«Quello?!» chiedo alla mia amica che sta proprio indicando quel ragazzo.

Ma cosa dico, ragazzo è un insulto! È una scultura, un pezzo di figo!

Quasi ai livelli di Scor... ma che cosa sto dicendo?!

Credo di avere la mascella calata fino ai piedi.

Appena la vede le fa un segno di avvicinarsi e lei timidamente si avvicina.
Piccoli amori crescono, una delizia per la mia mente pervertita.

«Ti prego di non sbavare.» mi dice il cotonato che si è messo di fianco a me.

In questi ultimi anni è diventato molto più alto, quindi non posso più prenderlo in giro perché una ragazza è più alta di lui.

Sei stata più alta di lui per tre mesi a undici anni.

Appunto coscienza, non rovinarmi i ricordi di quel bellissimo lasso di tempo.

Però ha sempre i suoi soliti capelli biondi quasi bianco che brillano al sole, il suo mento scolpito come il resto del fisco.
Non l'ho mai negato. Scorpius è un gran pezzo di figo. E mi sarei già fidanzata con lui se non fosse la persona peggiore che esiste al mondo!

«Non stavo sbavando!» dico asciugandomi le labbra... l'ho fatto per sicurezza!

«Beh, allora staccagli gli occhi di dosso.»

«Per guardare te? No grazie. Piuttosto vado da quel biondino naturale che mi punta da tutta la sera.» dico dirigendomi verso di lui sorridendo.

«Non ci provare.» digrigna tra i denti mentre mi prende il polso.

«Geloso?» gli chiedo alzando un sopracciglio.

«Spero tu stia scherzando, non me ne frega niente di te ma ad Albus non farà piacere.»

«Albus deve capire che non ho più cinque anni. Ci si vede Malfoy.» strattono la presa e riprendo il mio cammino.

In realtà non mi interessa di andare veramente da quel tipo che nemmeno conosco e oltretutto sembra anche noioso, ma volevo andarmene da Scorpius. Non so cosa mi sta succedendo ma il nostro rapporto sta cambiando e io ho paura di questo.

Mia cara non è che hai una cotta per Malfoy?

Ahahahhaha spero che tu stia scherzando voce mentale bacata!

Comunque, appena sono abbastanza lontana da Scorpius mi siedo sui divanetti sperando di essere lasciata in pace.

«Oh, Ma guarda chi c'è!» mi dice uno dei gemelli Scamandro. Lorcan e Lys sono amici di famiglia da quando siamo nati: per noi Weasley-Potter sono come dei fratelli.

«Ciao Lorcan! Ciao Lys!» dico ai due ragazzi che subito si ridendo sui braccioli della mia sedia.

«Come mai qui da sola?»

«Potrei farvi la stessa domanda.» sposto lo sguardo da uno all'altro aspettando la loro risposta.

Hanno gli stessi capelli di Luna e sono altissimi, quasi più di Scorpius.

Perché ci deve essere sempre in mezzo quel cotonato?!

Però di carattere i due gemelli sono completamente diversi: Lorcan è un corvonero, mentre Lys è un tassorosso.

«Beh...noi non ci stavamo divertendo così tanto. Abbiamo pensato di tornare nel nostro dormitorio, ma abbiamo deciso di recuperare i nostri amici.» dice Lorc dando uno sguardo alla pista da ballo.

«A proposito...hai visto Lily?» mi chiede Lys, ha una cotta per Lily da quando sono piccoli e fa il fratello protettivo come James e Albus.

«Lys lasciala in pace questa povera ragazza!» gli dico dandogli un pugno sulla spalla. Non ha proprio paura di Albus...diciamo che lo teme.

«Sono anni che me lo dici, secondo te la lascerò mai?»

«Spero per te di no.» lo guardo seria.

«ROSIEEEEEEE!»

Oh no...

«Adesso succede un putiferio...» sento dire da Lorc.

«Hai ragione fratello. È stato un piacere Rose ma dobbiamo proprio andare, a domani!»

«Che begli amici che ho...» borbotto.

«Rose! Ti ho cercato ovunque dove eri finita?
Lo sai che ho conosciuto un ragazzo? È bellissimo però credo sia muto perché quando gli parlavo lui non mi rispondeva mai. Poi però qualcun'altro mi ha preso e ha cominciato a ballare con me ma io l'ho insultato perché mi aveva portato via dal quel belloccio. Quindi ho cercato di nuovo quel tipo lì ma l'avevo perso, a quel punto avevo sentito profumo di rose e avevo visto qualcosa di rosso e mi sei venuta in te e anche il fatto che te sai sempre cosa fare quindi... cosa devo fare?»

«Rox, torna al dormitorio e vai a dormire.»

«Rose sai che non mi piacciono queste risposte, non me ne piacciono tante altre come ad esempio...»

Oh no, non ricomincerà con i suoi discorsi senza senso!

«ROX! Domani dobbiamo giocare e, visto lo stato in cui sei ridotta, una dormita è quello che ti serve di più.»

«Dici?»

«Si.» sospiro.

«Ok allora credo che...» sbadiglia «andrò a..» altro sbadiglio «dormire...»

Se non ci fossi stata io sarebbe caduta con la faccia spiaccicata al suolo.

«Roxy, sappi che mi devi un favore.» borbotto mentre me la trascino dietro tra tutta la gente.

«Serve una mano fiorellino?»

«Mi servirebbero braccia più muscolose o una cugina più leggiera, della tua mano non ho assolutamente bisogno.»

«Andiamo Weasley, stai faticando un sacco, si vede a chilometri.»

«Cos'hai detto Malfoy? Non ti sento.»

Intanto Roxanne sembra pesare sempre di più e sto pensando di mollarla lì in mezzo, ad un tratto, però, non sento più il suo peso sulle spalle e vedo Malfoy che avanza davanti a me con mia cugina in braccio.

«Allora, non vieni?» mi chiede divertito.

Rox, mi devi un grande favore.

«Pronti a perdere domani?» lo derido.

«Sarete voi a perdere mia cara. Albus è il migliore, io sono il migliore.»

«Pavoneggiati pure, vediamo se continui dopo che non avrò fatto passare manco uno dei tuoi tiri.» si ferma d'improvviso e comincia a fissarmi.

«Tirerò così forte che ti verranno i buchi nelle mani.» dice avvicinandosi al mio viso.

«Paura, Malfoy?» ghigno.

«Ti piacerebbe.»

Nel mentre si è avvicinato molto di più e riesco a vedere perfettamente i suoi occhi. Grigio tempesta, sono così diversi in confronto ai miei blu come il mare...

Si allontana e mi accorgo solo adesso di aver trattenuto il respiro.

«Siamo arrivati.» mi informa lui.

«Ok, ehm... grazie.»

«Mi devi un favore Weasley.»

«Cos...?!»

«Non faccio niente per nulla, buonanotte rossa.»

«Malfoy... io... aaarrgh.» batto i piedi per terra frustata.

«Sogni d'oro!» sento la sua risata derisoria fin qua.

«Ti odio!» guardo Roxanne che dorme tranquilla appoggiata al muro.

«Adesso tu resti qui.»

«Cioccorana!» dico la parola d'ordine e corro nel mio letto cercando di sbollire la rabbia e in poco tempo cado fra le braccia di Morfeo.