I sentimenti ~ Nivah
Finalmente libera! Mi sono appena divisa da mio fratello. Tutti quei giorni a pensare se fosse meglio uscire o restare chiusi lì sono stati completamente inutili per me, era chiaro fin da subito cosa volessi, il sapore della libertà mi fa sentire così bene. Quello che si doveva convincere era Thamur, preoccupato di far stare in pensiero nostra madre. Usa troppo la testa dovrebbe lasciarsi un po' andare, sopratutto in queste situazioni. Non può pretendere che io resti costantemente chiusa in quel castello, mi deprimerei davanti alle finestre tutti i giorni senza scollarmi da lì. No, non è vivere se non si può viaggiare, se non posso vedere oltre queste terre, oltre questi confini innevati. Sto correndo il più veloce che posso, nel mio poco tempo voglio cercare di allontanarmi il più possibile da qui, voglio scorgere qualcosa oltre questo gelo. Posso farcela mi basta solo aumentare un po' il passo, la neve sembra non finire mai, davvero la mamma ha fatto cadere così tanta neve? Non smette un solo giorno, credo che aumenterà sempre di più il suo dominio, non so se è giusto tutto ciò. Non credo che a tutti piaccia il freddo e il gelo, effettivamente, non fa un gran bene nemmeno a noi visto che potrebbe ucciderci.
Eppure la mamma sembra così convinta di quello che fa, cosa l'ha portata a fare tutto ciò? Non può essere solo l'amore per le magie di ghiaccio, ci deve essere altro, qualcosa che non ci ha ancora raccontato e chissà se ce lo racconterà. Non ne sono sicura, la vedo molto restia a parlarci del suo passato, quasi come se ne avesse paura, timore. Ha sofferto così tanto? Perché? Cosa le è successo di così brutto nella sua vita? Come siamo finiti a vivere solo noi tre in queste lande desolate? Mi sarebbe piaciuto conoscere la famiglia della mamma, avrà avuto dei genitori anche lei, penso. Mi sarebbe piaciuto avere dei nonni e un... padre? Ancora esattamente non mi è chiaro il come siamo nati, ma so che manca quel membro importante nella famiglia. Anche se ho Thamur a cui sono molto legata anche se siamo completamente diversi, ho molte domande, domande di cui la risposta non so dove trovarla. Forse non dovrei farmi tutti questi complessi e godermi la mia uscita.
Mi fermo dal correre, mi sembra di essere arrivata in un luogo molto distante dal castello, ci sono molte tane qui. Al centro di esse c'è un enorme spiazzale, mi avvicino controllandole tutte, una ad una. Ci sono ancora delle cose al loro interno: in alcune ci sono delle pelli per l'inverno, in altre ci sono prede ormai andate a male la loro puzza è insopportabile, in altre ci sono semplicemente delle erbe di qualsiasi tipo. Chissà chi ci abitava qui, ora non c'è più nessuno... sembra un luogo fantasma dove sono rimaste solo le cose meno importanti, quelle che non possono essere portate dietro perché... inutili allo scopo per il quale si è fuggiti. Una tana in particolare mi attira, ci entro, non c'è niente di che ma in un angolino ci sono tante specie di bacche e qualche fiore. Uno in particolare attira la mia attenzione, è ormai appassito chiuso qui dentro ma ha ancora il suo candido bianco che lo rispecchia.
"Un Bucaneve, una... Stella del mattino."
Guardo il fiore e poi me stessa confusa, 'Stella del mattino'? Che razza di nome è? Perché conosco questo nome? Non mi pare di averlo mai sentito prima d'ora, indietreggio subito uscendo dalla tana. Sono spaesata e stranita dal mio atteggiamento, cosa mi prende? Scuoto la testa più volte, sento qualcosa dietro di me, vedo una figura scattare velocemente allontanandosi. La seguo con gli occhi, è una lupa color crema, ma dove sta andando? Perché non si è fermata? Che non mi abbia vista? La seguo, si ferma al centro del luogo con il fiatone, io mi fermo poco lontana da lei ma accade qualcosa. Il suo corpo viene attratto dal mio, diventiamo una sola cosa e per un attimo mi sembra di avere un corpo, vedo un lupo nero davanti a me, si gira.
'Hey bellezza, mi hai fatto aspettare.'
