Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Frammenti ~ Nivah/Kendra

Vedo i primi raggi di sole spuntare da dietro le tenebre, si sta facendo largo la luce nel cielo ancora buio. Non ho dormito neanche un po', mi sa che affronterò un viaggio a dir poco pesante. Sono stata così male che questa grande tana, improvvisamente, mi è sembrata così piccola da soffocarmi, come se si fosse chiusa su di me come un guscio. Non sarei dovuta arrivare a tanto, lo sapevo, sapevo che sarei ritornata ad amarlo, sapevo che non sarei fuggita dai miei sentimenti. Ma lui non sa che io sono lei e non può saperlo, non deve saperlo, succederebbe un casino, sarebbe la distruzione. In questi quattro giorni, ho costruito dei bei ricordi fatti di risate e sorrisi, ma non poteva durare per sempre, ne ero consapevole solo non pensavo sarebbe finito tutto così in fretta. Mi stiracchio per poi mettermi seduta e guardare fuori. Vorrei almeno aspettare che si illumini ancora un po' il cielo prima di partire, ritornerò in un luogo privo di luce, voglio godermi il sole finché posso.

Mentre aspetto inizio a sentire molti passi, sono sempre più vicini alla tana, sono davvero tanti. Che succede? Fanno perlustrazioni di prima mattina? Non credo, non si muoverebbero così in tanti, solo chi è di turno. Perché fanno tutto questo casino? I passi si fermano proprio fuori la mia tana, intravedo leggermente le loro zampe. Avrò fatto qualcosa di male? Cavolo... non voglio problemi l'ultimo giorno della mia permanenza. Eppure, non mi sembra di aver fatto nulla di sbagliato, ho passato la maggior parte dei miei giorni con Lixuel. Beh, se sono qui stanno aspettando che esca. Forza Nivah, esci e affronta qualsiasi cosa a testa alta. Esco lentamente con la testa alta ma con lo sguardo confuso.

"Ehm... salve, è successo qualcosa?"

L'Alpha sfoggia un bel sorriso. "Avevi forse intenzione di partire senza salutarci, piccola viandante?"

"Ma come-"

"Come lo sappiamo?" Mi interrompe Jil. "Il branco è grande, le voci si espandono velocemente."

"Papà ha dato una casa a tutti questi lupi ma... sono un po' pettegoli." Ridacchia la figlia dell'Alpha.

"Mi stai dando del pettegolo, mia cara?" Commenta il suo compagno.

"Ma no, tesoro." Struscia il capo sotto al suo continuando a ridere.

Io li guardo tutti stupita e meravigliata, mantengo il sorriso anche quando noto che fra tutti loro... lui non c'è. "Non me lo aspettavo... sono stata qui per così poco tempo."

"È vero, ma ti sei fatta subito un posto in questo branco." Risponde l'Alpha. "Non hai avuto bisogno di nulla se non del tuo essere. Anche se abbiamo parlato poco con te, abbiamo capito che sei una lupa dall'animo buono e lasciarti andare senza salutarti, non sarebbe stato affatto carino. Non trovi?"

Sento gli occhi pizzicare, per la prima volta non sono lacrime di dolore ma di gioia. "Io... davvero, non so che dire."

"Non dire niente." Mi sorride Jil. "Mi sarebbe solo piaciuto conoscerti di più."

"Vero, magari potresti venire a trovarci di nuovo." Continua la lupa vicina al suo amato.

L'Alpha mi si avvicina e si abbassa alla mia altezza. "Mia figlia ha ragione, puoi venire a trovarci ogni qualvolta tu voglia. Se deciderai di restare qui per sempre noi saremmo più che felici della tua scelta. Sappi che qui hai trovato una casa."

Abbasso leggermente il capo in segno di rispetto. "Vi ringrazio tutti, è stato davvero un grande piacere conoscervi anche se per poco tempo." Faccio un mezzo sorriso. "Non so se riuscirò mai a fare ritorno, ma non vi dimenticherò mai, vi porterò con me per sempre."

"Lo speriamo vivamente." Dice lui tornando dritto. "Sappiamo che devi affrontare un lungo viaggio, non ti ruberemo altro tempo. Buon viaggio, piccola viandante."

"Ciao, Nivah." Mi salutano gli altri.

