chapter eleven
«Lily ridammi il bacon» tuono in mezzo alla sala grande
«Mangia quello di Dominique, tanto lei non lo vuole»
«Brutta stronza io lo mangio il mio bacon!» esclama Domi portandoselo alla bocca.
«Ragazze passatemi i waffle» Roxanne comincia a schioccare le dita richiamando la nostra attenzione.
«Ragazze state calme, per favore» Lucy beve tranquillamente il suo succo di zucca.
«Tesorucci belli, SMETTETELA» James lancia, per sbaglio, un uovo sui capelli di Louis, il quale comincia ad urlare come se fosse stato attaccato da una creatura alquanto pericolosa. Hugo gli salta addosso in ogni modo cercando di zittirlo.
«Capitan Molly, salvi i passeggeri della nostra nave!» Fred mette di nascosto qualcosa nel succo di James, troppo occupato a ridere per accorgersene.
«Ragazzi vi si sente da qui! Siete la mia famiglia ma vorrei una colazione silenziosa, GRAZIE» Albus richiama l'attenzione del clan Weasley-Potter sul tavolo dei serpeverde, dove io continuo a fissare Malfoy mentre dorme e immaginando vari modi su come farlo fuori.
«Molly?» richiede Fred. Lei mantiene lo sguardo fisso sul tavolo verde-argento, precisamente su Nott che ci da dentro con una moretta, e lo fulmina con lo sguardo mentre minaccia di rompere il bicchiere.
«Molly?»
«IO ODIO CHI GIOCA SPORCO» sbotta rovesciando addosso a Fred, la vittima più vicina, un'intera caraffa di latte.
«Weasley e Potter andate a lezione e non fatevi vedere fino a cena!»
«D'accordo» rispondiamo tutto insieme spazientiti.
«Preside McGranitt, io non c'entro vero?»
Oh oh Albus caro, mossa sbagliata...
«FUORI!» esclama la preside, rossa in volto, puntando il dito verso la porta.
Raccogliamo in fretta le nostre cose, incluso Albus, e corriamo più velocemente possibile dritti verso l'uscita.
«Picnic sul lago nero, puntuali alle 13:30» grido un'ultima volta prima di dirigermi all'aula di incantesimi.
***
«L'incantesimo Serpensortia evoca...»
«Un grosso serpente»
«Un grosso serpente che si scaglia contro l'avversario» preciso la risposta di Roxanne.
«Corretto! Qual è il contro-incantesimo?»
«Vipera Evanesca» Scorpius Malfoy fa la sua entrata da perfetto idiota rispondendo alla domanda che era rivolta a me... a me!
«Idiota! Hai rovinato la mia interrogazione coi fiocchi» prendo il libro di incantesimi che ha in grembo la Paciock tirandoglielo sulla testa, mancandolo in pieno visto che si sposta appena in tempo.
«Sei lenta rossa., e io ho i riflessi troppo svegli per te» il platinato afferra il libro come se niente fosse. Che si fotta lui, il suo fisico da dio greco e quei suoi stupidi riflessi da giocatore professionista!
Diciamo che si fotta tutto di lui!
«Salve donzelle» Fred e Luis arrivano appoggiando un'altra coperta al suolo e sedendosi sopra.
«E James?» puntualmente fa la sua apparizione
«James?!» Kate si alza perplessa nel veder arrivare James così.
«Sfi?» risponde James che ha la faccia coperta dal cappuccio della felpa.
«James non essere ridicolo! Togliti il cappuccio e facci vedere» mi sono pentita di aver detto quella frase, direi altamente.
Tolto il cappuccio la mia colazione fece un balzo verso l'alto e poi verso destra e sinistra. La faccia del bellissimo e affasciante James Sirius Potter ora era deformata da un insieme di pustole gialle pronte a scoppiare. Solo Fred ride a squarcia gola.
«Fred, cosa gli hai fatto?» bisogna sapere una cosa della bella e calma Alice: se tu fai male o tratti di merda un suo amico o famigliare, è meglio se scappi in Messico per i prossimi 20 anni.
«Niente» il Weasley fa la faccia più angelica che può, ovvero un fallimento completo.
«Fred!»
«Non ho fatto niente, lo giuro sulla mia collezione di carte rare delle cioccorane»
«Bene, allora mi costringi a usare le maniere forti» si alza le maniche della giacca e mostra I due indici, chiamati anche come 'Le dita della morte'. Ocuh! Ho brutti ricordi con quelle dita.
