chapter twenty-seven
James' pov
Che bella la primavera, è la stagione della rinascita.
La stagione delle fragole che Al ama tanto, dei pollini e tutte quelle cose che mi stanno uccidendo dentro.
La stagione soprannominata l'inferno della scuola, esami e... il ballo di primavera.
Tra tutte le attività possibili, la cara Minnie decide sempre di organizzare stupidi balli ai quali me ne vado subito perché privi di alcol.
Nonostante li consideri delle grandi cagate mi hanno sempre procurato delle sbronze con Fred e qualche ragazza nel letto.
Adesso mi ritrovo, oltre a dover trovare mille modi più uno per copiare ai M.A.G.O. , a dover trovare un'accompagnatrice per il ballo "Sbocciano le Casate", che divertimento.
In poche parole ognuno deve vestirsi in modo da richiamare in fiore, per esempio Rose ha scelto le rose.
"Sono banali ma sono troppo pigra per studiare meglio l'erbologia babbana"; parole sue.
Penso che Albus inviterà Kate, scontato, sempre che quella serpe trovi il coraggio.
La mia sorellina andrà con lo Smacander, che deve tenere le mani a posto anche se Merlino solo sa cosa fanno quei due da soli.
Nonostante Dominique mi abbia esplicitamente detto di starle lontano, siamo parenti, genio, viviamo praticamente insieme, non ho intenzione di togliermela dalla mente.
Sono sicuro di amarla, o non si spiegherebbe il perché la consideri più fantastica di me, ma non ho intenzione di fare l'imbecille innamorato che si distrugge per via della sua amata.
Ecco perché io e Freddy passeremo la giornata a cercare ragazze con cui andare al ballo.
«Che casata cerchiamo?» domanda il Weasley.
«Qualsiasi che ci stia, basta che sia più bella di Dominique» rispondo determinato. Mio cugino come risposta mi lancia un'occhiata confusa.
«È oggettivamente impossibile»
«Tre cose, mio caro amico: sii positivo, ne sono consapevole, non usare termini troppo complicati»
***
«Guarda quella ragazza» Abbiamo iniziato la nostra ricerca da circa mezz'ora e Fred ha già trovato qualcuno che gli interessa.
Siamo sul lago nero dove in molti si sono raccolti alla ricerca di qualche pianta stravagante e il mio amico ha posato lo sguardo su una... non so la casata perché non indossa la divisa, fantastico.
«Non riesco a capire la casata» mi lamento.
«Io le parlo, tu osserva. Se mi caccia hai tre possibilità, se mi fa parlare è una tassorosso» annuisco.
Il Rosso esce da dietro il cespuglio con un balzo ed esclamando un saluto alla ragazza che si prende un bello spavento.
***
«Avete parlato per mezz'ora!»
«Infatti era tassorosso»
«Com'è andata, socio?»
«Si chiama Paige, sesto anno, ho passato cinque minuti buoni ad assicurarla che non l'avrei più spaventata»
«Lo farai ancora vero?»
«Povera fanciulla. Comunque, abbiamo parlato un po' di noi in generale ed ho scoperto che, se usate le giuste parole, possiamo convincerla a fare il "viso d'angelo" quando mettiamo in atto un nostro piano»
«Ok, molto bravo, ma le hai chiesto per il ballo?»
Fred sbianca improvvisamente e si rialza alla velocità della luce, tornando da Paige.
«Paige!» grida chiamandola.
«Fred che succede?» chiede allarmata.
«Mi sono dimenticato di farti una domanda. Allora, verresti al ballo con me?»
«Oh, certo, certamente, ehm...ok»
«Sicura?» ridacchia lui.
«Si si, alle 21:00 davanti alla sala grande» si avvicina cautamente e schiocca un bacio sulla guancia al mio migliore amico, poi corre via ridendo. Che ragazza curiosa!