"Ciao, grazie di tutto..."

Mi sorridono per poi allontanarsi dalla mia tana. Sono venuti fin qui solo per salutarmi... hanno voluto augurarmi bun viaggio nonostante non mi conoscessero così bene. Credo di sentirmi strana, è un emozione che non provavo da così tanto tempo, sembra quasi come... una famiglia. Guardo ancora una volta la tana in cui poco prima risiedevo, scuoto la testa e inizio a camminare. È tutto più difficile di come lo avevo immaginato, mi sembrava un viaggio così facile. Venire, scoprire e tornare, senza alcun intoppo. Invece, mi sta facendo più male del previsto abbandonare queste terre, questo branco. In solo quattro giorni mi sono creata così tanto e adesso sto per abbandonarlo. Ma, purtroppo, devo fare ritorno, ho fatto una promessa. Qui, invece, nulla mi lega o mi costringe a restare ciò che lo faceva l'ho perso ancora una volta. Noto di essere arrivata ai confini del branco, guardo davanti a me, l'orizzonte è così lontano, do un'ultima occhiata alle mie spalle. Questo è un addio, mi dispiace aver mentito ancora, ma non credo ci rivedremo mai più. Abbasso gli occhi per poi girarmi e riportare del tutto la testa in avanti. Riprendo il cammino.

"Nivah!"

Drizzo le orecchie quando sento il mio nome. Questa voce... mi giro lentamente. "Lix..." Sussurro.

Si avvicina a me, ha il fiatone. "Sono... sono arrivato... giusto in... tempo."

"Hey, prendi aria. Non vuoi mica svenire?" Lo prendo in giro, ma dentro di me sento il mio cuore battere così forte che potrebbe uscirmi dal petto da un momento all'altro.

Prende un profondo respiro, alza la testa. "Sono stato un stupido ieri e mi dispiace-"

Lo fermo. "Ma no, non devi scusarti..."

Lui scuote la testa. "Lasciami finire. Sono stato uno stupido ieri e mi dispiace, solo che ho avuto paura." Si siede, io faccio lo stesso. "Quei giorni con te sono stati i più belli che ho vissuto dall'arrivo di me in questo branco. Non fraintendermi, sono tutti molto bravi qui, solo che ti ho detto come la penso. Tu sei stata la prima che è riuscita ad avvicinarsi così tanto a me, la prima che ha condiviso del tempo con me come un lupo normale, senza provare pena o cercare costantemente di aiutarmi, sei anche la prima che conosce la mia storia. Da quando sei arrivata la mia vita qui è cambiata, sorrido di più, rido, scherzo, mi sembra quasi di essere tornato il... il vecchio me." Ridacchia leggermente. "Lo so, sto solo sembrando più stupido e probabilmente ti sto confondendo ma... non volevo lasciarti andare dopo il nostro discorso di ieri. Non volevo che tu pensassi che io non volessi più avere nulla a che fare con te, volevo evitare di mandare di nuovo via qualcuno di importante dalla mia vita." Mi sorride. "Probabilmente sarà inutile, ma ci provo lo stesso. Per favore Nivah, non partire, resta qui... con me."

Le lacrime riprendono a scorrere lungo il mio muso, sono così felice che potrei iniziare a saltare ovunque ma devo trattenermi. "Io sono felice di averti donato tutto ciò, fidati, anche tu mi hai dato tanto in questi giorni. Mi hai fatto riscoprire delle cose in me che credevo ormai perse a causa del tempo..."

"Sento che c'è un ma." Mi fa un mezzo sorriso.

Annuisco e sospiro. "Perché è così... io devo tornare indietro. Non posso evitarlo, ho fatto una promessa e le promesse non vanno distrutte."

"Quindi neanche spargere la voce della tua partenza è servito." Ridacchia leggermente.

"Ecco chi era stato." Ridacchio con lui.

"Dovevo pur provare a fare qualcosa... e ci sto ancora provando." Porta una zampa sulla mia. "Ma proprio perché so che sei una lupa di parola, so che non ti rimangerai la promessa fatta a tuo fratello." Alza la testa. "Solo, prima di partire, fanne una anche a me."

"Che promessa vuoi che ti faccia?"

"Promettimi che ritornerai e questa volta per restare per sempre."

