Non riesco ancora a credere che sia tutto finito. Desideravo così tanto che il momento in cui Kanden sarebbe stato salvo arrivasse, che non immaginavo neanche cosa sarebbe potuto accadere in seguito. Quel giorno era l'obbiettivo che volevo raggiungere, ciò a cui aspiravo e adesso che è passato mi sembra di vivere un'altra vita. Nuova e differente. Non mi ero mai concentrata veramente sulle conseguenze, ci pensavo in maniera abbastanza superficiale, forse per paura del futuro. E invece è andata bene e sono qui per raccontarlo. La mia famiglia sa quasi tutta la storia, ammetto che qualche dettaglio ho preferito tenerlo per me. Non è stato facile, soprattutto dopo aver scoperto che la mia nemica era anche mia zia e nessuno me lo aveva rivelato. La rabbia non è riuscita ad essere la mia compagna per molto tempo. Sono troppo felice e non voglio sprecare le mie energie. Penso di meritarmi un po' di pace dopo quello che ho vissuto. Certo, la notizia mi ha segnata e inciderà sui rapporti familiari, ma per ora preferisco festeggiare la vittoria insieme a loro. Come al solito, loro dicono di avermi mentito per proteggermi. Hanno a cuore il mio bene e farebbero di tutto pur di vedermi serena. La notizia di una zia cattiva e potente mi avrebbe destabilizzata. 

Non sono d'accordo con il loro punto di vista. La verità è sempre meglio di una bugia. In ogni caso, è andata così e non ho voluto passare questi giorni ad addossare colpe. Mi sono concentrata sulla mia felicità e anche sulla salute. Diciamo che salvare Kanden ha avuto più di un vantaggio. Tra questi c'è una pausa di qualche giorno dalla scuola. Sia io che Ivan dovevamo riprenderci dalle ferite di guerra ed ora siamo pronti per riprendere in mano la nostra routine, ma con delle sostanziali differenze. Sono nervosa perché ciò che sto per fare è veramente importante per me, ma andrò per gradi. Ci vorrà un po' per abituarsi alla nuova situazione, ma questo può soltanto aumentare la nostra felicità. Spero che sia come l'ho sognato, anche se presumo che sarà almeno cento volte più imbarazzante. Cerco di non pensarci troppo e di affidarmi al mio istinto per certe cose. Ciò che mi solleva è che Gianluca non dovrà assistere a nulla di quello che accadrà. Si è dovuto trasferire in un'altra città a causa del lavoro del padre. A quanto pare non lo vedrò mai più. In altre circostanze ci sarei rimasta male e avrei sofferto parecchio, dopo quello che è accaduto tra noi, però, ho completamente rivalutato la sua persona. In negativo, ovviamente. Alcuni amici è meglio perderli che averli accanto se l'unica cosa che sanno afre è ferirti. Adesso, riguardando indietro nel tempo, mi rendo conto di aver commesso degli errori. In primis nei miei stessi confronti. E poi anche verso altre persone. Sono un essere umano e, come tutti, sbaglio. L'importante è rendersene conto e migliorarsi. Ora sento di avere il mio equilibrio e non posso essere più felice di così. Per Lisa è più difficile dimenticarsi di Gianluca, ma io e Amanda le stiamo molto vicino e sta facendo progressi. Le ho tenuto compagnia con chiamate e messaggi. Mi dispiace non aver  ancora potuto aiutarla di persona, ma recupererò oggi. Lisa non sa della mia avventura su Kanden per cui, nonostante detesti le bugie, ho dovuto mentirle. Ho detto semplicemente che ero a casa con la febbre. Avrei voluto agire prima dell'inizio delle lezioni, ma sono arrivata a  scuola in ritardo. Ne è valsa la pena, però, aspettare. Ne sono sicura. 

Durante l'intervallo, incontriamo Lisa in corridoio, come sempre.

