chapter twenty-eight
Kate's pov
La luce penetra debolmente dalla finestra e dalle tende verdi smeraldo chiuse intorno al letto.
Mi accoccolo ancora di più sotto le coperte calde e mi godo il piacevole calore che viene dal ragazzo che mi fa da cuscino: gli addominali scolpiti dai numerosi allenamenti di quidditch ricoperti da un lieve strato di sudore, i capelli corvini scompigliati che gli ricadono sugli occhi verde smeraldo. Ha un'espressione rilassata ma sempre con quel sorriso malandrino che mi ha fatto innamorare di lui.
Si, innamorare di lui.
Non passa giorno che non mi ripeta che lui è una delle poche costanti nella mia vita, senza le quali sarei sempre un mare in tempesta.
Ieri sera abbiamo lasciato la festa abbastanza presto per appartarci in camera di Al, nonché la mia stessa, insieme ad una bottiglia di whisky incendiario.
Infatti credo che il tonfo che mi ha svegliato sia stato Andrew che cadeva dal divano della sala comune visto che abbiamo fatto sgombrare tutta la camerata.
Perseo salta sulla mia pancia e inizia a leccare la faccia di Albus che si sveglia di soprassalto per poi sorridere alla vista del cucciolo che si accoccola su noi due.
«Buongiorno» si sporge verso di me e mi schiocca un bacio sulle labbra.
«Ciao, vado a farmi una doccia» mi alzo dal letto e mi dirigo verso il bagno ma vengo fermata da un braccio, molto più forte di tutto il mio corpo, che mi riporta sul materasso.
«Cosa vuoi, Potter?» domando ghignando, mostrando però un sorriso allegro.
«Ti amo Kate»
Sta scherzando?! Sto sognando?!
Il suo sguardo verde penetrante mi fa capire che non sta affatto scherzando.
Da quando tre parole possono farti prendere un capogiro?
«Ti amo anche io Albus» un sorriso smagliante si fa spazio sul suo viso. Mi circonda la vita con entrambe le braccia e mi bacia appassionatamente.
Amo tutto questo.
***
«Kate...Kate!» la voce di Rose mi risveglia dai miei pensieri pieni di Albus Severus Potter ed ancora Albus Severus Potter.
«Mmh cosa stavi dicendo?» distolgo velocemente lo sguardo dal motivo della mia distrazione che si scompiglia i capelli mentre parla con alcuni suoi compagni e una ragazza. Non una ragazza qualunque bensì Millie Parkinson che si arriccia una ciocca di capelli castani intorno al dito mentre si morde un labbro, flirtando come gli zombie flirtano con i cervelli.
Nessuno, e ripeto nessuno, fa la gatta morta con il mio Albus.
Stringo i pugni e mi costringo a rivolgere un sorriso alla mia migliore amica.
«Tutto bene Kate?»
«Si si, non c'è nulla che non va» lei mi squadra e poi ritorna a parlare della serata noiosa che ha passato con Bulstrode...bla bla bla.
I miei occhi a saettano di nuovo sul gruppo di serpi.
«Allora Al, perché te ne sei andato così presto dalla festa ieri?» la gallinella gli appoggia una mano sul petto con fare seducente. Stringo i pugni, immaginando già i segni delle unghie impresse sui miei palmi.
«Oh! S-stavo...si...mi sentivo male»
«Se vuoi ti posso curare io» la bruna si avvicina al mio ragazzo, che cerca di allontanarsi il più velocemente possibile.
Eh no, quando è troppo, è troppo!
«Tu, brutta gatta morta» il mio sguardo incendia chiunque mi si pari davanti.
«Cosa vuoi Zabini?»
«Che lasci stare Albus»
«E perché?» lancia un sorriso malizioso al diretto interessato.
«Perché...È IL MIO FOTTUTISSIMO RAGAZZO BRUTTA STRONZA!» il mio pugno mancino incontra la sua dentatura perfetta, procurandole un urlo di dolore.
Mi sento orgogliosa di me stessa, al diavolo la punizione che ne deriverà.
Un "Ohh" di sottofondo riempie il corridoio.
«Kate ma che cazzo è appena successo?!» mio cugino sorpassa tutta la folla che si è radunata intorno a me e Millie e mi guarda confuso.
«Malfoy ma sei cieco?» interviene Rose, con il tono di una che sta parlando ad un imbecille.
«No Weasley, ma grazie per esserti preoccupata della mia salute» risponde lui con tono acido.
«Katherine Zabini, hai appena picchiato una ragazza per me?» esclama entusiasta il mio ragazzo, che in questo momento sembra un bambino al quale hanno appena regalato la sua prima scopa volante.
«Può darsi...» rispondo vaga con fare innocente.
«Per Salazar se ti amo» mi prende il viso tra le mani e fa incontrare le nostre labbra in un lungo ed appassionato bacio.
Ah! FANCULO MILLIE!
***
Rose's pov
Santissimo Merlino, ti prego, dimmi che Kate ha finalmente deciso di darle di santa ragione a quella insopportabile oca della Parkinson.
