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Sensi di colpa ~ Nivah

Mi incammino verso il branco, ho paura di come possano reagire a una sconosciuta. Forse non reagiranno male, ci sono fin troppi lupi qui intorno e non credo che siano tutti nati e cresciuti in questo branco. In ogni caso, tanti complimenti all'Alpha, io non riuscirei a gestire un branco così grande. Mi insinuo fra i lupi, li vedo festeggiare, sono tutti intorno a un grosso lupo bruno, una lupa più piccola ma bruna come il primo e un lupo grigio. Che starà mai succedendo? Festività di branco? Non credo. Mi faccio avanti, se voglio parlare con qualcuno devo farmi notare, alcuni occhi si puntano su di me ma nessuno osa disturbare i festeggiamenti, è lo stesso lupo grande e bruno a fissarmi per un po' prima di iniziare a parlare.

"Hey, viandante! Dove vai così furtiva?"

Mi volto verso di lui, è palese che ce l'abbia con me. "Mi scusi, non volevo disturbare i festeggiamenti. Sono di passaggio e volevo parlare con l'Alpha di questo branco."

"Bene, ce l'hai davanti figliola. Dimmi pure, in questo giorno nessuna notizia può rovinare la mia giornata."

Piego la testa, è buffo ma sembra molto buono. "Sono in viaggio, precisamente alla ricerca di due lupi uno grigio e l'altro nero. Eravamo partiti insieme ma a causa di quel gelo li ho persi di vista."

"Povera piccola, ti capisco. Qui molti dei sopravvissuti a quel gelo si sono rifugiati e hanno trovato una nuova casa in questo branco. L'unico lupo grigio appartenente a noi è colui che oggi è diventato il compagno di mia figlia, stiamo festeggiando questo grande evento che donerà al branco nuovi Alpha che lo terranno in vita. Di lupi neri, invece, ce ne sono due, dovrebbero essere fra la folla." Mi sorride. "Ti consiglio, per stasera, di goderti i festeggiamenti. In tutta questa confusione non riuscirai ad intravederli. Unisciti a noi, mangia e bevi, poi ti farò dare una tana libera dove passare la notte. Potrai restare qui quanto lo vorrai, spero tu possa trovare chi hai perso."

"La ringrazio, lei è davvero molto gentile."

Lui ride. "Per me è un piacere." Torna serio. "Ho visto troppi lupi morire a causa di quel gelo, non ho intenzione di negare protezione a qualcuno a cui è stata tolta la casa e la famiglia." Porta una zampa sulla testa di sua figlia accarezzandola.

Lei gli sorride. "La mamma sarebbe fiera di te."

"Per fortuna ho sempre te a ricordarmela o mi sarei perso anni fa." Scuote la testa. "Ora basta con questi brutti pensieri! Torniamo a festeggiare, la notte è giovane!"

Abbasso leggermente il capo in segno di rispetto mentre indietreggio con un sorriso, mi mescolo fra la folla prima di farlo sparire. Abbasso gli occhi e le orecchie, il sorriso scompare. Tutti questi lupi sono superstiti del gelo della mamma, vuol dire che quel posto con quelle tane non era l'unica zona abitata da lupi. Quanti ne avrà uccisi? Quanti avranno perso membri della propria famiglia? Quanti sono spariti nel nulla? Questo lupo, questo Alpha, ha perso la sua compagna, l'amore della sua vita... deve essere stato struggente, il fatto che lui non l'abbia salvata chissà quante volte lo ha tormentato. Sua figlia, invece, chissà quanti anni aveva quando l'ha persa, chissà se si ricorda di lei o se è solo un immagine poco nitida che vive nei suoi ricordi grazie ai racconti del padre.

Lui ha detto che lei le somiglia molto, che lei gli ha dato la forza di andare avanti o si sarebbe perso anni fa. Quanto tempo è passato dall'inizio di questo gelo, forse due anni. Se solo loro sapessero che io vengo da quel luogo... non è colpa mia ma mi sento così distrutta... sento un peso che non mi appartiene. Sto male per loro mentre a mia madre non interessa nulla, per lei chi si salva è fortunato e chi muore è perché non è stato veloce a scappare, non si assume nessuna colpa, non pensa di essere lei ad ucciderli ma loro troppo stupidi a pensare di riuscire a sconfiggere il gelo. Come è arrivata a questo punto? Perché ha il cuore così gelido?