Mi viene incontro sorridendomi, io non indietrggio anzi, sono preoccupata del mio ritardo. Ma perché sono preoccupata? Io non so nemmeno chi sia lui! E perché diamine mi ha chiamata bellezza?!
'Davvero ho fatto così tardi?'
Chiedo leggermente confusa, quelle frasi escono dal mio muso come se le stessi dicendo io. Cosa mi prende, che sta succedendo?
'No, ammetto di essere stato io quello in anticipo.'
Mi guarda, leggo del sollievo nei suoi occhi, come se fosse realmente felice di vedermi.
'Ma avevo timore non venissi.'
'Perché non avrei dovuto?'
Ridacchio leggermente, lui inizia a camminare, io lo seguo. Dove stiamo andando? Eppure non sembro preoccupata, sento una strana fiducia nei suoi confronti... perché? Perché sto vedendo ciò? Cosa devo sapere? Cosa c'è che non va...
'So che all'inizio ti stavo antipatico, non sai nascondere le tue espressioni.'
'Infatti, hai detto bene, all'inizio."
'Vuoi dire che ora ho superato quel muro?'
Io gli sorrido facendo finta di pensarci, quasi come se mi piacesse vederlo in quello stato ansioso. Mi diverte prenderlo in giro, sto davvero così bene con lui. Cerco di guardarlo attentamente di memorizzare nella mia mente ogni suo singolo particolare, ho paura che questo possa essere solo un sogno che poi svanirà. Eppure, non dovrebbe interessarmi, tutto ciò non mi appartiene...
'Diciamo che... sei sulla direzione giusta.'
'Spero che la serata ti piaccia, ti dico la verità, ho timore di combinare qualche disastro.'
'Mi piacerà sicuramente.'
Lui si volta, mi sorride, riesco a vedere i suoi occhi verdi per nemmeno un secondo. Poi svanisce improvvisamente dalla mia visuale, io mi guardo le zampe, non ho più quel corpo, non ho più quel manto color crema. "No, hey! Qualsiasi cosa sia stata, ritorna! Io... ho bisogno di saperne di più..."
Non succede nulla, anzi, sento solo che gli effetti del freddo stanno iniziando ad avere effetto sul mio corpo. Devo tornare indietro, guardo ancora una volta il punto in cui è successo tutto ciò. Non voglio allontanarmi da qui, ma devo farlo se non voglio rimetterci la vita. Mi faccio forza e mi allontano di corsa, mi fermo solo quando passo davanti a quella tana di pochi attimi prima, entro in essa e prendo quel fiore, anche se appassito sento che aveva una grande importanza per chi lo conservava. Lo porterò con me e continuerò a tenerlo al sicuro. Riprendo a correre, aumento il passo proprio come quando mi sono allontanata da mio fratello. Riesco ad arrivare in tempo al nostro punto di incontro, lui non è ancora qui, ce l'ho fatta. Arriva giusto pochi attimi dopo, ha qualcosa fra le fauci ma non riesco a vedere bene cosa.
"Hey, che hai lì?" Gli chiedo.
"Potrei farti la stessa domanda." Dice indicando il fiore.
Glielo mostro. "È un fiorellino bianco, nulla di che." Non posso raccontargli ciò che ho visto, mi prenderebbe per... pazza.
"Ed è anche appassito... non è un granché."
Alzo gli occhi. "A me piaceva, fatti gli affari tuoi." Sbuffo. "Allora, tu che hai?"
Mi mostra quello che ha, è uno strano ciondolo. "E cosa sarebbe quello?"
"Non lo so, doveva essere di utilizzo umano. Farò più ricerche nella mia stanza prima di decidere se può essere utile o... solo un trofeo della mia prima uscita." Guarda me e poi riprende la collana fra le fauci portando il suo sguardo verso il castello. "Direi che è ora di tornare a casa, non trovi?"
"Si, il mio corpo inizia ad irrigidirsi. Andiamo."
Lui va avanti, io resto ancora un paio di secondi indietro col capo girato verso il luogo dal quale ero venuta. Ci tornerò, sento che ho molto altro da scoprire e poi... voglio trovare quel lupo nero dagli occhi verdi, sento che lui è molto importante, non so perché. Magari lui saprà dirmelo.
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