***
«James, invece che lamentarti di aver assistito alla proposta di Kevin per Domi, datti una mossa a trovare qualcuno»
Fred ha ragione, è ormai tardo pomeriggio ed io non ho ancora una accompagnatrice.
Non posso nemmeno contare su Molly dato che è felicemente fidanzata, comunque non si sarebbe ubriacata con il sottoscritto per via del suo essere single.
Chissà se il platinato ha fatto passi con Rose, bah sono tutti stupidi quelli lì. Non a caso sono i migliori amici di mio fratello.
«Fred, penso di riuscire a cavarmela da solo» dico convinto di me.
«Come vuoi. Ci si vede a cena» dice per poi avviarsi verso il castello.
Non sapendo effettivamente da dove iniziare, il mio posto preferito è sempre il luogo giusto per pensare.
Mi incammino verso il campo da quidditch con mille pensieri in testa, uno dei quali riguarda il misterioso omicidio di Kevin Butcherson.
Mi siedo in mezzo al campo, grato che non ci siano bolidi a sfrecciare da destra a sinistra.
Rivoglio lo sguardo verso l'alto e sospiro, chiudendo gli occhi d beandomi questo momento di pace senza attacchi d'allergia.
Inizio a guardarmi intorno ed un punto blu non identificato cattura il mio sguardo.
«Ehi tu, mirtillo non identificato»
«Sta zitto e fermo, sto disegnando la tua persona demente» risponde, gridando anche lei.
«Quanto ci metterai?»
«Il tempo necessario»
«Posso parlare almeno?»
«Lo stai già facendo»
«Non dirmi che sei stata lì ad aspettare che arrivasse qualcuno» se così fosse, quella ragazza dovrebbe vincere il premio come "più paziente dell'anno".
«No, ma amo disegnare e tu sei un soggetto quantomeno decente»
«Ti correggo, io sono fantastico»
«Come vuoi tu, Potter»
«Non trovo giusto non sapere il tuo nome, mi sento nudo sapendo che tu conosci il mio»
«Mi chiamo Holly, fammi sapere se hai intenzione di cercarmi così cambierò colore di capelli»
«Ma il tuo blu è ammaliante, non riuscirei mai a levarmelo dalla testa» la lusingo, ghignando tra me e me.
«Credimi, ci metterei due secondi a tenerti alla larga da me» ridacchia maleficamente, come farebbe qualsiasi serpe.
«Non mi importa se sei serpeverde, hai scelto me come modello per un disegno quindi sai apprezzare la vera arte»
«Come puoi essere così stupido ma capire tutto al volo?»
«Sei davvero una serpe?» domando stupito.
«Si, ce l'ho ancora con te per aver seminato puzzalinfa in tutto il dormitorio»
«Strano, ma quella era Roxanne»
«E questo dovrebbe renderti più simpatico ai miei occhi?» domanda retoricamente.
Vedo Holly alzarsi e raggiungermi, strappando un foglio dal suo blocco.
Ora che è davanti a me riesco a notare tutte le sfumature azzurre e blu dei suoi capelli, con zero ricrescita dato che penso li trasfiguri quotidianamente.
Ha gli occhi quasi neri, un contrasto perfetto con la sua pelle chiara cosparsa con delle leggere efelidi.
«Tieni» mi porge il foglio.
Mi alzo, sovrastandola, data la notevole differenza di statura, e prendo il foglio osservando il disegno.
Sono io, visto di profilo, che ammiro ad un cielo limpido con sguardo sognante, perso, e con un accenno del mio solito sorrisetto malandrino.
«È bellissimo, hai talento»
«Grazie, lo so. Alla scuola babbana ero la migliore» dice pavoneggiandosi come il sottoscritto.
«Mamma o padre babbano?»
«Madre, è una pittrice»
«Che figo, io ho solo ereditato dei capelli indomabili» lei sembra leggermente divertita e mi sembra di vedere l'ombra di un sorriso sul suo viso.
«Holly, vorresti...»
