4.
*Il giorno seguente*
Stiles'pov.
Un rumore alquanto fastidioso mi svegliò bruscamente.
Spensi la sveglia e guardai l'ora: 6.30.
Sbuffai. Perché la scuola doveva iniziare così presto? Presi seriamente ein considerazione di iniziare una serale mentre mngiavo i cereali.
Bevvi il latte e mi asciugai le labbra. Ebbi un flashback. Due labbra carnose, due occhi verdi smeraldo penetranti e poi un fondoschiena assolutamente... scossi la testa incredulo di quello che cazzo avevo appena pensato.
"Ma che diavolo ti prende scemo?" Pensai fissando la tazza vuota prima di portarla al lavandino.
Mi lavai i denti, presi lo zaino e infiladomi un cppello di lana rosso uscii di casa raggiungendo la fermata dello scuolabus, che distava si è no una ventina di metri dal mio cancello.
Dopo circa dieci minuti salii sulla vettura andandomi a sedere nei posti in fondo.
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Presi un sospiro di sollievo al suono della campanella.
-Oh finalmente! Non se ne poteva più di organi interni e sangue e cellule...- disse McCall avvicinandosi al mio banco per poi sedercisi sopra.
-Puoi ben dirlo... mi stavo addormentado- dissi con un mezzo sorriso mentre ricomponevo lo zaino.
-Direi di fare tappa al bar prima arrivare dal Coach in palestra che dici? - disse il Moro alzandosi e seguedomi quando accennai di voler uscire dall'aula.
-Dico che ho voglia di un Duplo.- ridemmo insieme scendendo le scale.
Uscendo in giardino evitai un paio di ragazze che stavano entrando nell'edificio urtandone una con la spalla facendole cadere i libri di mano.
- He-hey. Scusami io...non ti avevo vista- mi accucciai accanto a lei rimettendole in ordine i libri e i quaderni. Quando alzai il viso notai un candido sorriso dipinto sulle sue labbra rosee. Rimasi a fissarle qualche secondo per poi alzarmi impacciatamente.
-Grazie.- disse gentilmente con una voce soffice e calda. Sorrisi annuendo.
-Figurati...emh...comunque io sono Styles, e lui è Mc Call...Scott- sorrisi osservandola. Aveva i capelli castano chiaro che ricadevano con morbidi boccoli sulle spalle.
-Io sono Lydia e lei è Allison...Argent- sorrise imitando il mio modo di parlare, questa cosa mi fece sorridere ancor di più.
-Hey! Stiamo andando al bar, venite con noi?- disse sorridendo allegramente Scott facendo una faccia spavaldo. Perché era così facile per certe persone mostrare la loro naturalezza? Alzai le spalle e feci una faccia simpatica facendo ridere Lydia.
-Dai andiamo- Disse Allison precedendoci e trascinando Lydia verso il bar.
Le seguimmo e passammo la ricreazione assieme nel bar bevendo un caffè prima di salutarci per andare alla pista di atletica.
Lydia mi salutò con un bacio sulla guancia. Arrossii. Quando furono lontane mi girai per seguire Scott e uscire dal bar quando sbattei contro qualcuno. Alzai gli occhi e vidi una giacca di pelle nera e un profumo familiare.
Derek's pov.
Quella mattina mi svegliai sul divano dove mi ero addormentato la sera precedente. Era tardi, così decisi di entrare in seconda ora.
Mi preparai e misi la mia giacca di pelle nera e il casco per la moto per poi uscire di casa andandola ad accendere.
Arrivai a scuola una decina di minuti prima del suono della campanella e rimasi seduto su un muretto osservando tutte le persone che mi passavano davanti.
Presi una sigaretta mettendola fra le labbra e la accesi. In quel momento arrivò Jackson,il mio migliore amico. Ci salutammo e restammo sul muretto a ridere e a fare osservazioni poco caste sulle ragazze che passavano per la via.
Al suo della campana prendemmo gli zaini ed entrammo nel complesso.
C'era un gran movimento così decidemmo di raggiungere gli altri ragazzi della squadra di lacrosse che ci salutarono iniziando a scherzare tirandosi pugni e facendo la lotta tra di loro. Decisi che sarei andato a prendere qualcosa da bere, soprattutto perché vidi un gruppo di ragazze entrare al bar.
Feci un sorrisetto beffardo e tira una pacca sulla spalla di Jackson facendogli segno con la testa verso la direzione delle ragazze, sorrise e ci allontanammo dal gruppo.
Mentre cminavamo in direzione del bar notai quattro ragazzi a pochi metri da noi.
Una era Lydia, la conoscevo fin troppo bene, una era una ragazza mora di cui non conoscevo il nome ma l'avevo intravisto altre volte, poi c'era un ragazzo bruno e accanto a lui...serrai la mascella.
Non potevo crederci. Mi perseguitava?
Jackson dovette aver avvertito la mia irritazione perché si voltò verso di me.
-Hey Bro? Che ti prende?-
Rimasi con lo sguardo fisso in quella direzione.
-C'è la tua ragazza che ci prova con uno...- dissi fulminanti Lydia e Stiles con lo sguardo. Non ci avevano notati.
-Ma che cazzo..? - l'esperrione del mio amico si indurì e stringendo i denti se ne tornò in classe.
Lydia e Jackson stavano insieme...tecnicamente. Voglio bene al mio amico ma quando una ragazza ti dice di volere una pausa è un brutto segno.
Accelerai ed entrai nel bar. Stavano bevendo un caffè scherzando e ridendo.
A ogni suo sorriso il mio cuore perdeva un battito, i suoi denti erano bianchissimi. Più pensavo a ciò e più sentivo rabbia e angoscia aggredirmi.
Speravo con tutto il cuore che tutti i presenti morissero fulminai e lui tra atroci sofferenze.
Mi aveva visto alla Centrale e poteva essersi fatto strane idee. Doveva stare zitto e dovevo accertarmene.
Presi un gran respiro e quando le ragazze si allontanarono dai due mi feci forza e mi avvicinai scostando tutti violentemente.
Ero a pochi metri da lui quando sorrise ancora teneramente al Moro.
Il sangue mi si ghiacciò nelle vene.
Perché quel sorriso? Perché a lui? Stavano insieme? Perché allora ci provava con la ragazza del mio migliore amico? Mi riscossi quando mi resi conto di stare pensando quelle cose.
La rabbia dentro di me si accrebbe. Che cazzo me ne fregava a me a chi sorrideva? Sentivo lo stomaco contorto e non sapevo per quale ragione.
Senza nemmeno accorgermene Stiles si era alzato e stava distrattamente venendo verso di me.
Fu un attimo.
Ci scontrammo e il suo profumo mi circondò in un secondo facendomi perdere la cognizione dello spazio.
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