62. I'm pregnant
Dalya's pov
Quanto può far male essere più sensibili del dovuto? Nodo in gola costante, nausea, paura, angoscia, pianti inutili. Non si può amare la vita così.. Sembra che nessuno possa aiutarti.
Devo tornare ad avere il controllo del mio corpo. Così mi sento persa nel vero senso della parola.
Avevo il test fra le mani, ma la paura di farlo predominava in me. E se era positivo? Cosa sarebbe successo? Chi lo avrebbe detto a Zayn e soprattuto come? Il panico continuava a impossessarsi sempre più di me ed io non riuscivo a mantenere la calma. Le mani prendevano a sudare e le mie gambe, non ne parliamo.
Non doveva andare così, non quando né io né lui volevamo che accadesse. Un'errore, è tutto un fottuitissimo errore. Ho sbagliato, abbiamo sbagliato, magari è un brutto segno del nostro riavvicinamento anche se è un bambino non si può definire un'errore come sto facendo io.
I miei pensieri vengono interrotti dall'arrivo di Harry, saluta il suo ragazzo con un casto e voglioso bacio sulle labbra e poi mi si avvicina racchiudendo la mia piccola figura fra le sue braccia.
"Ho fatto una figuraccia per te piccola. Asciuga quelle lacrimuccie." Mi bacia lentamente la fronte e mi fa sorridere invogliandomi ad asciugare le piccole lacrime che rigano il mio viso.
Mi alzo in piedi e i due mi spronano ad entrare in bagno. Mi prendono per mano e mi aspettano dietro la porta. Seguo quel che mi dicono e sospiro sorpassando la porta del bagno, e facendo questo stramaledettisimo test.
Qualche minuto dopo penso sia il momento giusto e prendo quella specie di termometro fra le mani. Non so sinceramente come si usa, perciò afferro il foglio delle istruzione e noto che quando ci sono due lineette vuol dire che è il test è positivo mentre quando viene raffigurata una lineetta vuol dire che è negativo.
Sospiro avidamente prima di guardare per una volta decisiva. Alla mia vista si scorgono due lineette.
Sono incinta, sono incinta e non so se essere felice o meno. Non so se urlare dalla gioia o piangere dal dolore a causa di rimanere sola. Sono troppo giovane per crescere un figlio, per giunta sola e non riesco a credere che ho una creaturina piccola e indifesa dentro me.
Apro la porta per tornare in salotto e vedo Louis appoggiato alla porta del bagno. Non appena esco mi guarda cercando di capire qualcosa dalla mia espressione. Lacrime profonde rigano i miei occhi ma al contempo una curva radiosa si estende sulle mie labbra. Harry corre verso di me facendo la stessa domanda di Louis.
"Come è andata?"
"P-positivo." Balbetto mostrando loro il mio test. La prima cosa che fanno è abbracciarmi racchiudendomi fra le loro possenti braccia.
"Devi dirlo a a Zayn." Strilla Harry interrompendo l'abbraccio ed io scuoto la testa.
"La prenderà male.." Abbasso lo sguardo, lo conosco. Lui è troppo giovane per fare il padre.Lui non puó prendersi un'altra responsabilità.
"Piccola non si discute, lo invitiamo a pranzo e poi di pomeriggio gli parli. Non puoi nasconderglielo. È pur sempre suo figlio." Il castano dal sorriso radioso mi bacia la fronte ed io annuisco, nonostante tutto ha ragione. Vedo i due prendere posto sul divano con l'intento di guardare qualche film non prima di aver chiamato Zayn.
Ne approfitto andando a prendere la posta come mio solito.
Cercando fra le varie buste noto che c'è una busta per me. Mi siedo nel vialetto e posando le altre sulle mie gambe la apro curiosa e speranzosa che sia da parte di Krystal. Anche se ho perso la speranza, ormai è uscita dalla mia vita e anche se mi fa parecchio male è la triste realtà ed io devo accettarla.
'Carissima signorina Dalya Cruz, seguendo le sue continue pratiche scolastiche abbiamo intuito che lei è davvero una ragazza aspirante a poter diventare una ballerina internazionale. Pensiamo sia una delle più brave studentesse dalla 'London Accademy of Music and Drammatic Art.' Per questo proposito le volevamo proporre uno Stage a New York: Manhattan. Alla New York Accademy.
Saremo lieti di accoglierla per giusto qualche mese. Ma se il suo impegno sarà costante questi mesi potranno diventare pure anni. Se desidera accettare le lasciamo tutte le info per poterci contattare.'
Leggo più di una volta questi righi e mi do un leggero pizzicotto cercando di svegliarmi dal sogno. Non ci credo, non può essere la realtà. Il mio sogno, il mio sogno potrebbe diventare realtà o, lo è già diventato. mio obbiettivo è in fase di realizzarsi sono felicissima. Vorrei dirlo a Louis, ma preferisco non ancora. Il mio pensiero principale consiste nel dover prima risolvere con Zayn.
Zayn....
Non mi sentirei mai di lasciarlo. Ho la mente davvero in subbuglio.
Entro in casa poggiando le varie lettere sul tavolo e mi avvicino al divano.
"Zayn sta venendo." Mi sussurrano ed io annuisco prendendo posto e poggiando una mano sul mio ventre.
"Sarà meglio che andiamo a comprare qualcosa da mangiare, ti va il cinese?" Domanda Harold ed io annuisco. I due stanno per andare via e nel momento in cui aprono la porta si trovano Zayn davanti con un mazzo di fiori, lo salutano con una pacca sulla spalla e lo lasciano entrare.