«Sappi che non ti dirò mai quello che ti aspetti, perciò accontentati di un "ci troviamo davanti alla sala grande"» ghigna soddisfatta di sé per poi voltarsi e allontanarsi verso il castello.
Bene, ho risolto tutto ma... ho seriamente invitato una serpeverde al ballo di primavera?!
***
Rose's pov
«Rose!» una voce attira la mia attenzione mentre cammino nel corridoio per raggiungere l'aula di incantesimi.
«Si?» è un ragazzo alto, con i capelli color nocciola rasati sui lati che lasciano un ciuffo liscio che gli ricade sulla fronte. Ha gli occhi azzurri chiaro, al contrario dei miei blu oceano.
«Ti stavo cercando, piacere Andrew» mi porge la mano ornata da un grande anello molto
probabilmente appartenente ad una famiglia puro sangue. Noto subito lo stemma di serpeverde che si staglia sulla sua divisa, affiancata dalla spilla di caposcuola.
«Mi hai trovata. Ora cosa vuoi? Sono già in ritardo per la lezione» sbotto irritata.
«Volevo solo chiederti se ti andrebbe di venire al ballo con me» ho rifiutato categoricamente tutti gli inviti che mi sono stati fatti e adesso non ho un accompagnatore. Pensavo di andarci con Kate o Dom ma sono entrambe occupate. In più lui non è affatto un brutto ragazzo.
«Va bene, fatti trovare pronto alle 20:30 davanti alla sala Grande, non ho intenzione di scendere nella tana di voi serpeverde»
«Oh, grandioso! Ci vediamo stasera Rosie» si sporge in avanti per darmi un bacio sulla guancia ma io, grazie ai miei riflessi da portiere, mi scanso velocemente guardandolo andarsene con un'espressione delusa.
«E NON CHIAMARMI ROSIE»
«Hai intenzione di andare al ballo con Bulstrode?» chiede un biondo avvicinandosi a me.
«Mi sembrava abbastanza ovvio visto che ho accettato il suo invito» non lo guardo e cammino dritta verso l'aula.
«Perché non mi guardi? Hai paura di saltarmi addosso da un momento all'altro?» un ghigno pervertito si fa largo sulla sua faccia.
«Sogna Malfoy, e poi devi per forza seguirmi ovunque vada?»
«Abbiamo incantesimi insieme fiorellino» appoggia un braccio sulle mie spalle e deve ringraziarmi che mi limito ad alzare gli occhi a al cielo e continuare a camminare verso la nostra lezione.
***
«Ma chère, Sei stupenda» Dominique mi guarda mentre, dalla sala comune dei grifondoro, ci dirigiamo verso la Sala grande. Come fiore ho scelto la rosa.
Ma quanto sei originale Rosie.
Non rompermi le palle vocina mentale!
È un vestito che mi arriva un po' più in su del ginocchio. La gonna è rosso rosa e sembra che siano petali, il corpetto invece è bianco come i miei tacchi, che ha categoricamente scelto la mezza Veela al posto mio perché è più "pratica in questo ambito", parole sue.
Dominique ha scelto il gelsomino azzurro avendo un vestito del medesimo colore che si "abbina perfettamente al colore dei suoi capelli", sempre parole sue.
Lily, che sta imprecando peggio di uno scaricatore di porto a causa dei suoi capelli che non si vogliono arricciare, forse è perché li tocca in continuazione, indossa un vestito rosa chiaro che ricorda l'ortensia.
Arriviamo davanti alle scale e piano piano cerco di scendere evitando di mostrare a tutti le mie mutande.
Quando scendo l'ultimo gradino ringrazio Godric, Morgana, Merlino e chiunque mi venga in mente, per avermi risparmiato da una grande figura di merda.
Vedo Andrew affiancato da tutti i miei cugini più Malfoy e la Zabini.
Albus, vestito di un semplice abito bianco con un giglio ricamato sulla camicia e sulla giacca, ci guarda tutte sorridendo fiero di noi.
