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19.

Stiles'pov.

Erano ormai tre giorni che non vedevo ne sentivo Derek e la cosa iniziava a darmi fastidio, insomma mi aveva trattato di merda avrebbe almeno potuto chiamarmi e cercarmi per farmi passare l'arrabbiatura...e invece niente.
Non chiamò.
Non scrisse.
Non passò per caso davanti casa mia la mattina alle 7 quando uscivo per andare a scuola.
Sparito.
Sospirai e mi rassegnai al fatto che nemmeno quel giorno sarebbe passato, chiusi lo zaino e indossai la felpa.
Aprii la porta ed uscii richiudendola dietro di me.
Mi incamminai alla fermata del bus, cosa che non succedeva da un po dato che solitamente passava a prendermi lui, e appena arrivato mi sedetti su un muretto ad aspettare.
Tirai fuori il cellulare e notai una notifica su Whatsapp: Scott. Sorrisi e sbloccai lo schermo aprendo poi il messaggio.

"Hey Stiles, fatti vivo se ti va eh. Comunque stasera c'è una festa a casa di Allison e c'è anche Lydia... magari potresti uscire con qualcun altro che non sia il tuo ragazzo e tornare alla vita che dici?
XxxScott"

Sorrisi e inviai una risposta affermativa sottolineando il fatto che io e Derek NON stavamo affatto insieme e che sarei andato indipendentemente da Lydia.
Già, noi non stavamo insieme.
Quella frase scritta così esplicitamente sullo schermo mi lasciò un senso di ironica amarezza dentro, come se avessi appena ammesso il più grave dei reati.
Quando scesi dal bus mi avviai verso il cancello e, una volta oltrepassato, notai una ragazza bionda venirmi timidamente incontro.

-Hey...-

-hey.-

Faceva strano parlarle di nuovo, soprattutto dopo quello che era successo nelle ultime due settimane, anche se ormai poco importava.
Forzai un sorriso e la vidi arrossire.

-Volevi parlarmi di qualcosa?-

-Bhe...vedi...io...insomma volevo scusarmi sai un po per tutto quello che è successo...scusa...-

La osservai alzando un sopracciglio e annuii abbassando lo sguardo. Ero stanco e sinceramente non mi andava per niente di parlare ne con lei ne con nessun altro così cercai di tagliare corto la conversazione.

-Sì okay, tranquilla fa nulla.-

-No. Fa eccome. Insomma Jackson ti ha... guarda hai ancora i lividi e tutto per colpa mia e .. -

-Non per essere scortese credi, ma non mi pare ne il posto e né il momento per affrontare questa conversazione.-

La interruppi guardando verso destra e facendole notare lo sguardo assassino di Jackson che ci stava controllando da lontano.

-Non mi importa, ci siamo lasciati.-

-lasciati?-

-Sì tre giorni fa. È finita.-

Annuii e feci per salutare e proseguire il mio cammino fino ad entrare nell'istituto.
Cosa non andava in me?
Non avrei saputo rispondere. Faceva solo molto male, ma non male come un mal di pancia o un mal di denti, era un dolore più profondo, uno di quelli che ti fa bruciare di rabbia, che ti fa sentire colpevole di qualcosa che non hai mai commesso e che ti fa chiedere a te stesso "perché ti senti così? Perché la sua mancanza ti fa sentire così perso?"
Arrivai nell'aula di arte e mi gettai all'ultimo banco.
Quel banco aveva il suo profumo.
Delle lacrime mi salirono agli occhi, ma non erano lacrime di tristezza,più che altro di malinconia, incompletezza. Lacrime amare che ti fanno odiare te stesso e chi le provoca, un odio così profondo da farti dimenticare il motivo stesso del tuo odio lasciandoti solamente con un amaro rancore e mille pensieri per la testa.
Pensieri così pensanti e logoranti che tramutato il mondo in una landa grigia e priva di colore, vuota come la voragine che ti senti nel petto.

Derek's pov.

*10 giorni dopo*

Mi piace Londra, potrei quasi abituarmici.
Il Big Ben, il Buckingham Palace, Westminster e tutto il resto. Questa città è veramente favolosa anche se ci vivo solamente da una decina di giorni.
Scesi dall'autobus sul quale stavo viaggiando e mi addentro per Hyde Park osservandomi intorno, una coppietta sta sdolcinatamente sbaciucchiandosi sotto un albero, un padrone sta giocando con il suo Beagle e una dolce vecchietta è seduta su una panchina mentre lavora a maglia.
Guardandomi in giro non notai un frisbee che andò a scontrarsi contro la mia spalla e cadde sulla ghiaia, seguito dal guaito di un piccolo cane seduto esattamente davanti a me.

-Hey cucciolo, ti sei perso?-

Sorrisi accarezzandogli delicatamente il muso per poi raccogliere l'oggetto cadutomi accanto.
Mentre stavo giocherellando con il cucciolo notai due scarpe da ginnastica fermarsi di fronte a me e quando alzai il viso incrociai un paio di occhi azzurri che mi osservavano; mi alzai impacciatamente e riconsegnai il giocattolo di plastica al proprietario.

-H-hey, questo deve essere tuo e-e anche lui suppongo-

Dissi facendogli cenno di riferirmi al cane che continuava a guardarmi con due grandi occhioni languidi.

-Sì, Oren appartiene a me in effetti ma grazie di aver recuperato il frisbee-

Mi rispose il ragazzo biondo con un marcato accento inglese afferrando l'oggetto e porgendomi la mano libera, la strinsi e sorrisi.

-Non devi essere di queste parti eh, si vede dall'aria confusa con cui ti aggiri per il parco-

-No infatti, non sono di qui mi sono appena trasferito-

Risposi tornando a guardare il cucciolo di Beagle che mi si stava strusciando sui jeans in cerca di coccole e attenzione.

-È molto affettuoso-

Gli feci notare tornando a osservare il viso del ragazzo che stava sorridendo osservando a sua volta il cucciolo giocherellare con i miei pantaloni.

-Gli piaci... e effettivamente non ha tutti i torti-

Disse facendo un luminoso sorriso per poi accucciarsi e mettere il guinzaglio a Oren per poi porgermelo.

-Vuoi accompagnarmi? Pensavo di andare a prendere qualcosa di bere ad un bar qui vicino, fanno un ottimo succo d'ananas-

Sorrisi e afferrai il guinzaglio e risposi affermativamente sorridendo per poi seguirlo.
Mi disse di chiamarsi Joel e di aver appena iniziato il primo anno d'università il che mi fece dedurre fosse un anno più grande di me.
Prendemmo il succo e ci sedemmo sotto uno di quegli ombrelloni posti al lato dei tavolini per ricavare ombra, legammo Oren alla sedia e iniziammo a sorseggiare il nostro succo ridacchiando e parlando del più e del meno.
Mi disse di essere andato a vivere da solo da un paio di mesi e mi avere una famiglia molto numerosa abitante poco fuori Londra in una piccola villa; io a mia volta raccontai dei miei studi e di come avessi lasciato Beacon Hills per Londra per seguire mio padre e la sua fidanzata e di come fossi deciso a continuare li gli studi li alla Crevey School.
Non dissi nulla di Stiles, dovevo dimenticarmene.

SCUSATEMI PER L'ATTESA DAVVERO😱
Allora ci sono stati un po di cambiamenti eh?! Che succederà ora? PERCHÉ MAI DEREK È ANDATO A LONDRA?
Muahahah mi sento cattiva❤

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