Stiles' pov.

Corsi per il corridoio cercando di trattenere le lacrime.
Mi aveva provocato un crisi nervosa.
Perché doveva sempre esserci lui in mezzo? Ogni volta che non stavo pensando a lui me lo ritrovavo davanti, con i suoi occhi, il suo profumo... tirai un pugno contro una panchina.
Ero in giardino. Non capivo nemmeno come vi fossi arrivato, mi lasciai cadere sulla panchina che avevo appena colpito.
Le lacrime iniziarono a scendere lungo le guance nonostante il mio tentativo di fermarle.
Lo odiavo. Perché doveva farmi sempre quell'effetto la sua presenza? Era come se ogni volta che mi fosse vicino non sapevo più che fare o dire, come se tutto ciò che fossi fosse sbagliato.
Mi sentivo impotente,totalmente dipendente da lui e questa debolezza mi faceva paura.
Iniziai a tirare calci in aria per sfogarmi mentre il pianto isterico continuava.
Mi aveva aiutato e io l'avevo trattato di merda. Perché mi sentivo così? Perché ogni volta che lo vedevo sentivo il centro della gravità spostarsi su di lui? Perché non riuscivo a non pensarlo? Stavo impazzendo?
Urlai, liberando la mia angoscia.
Dovevo trovare il modo di distrarmi e non pensare a lui.
Una sola immagine mi venne in mente in quel momento: Lydia.
Sorrisi e tirai un sospiro, mi ricomposi.
Lei era l'unica che poteva distrarmi, era bella e intelligente.
Si, decisi che le avrei chiesto di uscire.
Mi alzai, mi asciugai il viso e tornai all'interno dell'edificio per cercare la ragazza.
Passai in infermeria dove mi fu curata la fronte; una volta uscito da quel posto raggiunsi la classe della ragazza e mi fermai sulla porta.
Lei era lì, con un vestitino azzurro che le fasciava perfettamente fianchi e gambe, accanto ad Allison.
-Hey!- dissi quando la vidi girarsi, lei mi sorrise e ci avviammo in tre lungo il corridoio.

Derek's pov.

Mentre sfrecciavo a bordo della moto per la strada di montagna sentivo le parole di Stiles ripetersi all'infinito nella mia mente.
Inchiodai quando qualcosa mi attraversò la strada.
Un cervo. Uno stramaledettissimo cervo.
"Riprenditi bello, era solo un dannato animale." Pensai, per poi rimettere in moto e ripartire.
Arrivato all'entrata del bosco mi tolsi il casco lasciandolo appeso sul manubrio della moto, dopodiché fissai quest'ultima ad un albero con la catena di sicurezza.
Iniziai a camminare e il bosco diventò sempre più fitto.
Come da copione la mia mente si svuotò lasciandomi in silenzio ad ascoltare i rumori della natura.
Arrivai ad un enorme masso e vi salii, incrociai le gambe e respirai l'aria profumata.
Aghi di pino. Aprii gli occhi che fino ad allora avevo tenuti chiusi e sospirai, il suo odore era ovunque.
Perché ha questo effetto su di me? Perché mi sento così protettivo verso di lui?
Non sapevo come rispondere, sentivo solo una forte attrazione nei suoi confronti, nel vero senso della parola.
Era come se ogni volta che fossi lontano venissi attratto come una calamita verso un magnete e non potessi farci nulla.
Ma lui aveva totalmente ragione. Cosa volevo? Cosa mi dava il diritto di decidere per lui? Perché volevo così tanto far parte della sua vita?
Era così, lo avevo ammesso. Volevo che Stiles Stilinski facesse parte della mia vita, e che fosse una parte importante.
Non sapevo ancora per quale assurdo motivo mi sentivo in questo modo nei suoi confronti; finiva sempre e inevitabilmente a fissargli le labbra o gli occhi... quei bellissimi occhi color cioccolato che riescono a rapiti in ogni momento.
Mi passai una mano sulla faccia. "Ma che cacchio dici? Ma ti senti? Devi stare lontano da lui ti sta facendo impazzire." Il mio subconscio si era finalmente degnato di farsi vivo.
"Cosa stai cercando? Attenzioni da un primino? Ti piace veramente? Cosa direbbero i tuoi amici?" La vocina continuava a farmi migliaia di domande a cui non sapevo come rispondere.
Cosa sentivo per Stiles? Istinto protettivo e cos'altro? Avrei dovuto fare qualcosa o solo lasciarlo stare?
Non trovai risposte, così mi rialzi e, tornato alla moto, rimisi il casco e guidai verso casa.
Mentre attraversavo la cittadina sulla sua strada principale vidi quattro ragazzi camminare scherzando e ridendo.
Riconobbi Stiles e Lydia, Scott e Allison. Si stavano tenendo per mano come due coppiette felici, a un tratto notai Stiles raccogliere una ciocca di capelli di Lydia ponendoglieli dietro l'orecchio. Lei sorrise e gli diede un bacio sulla guancia.
Quell' unico gesto bastò a farmi contrarre le mascelle e sbattere i pugni sul manubrio.
Accelera e una volta arrivato a casa mi chiusi nella mia stanza.

Hey gente♡
Scusate se questo capitolo fa un po schifo ma non ho avuto molto tempo per aggiornare ultimamente :(
Inoltre volevo dire che la prossima settimana forse non riuscirò ad aggiornare purtroppo... I'm so sorry ♡ mi farò perdonare giuro.
Comunque... a chi sta piacendo? Volete che la continuii? ♡ ^-^