Malfoy è stretto in un completo nero, credo che nemmeno abbia pensato ad un fiore, ed è accompagnato da una ragazza a dir poco stupenda, per questo la odio già: occhi azzurri, quasi come i miei, capelli neri pece a spaghetto ed ha un fisico da paura. Indossa un vestito blu intenso con una gonna ampia.
Ci credo che abbia invitato lei e non me, cioè non che dovesse invitarmi...Non fraintendete.
Andrew porta un completo sul verde smeraldo, si sarà limitato a fare la fogliolina, oppure l'ortica, lo deciderò nel corso della serata.
La Zabini ha un bellissimo vestito giallo, credo che richiami le primule. Appena mi vede mi si fionda addosso tutta emozionata.
«Sei uno schianto, e anche il tuo accompagnatore lo è» lancia un'occhiata a Bulstrode troppo impegnato a guardare in cagnesco Malfoy.
Ecco due esemplari di deficienti!
«Rosie» il mio accompagnatore si è degnato di guardarmi, che onore
«Ciao Andrew, vogliamo entrare?» tutti annuiscono e ci addentriamo verso la festa.
C'è la musica alta e la pista è già piena di gente che balla. Sul fondo della sala c'è un banchetto molto ricco.
Bulstrode mi porga la mano che afferro, a malavoglia, e ci dirigiamo verso la pista.
Sento gli occhi di Scorpius... Malfoy, sento gli occhi di Malfoy perforarmi la schiena.
Che cosa vuole? Lui ha una modella come accompagnatrice, che si accontenti e mi lasci stare!
***
Mi scateno da orami due ore su questa pista quando parte un lento.
Andrew mi poggia le mani sui fianchi e mi avvicina a se, lego le mie mani al suo collo e iniziamo ad ondeggiare lentamente. Quel contatto non mi provoca niente, il nulla completo. Niente in confronto al tocco leggero di Scorpius che ti pervade la schiena di brividi. Assolutamente niente.
«Te l'ho già detto che sei stupenda?»
«No, non me l'hai detto. Quando sono arrivata eri troppo occupato a guardare Malfoy» dico acida.
«Lo so, ma continuava a ripetere che ero stato solo fortunato che tu avessi accettato l'invito, che eri disperata per scegliere uno come me» le parole di Barbie mi fanno diventare rossa, ma dalla rabbia. Cosa sa di me quel platinato?
«Ma so che non è cosi...» si avvicina per baciarmi ma io lo scanso, disperata dal fatto che Barbie potrebbe aver ragione.
«Non ci provare più> lo respingo bruscamente per poi lasciarlo impalato in mezzo alla pista andando verso il bancone delle bevande.
E la regina Rose Weasley colpisce ancora!
Prendo due burrobirre di nascosto e mi dirigo verso il lago nero dove mi siedo sulla riva togliendomi i tacchi scomodi.
Apro una delle due bottiglie ed inizio a bere.
«Anche tu qui?» una voce roca mi fa sobbalzare, facendomi rovesciare mezza bottiglia della bevanda.
«Scorpius mi hai fatto prendere un colpo!» vorrei sembrare arrabbiata con lui, ma una risatina mi scappa.
Maledetto Platinette!
Anche lui accenna un sorriso che gli fa comparire un'adorabile fossetta al lato della bocca.
Adorabile
Ma questa volta non posso contraddire la mia coscienza bacata.
Gli porgo l'altra bottiglia che ho e con un cenno del capo mi ringrazia. Si siede di fianco a me guardando dritto verso il lago nero.
«Sei bella stasera, non che gli atri giorni tu non lo sia» la voce di Malfoy esce senza una nota di scherno, sincera.
Le lanterne che sono sparse per il prato ci illuminano debolmente ma riesco a vedere gli occhi grigi di Barbie che si assottigliano in un sorriso, come i miei.
