'Hayake: fa parte di una delle tre malattie collegate al Kyudo. Avere fretta. Il rilascio della freccia avviene troppo presto, prematuramente. Un errore derivante dal non allungare il corpo abbastanza prima dello sgancio della freccia.'

'Cure: non ne esiste una generale, ogni paziente troverà il suo metodo di guarigione. Si sa che bisogna avere pazienza.'

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Dopo quel fatto passarono sei mesi nei quali tornavo sempre a casa con Jude... poi il delirio. Finito un ciclo scolastico io dovevo trasferirmi alla Kazemai per fare le superiori e interrompere il corso di studi alla Kirisaki. Credo mi fosse andata anche bene la scelta di cambiare scuola così da non creare più problemi a me e a papà. Preferivo si dedicasse a darmi un'istruzione in una scuola pubblica e cercare di lavorare senza preoccuparsi di me invece di farsi in quattro. 

Mentre mi salutava con lo zaino in spalla e il borsone in mano, avviandosi verso l'aereoporto, dovetti fuggire dalle sue grinfie per trovare ancora qualcosa da mangiare a colazione. Era in programma che rimanessi sola questo fine settimana contando che aveva ottenuto una promozione e quindi doveva darsi da fare per assicurarsi il posto ma ci rimanevo male al solo pensiero che dovevo stare sola come le altre mille volte. 

Tornai nuovamente alla porta trovandomi Seiya a bussare ripetutamente su di essa e quando aprii i battenti fece un salto vedendo il mio stato fisico. Seguendomi all'interno notò la penisola ancora con la colazione e la divisa stirata sul divano. 

"Non farci caso Seiya, sono sempre la solita ritardataria. Oggi papà è partito e abbiamo parlato un pò fino a quando non è uscito poco fa" risposi imbarazzata

"Preparati che partiamo, avrai la grazia di farti dare un passaggio fino a scuola -informò aprendo la porta- Sbrigati polentona, altrimenti ti farò entrare a forza nel gruppo di Kyudo"

"Ma, ma è ingiusto. Non vale usare il coltello dalla parte del manico ogni cribbio di volta, Seiya" sbuffai cambiandomi

Uscita lo vidi pronto a partire, con una mano rivolta ad aspettare la borsa e l'altra ad indicarmi il mini-sellino che avevamo messo insieme. Gli porsi la borsa che mise nel cestino mentre io mi accomodai si quel malandato cuscino, appoggiando la testa contro la sua schiena. Diciamo che approfittai della sua immane cortesia per riposarmi ancora 10 minuti buoni e sfruttai la sua forza fisica per farmi trasportare. 

Arrivati così presto pensai di non trovare Ryouhei, ma tutto inutile. Arrivò urlando ai quattro venti la sua entrata e i nostri nomi, come di sua consuetudine, e iniziò a stritolarmi il collo lasciandomi poca possibilità di respirare. 

Notai che portava con se un lungo tubolare sulla schiena che conteneva l'arco e dedussi che oggi avevano degli allenamenti in programma, cosa che non mi interessava assolutamente più ma rimasi comunque ad osservare lo strumento... stacca quei dannati occhi, stupida

"Sai che puoi sempre venire a dare un'occhiata, vero t/n? -Disse Seiya notando il mio sguardo- Non sei mai venuta a fare una visita e dopotutto potresti incontrare il nuovo insegnante"

Alzai un sopracciglio, sorpresa e spaesata dalle sue frasi... nuovo insegnate? Dove lo hanno pescato?

Mossi la mano scacciando l'argomento e entrando in classe, aspettando l'inizio della lezione che preannunciava la verifica. Ci fu silenzio per tre orette di fila, cosa che amai contando che appena finito il test potevo lasciare l'aula fino agli ultimi minuti della quarta lezione. Se fosse stato per me avrei tagliato la corda alla fine della verifica, ma destino volle darmi un no.

Decisi di girare tutta la scuola, allontanandomi il più possibile dalla mia classe e non incontrare qualcuno durante i cambi d'ora. Quando suonò la fine della seconda ora mi mischiai con le altre classi che mi continuavano a fissare e pensai che era tutto normale, non era possibile vedere qualche alunno aggirarsi per la scuola senza fretta.
Alcuni conoscenti mi salutarono chiedendomi cosa ci facevo lontano dalla mia aula ma risposi con un semplice: "Il prof d'inglese mi ha chiesto un favore quindi eccomi qui che giro"

Salutai quando vennero chiamati dai compagni e continuai la mia escursione mattiniera. Mi trovai nei pressi del bar e pensai che potevo prendere qualcosa anche se avevo paura di non aver preso il necessario per pagare. Tastai la cinta della gonna sentendo una leggera presenza della solita cintura. Sbottonai l'asola che avevo fatto e cercai degli spiccioli trovando fortunatamente ancora qualche moneta.
Andai dalla macchinetta dei professori e riuscii a prendere qualcosina senza farmi trovare, era vietato andare in quella stanza per gli alunni ma non essendoci nessuno feci uno strappo alla regola.

Uscii di corsa con la bottiglietta di thè mentre riposi il resto nel borsellino. Ero sul tetto a prendere fiato quando il telefono vibrò nella tasca interna facendomi notare che qualcuno cercava la mia persona in quel momento di pace. Aprii nuovamente l'asola ancora tentennante, indecisa se rispondere oppure lasciar perdere.

"All'inizio della quarta ora tutti in classe, non tardate"

Posai il telefono sulla panchina vicino a me e accesi un pò di musica, tagliando questo silenzio che andava a prendere una svolta opprimente.

"Inizate a tornare che tra poco suona, altrimenti vi abbassano il voto di due"

Mi andò per traverso il thè appena lessi il messaggio dalle notifiche e iniziai a correre a perdifiato verso l'aula che si trovava due piani sotto di me. I corridoi iniziavano a riempirsi, aumentando la possibilità di ritardo che potevo accumulare ma riuscii ad arrivare alle scale vicino alla classe.

"Così velocemente potresti urtare qualcuno come avrai fatto"; "Vai piano ragazzina"; "Stai attenta a non pestare qualcuno" erano le uniche frasi che uscivano dalle fogne degli altri senpai, non curanti del fatto che non li ascoltavo.
Arrivai in classe trovandola quasi deserta anche se l'orologio avvisava che la campanella sarebbe suonata poco dopo... manca anche Seiya

Buttai la bottiglia vuota e aprii l'altra, prendendone un sorso per riprendermi. Non entrava molta gente nella classe così, preoccupata, scrissi a Seiya chiedendogli dove cavolo si trovava. Mi rispose mandandomi una foto che sapeva non riuscivo a vedere dalle notifiche, obbligandomi ad andare a vedere la chat.

"Sono in classe idiota, girati"

Mi voltai vedendolo entrare col professore che, salutandoci, iniziò a parlare degli esami di fine anno e del programma da svolgere... io sono arrivata correndo e in orario solo per sentire queste cose? Lo sapevo che era una classe di problematici

"Ricordatevi che il programma da lunedì prossimo fa parte degli esami, dovete capire tutto e fermare le lezioni se non avete afferrato qualcosa. -si raccomandò- Il prof di questa ora non c'è quindi siete liberi come le altre classi, a domani"

Ciao a tutti,
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e noi ci sentiamo settimana prossima. Spero che sia in italiano giusto essendo che sono a Genova ad aspettare chi fa shopping. Nel mentre vi abbandono. Scusate se l'ho ripubblicato, avevo da mettere a posto qualcosina, sorry

Buon fine settimana, bye

-beth