5.
(Scusate la foto ma sono in lutto per il mio personaggio preferito che logicamente è morto e ho i feels a pezzi...)
Stiles' pov.
Alzai il viso frastornato da quell'odore che conoscevo fin troppo bene e che non mi era più uscito dalla testa.
Come da presentimento alzai gli occhi che si scontrarono violentemente con due smeraldi intenti a studiare il mio viso.
Arrossii.
"Che cazzo ti arrossisci stupido?", ovviamente dopo averlo pensato la situazione peggiorò, stavo avvampando.
Rimasi immobile a fissare i suoi occhi aprendo la bocca per dire qualcosa. Le parole non ne vollero saperne di uscire.
Dopo qualche attimo mi ricomposi e mi sforzai di sostenere il suo sguardo senza abbassare gli occhi sulle sue labbra leggermente dischiuse.
Erano di un rosso pallido, tendente al rosa e sembravano così soffici e calde... okay gli stavo fissando le labbra.
Alzai il viso non appena lo realizzai e feci un mezzo sorriso forzato tentando di rompere il ghiaccio in quella situazione imbarazzante.
-Forse dovremmo smettere di incontrarci così - disse lui con voce ferma e bassa osservandomi attentamente per quello che a me sembrò un secolo.
-Voglio dire... magari devi smettere di sbattermi contro ogni volta- le sue labbra si incurvarono in un impercettibile sorriso e mi prese per le spalle allontanandomi con cautela.
Lo osservai e per un secondo riuscii a cogliere nel suo volto la tristezza e lo spaesamento che avevano lasciato trapelare i suoi occhi dopo avermi allontanato dal suo corpo.
I suoi occhi tornarono freddi e distacchati dopo pochi secondi e tornò a posarli tranquillamente su di me.
-I-io suppongo di si...-dissi cercando di formulare una frase soggetto-verbo-complemento che avesse un senso compiuto, cosa che non avvenne per il semplice fatto che iniziai a mugugnare e balbettare pateticamente.
Sorrise nuovamente osservandomi.
"Che cazzo si sorrideva sempre?!"
-Direi che forse dovremmo tornare in classe- affermò dopo aver sentito il suono squillante della campanella che segnava la fine del break mattutino.
Risposi affermativamente anche io con un cenno del capo e mi sistemai lo zaino sulla spalla sinistra aspettando che lui si spostasse da davanti all'entrata per farmi uscire.
-Stai bloccando il passaggio.- dissi freddamente notando che non accennava ad alcun movimento.
-Che caratterino. Sai i primini dovrebbero potere un po di rispetto verso i senior- fece una risata mostrando i suoi denti bianchi per poi tornare a guardarmi. Non accennai ad alcuna espressione cercando di non dare a vedere l'effetto che ebbe quel sorriso su di me.
-Okok, come non detto.- disse spostandosi e aprendomi la porta facendomi uscire dalla caffetteria.
Mi raggiunse camminandomi accanto e ci dirigemmo verso la palazzina Sud.
Camminai in silenzio tutto il tragitto stringendomi talvolta nelle spalle guardando nella direzione di Derek di tanto in tanto.
Aveva i capelli neri arruffati sul viso, una sciarpa grigiolina gli pendeva dal collo assieme ad una collana con un ciondolo alquanto inusuale.
Notai che di tanto in tanto si girava a fissare qualche bella ragazza che gli sculettava davanti.
Mi sentii avvampare di rabbia ogni volta.
"Strano" constatai.
-Che corso?- disse passeggiando per i corridoi osservando i numeri e i nomi delle aule.
Quella domanda mi riportò brutalmente alla realtà.
-Che?- non stavo veramente ascoltando nulla di ciò che stava dicendo, tanto ero assorto nei miei pensieri.
Sorrise di nuovo, questa volta mi parve quasi un sorriso dolce e apprensivo.
-Che classe hai in quest'ora?- ripetè nuovamente affinché io potessi formulare una risposta.
-Psicologia 1.- risposi semplicemente fissandomi le scarpe.
Notai che lui si fermò davanti ad un aula, mi fermai anche io guardandolo con aria confusa e alzai un sopracciglio in attesa di una spiegazione.
-Sei arrivato.- disse lui indicando mi la porta dell'aula su cui vi era una targhetta con su scritto: Psicologia 1. Corso base.
Arrossii e annuii.
-Sì giusto... grazie per diciamo...emh- farfugliai guardandolo prima di aprire la porta.
-La compagnia?- disse lui facendo un sorrisino serafico.
-Sì quella.- dissi velocemente per poi entrare nell'aula e chiudere la porta.
Derek's pov.
Fu tutto talmente tanto veloce che non mi accorsi nemmeno da un primo momento che Stiles mi era finito contro.
Appena mi ripresi e sentii i suoi occhi sul mio viso lo strinsi istintivamente al mio corpo e abbassai lo sguardo incontrando i suoi occhi color cioccolato.
Mentre lo osservavo notai che le sue guance si stavano lentamente colorando di un rosso porpora... stava arrossendo? Per cosa? Per me? Quello strano pensiero mi rese improvvisamente felice e carico di una gioia profonda, quel tipo di gioia che ti contorce lo stomaco.