La festa termina, ho mangiato qualcosa anche io, i lupi sono stati molto gentili con me. Essendo nuova mi hanno portato loro delle prede, è stato tutto davvero delizioso. Come promesso, l'Alpha mi fa condurre ad una tana da uno dei suoi lupi, io entro in essa e il lupo va via augurandomi la buonanotte. Mi guardo intorno, è davvero spaziosa, vado al centro e giro due volte prima di stendermi e poggiare la testa sulle zampe, tengo una zampa sulla collana e chiudo gli occhi. Mi addormento. Una forte luce colpisce il mio muso, apro lentamente gli occhi scuotendo la testa, sbadiglio e mi stiracchio notando che il sole è già alto nel cielo. Credo di aver dormito troppo ed io non posso perdere tempo. Esco dalla tana e mi metto in cammino per le terre di quel branco, devo cercare quel lupo nero, capire dov'è se uno di quei due presenti qui può essere quello giusto.

Sto attenta ad ogni lupo che mi passa accanto, mi sorridono e mi salutano, sembrano tutti così cordiali vivono davvero bene qui tutti insieme. Chiedo a qualcuno di loro dove posso trovare un lupo dal manto nero, tutti mi rispondono che qui ci sono due lupi di quel manto e che uno si trova quasi sempre fuori la sua tana più a Ovest, mentre l'altro non si sa mai dove vada. Credo che andrò a parlare prima con quello più facile da raggiungere, mi dirigo verso Ovest e vedo dalla distanza un manto nero seduto proprio fuori da una tana. Benissimo, ora è qui davanti a me, che faccio? Che gli dico? Beh, se conosceva la mamma mi riconoscerà al volo, siamo praticamente identiche. Si, è questo l'unico modo per capire se è o meno lui. Mi avvicino lentamente lo guardo.

"Ciao." Dico per farmi notare.

Lui si volta verso di me, mi guarda tutta. "Ciao, ci conosciamo?"

Non mi riconosce, forse non è lui o forse è semplicemente passato troppo tempo e ha dimenticato. "N-non credo, sono nuova di qui, cerco qualcuno, un lupo dal manto nero e mi hanno indicato te."

Lui si guarda tutto. "Beh, per essere nero si, sono nero. Ma non credo di conoscerti, mi dispiace."

È un buco nell'acqua, non è lui... "Non fa niente, tranquillo. Anzi, scusami tu." Faccio un paio di passi indietro.

"Almeno dimmi il tuo nome."

"Mi chiamo Nivah." Gli sorrido.

"Piacere Nivah, io sono Jil." Mi sorride a sua volta. "Il fatto che non ci conosciamo non ci impedisce di conoscerci in futuro ma credo tu ora abbia altro per la testa."

"Infatti è così, non sono sembrata molto cordiale, lo so."

"Non preoccuparti, quando avrai risolto i tuoi problemi saprai dove trovarmi se vorrai fare due chiacchiere."

Annuisco. "Grazie Jil."

"A presto, Nivah."

Alza una zampa salutandomi, io mi allontano. È stato davvero amichevole, meno male, se fossi stata io al suo posto avrei solo pensato che avessi a che fare con una lupa impazzita. Fortunatamente non ha tratto conclusioni affrettate, non posso farmi una cattiva immagine, sono appena arrivata, se iniziassero a pensare che sono strana potrei rovinare la quiete che regna in questo branco ed è l'ultima cosa che voglio. Mi fermo dal camminare e mi guardo intorno, dove sono finita? Credo di essere in una foresta, ero così sovrappensiero che non mi sono resa conto di dove mi portavano le zampe. Continua così Nivah, magari riesci a farti uccidere prima o poi. Almeno camminare in questa foresta mi rilasserà un po' la mente, gli uccelli che cinguettano sono rilassanti.