-Non si fa così!- esordisce la bionda vedendomi -Mi tieni sulle spine da un giorno e lo sai che sono una persona curiosa. Voglio sapere-.

Amanda sorride. Lei sa cosa accadrà oggi e a Lisa non sfugge questo dettaglio.

-Aspetta...non dirmi che sono io l'unica che non sa la notizia di cui vuoi parlarci?-.

Amanda le tira amichevolmente un pugno sul braccio, a cui Lisa reagisce sconvolta.

-Anche io sono vostra amica-.

-Sì, ma Aura ed io siamo anche compagne di classe. Mi dispiace, sarò sempre io ad avere le informazioni in esclusiva-.

Lisa le fa il verso per poi concludere con una divertente linguaccia.

Mentre le due bisticciano scherzosamente, noto Ivan da lontano. È visibilmente agitato. Per lui è più difficile. Ha passato anni ad ignorare le persone ed ora si ritrova a doversi presentare alle mie amiche. Gliel'ho chiesto io, ci tengo, e lui ha subito accettato. Penso che gli faccia piacere, ma è davvero imbarazzante. Come ho già detto, è come una nuova vita e abbiamo bisogno di tempo per abituarci. Gli faccio un cenno e lui si avvicina, timidamente.

Amanda gli sorride in modo gentile, mentre Lisa rimane un po' meravigliata. Faccio un respiro profondo e poi sono pronta a parlare.

-Lui è Ivan, il mio ragazzo-. Solo a pronunciare queste parole, sento le guance andare a fuoco, ma provo ad ignorare la sensazione di disagio. Ivan porge loro la mano che entrambe, una dopo l'altra, stringono con entusiasmo.

-Oh, beh...piacere-. Borbotta Lisa con un sorriso. Conoscendola, però, il peggio deve ancora venire. Infatti, ben presto, ci troviamo a dover escogitare qualcosa per rispondere alle sue insistenti domande. 

-Come vi siete conosciuti?-.

-Eravamo amici da piccoli, poi, però, ehm...abbiamo litigato-.

-Aspetta,- blocca il mio discorso -lui è quello che ha picchiato Gianluca-.

-Sì, sì- rispondo prontamente -È per quello che ci siamo riappacificati. Sai, mi ha difesa, abbiamo ricominciato a parlare e poi...-.Lisa è sospettosa. -Quando?-.

-Fuori da scuola-.

-Ummh,- pensa -perché non parlavate a scuola?-.

Rimango senza parole, per fortuna Amanda interviene nella conversazione.

-In classe parlavano ogni tanto, ma erano entrambi timidi-.

Lisa strabuzza gli occhi, ma poi sembra convincersi. -Bene, sono felice per voi-.

Mentre le mie amiche chiacchierano con Ivan per conoscerlo meglio, la mia mente vaga altrove. Sono estremamente felice, ma sento che una parte di me è rimasta lì, su Kanden e non posso fare nulla per evitarlo. Sono cambiata per sempre. Ho scoperto la mia origine metà umana e metà kandeniana. Quindi un pezzo di me non si trova sulla Terra. Mi manca Kanden e le persone che ho conosciuto su quel pianeta. La mia vita non sarà più la stessa anche per questo motivo. Ora sono due i luoghi a cui sono affezionata. Anzi, se contiamo le zone di Kanden, direi che sono molteplici. Non intendo lasciarmi alle spalle la mia esperienza, al contrario la porterò sempre con me. Adesso ho più di una casa. Non vedo l'ora di atterraci di nuovo e annusare il profumo della libertà conquistata un po' grazie a me. La missione è conclusa, ma l'avventura è ancora in corso. Posso ritornare su Kanden quando voglio e sono sicura che accadrà molto presto. Per il momento, intreccio le mie dita a quelle di Ivan. Il contatto cattura la sua attenzione. Mi guarda con i suoi profondi occhi blu che mi ricordano l'oceano. Mi ci immergo. Sono al sicuro.