Il mio cuore perde un battito dall'emozione. Cosa devo fare? Non sono sicura che quello che sto per dire sia la scelta giusta, ma il mio cuore mi sta urlando di farlo. Non posso non ascoltarlo, non di nuovo. "Io te lo prometto, ritornerò. Tu aspettami e punta sempre il tuo viso ad Est, un giorno arriverò da lì. Proprio da dove nasce il sole."

"Ti aspetterò, puoi starne certa."

Porto anche io una zampa sulla sua. "In cambio, tu promettimi di non arrenderti. Ritorna ad essere un guerriero e non pensare alle voci di chi ti circonda."

"Non smetterò di provarci, te lo prometto."

"Bene..." Mi metto in piedi. "Credo che per me ormai sia ora di partire."

"Si, lo è..."

Mi si avvicina, sempre di più, mi lecca la guancia. Resto interdetta per un po' prima di fare qualcosa. Muovo la mia testa e faccio in modo che il mio muso incontri il suo nel più totale silenzio, mi sembra quasi di sentire il suo cuore proprio come quella notte al chiaro di luna. Mi allontano lentamente anche se in modo forzato. "Allora ciao, Lix."

"Ciao... Nivah."

Gli sorrido, poi mi volto e inizio a correre via. Non posso restare qui un minuto di più, rischierei di non partire più e spezzarei il cuore di Thamur. Non voglio, lui è quell'altra parte bella di me, non ho intenzione di perderlo. Corro per un lungo tratto, quando sono sicura di essere abbastanza lontana, rallento il passo. Cosa gli ho promesso? Come farò ad uscirne da questa promessa, non ho intenzione di non tornare, io voglio tornare qui, voglio di nuovo una vita con lui. Non ho alcuna intenzione di lasciarlo andare di nuovo, è ora che io mi riprenda la mia vita e la viva come voglio io. Loro dovranno accettarlo. Guardo la mia collana, la parte più difficile sarà far capire a Kendra che non avrà più questa. Continuo il mio cammino, ripercorrere questo viaggio al contrario fa un certo effetto. A breve i raggi del sole verranno coperti dagli enormi nuvoloni grigi e cupi, il tutto mi riporterà in quelle terre abbandonate da chiunque ed abitate solo da noi.

Quando inizio ad intravederli il mio cuore inizia ad essere ricoperto da una cupola di tristezza, la neve sembra anche aver coperto più terra di quella che ricordavo quando sono partita. Guardo il cielo, qui c'è luce, calore, natura e vita mentre, proprio lì a pochi passi, c'è solo neve, oscurità, ghiaccio e morte. Non sono nemmeno a metà del viaggio, ma è già un po' di tempo che sono seduta qui a guardare il nulla, non voglio mettere di nuovo piede su quella neve. Mannaggia a me! Tengo troppo a Thamur per vederlo soffrire, mi crederebbe una falsa e non voglio che lo pensi. Nivah, avanti, rimettiti in viaggio, non fare la cucciola. Alzo gli occhi al cielo e mi rimetto in cammino, a che punto sono arrivata? Mi rimprovero da sola... povera me. Arrivo all'altra metà, lentamente poggio la zampa sulla neve riabituandomi a quell'effetto, subito dopo porto le altre tre alla stessa sorte. Rabbrividisco leggermente, rischierò di prendere un bel raffreddore con questi improvvisi cambi atmosferici. Credo che Kendra abbia tenuto il conto dei giorni, quindi sa che oggi faccio ritorno, ha sicuramente interrotto le bufere o qui farebbe ancora più freddo. Meno male, ovviamente non poteva rischiare che io morissi di ipotermia o chi le riportava indietro la collana? Mica è stupida.

Sospiro, inizio a temere altamente il mio discorso con lei. Non siamo mai state di comune pensiero e questo non ci porterà se non allo scambio di battute finali, sarà un vero casino. Scuoto la testa, andiamo, magari capirà. Certo, come no, perché mi prendo in giro da sola? La conosco... mi conosco, so già che darà di matto. Forse riuscirò ad uscirne però, su questo posso darmi una piccola possibilità. L'unica cosa di cui sono certa è che nessuno si farà del male, non può sbarazzarsi di me, ucciderebbe praticamente una parte di sé stessa, sarebbe come autoinfliggersi danni.