"Piccola mia." Si avvicina a me lasciandomi un bacio sulla guancia e porgendomi il mazzo di fiori.
"Per me?" Domando incredula. Non mi ha mai offerto questi gesti.
"Per chi sennò" Mi sorride baciandomi dolcemente.
"Non hai ancora parlato con Gigi eh?" Domando.
"No piccola, ma hai la mia promessa." Sussurra ed io annuisco comprensivamente.
Mi vede un po' giù di morale e mi fa sedere su di se.
"Che c'è piccola?" Mi domanda.
"Nulla, sto bene." Sorrido apparecchiando la tovaglia.
"Sto andando in bagno, arrivo subito."
"Va bene." Lo vedo sparire e mi siedo nello sgabello pensando sul da farsi. Glielo dico o no?
Un rumore che segna l'arrivo di un messaggio mi riscuote dai pensieri, abbasso lo sguardo e mi ritrovo il telefono di Zayn sotto gli occhi. So che non dovrei farlo, è sbagliato ma la curiosità si impossessa di me e quindi decido di leggerlo. Faccio una smorfia di disgusto non appena noto che il mittente è proprio Gigi.
'Amore,sto davvero male. Ho bisogno di vederti e parlarti.'
Ma chi si crede di essere? Beh in realtà lei crede che stiano ancora insieme, ma non mi importa. Presa dell'orgoglio e dalla gelosia decido di cancellare il messaggio e posare il telefono sul tavolo facendo finta di nulla.
Qualche minuto più in là Zayn torna dal bagno e mi si avvicina nuovamente. Le sue mani si poggiano delicatamente sui miei fianchi e lui inizia a lasciarmi piccoli baci dietro il collo. È una sensazione paradisiaca, si sposta e inquadra le mie labbra fiondandosi sopra.
"Più tardi devo parlarti.." Interrompo il bacio passando un dito sulle sue calde e arrossate labbra, abbasso lo sguardo ma lui afferra il mio mento prontamente facendo incastrare i nostri occhi.
"Perché non ora?" Domanda carezzando la mia gamba. Sto per dirgli che adesso non mi va ma, fortunatamente Harry e Louis arrivano a casa interrompendoci.
"Ecco perché." Gli sorrido e poi volgo lo sguardo verso i miei amici che hanno un sorriso a trentadue denti. Prendo posto a tavola accanto a Zayn.
-
Il pranzo procede in modo molto silenzioso e infatti finiamo molto prima. Mi alzo dal tavolo in compagnia del moro lasciando i due innamorati soli in cucina.
Prima di parlare con lui decido di stare un po' stirata sul divano in mezzo alla sue gambe. Mi stringe forte al suo petto accavallandosi su di me. Ci facciamo un po' di coccole a vicenda ed io ho la conferma su tutto: fra le sue braccia mi sento bene. Per lui farei di tutto, letteralmente la qualunque, anche rinunciare al mio sogno. Perché il mio sogno è lui, e in questo momento ho capito che viene prima di tutto.
"Zayn ho bisogno di parlarti adesso..." Mi metto seduta volendo levarmi questo peso e scacciando via la paura di un suo rifiuto. Mi segue con lo sguardo guardandomi e preoccupandosi al contempo come non mai.
"Io...." Mi faccio forza chiudendo gli occhi, ma nel momento in cui sto per parlare il suo telefono prende a squillare. Giuro che se si tratta di Gigi io non corrispondo delle mie azioni.
"Scusa piccola." Mi sorride e afferra il suo telefono leggendo il mittente.
'Harrison amico.' Sorride al telefono. Riesco a sentire la voce di Harrison dall'altro capo, grida e sembra davvero preoccupato. Fisso Zayn incessantemente per capire, dalla sua espressione, se qualcosa non va.
'Cosa?' Il tono di Zayn si tramuta in spavento e i suoi occhi diventano cupi, di un nero spaventoso. Privi di amore, di gioia e di qualsiasi sentimento positivo.
'Arrivo subito.' Si tira i capelli ed io conoscendolo noto che cerca di reprimere le lacrime dentro di se.
"Cosa è successo?" Domando poggiando una mano sulla sua guancia per calmarlo.
"Gigi ha avuto un'incidente." Sospira... Oh dio. Improvvisamene i sensi di colpa cominciano a torturarmi. Mi sento un groppo in gola perché lei aveva bisogno di lui ed io, in preda alla gelosia e al volere fare felice me stessa, ho cancellato quel messaggio. Ne sono consapevole, la colpa è mia. Solo mia, sono stata io. Lei aveva davvero bisogno di lui. E lui, beh lui la ama ancora a giudicare dal suo comportamento.
"Parleremo dopo, capisci che ci sono cose più importanti in questo momento." Afferra la sua giacca di palle nera e va via con uno sguardo assente e infuocato.
Mi sento malissimo, mi ha lasciata sola ed è andato da Gigi. Non è possibile. Porto un cuscino sul mio viso gridando in modo da soffocare i miei urli. Mi ricompongo con il viso rigato dal trucco letteralmente sciolto.
"Papà ci ha lasciati soli, un'altra volta." Singhiozzo carezzando la mia pancia per niente ancora evidente e parlando al mio ipotetico bambino.
N/A
Piccole! Eccomi con il 62esimo capitolo. Questo è il penultimo? Che ve ne pare? Lasciatemi un commentino e una stellina.
Domani pubblicherò l'ultimo capitolo e vedrete che fine avrà la storia fra il nostro Zayn e la nostra Dalya.
Bacioni amorine!
Ale x
(Scusate se ho aggiornato così tardi e, se ci sono alcuni errori... Ma non ho avuto il tempo di rileggere.)
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