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Fratello maggiore

Sono passati un paio di giorni da quando sono venuta al mondo, come dice la mia mamma. Ho ancora tante domande senza risposta, però lentamente sto imparando a capire il tutto. Papà mi ha detto che questo è un branco, precisamente il Branco della Rugiada, come urlarono quei lupi la sera della mia nascita. Dice che in un branco ci sono tanti lupi diversi che vivono insieme in modo pacifico, che si aiutano e si dividono i compiti per far sì che tutti stiano bene. A quanto pare, a capo di ogni branco c'è un Alpha e la sua spalla fidata si chiama Beta. Il resto dei lupi, invece, è diviso in gruppi in base a ciò che sanno fare, ce ne sono di taaaantissimi tipi: i guerrieri, i maghi, i cacciatori, i medici, i perlustratori e tanti altri. Papà mi ha detto anche che, quando sarò abbastanza grande, capirò che ruolo intraprendere. Chissà in cosa sono brava? E come farò a scoprirlo? Mmh... questo non me lo ha detto. Forse lo capirò da sola.

La mamma, invece, mi ha parlato del perché questo branco ha questo nome. A quanto pare i nostri maghi sono grandi conoscitori delle magie d'acqua e ghiaccio e si dice che la prima Alpha di questo branco, fosse una delle maghe più forti mai viste. Conosceva qualsiasi trucco magico, qualsiasi punto forte di ogni magia, ma le sua specialità era proprio il ghiaccio. La prima volta che mi ha raccontato questa storia lo fece come se fosse una favola per farmi addormentare e ora, ogni volta che non riesco a prendere sonno, si stende accanto a me e mi racconta questa storia. Avrei tanto voluto conoscere questa lupa, mi sarebbe piaciuto vedere le sue magie, chissà come si fa a lanciarne una. Forse non è così difficile usarle, visto che ci sono molti maghi in giro, ma per essere forte come quell'Alpha ci vorrà tanta fatica.

Uff! Non vedo l'ora di saper camminare e uscire finalmente da questa tana per andare ad esplorare questo posto, vorrei anche capire se sono l'unica ad essere così piccola qui. Questo ancora non l'ho scoperto e mamma dice che è pericoloso uscire da sola se non so correre in caso di pericolo. Mi sa che dovrò aspettare ancora, la mamma è sempre impegnata e non può portarmi con sè fuori, lo stesso papà che fa parte dei cacciatori e si occupa di portare tante provviste al branco. In questo momento sono sola alla tana con la mamma, ho il musino appoggiato sulle zampe mentre la vedo impasticciare strane erbe. A volte la vedo che le usa su dei brutti graffi che si fa papà di tanto in tanto, lui dice che pizzica un po' ma le sue ferite spariscono in pochissimo tempo.

"Kendra." La mamma si volta verso di me, io drizzo le orecchie e alzo il muso per guardarla. "Io devo lasciarti sola per pochissimo tempo, sono proprio dietro la tana a prendere delle erbe che mi servono urgentemente." Si avvicina a me, io piagnucolo leggermente, non mi va di restare da sola. "Ti prometto che faccio presto e se farai la brava, farò portare da papà un cinghiale bello grosso. Che ne dici?" Inizio a scodinzolare, ha detto cinghiale? È la carne che più adoro fra tutte quelle che mi ha fatto assaggiare papà! Annuisco subito alle sue parole, mamma ridacchia. "Bravissima la mia cucciola."

Mi lecca la testa e esce dalla tana, appena esce io mi passo la zampa sulla testa per aggiustarmi il pelo che lei mi aveva drizzato. Mentre non c'è provo a mettermi in piedi sulle mie zampe, voglio imparare a camminare! Non mi va di stare sempre ferma in un posto è noioso! Poggio una zampa poco più avanti di me e poi anche l'altra, con quelle di dietro mi do una leggera spinta mettendomi su. Si! Ce l'ho fatta! O forse... no! Le zampe tremano, non riesco a fermarle si aprono tutte facendomi cadere di pancia. Ahi... che male. Scuoto il muso, forse la mamma ha ragione, sono ancora troppo piccola. Sento una risata, drizzo subito le orecchie guardandomi intorno, un grande lupo grigio si nasconde nell'ombra della tana. Penso subito a papà ma, quando si avvicina, lo vedo meglio. Non è grosso quanto papà, sembra anche molto più giovane di lui, ha una macchia nera sull'occhio destro e una sulla punta della coda i suoi occhi sono verdi.

Chi è? Che ci fa nella mia tana? Si sta avvicinando a me, cosa vuole? Mi vuole fare del male? Inizio a piagnucolare dalla paura, appoggio il muso per terra e lo copro con le zampe abbassando le orecchie. Piangucolo più forte per farmi sentire dalla mamma, lo sento avvicinarsi a me, ormai è vicinissimo, sento il suo fiato sulla mia testa si deve essere abbassato verso di me.

"Non devi avere paura di me."