«Ok ok! Ho dato a James una delle merendine marinare sta mattina»
«Tfu! Bruttfo Vferme! Come hai ofato?!» James corre contro il suo migliore amico per strozzarlo ma viene fermato da un prontissimo Platinette.
«Ho la cura! State calmi» imbocca così il Potter con mezza caramella viola e subito ritorna normale.
«Grazie amico! Ora posso ucciderti in modo decente»
«Per Salazar...i ragazzi» Kate si ributta sulla coperta appoggiata sulla neve.
Ormai è diventata una tradizione venire alcuni giorni prima delle vacanze di natale a mangiare sulla neve, più che altro ci abbiamo fatto l'abitudine dopo svariate volte che la preside ci esilia dal pranzo.
«Hola» Cristiano sbuca da dietro di noi e bacia la sua bella fidanzata. Sono così felici e carini da farmi venire il vomito. In più sono l'unica senza pretendenti, il che mi sorprende assai data la mia bellezza superiore a qualsiasi altro essere umano.
Se magari ci provassi con qualcuno
Come se non ci avessi già provato da sola e senza il tuo aiuto. Certe volte mi chiedo perché sei così stupida vocina mentale.
Comunque, Rose Weasley non ha bisogno di un principe!
Albus arriva accompagnato da Molly e insieme guardano perplessi il panorama.
«Non chiedo neanche il motivo per cui James stia immergendo non tanto delicatamente la testa di Fred nel lago»
«Fai bene» Scorpius guarda divertito i due idioti mentre arrivano finalmente anche Lily, Lys, Lorc, Dominique e Hugo...ci siamo tutti no?
«Scorpiuccio!» una voce da papera echeggia per la costa del lago. Una ragazza corvina con un cappotto grigio si avvicina con in mano un cestino. La guardiamo tutti perplessi. Chi è? Cappuccetto grigio topo?
«E questa chi sarebbe?» chiede Kate alquanto stranita, rivolgendosi verso il cugino.
Si avvicina a Scorpius e, come succede normalmente ultimamente, scambia un bel quintale di saliva con lui. BLEAH!
«Scusatemi perché c'è anche lei?» Roxanne guarda la ragazza in modo scettico. Il clan Weasley-Potter e annessi è alquanto esclusivo e serve l'approvazione di tutti per far entrare un nuovo membro, secondo le leggi non scritte ma conosciute da tutta la famiglia.
«Mi chiamo Clarisse Clarckson, corvonero» con un sorriso tirato stende la mano verso di me aspettando che decisa di afferrarla.
Se la afferrò la butto nel lago nero.
«Sai, pensavo che i corvonero fossero tutti intelligenti. Invece, a quanto pare, tu sei l'eccezione alla regola, basta solo guardare i ragazzi che ti scegli»commento fredda e divertita guardando la sua espressione schifata mentre mi guarda.
questa come si permette.
Batto il pugno alla Zabini.
«Sei molto simpatica rossa» Scorpius appoggia un braccio attorno alla vita della ragazza tornando come se nulla fosse alla loro attività precedente.
«Prendetevi una stanza» dice Alubus mentre copre gli occhi a Lucy.
«Ehy non ho 10 anni»
«Sei ancora troppo piccola per...questo» guarda schifato il suo amico come facciamo tutti.
«Possiamo iniziare a mangiare?» Fred, che ha la testa tutta bagnata, si siede sulla coperta iniziando a saccheggiare tutti i cestini.
***
«Non ce la farò mai. Poi mia mamma mi farà un culo grande come tutta la Russia» è da almeno 2 ore che sto cercando di studiare incantesimi, ma non riesco a concentrarmi.
«Devi solo svuotare la mente e leggere»
«Grazie Alice. Per te è facile, basta che lo leggi una volta e hai finito» sbatto la testa sul tavolo della biblioteca.
«Shhhhhhhhhhhhhhh» la bibliotecaria mi guarda in cagnesco e sputacchiando in giro.
«Fa niente, ora vado a prepararmi per la punizione di stasera» raccolgo i miei libri e mi avvio verso il mio dormitorio.
«Rose» mi giro facendo swish con i capelli meglio di Lucius Malfoy.
«Edward» dico sorridendogli. Alla festa non lo avevo visto bene, ma è veramente un bel ragazzo: capelli biondo miele, occhi verdi chiaro, alto e magro.
