Sforzi
Appena Lixuel è andato via, ho continuato ciò che avevo iniziato. Purtroppo era già troppo tardi per continuare, mi sono limitata a raccogliere le erbe e le bacche per poi tornare alla tana. Oggi, invece, sono uscita dalla tana mentre tutti ancora dormono, in questo modo dovrei avere meno fastidi di quanti ne ho avuti ieri. Mi dirigo al bosco, ho con me le erbe e le bacche raccolte ieri, ora mi manca solo una preda. Annuso in giro alla ricerca di qualcosa abbastanza grosso, almeno un cervo. Quando percepisco qualcosa seguo quella scia, resto ferma in silenzio quando la preda è proprio davanti a me: un alce. Beh, non è un cervo... ma si può provare. È da molto tempo che non caccio, spero di non essermi arrugginita, non vorrei dover provare le cure su di me invece che sulla preda.
Cerco di essere il più silenziosa possibile, userò la mia magia a mio vantaggio. Lascio uscire delle radici dal suolo che intrappolano le zampe all'alce che si allarma, cerca di fuggire ma non ci riesce, in quel momento gli salto addosso tenendomi bloccata con le unghie sul suo dorso, mordo la sua collottola e la tirò, sempre più forte fin quando la preda non casca al suolo senza respiro. Mi allontano da essa e libero le sue zampe dalle radici, la guardo. Non so da dove iniziare. Sospiro, devo pensare. Allora, Yami ha qualcosa che non va alla zampa, la mia magia ha agito lesionando qualche osso tanto da renderla zoppa. Quindi le mie attenzioni devono concentrarsi sul come aggiustare un osso con la magia. Sembra facile a dirsi, ma non l'ho mai fatto, richiederà più tempo del dovuto.
Guardo la preda e spezzo l'osso della sua zampa, mi dispiace dover torturare il corpo di una preda ma almeno so che da morta non sente alcun dolore. Mi siedo e passo leggermente le zampe sulla zona che ho appena colpito, sento l'osso rotto, ho trovato il punto di lesione, ora devo riportarlo come era prima. Inizio a concentrare il mio flusso magico su quella zona, sento le mie zampe diventare fredde e poi calde, un alternarsi di sensazioni che non avevo mai sentito. Chiudo gli occhi per restare concentrata su quello che sto facendo, smetto quando credo sia abbastanza. Tocco delicatamente il punto ma sento l'osso ancora rotto.
"Non ha funzionato..." Sbuffo. "Okay, Kendra, sapevi che non ci saresti riuscita al primo tentativo. Ma non puoi arrenderti, giusto? Riprova!"
Ottimo, adesso parlo anche da sola. Scuoto il muso e riprovo. Chiudo gli occhi e passo le zampe sulla zona lesionata, ci metto più concentrazione, faccio fluire la magia più velocemente. Riapro gli occhi e guardo la preda, i segni del mio morso dal suo collo sono spariti ma la zampa è ancora rotta. Oh, andiamo! Mi prendi in giro?! Passo l'intera mattinata in quel bosco a provare e riprovare, ma non avviene alcun cambiamento ed io ho una sola possibilità. Sarà difficilissimo chiedere a Yami di fidarsi di me e se accettasse il mio aiuto, dovrei fare tutto nel minor tempo possibile, non posso chiederle giorni, non si fiderebbe abbastanza.
Mi allontano un po' dalla preda per schiarirmi le idee e riposarmi, il troppo sforzo mi ha portato delle leggere vertigini. Fare abuso della magia richiede troppi sforzi che il corpo non sempre regge. In più, quante ore sono che non bevo? Inizio a sentirmi davvero troppo debole, devo bere qualcosa e riposare. Mi alzo e mi incammino verso il fiume, sento le zampe che reggono a stento il mio peso, la gola secca e la testa pesante. Ho esagerato, ma non posso sentirmi male, non qui, non da sola! Continuo a camminare mentre scuoto la testa per mantenere una vista chiara che inizia pian piano ad offuscarsi. Devo chiudere gli occhi, solo due minuti, per pochissimo tempo. Li chiudo, è tutto buoio.
Quando li riapro, sono distesa vicino al letto del fiume, mi rialzo subito mettendomi seduta ma quel gesto mi fa venire un forte mal di testa. Porto una zampa su di essa e stringo i denti. "Come sono arrivata fin qui?"
"Ti ci ho portato io."
Sento la voce proveniente dalla mia destra, mi volto e vedo Lixuel. "Lixuel? Come è successo? Non ricordo niente." Sospiro.
