I movimenti diventarono poco alla volta sempre più brutali, portandomi ben presto in un limbo che rischiava di farmi perdere la ragione.

Non avevo mai pensato di poterlo desiderare così tanto e adesso che stavo assaporando colui che fino a qualche tempo fa mi torturava, adesso che lo tengo stretto tra le braccia mentre i nostri fiati si mescolano, sento che il progetto che stavo per mettere in atto...

No.

Non ci devo pensare, mi godrò questo piccolo barlume di felicità e porterò a termine il mio piano.

Preso dalla convinzione, piantai bene i piedi sul materasso e con un movimento del bacino lo feci rotolare sotto di me, non lasciandogli la possibilità di poter uscire da me.

Mi sollevai con le anche fin quasi a separarmi da lui, ma con un movimento secco lo inglobai di nuovo dentro di me con decisione, facendolo grugnire e gemendo a mia volta sovrastando con la mia voce lo schiocco che i nostri bacini avevano prodotto.

Mi mossi di nuovo e un nuovo colpo venne assestato.

I movimenti erano lenti e sentivo i suoi ringhi, come a volermi dire che ne voleva di più.

Ancora, ancora e ancora, sempre lentamente, non dandogli la possibilità di poter prendere il controllo su quel gioco di potere che era diventato quel rapporto iniziato in modo fin troppo dolce.

«Ti prego Izuku...fammi venire...» mi supplicò con il fiato corto e la fronte imperlata di sudore mentre a me scivolava sul volto un sorriso divertito.

«No...no Kacchan...ti porterò sul baratro della pazzia...» dissi piantando le unghie nei suoi pettorali e contraendomi attorno al suo membro quando sentii il gemito di risposta a quel sangue che aveva preso a gocciolare dai segni lasciati dalle mie unghie, «Impazzisci con me.» e mi chinai in avanti con la lingua di fuori pronto a leccare quelle gocce scarlatte che sembravano risplendere in quella notte, illuminate dalla luna.

La mano di Katsuki arpionò il mio collo come gli avevo chiesto prima, ma questa volta senza paura, senza alcun timore di scatenarmi una qualunque reazione negativa.

La sua presa si strinse su di me fino a farmi quasi annaspare alla ricerca d'aria, solo allora e con un sorriso sadico sul volto, iniziai a muovermi più velocemente e anche ad aumentare la forza con cui atterravo sul suo bacino.

«Sì, cazzo...così...» urlò inarcando la schiena e schiaffeggiando con la mano libera il mio sedere.

«Kacchan...vieni con me...» ansimai ormai sul punto di non ritorno cercando in tutti i modi di trattenere l'orgasmo che stava salendo inesorabilmente.

Katsuki risvegliato da quelle parole mi prese per il bacino e mi scaraventò sul letto facendomi atterrare a pancia in giù, mentre lui con un rapido movimento si metteva alle mie spalle e penetrandomi con forza riprendendo lo stesso ritmo che avevo adottato io fino ad un attimo prima.

Una mano mi afferrò per le spalle in modo che rimanessi in ginocchio finché lui pompava dentro di me con la forza di un animale mentre l'altra mano corse verso la mia erezione che chiedeva solo di essere viziato.

«Ti prego...non ti fermare...» gridai posando il capo sulla sua spalla mentre mi lasciavo andare per venire tra le sue dita mente i brividi scuotevano il mio corpo.

«Sì...ancora.» gemette lui riversandosi dentro di me come una furia.

Si stava muovendo ancora, con il membro ancora eretto nonostante l'orgasmo che lo aveva appena travolto.

Anch'io non ne avevo abbastanza e spingevo il bacino all'indietro allo stesso ritmo delle sue spinte.

«Cazzo se ti amo nerd di merda...» sussurrò leccandomi l'orecchio.

«Anch'io Kacchan...anch'io ti amo.» risposi avvicinando le mie labbra alle sue e fiondando la lingua nella sua bocca.