi sospirare "Sei davvero una delle poche cose splendide della mia vita, ci tengo davvero tanto a te" disse dandomi un bacio sulla fronte ed io sorrisi stringendomi a lui
"Mi sono mancate tantissimo le tue coccole..." sussurrai facendo le fusa mentre la mia coda si stringeva leggermente alla sua mano
"Kitten" sussurrò facendomi arrossire leggermente mentre mi accoccolavo su di lui che mi strinse meglio facendomi raggomitolare su di lui godendomi le sue carezze alla coda ed i suoi baci sulla fronte "Mi sei mancato anche tu" sorrise ed io feci ancora più fusa
Alzai lo sguardo incrociando i suoi meravigliosi occhioni azzurri che mi guardavano senza velo perverso o altro, era semplicemente felice "Davvero davvero?" chiesi e lui si avvicinò strofinando il naso contro il mio facendomi ridere leggermente
"Davvero davvero" disse mentre io chiudevo gli occhi godendomi al massimo quelle tanto e adorate coccole
***
"Scendi"
"No"
"Scendi"
"No"
"Scendi"
"Enneh oh"
Ashton sbuffò nervoso uscendo dalla macchina e velocemente aprì lo sportello dietro notando Calum guardarlo mentre si mordeva il labbro
"Sono ridicolo così!" si lamentò Calum e Ashton deglutì, senza notarlo, un groppo alla gola quando vide il ragazzo in un completo splendido blu uguale al suo. Gli stava perfettamente, Calum continuava ad aggiustarsi il colletto della camicia bianca annoiato mentre guardava un punto non preciso con sguardo suicida, la felicità in persona insomma
D'un tratto Calum girò lo sguardo verso Ashton che sembrò risvegliarsi e si schiarì la voce sotto lo sguardo stranito del moro
"Scendi, ora." disse serio come non mai e Calum sorrise strafottente
"Costringimi" Ashton si bloccò un momento e Calum rise nervosamente cercando di non pensare male a quello che lui stesso aveva detto
"Cal, non ti mettere contro la polizia, forza, muoviti" disse e Calum rise divertito e strafottente
"Che c'è? Mi metti le manette sennò?" chiese divertito per poi sgranare gli occhi e deglutire "Devo smetterla con queste risposte da film porno scadenti"
"Se mi costringi, si" sospirò Ashton alzando gli occhi al cielo e Calum lo guardò ringraziando il cielo per il riccio che non aveva capito la domanda che sembrava compromettente dal punto di vista perverso suo
"Interessante" disse ironico e Ashton gli porse la mano facendolo leggermente arrossire
"Scendi" disse e Calum sospirò
"Che brutta idea, che brutta idea" piagnucolò mentre usciva e Ashton rideva leggermente chiudendo lo sportello
Chiuse la macchina e prese la mano a Calum tirandolo dentro la villa. Suonarono al campanello e aspettarono che il padrone di casa gli venisse a dare il benvenuto
"Allora, ricordi il piano?" chiese Ashton e Calum lo guardò sorridendo come un ebete
Ashton versione agente segreto era ancora più figo, l'autocontrollo di Calum era andato completamente a puttane. Il riccio si mordeva il labbro aspettando che la porta si aprisse, mentre lui era fermo a guardarlo di profilo catturandone ogni dettagli perdendosi completamente.
D'un tratto Ashton si girò e notò lo sguardo di Calum fisso su di lui "Calum, hey!" schioccò due dita velocemente ed il moro sbattè le palpebre sorridendo nervosamente
"No, si cioè, si" disse velocemente e Ashton sospirò incrociando le braccia al petto
"Non mi stavi ascoltando" disse serio e Calum deglutì
"Non pensare male, non pensare che adesso ti prende e ti sbatte al muro sussurrandoti delle parole da Daddyooooommerda, fottute fan fiction del cazzo, devo seriamente andare al manicomio" pensò Calum per poi sorridere come un coglione sentendosi vittorioso ad averlo solo pensato dato che ogni volta faceva la figura di merda di dire quello che pensava
"Perchè sorridi in quel modo, sorridendo e annuendo al cielo?" lo riprese Ashton e Calum sgranò gli occhi per poi sorridere nervosamente
Ennesima figura di merda.