Vedo la montagna davanti a me, mi faccio sempre più vicina. Faccio come all'andata, creo una colonna di ghiaccio che mi porta alla punta tramite un ponte di ghiaccio, poi scivolo giù dall'altra parte. Stavolta evito le urla di gioia e la corsa, non ho affatto voglia di arrivare presto. Quanto manca ormai? Guardo il cielo, più scure si fanno più il sole sparisce, devo arrivare prima che faccia buio per mantenere la mia promessa al cento per cento. Quando arrivo a quello che una volta era la postazione del Branco della Rugiada, capisco che ormai sono quasi giunta a casa, non c'è praticamente più nulla che mi separa dal castello. Da lontano, inizio ad intravedere anche quello, arrivo al lago ghiacciato e ci cammino sopra passando in mezzo ai Lich e alle Manticore come se nulla fosse. Rabbrividisco solo quando incrocio lo sguardo con una Manticora... i miei amici, i miei compagni di branco. Kendra voleva allontanarsi da loro, ma lì ha tenuti più vicini a sè di quanto si aspettasse. Quando giungo di fronte al castello noto qualcuno aspettarmi sulle scale, mi viene subito incontro.

"Nivah!"

"Thamur!" Sorrido andandogli incontro.

Il suo sguardo è cupo, non mi sta sorridendo, che gli prende? "Allontaniamoci un po', che dici?"

"Ma perché? Che succede? Mi aspettavo un bentornata diverso." Lo guardo confusa. "Devo dire a Ken... alla mamma, che sono qui."

"Glielo dirai dopo, a meno che, non lo sappia già. Le ho detto che ti sarei venuto incontro, dobbiamo parlare."

"V-va bene, ti seguo." Ci allontaniamo un po' non di troppo, abbastanza da non essere troppo vicini al castello. "Cosa devi dirmi? Ammetto che vederti così mi preoccupa."

"Sei tu a preoccuparmi, non so cosa tu abbia fatto, ma ora so tutto."

"Sai tutto?" Domando.

"Si, ho visto tutta la vita di nostra madre. Non sai quanto dolore io abbia provato in quel momento."

Scuoto la testa. "Oh, fidati, lo so bene." Alzo le spalle. "Bene, quindi non devo darti grandi spiegazioni se anche tu sai. È ora di dire la verità, non siamo suoi figli, siamo lei. Due parti importanti di lei."

"Ma è stata lei a darci la vita e ci ha trattato come dei veri figli."

"Parla per te, io non sono mai stata vista di buon occhio."

Sospira. "Sai che non è vero."

"Quale parte pensi che pesava di più sul suo cuore? I sentimenti che mi porto dietro io o le conoscenze e la ragione che hai tu?"

"Lei non sapeva neanche che si stava liberando di parti di sè stessa! Voleva solo della compagnia in mezzo a tutta quella solitudine."

Faccio un mezzo sorriso. "E quanto tempo pensi ci abbia messo lei a capirlo? Lei già sapeva tutto da prima che io iniziassi a fare domande, non è stupida, anzi."

"Questo non toglie che abbia evitato di dircelo per non sconvolgere tutto."

"Non sarebbe cambiato nulla, in un modo o nell'altro, noi avremmo ricordato." Lo guardo in viso. "E poi ha già sconvolto tutto così tante volte, guarda a cosa si è ridotta. Hai visto la fine che ha fatto fare a tutti quei lupi? Alla sua famiglia? A suo fratello? A Lix?"

"È proprio qui che volevo arrivare. Se non abbiamo mai riavuto i ricordi fino a prima della tua partenza, vuol dire che tu hai incontrato qualcuno di loro. E dalle costanti scene e voci che ho sentito nella mia testa quel giorno credo anche di sapere chi."

Sorrido. "Ho rivisto Lixuel."

"E tu credi sia un bene tutto ciò?"

"Tu non puoi capire, ho passato i giorni più belli della mia vita con lui, ho vissuto così tante emozioni che credevo svanite."

"Perché sono svanite!" Ribatte lui.

"No! È stata Kendra a farle svanire!" Esclamo.

"Non la chiami nemmeno più mamma..."

