Yukie nel pomeriggio se ne andò a fare un giro per il villaggio, all'inizio era solo per rilassarsi ma quando passò davanti al negozio di armi decise di passarci, tanto per fare rifornimento di armi, in effetti stavano cominciando a scarseggiare. Quando entrò un signore alto e piuttosto muscoloso la accolse con un sorriso "Buon pomeriggio signorina, mi dica pure cosa le serve." Yukie si avvicinò al bancone e disse "Mi servirebbero alcuni set di almeno venti kunai e anche diversi set di shuriken, alcuni rotoli per sigilli, pergamene, inchiostro e delle pietre per affilare. Ah, quasi dimenticavo, vorrei anche un pacco grande di aghi senbon." l'uomo la ascoltò sorridendo "Arrivano subito!" disse sparendo nel retro. Yukie aspettò pazientemente e poi vide l'uomo ritornare con una pila piuttosto alta di scatole e quattro sacchetti. Dopo un breve riepilogo dell'ordine Yukie pagò e si caricò tutta la roba tra le sue braccia, non erano molto pesanti ma purtroppo le scatole le bloccavano la vista rendendo difficile vedere dove stesse andando. Si diresse verso la porta ma quando uscì si scontrò qualcuno facendola quasi cadere, la persona in cui si era scontrata la afferrò per la vita è stabilizzò velocemente le scatole prima che cadessero e poi la lasciò andare. "Scusami, ero distratto..." disse la voce familiare. Yukie sbirciò da dietro le scatole e restrinse gli occhi guardando il ninja dai capelli argento "Kakashi sensei... Che ci fai qui?" chiese lei freddamente, lui finalmente la riconobbe e spalancò l'occhio leggermente sorpreso "Oh Yukie, sei tu. Mi dispiace, non ti avevo riconosciuta dietro a tutta quella roba e scusami ancora, non guardavo dove stessi andando." disse lui leggermente imbarazzato. "Che ci fai qui?" chiese di nuovo lei guardandolo leggermente male, "Oh, be'... Ero venuto a ritirare un ordine che avevo fatto qualche giorno fa, così per domani non avrò problemi. Te invece? Vedo che hai comprato un sacco di roba." lei annuì "Si, ero venuta a fare rifornimento di oggetti e armi. Comunque adesso vado, a domani sensei."   "Aspetta!" esclamò lui è lei si fermò guardandolo, "Fammi ritirare un attimo il mio ordine e poi possiamo andare, ti aiuto con tutta quella roba." disse lui sorridendo "Non ho bisogno del tuo aiuto." disse lei freddamente, "Non accetto un no come risposta, insisto." ribattè lui. Yukie alzò gli occhi al cielo sospirando ma alla fine lo aspettò. Kakashi la raggiunse presto e prese una metà della sua roba, Yukie finalmente riusciva a vedere e in fondo in fondo era felice che Kakashi la stesse aiutando ma non lo avrebbe mai ammesso.  'Continuo spesso ad incontrarlo, che strano, sembra quasi che lui mi segua... Mmmh... Sarà una mia impressione.' pensò Yukie lanciando uno sguardo a Kakashi che camminava tranquillamente al suo fianco ma guardò subito da un'altra parte quando incontrò lo sguardo di Kakashi.  "Devi andare da qualche altra parte oppure andiamo a casa tua?" disse lui tranquillamente, "NO, per oggi non mi serve altro... Grazie..." disse, sussurrando però l'ultima parte parte "Non c'è di che, quando ne avrai bisogno sappi che ci sono." disse "Vale lo stesso anche per gli altri ovvio" finì velocemente Kakashi sorridendo nervosamente, Yukie lo guardò confusa ma alla fine un piccolo sorriso sbocciò sulle sue labbra e continuò a camminare silenziosamente. Arrivarono dopo un po' a destinazione e Yukie aprì la porta lasciando entrare Kakashi per primo, lui le sorrise e si avvicinò al tavolo della sala appoggiandoci le scatole e i sacchetti, la stessa cosa fece Yukie. Restarono ancora in silenzio e divenne piuttosto imbarazzante ma poi Kakashi ruppe la tensione con un piccolo colpo di tosse "Bene. Io adesso devo andare, ci vediamo domani mattina ai cancelli del villaggio. Buonanotte Yukie." disse Kakashi sorridendole, si avvicinò alla porta con lei al seguito, lui prima di uscire le lanciò uno sguardo e poi se ne andò camminando tranquillamente verso casa sua. Yukie guardò verso l'orologio e notò che era ora di cena, non aveva voglia di cucinare così mangiò un panino e si buttò sul letto e presto si addormentò sprofondando nel mondo degli incubi.