"Niente, ehm... Si, il piano" disse Calum schiarendosi la voce e Ashton sospirò
"Non te lo ricordi? Te l'ho spiegato in macchina mentre ti vestivi" lo guardava con fare ovvio e Calum ruotò gli occhi
"Scusami, ero troppo concentrato a non farmi guardare troppo da un maniaco che si crede figo ed intoccabile solo perchè fa parte della poli..." Ashton si avvicinò a lui e subito poggiò la mano sulla bocca zittendolo. Calum sgranò gli occhi non appena lo notò così maledettamente vicino a lui. Gli occhi splendidi di Ashton erano fissi sui suoi seri mentre i loro nasi si sfioravano
"Ssh, ci potrebbero essere telec.." Sussurrò ma subito la porta venne aperta e subito Ashton si avvicinò a Calum poggiando le labbra all'angolo della bocca per poi ridere leggermente apposta per far sembrare una dolce scena agli occhi dell'uomo che aveva aperto la porta
"Oh, finalmente, ci voleva far aspettare tutto il giorno?" chiese Ashton allungando il braccio al fianco di Calum che sospirò tremando leggermente, ma sorrise come sempre e appoggiò la testa sulla spalla del riccio
"Suvvia, non fare lo scontroso" disse sorridendogli acidamente
"Che piacere conoscervi dal vivo, finalmente!" disse l'uomo e Ashton sorrise come al suo solito mostrando tutto il suo fascino e carisma in meno di un secondo
"Signor. Smith, il piacere è tutto nostro" disse "Mi permetta di presentarle mio marito Calum" continuò stringendo leggermente il fianco del ragazzo che sorrise nervosamente cercando di non fare la figura da uno che si voleva suicidare in quel preciso istante
"Che piacere, così giovane e già così interessato al mondo degli affari. Signor. Leicester, io so che lei ha fiuto per ogni tipo d'affare" disse l'uomo facendogli l'occhiolino dopo aver guardato Calum, e Ashton fece un sorriso bastardo
"Non lo nascondo, da questo punto di vista mi permetto di dire che sono il migliore" disse Ashton sospirando leggermente per poi ridacchiare stringendo Calum facendolo sobbalzare
"Tesoro, non in pubblico" rise leggermente Calum ed il signor. Smith rise insieme al riccio
"Prego, entrate" disse entrando in casa ed i due lo seguirono
"Senti gran pezzo di stronzo, tu prova a stringermi in quel modo e giuro che quelle mani non te le ritrovi più, coglione, ti spacco la faccia" sussurrò Calum incazzato come non mai e Ashton sorrise continuando a camminare
"Sssh, forse potrei averlo fatto apposta" sussurrò neanche girandosi verso di lui guardandosi attorno come se gli stesse parlando dell'arredamento dell'enorme casa arredata in modo molto classico ed elegante "E' tutta scena" disse divertito e Calum quasi non cadde a terra dopo l'ennesimo occhiolino ed il braccio forte del riccio attorno al suo fianco che lo stringeva a lui
"E' tutta scena anche la mia erezione" borbottò Calum ironico per poi tapparsi la bocca. Si girò lentamente e sospirò dal sollievo non appena vide Ashton totalmente concentrato su altro
"Okay, vediamo di non fare figure di merda" sussurrò Calum a se stesso per poi sorridere angelicamente notando il signor Smith tornare con dei bicchieri di vino
"Prego, sedetevi, fate come se foste a casa vostra" disse facendoli sedere sul divano in pelle nera. Ashton porse uno dei due bicchieri, che il signor Smith gli aveva dato, a Calum che lo guardò e ringraziò con un sussurro
"Allora... Come vi sembra l'Inghilterra?" chiese il signor Smith e Ashton sorrise mentre elegantemente si portava il bicchiere alle labbra non prima di odorare il vino
"Beh" prese parola Calum stupendo Ashton che lo guardò abbozzando un sorrisetto divertito "L'Australia è la nostra terra, tutto il nostro business è nato lì, ma l'Inghilterra profuma di nuovi affari, e per noi è solo una nuova conquista personale, vero tesoro?" disse Calum sorridendo angelicamente ad Ashton che strinse il ragazzo portandolo ad avvicinarsi a lui
"Lo vede? E' così intelligente nonostante sia giovane" disse Ashton ridacchiando insieme al signor Smith
"Lo vedo, lo vedo" disse l'uomo mentre rideva con Ashton, e Calum lo guardava malissimo
"Che cosa? Il pugno che sto per dare a tutti voi?" sussurrò ad Ashton che rise più forte dandogli una gomitata
"Vaffanculo" sussurrò Calum con voce un po' alta
"Cosa?" chiese l'uomo e Calum sorrise nervosamente
Il campanello suonò ed il signor Smith si alzò sorridendo leggermente "Oh, finalmente mio figlio è arrivato" disse andando verso la porta principale lasciandoli soli
I due in sincro buttarono giù un sospiro di sollievo per poi guardarsi assottigliando lo sguardo
"Smettila di metterci nei casini" disse Ashton puntando il dito sul petto di Calum che aprì la bocca stupito
"Smettila di fare commenti sessisti come se io fossi un sottomesso del cazzo" ribattè l'altro e Ashton corrugò le sopracciglia
"La smetterei se tu la smettessi di comportarti in modo sbagliato"
"Desiderare di darvi un pugno è un comportamento sbagliato? Io credo proprio di no" disse Calum guardandolo negli occhi e Ashton ricambiò lo sguardo
"Io credo proprio di si"
"No"
"Si"
"No" Calum assottigliò lo sguardo e Ashton si morse il labbro nervoso
"Si" disse serio come non mai e Calum cercò in tutti i modi di non soffermarsi troppo sul colletto di Ashton un po' aperto e di conseguenza su quella porzione di pelle sotto il collo.