Alzo lo sguardo sulla mia migliore amica che presenta le nocche leggermente sporche di sangue ed un sorriso malizioso, tipico da serpeverde, sul viso.
«Kate ma che cazzo è appena successo?!» Barbie arriva e, utilizzando la sua aura da dio greco, si fa spazio tra la folla per controllare sua cugina.
«Malfoy ma sei cieco?»
Voglio dire, ha tutto sotto gli occhi ed è impossibile non notarlo, io l'ho sempre detto che è un idiota.
Un idiota che bacia da dio, però...
Smettila coscienza bacata!
Si, va bene, bacia da dio ed è un gran bel pezzo di manzo, ma ha un carattere di merda.
Ed è più lunatico di tutti i Weasley messi assieme, ho detto tutto.
Improvvisamente sento degli applausi partire attorno a me e riesco così a tornare nel modo reale, dove i miei migliori amici si mangiano la faccia a vicenda.
Finalmente si sono accorti che tutti i miei discorsi su una loro possibile relazione, e sul fatto che fossero la mia otp e che pretendessi tanti bei nipotini, avevano perfettamente senso.
Alla faccia vostra serpi ignoranti!
«Ragazzi, sapete che vi amo con tutto il mio cuoricino e che sono la prima sostenitrice di questa coppia...» inizio a dire, scollando i due ed indicandoli.
«...ma io ho bisogno della mia migliore amica. Quindi, per piacere, Albus, controlla i tuoi ormoni perché ci vorrà moooolto tempo» afferro Kate per un polso e la trascino via prima che mio cugino la imprigioni nuovamente tra le sue braccia.
«TI DETESTO ROSIE» mi urla dietro il corvino.
«So di essere fantastica» gli rispondo, sentendo la Zabini ridere di gusto del nostro scambio di insulti.
«Rose, perché mi hai portato nell'aula di divinazione?»
Si lo so, è un pensiero molto incoerente portare qualcuno nel posto che più odi per via delle insensate attività praticate al suo interno.
«È un posto isolato, i divanetti sono comodi e, se devo sfogarmi per via di quello che sto per dirti, almeno farò un dispetto alla Cooman spaccando qualcosa» le spiego, nel mentre prendo una sfera di cristallo ed inizio ad osservare i vari riflessi azzurrini.
«Cosa dirmi di così sconvolgente?» chiede ridacchiando leggermente, ignara di quel che uscirà dalle mie labbra.
«Ho baciato tuo cugino, più di una volta veramente, ma ieri è stato particolare e... sono nella merda perché sono più confusa adesso che durante aritmanzia» le spiego brevemente la situazione.
«Calmati, metti giù quella sfera e siediti Rosie» mi intima con fare calmo e deciso. Faccio come richiesto, seppur nolente.
«No, ho bisogno di girare in tondo o potrei esplodere da seduta» esclamo iniziando ad andare avanti e indietro per la stanza.
«Va bene. Ora raccontami e spiegami perché quello di ieri sarebbe stato diverso»
«Allora, il primo non posso nemmeno considerarlo un bacio, dato che quel coglione di un platinato l'ha fatto solo per zittirmi e poi se ne è uscito con un discorso filosofico su come la stramberga strillante rappresenti il futuro» inizio a raccontarle.
«Ti ha parlato della stramberga strillante?» chiede stupita.
«Parlare mi sembra fin troppo esagerato, ma un giorno mi direte a cosa si riferiva. Il secondo in realtà non è successo, era un sogno, a Natale. Nemmeno il terzo lo definirei un vero e proprio bacio...»
«Rose, mi vieni a dire che vi siete baciati altre volte ma, a quanto pare, solo uno era un bacio serio?» sbotta nervosa.
«Si e non parlarmi con quel tono, sono già nel panico per Godric!» grido frustrata.
«Come vuoi, starò calma. Ora dimmi perché sei confusa» ordina incrociando le braccia e accavallando le gambe.
«Tranquilla, Albus sopravviverà senza di te» lei mi guarda male e mi insulta silenziosamente per via della mia frecciatina.
«È cambiato tutti da quella dannata partita di Quidditch, perché il biondo non sa stare su una dannata scopa!»
«Intendi quando hai passato l'intera giornata in infermeria?»
«Si. Non so nemmeno perché l'abbia fatto ma giuro di averlo visto a migliore vita. Forse il panico, forse Alice mi ha contagiato col suo essere sempre gentile, ma non ero e non sono pronta a lasciarlo andare» sospiro arresa.
«Ieri ci siamo baciati, ho preso io l'iniziativa. Probabilmente ero troppo stanca di tutte le volte che era ad un passo dal baciarmi e poi si tirava indietro» rifletto ad alta voce.
«Rose, penso che tu abbia una cotta per Scorpius Hyperion Malfoy» ghigna soddisfatta
«GIAMMAI» è tutto ciò che dico prima di precipitarmi giù dalle scale, lasciando la mia amica da sola mentre ghigna della situazione altamente imbarazzante e confusionaria in cui mi sono cacciata.
***
«Dannazione che ho fatto di male nella mia vita?» dico a me stessa sottovoce alla vista del biondo platinato che cammina nella mia direzione.