«Grazie, anche tu stai molto bene, anche se non ho ancora capito che fiore sei»
«Una rosa, una rosa nera»
«Strano, abbiamo scelto lo stesso fiore...» torno a guardare il lago, imbarazzata.
È semplicemente stupendo, cosa che non ho mai negato. La carnagione chiara, lattea, fa risaltare ancora di più le labbra rosee e le guance leggermente arrossate dalla brezza primaverile. Torno a guardare il lago. Non posso guardarlo negli occhi, non posso guardare quelle labbra che mi pregano di baciarle.
È una cosa sbagliata, non possiamo stare insieme e poi lui è Malfoy, l'arrogante Malfoy.
«Rose» mi richiama, ma io continuo a guardare il lago.
«Mmh»
«Guardami» non suona come un ordine, ma come un desiderio. Lo stesso desiderio che avrei di annullare le distanze e baciare le sue labbra.
Appoggia due dita sul mio mento per farmi girare verso di lui che, nel frattempo, si è avvicinato.
Da qui posso vedere le pagliuzze blu e oro all'interno dei suoi occhi. Sono affascinanti, quasi magnetici. Nemmeno due secondi che il mio sguardo punta le sue labbra rosee. Gli porto una mano al viso e con un dito ripercorro il perimetro delle sue labbra mentre lui chiude gli occhi, beandosi del mio tocco. Mi sposto sulla guancia per poi arrivare dietro la testa e dolcemente spingergliela verso di me fino a far scontrare i nostri nasi. Ho il respiro affannato come anche il platinato davanti a me.
«Rose...» bisbiglia come incapace di parlare più forte.
A quel punto non ce la faccio più, lo avvicino a me facendo scontrare le nostre labbra in un bacio bisognoso, come necessitassi quel contatto. Lo bravamamo entrambi.
La sua mano fredda mi tocca la guancia provocandomi un brivido su tutta la schiena. Mi metto a cavalcioni sulle sue gambe mentre affondo le mie dita nei suoi capelli morbidi e disordinati. Le sue mani si spostano dalla mia schiena alle cosce scoperte dal vestito.
Sento il suo petto scontrarsi contro il mio dandomi una piacevole sensazione di calore, il suo profumo ormai diventato così famigliare, i suoi capelli che mi solleticano il naso, i nostri respiri affannati con un certo sentore di burroribba, i brividi mi cospargono la schiena.
Quella sensazione, quella dannatissima sensazione che mi fa perdere la testa.
Ci stacchiamo dopo un po', senza fiato e con le labbra leggermente arrossate e, dopo esserci scambiati un leggero sorriso, ci sdraiamo sull'erba.
Osservo le stelle senza guardarlo, forse troppo imbarazzata, fino a quando il suo braccio mi afferra per un fianco e mi avvicina verso il platinato coricato di fianco a me. Appoggia la testa sul mio ventre e gli accarezzo i capelli mentre mi beo di quel calore, di quel contatto, di quella presa sulla mia vita e del suo profumo, lo stesso che ho sentito nell'amortentia quel giorno.
Erba tagliata, menta e caffè.
Rimaniamo distesi qui, l'uno vicino all'altro, consapevoli che domani faremo entrambi finta di niente e tutto tornerà come prima, come sempre d'altronde.
Mi addormento abbracciata al biondo che ho sempre creduto di odiare e che, adesso, sta distruggendo tutte le mie convinzioni.
bonjour
speriamo che il capitolo vi piaccia soprattutto perché siamo agli sgoccioli miei cari!
vi ricordiamo anche di andare a visitare i nostri due profili privati aranciasss e Giorgia_Weasley_ .
andate anche a leggere i nuovi capitoli della storia di Ele_weasley_ .
continuate a sostenerci facendoci un po' di pubblicità e scrivendo il vostro parere nei commenti.
se avete idee da proporci (anche su un possibile sequel) scriveteci in privato.
accettiamo scambi di lettura
sorry per lo spazio autrici un po' troppo lungo
kisses,
M and G
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