Bene, ora si stava immaginando Ashton prenderlo per le spalle costringendolo a sdraiarsi sotto di lui si quel fottuto divano mentre lui prendeva l'occasione per finalmente poggiare le labbra su quella porzione di pelle scoperta ed il riccio gli sbottonava la camicia
"Oh per tutti i Patronum" piagnucolò Calum dandosi uno schiaffo, e Ashton corrugò le sopracciglia non capendo quel cambio d'umore del moro e sopratutto quello schiaffo dato a se stesso
"Va tutto bene?" chiese e Calum ruotò gli occhi disperato
"Sto gran cazzo va tutto bene, okay? Sto gran ca..." in quel momento il signor Smith entrò insieme ad un ragazzo e Calum rise alzandosi "CAaalice di vinoo" disse sorridendo guardando Ashton "Amore, me ne puoi dare un altro?" chiese e Ashton sorrise
"Ma certo, tesoro" disse riempiendo il bicchiere per poi far finta di notare i due solo in quel momento, e alzarsi "Salve!"
Calum sorrise nervosamente non appena Nathan si bloccò nel fissarlo
"Tesoro" Calcò Calum guardando Ashton "Non avevi detto che sentivi la gola secca, ed avevi bisogno un po' d'acqua?" chiese
"Oh la vado a prendere subito, Nathan, presentati ai signori Leicester" disse il padre spingendo il figlio verso di loro
"Si..." disse confuso il ragazzo
Non appena Calum e Ashton videro l'uomo uscire dalla stanza, Ashton velocemente controllò il perimetro non notando videocamere e subito annuì a Calum che si avvicinò a Nathan prendendolo dal colletto, sapeva che il ragazzo aveva paura di lui
"Ciao Nathan" disse Calum sorridendo ed il ragazzo deglutì
"Che ci fai qui, Hood?" chiese e Ashton sorrise
"Lui è mio marito, il signor Leicester" lo corresse ed il ragazzo sgranò gli occhi guardando Ashton e poi Calum
"Ascoltami bene, tu non devi neanche accennare che andiamo a scuola insieme, ci siamo spiegati? Io sono suo marito e socio, giuro che se dici qualsiasi cosa e mi fai saltare tutto, io ti farò saltare i denti, ci siamo capiti?" chiese mostrandogli il pugno e Nathan annuì più volte
In pochissimo tempo l'uomo tornò con dell'acqua e senza sedersi sorrise al figlio
"Nathan, a proposito di affari" disse guardando Ashton e Calum seduti amichevolmente accanto a Nathan che sorrideva nervosamente "Ti ho portato uno splendido regalo dal mio ultimo viaggetto d'affari" continuò per poi applaudire alzando lo sguardo verso il secondo piano della villa
"SCENDI!" urlò facendo sobbalzare Calum che venne stretto subito da Ashton con fare protettivo. Calum lo guardò e Ashton fece spallucce leggermente facendo schiarire la voce al ragazzo
Si sentirono dei passi leggerissimi e dei campanellini, ed in poco tempo una ragazza dai lunghi capelli neri e gli occhi blu si presentò in salotto con addosso un lungo maglione rosa fino a metà coscia con delle calze lunghe bianche. Aveva le orecchie e la coda bianca. Al collo un collare con il campanellino.
"Ecco a te, la tua Kitten, Madison" disse sorridendo e Nathan sorrise stupito mentre la ragazza accennava un leggero sorriso forzato per poi guardare Calum e Ashton corrugando le sopracciglia
Li aveva riconosciuti come loro avevano riconosciuto lei quella volta all'asta, ma preferì starsi zitta
"Interessante" sussurrò Ashton guardando Calum che si morse il labbro
"Per interessante intendi, che bel casino?" sussurrò e Ashton gli sorrise mentre guardava Nathan e suo padre girare attorno alla ragazza parlottando come se fosse un oggetto da esposizione
"Esattamente"
- COSO AUTRICE -
Ditemi quando sono le prossime vacanze, ho sonno
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Si prevedono casini yeee, e finalmente i Muke awe aww
E Calum vincerà mai la sua battaglia delle figure di merda?
Quando riuscirà a saltare addosso ad Ashton?
E Ashton quando capirà che Calum è pazzo di lui?
Ma sopratutto... Riuscirà mai Nene a scrivere qualcosa di normale?
Il prossimo sarà uno sbum... forse (?) ehehheh
CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO
ZAU *agita la manina*
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