«Pel di carota, come mai in giro per i corridoi a quest'ora?» domanda ghignando, quel suo stupido ghigno affascinante... glielo toglierei volentieri a schiaffi.
«Potrei farti la stessa domanda» dico sulla difensiva, con tono palesemente offeso.
«Sai, di solito i prefetti hanno le ronde notturne. Preferisci che ti tolga dieci o venti punti?» domanda strafottente mostrandomi la spilla sulla divisa.
«Non è colpa mia se non riuscivo a dormire, Malfoy. Tornatene alla tua stupida ronda e lasciami fare quel cazzo che mi pare» sputo acida, mi volto e faccio per andare verso il lago nero.
«Weasley, non pensare di andartene» le sue dita fredde si attorcigliano attorno al mio polso, bloccandomi sul posto.
«Schifosa serpe, lasciami andare subito» ringhio, sempre cercando di mantenere un tono basso ma fallendo miseramente, strattonandomi dalla sua presa.
«Ehi calmati, rossa, cosa ti ho fatto di così male?» chiede lasciandomi andare guardandomi in modo preoccupato e confuso.
«Esisti, per Morgana. Esisti e mi stai mandando il cervello in pappa» sono così nervosa che potrei... potrei...
«Aarrgg» cala il silenzio per tutto il corridoio, si sente solo la mia testa che sbatte ripetutamente contro la parete di pietra.
«Ehi Rose, Rose, Minerva fermati. Ti procurerai un dannato trauma cranico» afferra le mie spalle e mi allontana dal muro, posizionandomi davanti a lui e fissandomi negli occhi. Brividi. Sono l'unica cosa che sento, continui brividi lungo tutto il corpo.
«Magari un trauma cranico potrebbe aiutarmi a farti uscire dalla mia testa» borbotto non abbastanza sottovoce, dato che Malfoy ridacchia e prende il mio mento tra due dita.
«Conosco un altro metodo, ma forse ti aiuterà solo a schiarirti le idee» sussurra avvicinandosi, soffiando leggermente sul mio viso e mescolando i nostri respiri.
Il suo profumo di colonia oramai è costantemente presente nella mia vita.
«Non sono abbastanza lucida in questo momento, per chiarirmi le idee, intendo» sussurro a mia volta, passando lo sguardo da i suoi occhi alle sue labbra che distano pochi centimetri da me.
«Non ne approfitterei mai, in tal caso» fa per allontanarsi, anche se so che non lo vuole in realtà.
La mia mano destra si posa sulla sua nuca, riportandolo alla posizione di prima e facendo incontrare le nostre labbra in un bacio bisognoso.
Mi attacca al muro, percorrendo tutto il mio corpo con le sue mani e approfondendo notevolmente il bacio, rendendolo più passionale.
Avvolgo le gambe al suo bacino, facendo incontrare le nostre intimità, tirandogli i capelli e gemendo dal piacere.
«Rose...» geme sul mio collo.
«Sshh... andiamo nella stanza delle necessità» lo imploro, sospirando quando stringe i miei glutei.
Mi aggrappo meglio a lui che, da bravo ragazzo palestrato qual è, sembra fare alcuna fatica a portarmi su per le scale.
Passiamo tre volte davanti al muro, aspettando che appaia il portone ed immagino un bel letto a baldacchino pieno di cusicini... e del pollo, per ogni evenienza.
Scorpius raggiunge il letto ansimando e mi butta, letteralmente, su di esso, per poi chinarsi e riprendere il nostro bacio.
Gli levo la camicia, impaziente, e passo già ai bottoni dei pantaloni.
«Frena lenocino, sei sicura?» domanda premuroso.
«Vuoi chiarirmi le idee o no?» domando retoricamente, con un sorriso malandrino.
Lui sorride complice e ritorna a baciarmi il collo, lasciando molteplici segni, leva a sua volta la mia camicia e slaccia in un attimo il reggiseno.
Sono sicura al cento per cento, quando dico che questo momento non lo dimenticherò mai.
Il modo in cui mi stringe, in cui ansimiamo i nostri nomi, il piacere che sto provando e che tra poco esploderà al suo apice... è tutto così perfetto.
Lui è perfetto, noi lo siamo.
Perfettamente imperfetti l'uno per l'altra.
Detesto ammettere che Katherine aveva ragione, ma allo stesso tempo non me ne può fregare più di tanto.
Mi piace Scorpius Malfoy, dannazione se mi piace, e non c'è nessun altro al mondo che vorrei con me qui, in questo momento, se non lui.
Non pensavo che la felicità avesse due occhi grigi e dei capelli biondo platino ma, se questo è il suo aspetto, mi va benissimo così.
salve gente
questo capitolo è venuto eterno ma ere d'obbligo.
comunque...le nostre sue coppie hanno fatto un mega passo avanti, quindi...ENJOY!
vi consigliamo anche di andare a leggere le storie di Mimistoryteller
in più vi ricordiamo di visitare i nostri due profili privati: Giorgia_Weasley_ e aranciasss
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kisses,
M and G
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