Cammino tranquilla, sento un fruscio di foglie, le mie orecchie si girano verso destra. Mi abbasso leggermente e annuso, sento un odore non molto distante da me, lo seguo. Cammino, vedo qualcosa muoversi, una coda nera. Scatto subito per avvicinarmi ma scompare nell'oscurità della foresta, mimetizzarsi con le ombre degli alberi è sleale! Lo cerco, ma non sento più alcun suono, giro più volte su me stessa non capendo che fine abbia fatto. Improvvisamente sento qualcuno balzare proprio dalle mie spalle, non riesco a schivare in tempo, quest'ultimo mi atterra, mi porta le zampe sul petto e mi mostra i denti ringhiando. Io gli tengo il muso lontano con le mie zampe e lo guardo dritto in viso, il suo manto è nero ma ha gli occhi chiusi, per quale motivo?

"Ma che fai?! Levati di dosso!"

"Che faccio io? Che fai tu! Perché mi seguivi? Chi sei? Non conosco il tuo odore."

"Forse non conosci il mio odore perché sono arrivata ieri al branco!" Esclamo ovvia.

Lui si toglie da sopra di me per farmi rimettere in piedi. "Ciò non cambia il primo quesito, perché mi seguivi?"

"Passeggiavo per la foresta, e ho sentito un rumore, ho seguito il tuo odore e ti ho visto appena. Poi sei sparito e mi sei saltato addosso." Lo guardo, non accenna ad aprire gli occhi, piego la testa confusa.

"Capisco, scusami. Ma sono molto prudente."

"L'ho notato." Mi avvicino. "Scusa la domanda inopportuna, ma perché hai gli occhi chiusi? Alleni gli altri sensi?"

"No, non è per questo." Apre gli occhi mostrandomeli, resto sconvolta da ciò che vedo. Sono completamente bianchi. "Sono cieco."

"O cavolo..." abbasso subito le orecchie. "Scusa, non volevo sembrarti inopportuna, io... io mi dispiace."

"Hey, calma, non potevi mica saperlo." Ridacchia. "Come hai detto tu, sei arrivata solo ieri."

La sua risata fa ridere leggermente anche me. "Hai ragione."

"Comunque piacere, io sono Lixuel ma per gli amici Lix. Tu come ti chiami?"

"Io sono-"

Un forte mal di testa mi fa accasciare al suolo, mugolo leggermente, il lupo si abbassa verso di me è preoccupato ma non riesco a sentire ciò che dice. Nella mia testa si fanno spazio tante voci ed immagini.

"Mi lasci almeno il piacere di presentarmi, mia cara. Io sono Lixuel, per gli amici Lix. Sono uno di quei lupi arrivato ieri con il vostro Alpha."

Sono pezzi di ricordi mischiati, saltano da una scena all'altra ma è sempre lui a parlare è sempre con me.

"Quindi lavoreremo insieme, saremo una squadra. Kendra e Lix, che lavorano spalla a spalla. Mica male."

"Ora non esagerare, finirai per farmene pentire."

"No, hai ragione. Scusami. Con il sorriso sul muso se più carina che con quell'aria seria con la quale ti dipingi."

Si, ricordo, abbiamo lavorato insieme, grazie a lui ho realizzato la mia prima magia di cura... Lixha, con la quale ho curato... Yami. La scena cambia ancora, un grande lupo è appena andato via e Lixuel è completamente in preda al panico mentre io sono completamente divertita. Aspetta ma quel lupo era... papà.

"C-credi che... che abbia sentito? La smetti? Non è divertente! Okay che... sei una bella lupa. Ma non voglio lasciarci la pelle!"

"S-scusami..."

"Kendra, smettila! Non sei div-"

Gli ho appena leccato la guancia, lui è completamente bloccato. È così importante per me...

"Io so che forse è troppo presto ma abbiamo passato tanto insieme, questo mese è volato eppure non mi sono pentito nemmeno un momento di starti a fianco e vorrei restarci per il resto della nostra vita."

Si è dichiarato, al chiaro di luna, lui mi ama, mi ama davvero. Non posso fare a meno di lui, di essere felice.

"Ma tu davvero ti immagini un futuro con me? Con dei cuccioli?"

"E con chi dovrei immaginarlo? Li vedo già, magari due o di più, che somigliano a me o a te, che corrono e ci chiamano mamma e papà. Sarebbe bellissimo, sarei felice per tutta la vita."

"Restare con me tutta la vita, ti dovrò sopportare a lungo."

"Molto a lungo, perché non ho intenzione di andare da nessuna parte e non ho intenzione di lasciarti andare da nessuna parte, sappilo."

"Ora lo so."