Trattenni le espressioni che si stavano facendo spazio brutalmente sul mio viso per poi rendermi conto che, nonostante l'imbarazzo, il ragazzo stava forzando un sorriso.
Era incredibilmente dolce nel suo modo goffo di rompere il ghiaccio
-Forse dovremmo smettere di incontrarci così - dissi cercando di non far vibrare la voce, quasi sussurando.
Rimasi a osservarlo qualche secondo finché non mi sembrò che i suoi occhi potessero risucchiarmi da un momento all'altro.
Mi irrigidii.
-Voglio dire... magari devi smettere di sbattermi contro ogni volta- dissi facendo una lieve smorfia a metà fra un sospiro e un... sorriso? Non era esattamente quella la mia intenzione.
Lo allontanai da me e subito sentii una strana sensazione di vuoto impossessarsi di me.
Probabilmente i miei occhi la trasmisero perché l'espressione di Stiles mi sembrò alquanto interrogativa.
Feci di tutto per controllarmi e i miei occhi tornarono freddi e inespressivi nonostante stessero celando tristezza, dolore, rabbia e confusione.
Quel ragazzo mandava ogni volta in tilt il mio sistema emotivo.
Dopo pochi secondi di riflessione interiore tornai a guardarlo in attesa di una sua qualche risposta.
-I-io suppongo di si...-disse balbettando impacciatamente.
Lo trovai alquanto buffo nel suo stato di imbarazzo e non potei trattenere un sorriso. Dannata mimica facciale.
-Direi che forse dovremmo tornare in classe- affermai controvoglia e facendo appello a tutta la mia forza di volontà dopo aver sentito il suono squillante della campanella.
Rispose timidamente con un cenno del capo e si sistemò restando fermo davanti a me.
-Stai bloccando il passaggio.- disse in un modo che mi fece percorrere la schiena da brividi. Era freddo. Distaccato. Che gli avevo fatto?
La rabbia tornò ad affacciarsi dentro di me ma cercai di darlo troppo a vedere. Era stressante avere a che fare con lui.
-Che caratterino. Sai i primini dovrebbero potere un po di rispetto verso i senior- dissi facendo una risata che più che uscirmi sarcastica uscì nervosa e insicura.
Tornai a guardarlo e trovai i suoi occhi marroni a fissarmi...sembravano vuoti.
-Okok, come non detto.- dissi serrando la mascella e trattenendo uno scatto di rabbia che probabilmente avrebbe distrutto il vetro della porta della caffetteria, mi spostai e tenendogli la porta lo lasciai uscire.
Vedendolo avviarsi in classe, sbuffai alzando gli occhi al cielo e allungai il passo raggiungendolo.
Notai che di tanto in tanto mi osservava così decisi di sfruttare i suoi momenti di imbarazzo per studiarlo io.
Aveva i capelli cortissimi con un ciuffo che gli ricadeva delicatamente sulla fronte, era magro e slanciato.
Aveva seriamente un bel fisico anche se probabilmente privo di massa muscolare.
Lo studiai con lo sguardo. Prima il collo, poi la spalle, facendo scendere gli occhi su tutta la schiena fino ad arrivare al suo sedere.
Mi sentii arrossire ma mi imposi di restare impassibile camminandogli accanto.
Entrammo nella palazzina Sud e mentre camminavamo in silenzio mi guardai intorno salutando due o tre ragazzi e sorridendo a qualche ragazza carina che passava di li.
E si lo ammetto mi gira più volte per fissare loro il culo.
-Che corso?- dissi dopo un po che entrambi continuavamo a tenere quello strano silenzio fra noi che nessuno dei due si azzardava ad interrompere.
Notai che la mia domanda lo fece sobbalzare leggermente per poi fargli scuotere la testa. A che pensava?
-Che?- lo notai di nuovo in difficoltà così fissai il mio sguardo nel suo e gli sorrisi. Un sorriso dolce. Che cazzo mi stava prendendo?! Io non sorrido mai in quel modo, ma con lui era già successo tre volte in dieci minuti! Cazzo.
-Che classe hai in quest'ora?- chiesi di nuovo cercando di togliermi quel sorrisetto ebete dalla faccia.
-Psicologia 1.- rispose con voce calma lui fissandosi le scarpe.
Annuii e dopo qualche metro mi fermai davanti all'aula del suo corso.
Mi aspettavo si fermasse anche lui ma non lo fece continuò a camminare ancora per qualche metro immerso in chissà quali pensieri.
-Sei arrivato.- dissi quando lo vidi voltarsi verso di me con aria interrogativa.
Guardò la targhetta dell'aula e arrossendo annuì.
-Sì giusto... grazie per diciamo...emh- Mi stava seriamente ringraziando della compagnia?
-La compagnia?- dissi facendo un altro sorriso ebete che questa volta non riuscii proprio a trattenere.
-Sì quella.- disse sbrigativamente per poi entrare nell'aula e chiudere la porta dietro di sé.
Lo guardai per qualche secondo dalla finestra dell'aula finché non si sedette e io me ne andai raggiungendo correndo la mia classe. Ero in ritardo.
Persone scusate l'attesa ma come vedrete ho scelto un metodo di narrazione leggermente lungo quindi pls perdonatemi :'( ♡
Grazie di leggere siamo a 300 e passa yeee felice me!
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