«Come va?» chiede leggermente arrossendo. Aww
«Bene. E tu?» mi metto a arricciare una ciocca di capelli.
«Alla grande! Volevo chiederti una cosa...sempre se tu accetti» mi guarda dritto negli occhi. I suoi sono stupendi, ma sincerante piuttosto che il prato preferisco gli smeraldi di Albus. Ma perché quel rimbambito trova sempre spazio nella mia mente... scommetto che gli faccio lo stesso effetto.
«Sai, domani sera ci sarà il ballo per festeggiare il Natale. E io non ho ancora una dama. Ti piacerebbe venire al ballo con me?»
«Mi piacerebbe tantissimo»
«Ok, magnifico» e come se si fosse tolto un peso, torna ad essere rilassato, continuando però a sorridermi.
«Mi troverò davanti al dormitorio di Grifondoro alle 20 precise»
«Perfetto, ci vediamo domani» gli stampo un bacio sulla guancia e me ne vado verso il dormitorio saltellando.
***
«Santa Morgana, ma scherziamo?!»
«Tranquilla Barbie, la tua manicure non si rovinerà» mi dirigo verso un elfo che mi sta porgendo un grembiule e lo prendo sorridendo.
Oggi la McGranitt è stata originale, ci fa lavare i piatti e preparare la colazione con gli elfi domestici.
«Io non mangerò quello che tu cucinerai»
«Mi dispiace se le mie doti culinarie non soddisfano il tuo palato delicato» wow, da dove l'ho tirato fuori questo lessico acculturato non lo so nemmeno io.
«I signorini devono cominciare con i piatti» un elfo ci prende le mani e ci porta davanti ad un grattacielo di piatti sporchi.
Bene, posso dire addio al mio letto.
Comincio a lavare qualche piatto canticchiando una canzone e babbana.
«Weasley»
«Malfoy cosa...»
Boooooom
Perché ho la faccia bagnata?!
Boooomm
Perché ora è piena di schiuma?!
E perché Malfoy sta ghignando ancora pulito?!
Per quanto la schiuma me lo permetta, cerco con lo sguardo qualsiasi cosa di possibilmente sporco.
Il massimo che trovo è un impasto che tolgo dalle mani di un elfo e lo verso sulla testa di Malfoy.
Mi allontano e osservo l'impatto che cola fino alle scarpe.
Sto sorridendo come un ebete.
«Ooohh Rossa, questa è guerra» esclama mentre osserva furbamente la scorta di succo di zucca delle cucine.
«Merda» mi precipito verso le uova ma, nel mentre, Malfoy mi ha rovesciato addosso litri di zucca con un incantesimo.
Di conseguenza, lo sto mitragliando di uova.
«SIGNORINI» un'elfa ci fa scomparire le bacchette, probabilmente sono nell'ufficio della preside.
Poveri elfi illusi, questo non basterà a fermarci.
Comincio ad usare le mani e a lanciare ma ciste di gelato, lui sta attaccando con dei budini.
Corro ma scivolo su un pancake, finendo così a terra.
Malfoy, troppo occupato a ridere per accorgersi della pozzanghera di latte, si prende una bella culata per poi cadere sopra di me.
Siamo ad un centimetro di distanza, lui si sta sorreggendo con le sue braccia muscolose e stiamo ridendo come dei matti. Piano piano smettiamo di ridere e mi ritrovo a fissare Scorpius da così vicino, cosa che non era mai successa. Ha degli occhi stupendi, sono così freddi e distanti di solito ma in questo momento sono sorridenti e giocosi. Le pagliuzze d'orate sono in perfetto contrasto con lo sfondo azzurro-grigio che li fa sembrare quasi di vetro. Il platinato mi fissa le labbra, la quali sono divise dalle sue da soli pochi centimetri. Con una mano mi sposta una ciocca di capelli bagnati di succo rimasta appiccicata sul mio viso, portandomela dietro l'orecchio.
Continuiamo a fissarci finché uno degli elfi tossisce per attirare la nostra attenzione sul casino che abbiamo fatto. Scorpius si alza e fissa il casino che abbiamo creato con un sorriso divertito.
Va a prendere due scope per poi tornare verso di me, ancora con il culo fradicio per terra, e offrendomi una mano per aiutarmi a tornare su due piedi.
Mi porge una delle due scope e sorridendo mi dice:
«Al lavoro, pel di carota» mi scompiglia i capelli amichevolmente e io afferro la scopa sorridendo come una scema.
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