La sua voce è molto calda e gentile, sembra buono ma non mi fido di lui, non l'ho mai visto prima d'ora! Non era nemmeno con gli altri lupi quella sera. Non smetto di piagnucolare ma alzo l'orecchio per far in modo che io possa guardarlo bene ora che è più vicino a me. Mi sta sorridendo. In quel momento entra la mamma, è spaventata.

"Kendra, che succede?" Quando vede il lupo si blocca e sorride. Perché sorride? C'è un estraneo nella nostra tana mamma! È uno estraneo!! Ohh! Perché non so parlare?! Si guardano entrambi, lei corre verso di lui e lo abbraccia forte. "Rakir, figlio mio, sei tornato."

Un momento... Rakir? Figlio mio? Che sta succedendo? Io sono figlia della mamma! Non lui! Chi si crede di essere per venire qui e rubarmi la mamma e anche il papà?! Alzo la testa mettendomi seduta, emetto dei piccoli ringhi che non fanno paura neanche a me ma voglio farmi sentire e questo è l'unico modo. I due si avvicinano.

"Vedo che hai già conosciuto Kendra, lei è la tua piccola sorellina. È nata un paio di giorni fa mentre tu eri in spedizione per il branco." Parla con lui, poi si volta verso di me. "Kendra, lui è Rakir il tuo fratellone. Non te ne abbiamo parlato perché volevamo che voi due vi conosceste da vicino."

Lui è mio fratello? Ma non mi somiglia, io sono molto più bella! Volto il muso dall'altro lato, sono infastidita dalla sua presenza. Stavo bene anche senza di lui, mamma e papà mi davano tante attenzioni e coccole e se lui me le ruba tutte? No, non mi piace neanche un pò. Ma... perché non sento più la terra sotto le zampe? Alzo il muso e vedo che questo lupo mi ha preso dalla collottola. Hey, tu! Mettimi giù! Come hai osato prendermi in questo modo! Mi dimeno mugolando, non mi piace essere presa in questo modo, non posso fare nulla per farmi lasciare. Lui mi guarda e mi porta sulla sua schiena, riesco a raggiungere la sua testa guardando tutto da quell'altezza. Wow... com'è diverso il mondo da qui sopra, riesco a vedere tante più cose. Abbasso gli occhi verso di lui, mi sorride.

"Che dici, ti piace stare lì su?" Mi domanda. Scodinzolo in risposta, se mi piace? Ovvio che si! È fantastico stare qui. Lui si volta, ora siamo entrambi girati verso la mamma, lei ci guarda con gli occhi lucidi. "Mamma, che ne dici se domani appena sorge l'alba porto Kendra a fare una passeggiata?"

Davvero vuole farlo? Oh ti prego mamma! Dì di si! "Non so, è ancora piccola potrebbe farsi male."

Uffi, dai... "Tranquilla mamma, ti prometto che la terrò d'occhio. La terrò costantemente su di me, sembra che le piaccia stare lì sopra."

Si mamma! Resterò qui, non mi muoverò di un millimetro! Lo prometto anche io, anche se non so cos'è una promessa, ma farò come dice lui. La guardo speranzosa, lei guarda prima me e poi lui. "Non so... sai che sono molto protettiva."

Su fratello! Convincila! Fa qualcosa! "Si, lo so mamma, me lo ricordo bene." Ridacchia. "Però pensaci, tu hai poco tempo, papà non c'è spesso e Kendra ha bisogno di farsi un'idea del luogo che la circonda. In più, questa è un'occasione che mi permette di passare del tempo con lei prima di ripartire per chissà quale altra spedizione e prima che lei inizi ad andare al nido."

Nido? Cos'è il nido? Spero che qualcuno me lo spieghi prima che io inizi ad andarci. Se non dovesse piacermi? Potrebbe essere davvero brutto. La mamma resta in silenzio per un pò poi lascia uscire un lungo sospiro, ci guarda ancora, io cerco di fare gli occhietti più teneri che conosco, anche Rakir sembra fare lo stesso. "Va bene, va bene. Mi avete convinta. Domani porterai tua sorella a fare una passeggiata. Ma bada bene, se le succede qualcosa ti faccio diventare uno dei miei impasti di erbe."

"Non ne ho la minima intenzione!" Ridacchia lui e mi mette giù, si abbassa alla mia altezza e mi sorride. "Visto piccoletta? Ce l'abbiamo fatta." Mi sussurra.

Evviva! Scodinzolo felice guardandolo divertita. Anche se il modo in cui mi ha chiamata non mi piace per niente. 'Piccoletta' deve migliorare su questo, magari riuscire a chiamarmi con il mio nome sarebbe un buon punto a suo favore. Però è riuscito a convincere la mamma a farmi andare con lui in giro e questo è stupendo. Forse avere un fratello maggiore non è così male e poi, per ora, non mi ha rubato le coccole di mamma, anzi forse lui me ne darà altre. Sarebbe fantastico! Lui porta una zampa sulla mia testa, io gli abbraccio la zampa sorridendo, lui ricambia il sorriso. Mondo esterno verrò a farti visita molto presto!

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