"Perché non è mia madre!" Alzo un po' la voce, poi mi calmo. "Senti Thamur, se sono tornata l'ho fatto solo perché avevo promesso a te che avrei fatto ritorno, se non avessi fatto quella promessa sarei rimasta in quelle terre."

"Avresti rubato la collana?"

"Si, Kendra non la merita. Guardati intorno, chi potrebbe continuare a vivere in un luogo simile?" Mi avvicino leggermente a lui. "Io non voglio più restare qui, questo posto non fa per me. Ho l'opportunità di ricominciare, di avere una seconda possibilità con lui. Di poter davvero vivere felice."

"E tu credi che se lui ti vedesse o scoprisse cosa sei, starebbe con te senza esitare? Ci ha già abbandonati una volta, lo farebbe di nuovo."

Scuoto la testa. "Questa volta è cambiato, io lo sento. Anche lui, se potesse tornare indietro, cambierebbe le sue scelte. Me lo ha detto."

Thamur sospira. "Siamo tutti bravi con le parole, ma non si può tornare indietro Nivah! Non possiamo prendere le redini di una vita che non è nostra."

"Infatti io sto riprendendo in mano la mia, prima che Kendra la rovinasse."

Mi si avvicina. "Non posso lasciartelo fare."

Mi corre incontro, riesco a schivarlo, lui mi guarda dritto negli occhi. Leggo il dispiacere nei suoi, perché? Perché si ostina a volerla proteggere? Perché si ostina a volerle restare accanto? È tutto inutile! Io non ho intenzione di restare accanto a qualcuno che ha fatto così tanto male in questo mondo. Thamur riparte, mi fa credere di attaccarmi al fianco, solo all'ultimo ricordo che effettivamente lui non può toccarmi fin quando ho un corpo. Infatti, lo vedo scattere verso il mio collo a fauci aperte, quando sta per azzannare la collana e strapprmela via, alzo una zampa tirandogli una forte zampata per farlo dissolvere. Mi blocco quando, invece, riesco a colpirlo e a spostarlo. Viene lanciato via e rotola per un po'. Corro subito da lui.

"No!" Mi avvicino. "Thamur! Thamur, ti prego... non può essere." Sento il rumore di quando del ghiaccio inizia a creparsi. Vedo questa crepa allungarsi sempre più velocemente. "No no no no! Fermati! Non farlo! Io non volevo fare questo. Thamur ti prego resisti."

Lui alza una zampa verso di me. "Nivah... non lasciarla andare..."

Sussurra prima che la crepa raggiunga il suo muso, si separa in due parti prima di spaccarsi in tanti piccoli cristalli di ghiaccio. Urlo dal dolore un dolore lancinante che mi colpisce forte al petto, non è solo la tristezza è altro, ho sentito proprio una parte di me staccarsi, persa nel nulla. Stringo a me ciò che rimane di lui, le lacrime rigano il mio viso cadendo sui frammenti rimasti del suo corpo. Io non volevo arrivare a ciò, io non volevo fargli del male, non pensavo avesse già finito il suo quarto di giornata, volevo solo dissolverlo e tentare di tenerlo distante. Fargli capire che la mia era la scelta giusta, io non volevo fargli questo... volevo che lui venisse con me, che vivessimo insieme. Thamur, mi dispiace così tanto, ovunque tu sia... perdonami.

Kendra:
Ho lasciato che Thamur andasse incontro a Nivah, aveva un viso sconvolto, come biasimarlo? So bene cosa ha visto perché l'ho visto anche io. Ah, sciocca e ingenua Nivah, pensi davvero che lui abbia imparato la lezione? I lupi non cambiano, parlano, usano belle parole, ti fanno ridere, sorridere, ti fanno innamorare e poi... ti abbandonano alla prima difficoltà, al primo cambiamento, quando io stessa avevo dato la mia vita per loro. In tutti i sensi. Ho lo sguardo fuori dalla finestra, che sia arrivata? Possibile, non avrebbe mai trasgredito la parola data a Thamur, gli vuole troppo bene a differenza di ciò che pensa di me. Quando ho scoperto che loro erano due parti di me, sono rimasta interdetta ma ho continuato a trattarli come i figli che non ho mai avuto, anche se contenta di essermi liberata di molti pesi.