"Ero a passeggiare per il bosco e ti ho notata nello stesso punto di ieri, mi stavo avvicinando ma ti ho vista alzarti debolmente. Hai iniziato a camminare e ti ho seguita fin quando non sei cascata al suolo senza conoscenza. Ti ho caricata in groppa e questo è stato il primo luogo più vicino con dell'acqua, ho bagnato un pò il tuo muso e dopo un po' di tempo ti sei ripresa." Mi accenna un sorriso.
"Cavolo... che brutta figura." Scuoto la testa. "Ti ringrazio, è stato gentile da parte tua preoccuparti per me." Mi abbasso verso l'acqua e inizio a bere assetata.
"Credo che lo avrebbe fatto chiunque." Si volta alle nostre spalle. "Sono andato a recuperare anche l'alce che avevi lasciato nel bosco. Non dirmi che è stato cacciarlo a ridurti così."
Ridacchio. "Mi reputi davvero così debole?"
Scuote il muso. "Il contrario, per questo sono stupito. Cosa ti ha ridotto in quello stato?"
"Credo sia stato l'abuso della mia magia e la mancanza d'acqua per troppe ore." Sospiro. "Ero così concentrata su ciò che stavo facendo che non mi sono resa conto del tempo che passava."
"Da quanto tempo eri lì?"
"Da questa mattina all'alba."
Lui ci pensa. "Beh, è quasi tardo pomeriggio. Cosa ti ha intrattenuto così tanto?"
"Non mi va di parlarne, Lixuel."
Mi si avvicina. "Ti prego, chiamami Lix."
"Hai detto che Lix è per gli amici." Mi volto a guardarlo.
"E non posso considerarti una mia amica?" Sorride.
Vuole considerarmi una sua amica? Niente distrazioni, Kendra! Alzo le spalle. "Come vuoi."
"Perfetto, allora è da amico che te lo chiedo. Cosa ti ha portato allo svenimento?"
Sospiro. "Sei proprio testardo! Non sono affari tuoi."
"Potrei darti una zampa se me ne parlassi." Piega la testa.
"Non sei un mago, non puoi aiutarmi."
"È vero, sono un guerriero. Ma ciò non toglie che potrei ricordarti quando stai esagerando."
Sbuffo, non si arrende. Anche se, ammetto che ciò che ha proposto non è così male. Avrei bisogno di qualcuno che monitori ciò che faccio per evitare di... strafare come oggi. Forse il suo piccolo sostegno non sarebbe così sbagliato averlo. "Va bene, hai vinto. Potrai aiutarmi."
"Quindi lavoreremo insieme, saremo una squadra. Kendra e Lix, che lavorano spalla a spalla. Mica male."
Alzo gli occhi. "Ora non esagerare, finirai per farmene pentire."
"No, hai ragione. Scusami." Ridacchia. Mi lascio contagiare dalla sua risata e ridacchio anche io. "Con il sorriso sul muso sei più carina che con quell'aria seria con la quale ti dipingi."
Le sue parole mi mettono in imbarazzo, distolgo lo sguardo da lui e riassumo la mia compostezza. Mi schiarisco la voce. "Visto che sarai la mia spalla è giusto che io ti dica cosa stavo facendo in quel bosco."
Come se nulla fosse, lui guarda nella mia stessa direzione. "Dimmi pure."
"Sto cercando di utilizzare la mia magia per imparare a curare una ferita, un osso rotto, qualsiasi cosa necessiti una cura." Guardo l'alce. "Quella preda era una mia cavia, ha una zampa rotta, l'ho rotta dopo averla uccisa e ho tentato di aggiustarla da questa mattina senza alcun risultato positivo."
"Se posso chiedere, come mai tanta assiduità?"
"Perché devo aiutare qualcuno a me molto caro."
Poggia il suo sguardo su di me. "Si tratta di quella lupa con la quale hai discusso la sera della festa?"
"Si... come lo sai?" Mi volto anche io verso di lui.
"Diciamo che non si è trattenuta molto dal non urlare. Ho sentito quando ti ha accusato di averla resa zoppa, ma non ho capito altro." Poggia una zampa sulla mia. "Se ti va puoi parlarne."
Guardo prima la zampa e poi lui, la ritraggo. "Magari un altro giorno, sappi solo che ciò che ha detto è la verità. Sono stata io a ridurla in quello stato ed io rimedierò."
Dopo quella mia frase cala il silenzio, restiamo in quel modo per molto tempo prima che io mi alzi e mi allontani per tornare a casa. Ripenso al fatto che da domani starà tutto il tempo con me ad aiutarmi su qualcosa che nemmeno conosce, potrebbe essere davvero un grande aiuto per me. Mi aiuterà ad arrivare al mio scopo, ne sono sicura, mi sto fidando di nuovo di qualcuno, dopo che tutti mi hanno abbandonata, dopo tanto tempo... questa volta andrà bene.
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