Sento qualcosa cambiare dentro di me, i ricordi iniziano a farmi male nel petto, sta cambiando qualcosa, non sono più felice come un attimo fa. Cosa mi succede?

"Smettila di farmi perdere tempo."

"Non posso se so che potrei perderti."

"Non mi perderai, io tornerò. Devo farlo, devo aiutare mio fratello, lui deve vivere. Ha tanti sogni ancora da realizzare."

"E ai tuoi di sogni? Non ci pensi?"

"Quando tutto ciò sarà finito realizzerò anche i miei."

"E se tu non ce la facessi? Se... dovessi morire? I tuoi genitori perderebbero entrambi i loro figli e io perderei te."

Non riesce a fidarsi del mio successo ma io devo salvarlo. Ma salvare chi? La testa mi fa ancora più male, lo vedo, io sono partita per lui... Kir... Rakir... mio fratello. La scena cambia ancora, sono diventata una forma eterea ho pagato il mio prezzo per la vita di Rakir.

"Non è vero, tu non sei più lei. Io non posso amare un... un... un mostro."

"Visto che non sai guardare, non sai vedere cosa realmente hai davanti ai tuoi occhi, disprezzi ciò che vedi ed allontani ciò che non è più all'altezza di essi... non ne hai più bisogno, non credi?"

No no no NO! Non farlo! Troppo tardi, l'ho fatto ho accecato il lupo che ho di fronte. Continuo a vedere tutto, fino a quando Kendra crea me e Thamur. I dolori alla testa cessano e, finalmente, sento di nuovo la voce di Lixuel.

"Hey, hey, hai smesso di lamentarti. Come stai? Ti senti bene?"

"Io... si, credo, credo di si..."

"Mi hai fatto prendere un colpo. Se per dire il tuo nome ti succede ciò non dirlo." Ridacchia cercando di farmi ridere.

La sua risata mi contagia leggermente. "No tranquillo, ho solo avuto un fortissimo mal di testa. Non so che mi sia preso, forse è stato il lungo viaggio che ho affrontato."

"Dovresti riposare allora."

"Si, forse è meglio." Cerco di rimettermi in piedi ma le zampe mi cedono.

Lixuel mi prende con il muso e mi tiene in piedi. "Su, tranquilla, ti sorreggo io."

"Grazie ma non ce n'è bisogno." Gli sorrido.

"Io dico di si. Su, dimmi dov'è la tana."

"A Sud rispetto a quella dell'Alpha." Gli dico. Lui inizia a camminare tenendomi in piedi con il suo corpo. Se solo lui sapesse chi sono... forse mi crederebbe ancora un mostro... "Sai, hai davvero degli ottimi riflessi, nonostante la tua cecità."

"Duro allenamento. All'inizio è stato orribile, poi man mano... sono riuscito a sviluppare gli altri miei sensi. Ora sono loro a farmi da occhi."

"Sei stato davvero forte a saperti rialzare... perché se parli così non credo che tu ci sia nato con questo problema."

"No, infatti, dal vedere tutto al vedere niente. Difficile ma non impossibile." Sorride.

"Oh, ecco la tana, sono arrivata. Grazie mille Lixuel." Mi stacco da lui, devo allontanarmi per ora... stargli vicino mi fa un certo effetto.

"Ci incontreremo ancora?"

"Se tu vuoi, si." Gli rispondo.

"Mi troverai sempre alla stessa foresta, è lì che mi alleno."

"Va bene, allora, a domani."

"Hey, aspetta. Non mi hai più detto il tuo nome."

"Mi chiamo... Nivah."

"Nivah... me lo ricorderò. A domani." Si allontana.

Io entro nella tana, appena arrivo al centro di essa mi accascio su me stessa e inizio a piangere. Piango tutte le lacrime che avevo trattenuto fino a quel momento, ora so tutto. Mamma, papà, Rakir, Yami, Hoshi, Romi, Cindy, Eremis... l'intero Branco della Rugiada è andato distrutto a causa di lei... di me. Come ha fatto a farsi accecare da tale potere, ha distrutto la vita di tutti, ha distrutto la vita del suo grande amore... del mio amore. Lixuel, mi dispiace così tanto... vorrei poter tornare indietro nel tempo, farti capire che non sono il mostro che ti ho mostrato di essere anni fa. Ti amo ancora e non ho mai smesso di farlo.

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