Io e Nivah non abbiamo un bel rapporto, proprio perché lei non è altro che la parte più fragile e dolorosa di me. Con Thamur è diverso, lui si comporta davvero come se fosse il mio cucciolo, mi ama come si ama una madre, fa di tutto per vedermi felice. È quella parte ragionevole e piena di voglia di imparare, ma anche quella pronta ad aiutare gli altri con le sue scoperte. Mi ha resa orgogliosa quando ha trovato quella collana ed è stato bravissimo a scoprirne l'utilizzo. Ma so bene che anche lui tiene molto a sua sorella, se voglio che siano tutti felici... credo io debba trovare un punto d'incontro con lei, qualcosa che ci faccia vivere in pace fra noi. Non so se funzionerà, non so nemmeno che idea ha di me ora che ha ricevuto i ricordi. Sospiro, è il momento di andare a cercarli, parlare con lei mi farà bene. Abbasso il trono fino a terra, lo rialzo e mi dirigo fuori alla sala del trono. Quando arrivo alle porte di quest'ultima, mi accascio al suolo urlando dal dolore, un forte dolore che non avevo mai provato. Cosa... no, non è possibile! Non è vero! Mi rimetto in piedi facendomi forza e corro subito fuori dal castello, sento le urla e corro sul luogo, vedo Nivah in lacrime davanti a quelli che sembrano tanti piccoli pezzi di ghiaccio.

"No..." Cammino lentamente verso di lei. "No..."

Lei si gira notandomi, è in preda alle lacrime. "Kendra... io..."

"Thamur..."

"Ken-"

Alzo una zampa, la muovo verso destra e lei viene catapultata lontana contro un albero prima che possa finire qualsiasi cosa stesse dicendo. Corro verso ciò che rimane di mio figlio. "Thamur... cucciolo mio..." Stringo quei pezzi a me in un mare di lacrime. "Perché? Perché lui? PERCHÉ?!"

Urlo, la rabbia e la tristezza iniziano ad offuscarmi la mente, il vento si alza e la neve inizia a cadere. Sento dei rumori alle mie spalle, vedo Nivah rialzarsi dal colpo che gli ho inflitto. Mi volto verso di lei, le lancio una stalattite di ghiaccio contro con l'intenzione di trafiggerla, ma lei alza uno scudo di ghiaccio che la difende.

"Cosa diamine fai?!" Urla.

"Lo hai ucciso! Tu hai ucciso tuo fratello! Hai ucciso Thamur! Mio figlio!"

"È stato un incidente! Stavamo parlando, volevo solo allontanarlo. Come puoi pensare che io lo abbia ucciso di mia spontanea volontà?!"

"Un incidente dici? Non ti credo!" Mi avvicino. "Credi che non sappia cosa hai fatto in questa settimana? Credi che io non sappia che hai riavuto i ricordi?"

"Allora saprai anche che non avrei mai fatto del male a Thamur! Sono tornata qui solo per lui e per nessun altro!"

Ringhio. "Bugiarda! Sei una bugiarda e una traditrice!" Le lancio contro una stalattite dietro l'altra, lei continua a difendersi. "Ti ho dato la vita, ti ho trattata come una figlia, ed è così che mi ripaghi?!"

"Tu non sei mia madre! Io sono te! TE! Siamo una cosa sola. Non ho intenzione di continuare a mentire e non ho intenzione di continuare a stare ai tuoi comandi. Nè di restare qui a farmi insultare!"

"Tu non sei più una parte di me." Alzo una zampa verso di lei, Nivah si prepara nuovamente ad evocare uno scudo. "Oh, quello non ti servirà... ciò che sto per fare colpirà ben altro che il tuo corpo. Ti sei divertita ad andare alla ricerca del passato? Ad andare a ritrovare l'amore della tua vita? Ti sei divertita a vivere dei giorni che nemmeno ti appartengono? Hai riottenuto ricordi che dovevano restare sepolti in questo gelo, ma tu hai voluto tirarli fuori e quei ricordi hanno ucciso Thamur! Il mio adorato e piccolo Thamur!" Ringhio. "Visto che hai riavuto i miei ricordi, riavrai quelli di chiunque tu toccherai, soffrirai rivivendoli in prima persona, sentirai le loro emozioni anche dieci volte più forti. Ti perderai nel dolore di ricordi che non ti appartengono! Impazzirai a causa di essi ma questo non solo a te ma a tutta la lurida discendenza a cui hai intenzione di dare vita! Nessuno escluso!"

Lei mi guarda è sconvolta dalle mie parole fa dei passi indietro, sono barcollanti. "Sei arrivata a tanto? Lanciare una maledizione su una parte di te stessa!"

"Lo hai detto tu: non hai nulla a che fare tu con me."

"Cosa ti ha ridotto così, Kendra?"

La guardo, cosa mi ha ridotto così? Come se non lo sapesse, abbasso il muso, le sue parole mi fanno sorridere, sono divertita da quella domanda così sciocca e inutile! Alzo gli occhi verso di lei. "Il dolore, la solitudine, la tristezza, la rabbia, la vendetta... cosa succede se tutte queste emozioni si uniscono? Se tutto finisce per mischiarsi in un unico momento? Si accavallano, si spingono, una di loro vuole uscire prima, scatenarsi prima delle altre. Io so cosa succede, l'autocontrollo si spegne, il mondo in cui avevi sempre creduto si sgretola come un castello fatto di sabbia. La fiducia che riponevi in coloro che pensavi fossero la cosa più importante nella tua vita, si disperde in un oceano di insicurezze e di mille domande. Non è la prima volta che succede... non volevo che ricapitasse di nuovo. Ma una sola domanda continuerà ad affollare la mia tormentata mente: 'Perchè?'
Perché è dovuta andare così? Non poteva esserci un'altra soluzione? Una via di fuga? Un modo per sfuggire al male che stava incombendo? Eppure, non avrei mai pensato di arrivare a tutto ciò, non credevo che fare la cosa che più desideravo nella vita potesse portarmi a distruggerla. Io non volevo altro che essere la vera essenza della magia, avere un potere così grande da poter difendere chiunque mi stesse accanto... chiunque mi amasse. Ma ora... ora è tutto finito, è inutile continuare a tormentarmi, la colpa non è mia. È stata colpa loro! E ora è colpa tua! Mi hai portato via tutto e io porterò via tutto a te." Mi guarda un'ultima volta prima di cominciare a correre via lasciandomi sola. "Fuggi, fuggi pure... tanto io ti ritroverò."

Il mio sorriso scompare lasciando spazio nuovamente alle lacrime, mi avvicino a ciò che rimane di Thamur e sotterro i suoi resti con la neve che mi circonda. Figlio mio, ho fatto tutto il possibile... ma non è servito a nulla. Mi rialzo e mi dirigo al castello, entro in esso e guardo i tre corridoi, mi dirigo in quello dove risiedeva Nivah. Grido, iniziando a spaccare tutto ciò che vedo, artigli nel muro. È scappata! È andata via con la mia collana! Pensa di potermi sfuggire, lei pensa che io sia così sciocca! Io saprò sempre dov'è, la troverò e finirò ciò che lei ha cominciato! Salgo le scale, entro nella sua stanza e guardo il disegno sul muro. Solo ora noto il cambiamento di quest'ultimo, uno dei cuccioli ha il capo rivolto altrove e non sembra per nulla felice.

Ringhio, non era felice? Ha ucciso suo fratello perché non era felice? Perché era gelosa? È questa la prova! Con una zampa, copro il disegno con uno strato sottile di ghiaccio. Esco da quella stanza, e mi dirigo alla mia sala del trono. Salgo su di esso e guardo dritta davanti a me, avere pietà, voler essere felici, avere una famiglia... sono tutte cose che non fanno per me. Questo è stato l'ultimo tentativo andato vano, non soffrirò mai più come ora, non permetterò più a nessuno di penetrare queste mura. E tu Nivah, tu sarai il mio trofeo, tu e tutta la tua sporca generazione! Pensi che io abbia fatto del male? Pensi che io abbia fatto tutto ciò senza pensare? Oh, stupida ingenua. Se avevi paura del gelo, tremerai quando lo vedrai raggiungere qualsiasi terra lontana in cui ti nasconderai. Il mio gelo rinchiuderà chiunque, la pietà non sarà riservata a nessuno è ora di essere davvero il mostro che tutti dicevano. Tremeranno nel sentire il mio nome, Kendra la Regina dei Lich, la Regina delle terre del Nord.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro