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EPILOGO

- Hikui, vieni a darmi una mano!-.

- Arrivo papà!-.

Lascio giù la chitarra e corro al piano di sopra, raggiungendo mio padre in sala da pranzo.

- Cosa devo fare?- chiedo.

- Tieni d'occhio Gita mentre io porto queste cose di là- mi dice.

- Volentieri- rispondo.

Lui esce di casa con le braccia piene di cibo, mentre io mi siedo sul tappeto di fronte alla mia sorellina.

- Allora Gita, sei pronta per la festa di Dansu?- le chiedo.

Lei alza lo sguardo e annuisce, sorridendo.

Le accarezzo la testa: la mia sorellina ha quattro anni, e ancora non riesce a parlare.

Però è sempre sorridente, perciò papà mi dice che va bene così.

"L'importante è riuscire ad essere sempre sé stessi" mi ripete sempre.

Ed io voglio bene alla mia sorellina così com'è.

- Hikui, hai visto papà?- mamma entra in stanza, guardandosi attorno con ansia.

- Mamma, non dovresti sforzarti!- esclamo, alzandomi.

La afferro per mano, trascinandola verso il divano.

- Non fare come tuo padre: sto bene. Guarda che sono alla terza gravidanza ormai- mi ricorda lei.

- Si, ma se ti muovi troppo il fratellino potrebbe stare scomodo- le faccio notare, obbligandola a sedersi.

Lei sorride.

- Hai ragione; allora mi riposo un attimo. Ci pensi tu ad aiutare papà?-.

- Certo; tu rimani con Gita- le rispondo, poi corro fuori di casa.

Faccio il giro e vado sul retro, poi attraverso il cancelletto bianco che separa la nostra casa da quella dei vicini.

- Zio Sero! Dov'è papà?- chiedo, raggiungendo l'uomo che sta sistemando alcune ciotole su un tavolo.

- Ciao Hikui! È dentro, sta giocando con Tepu- mi risponde.

- Posso fare qualcosa per aiutare? Mamma mi ha detto di dare una mano, dato che l'ho messa a riposo insieme a Gita- gli spiego.

Lui ridacchia.

- Sei proprio un bravo bambino; si vede che hai preso da tuo padre. Ma qui abbiamo praticamente finito, quindi se vuoi ti lascio il ruolo di controllare quando arrivano gli invitati- mi risponde.

- Non ci provare papà! Quel ruolo spetta a me!-.

Oh no, speravo di non incontrarla prima del tempo.

Mi volto e sbuffo vedendo Dansu venire verso di me.

Questa è la bambina più antipatica del mondo... Proprio io dovevo averla come vicina?

Abbiamo la stessa età ed i nostri genitori sono amici da una vita, quindi era inevitabile dopotutto.

- Non intendevo rubartelo tranquilla- affermo.

- Bugiardo! Tu vuoi sempre rubarmi tutto!-.

Giuro che io ci provo, ma lei è veramente intrattabile!

- Ma se facciamo pure le feste separate!- esclamo.

Oltre al resto, siamo nati pure lo stesso giorno... Abbiamo sempre fatto la festa insieme, ma quest'anno ne ha voluta una solo per sé stessa.

Per me va bene, aprirò i miei regali domani; ma questa qui non fa che rinfacciarmelo.

- Certo, io ne merito una tutta mia- afferma lei.

- Dai Dansu, non fare l'antipatica; andate insieme ad aprire agli altri- interviene zia Mina, entrando in cortile.

- Ciao zia Mina- la saluto.

- Ma mamma- si lamenta lei.

- Niente ma; sii gentile. Ora andate, dovrebbero essere qui tra poco-.

Lei mi guarda e sbuffa, poi inizia a camminare verso l'altro lato della casa, dove stanno arrivando anche tutti gli altri.

- Hikui! Ciao amico!- urla Mahoro quando mi vede.

La bambina meno femminile che io conosca... Ma dopotutto, guardando i suoi due padri, non mi stupirei del contrario.

E poi, andiamo molto d'accordo.

- Mahoro! Benvenuti- saluto lei, zio Kirishima e zio Bakugou mentre loro entrano nel cortile.

- Ciao bambini, tanti auguri!- ci saluta il primo, venendo ad abbracciare entrambi.

- Hey tu, salutami!- sbuffa Dansu, guardando il secondo.

- Ciao teppisti- borbotta lui, dopo aver ricevuto un'occhiataccia da suo marito.

- Oh, c'è Hori!- esclama Mahoro, alzando la mano e salutando il bambino che sta entrando nel cortile insieme ai suoi genitori.

- Ciao- ci saluta, timidamente.

- Così ci sei anche tu, Merdeku- sbuffa zio Bakugou.

- Potresti evitare questi soprannomi davanti ai bambini?- lo riprende l'altro, mentre zia Uraraka si avvicina per abbracciarci anche lei.

- Lascia pure aperto Dansu; stanno arrivando anche tutti gli altri- ci avvisa.

La bambina annuisce, ed un attimo dopo il cortiletto si riempie di bambini e dei loro genitori.

Ci sono Sozo e Kori, i due gemelli figli di zia Momo e zio Todoroki; Kara, Kero e Kira, i tre figli di zia Tsuyu e zio Tokoyami; Mieru, la figlia di zia Hagakure e zio Ojiro; i quattro figli di zio Iida e zia Hatsumane Sokudo, Yuuki, Baby e Tensu; Kaiwa, la figlia di zia Melissa e zio Mineta; Keki, la figlia di zio Sato; Kotori, il figlio di zio Kouda; Ich, il figlio di zio Shoji; e infine Jolie, la figlia di zio Aoyama.

Sono veramente tanti... Mamma e papà conoscevano molte persone da ragazzi, e sono rimasti amici di tutti.

E così anche io sono nato circondata da molti amici, e non potrei essere più felice.

Dansu si schiarisce la voce, attirando l'attenzione di tutti.

- Benvenuti a tutti. Spostiamoci nel giardino sul retro, così possiamo dare il via alla festa!- esclama, poi con sicurezza si volta ed inizia a camminare.

Alzo gli occhi al cielo; Mahoro mi affianca, facendomi un sorriso di comprensione che ricambio, prima di avviarmi con lei e gli altri nel luogo della festa.

- Oh, ecco qui tutta la squadra!- esclama papà, andando subito a salutare i suoi amici.

- Gita!- urla Mahoro, correndo verso la mia sorellina.

A lei non piacciono i bambini, ma dice che l'unica che sopporta è lei perché non parla, e quindi non rompe.

Gita, dal canto suo, adora tutte le persone, per cui si illumina non appena vede tanta gente entrare in cortile.

Mi guardo intorno, alla ricerca di mia mamma: sono certo che, approfittando della contusione, si starà sforzando troppo.

Ormai il mio fratellino dovrebbe nascere tra un paio di settimane, per cui lei dovrebbe starsene buona... Invece eccola lì, in piedi, a parlare con le sue amiche.

- Mamma, stai seduta!- la richiamo, andando verso di lei.

- Sei circondata eh Jirou?- ridacchia zia Hagakure, facendo sbuffare mamma.

- Ha preso da suo padre... Sembrano due guardie del corpo- borbotta, mentre la afferro per mano e la trascino verso una sedia lì vicino.

- Ti capisco, anche Todoroki faceva così quando ero incinta- afferma zia Momo.

- Deku andava in panico ogni volta che succedeva qualcosa- confessa zia Uraraka.

- Anche Sero; ha rischiato di svenire più lui di me- ridacchia zia Mina.

- Be', al quarto figlio noi ci siamo abituati- mormora zia Tsuyu.

- Però, quattro sono tanti!- esclama zia Melissa.

Mi allontano, lasciandole alle loro chiacchiere da donne, e vado verso papà, che sta parlando con zio Kirishima.

- Papà! Posso fare qualcosa?- chiedo.

- Tuo figlio è un vero uomo!- esclama zio Kiri, sorridendomi - solitamente i bambini della tua età pensano solo al divertimento-.

"Hikui, la tua sorellina è nata diversa dagli altri bambini. Fará molta fatica a parlare, e potrebbe essere un problema per lei. Voglio che tu ci aiuti a farle avere sempre il sorriso sul volto".

Le parole che mi ha detto il mio papà sono rimaste nella mia mente anche se sono piccolino.

Ogni volta che Gita sorride o mi ringraziano perché sto con lei, io mi sento felice: mi piace fare felici le persone.

Quindi voglio aiutare più possibile anche mamma e papà.

Vedo molti adulti che smettono di sorridere quando devono prendersi cura dei figli, e non voglio che la mia mamma ed il mio papà facciano la stessa fine.

Io gli voglio tanto bene e voglio che continuino a sorridere così per sempre.

- Vero? Ho un figlio modello!- esclama papà.

Mi afferra per i fianchi e mi lancia in aria.

Scoppio a ridere: giocare con lui è sempre divertentissimo!

- Non preoccuparti; è una festa, vai a divertirti! Se avremo bisogno ti chiameremo- afferma, lasciandomi giù.

- Va bene: a dopo!- lo saluto, correndo verso gli altri bambini.

Sembrano andare tutti d'accordo; per fortuna, anche se abbiamo tutti caratteri diversi, riusciamo ad andare d'accordo.

Probabilmente è perché ci conosciamo da quando siamo nati, quindi quando vogliamo siamo un gruppo fantastico.

- Che giochi ci sono in programma?- mi chiede Mieura.

Ci penso un attimo.

- Caccia al tesoro, dei quiz a squadre e anche una pignatta piena di caramelle!- esclamo.

- Amo le caramelle! La romperò in un attimo!- urla Mahoro.

- Si, ma prima dobbiamo vincere la caccia al tesoro ed il quiz- ricorda Dansu.

- Sarà molto divertente! Ma prima ho un'altra sorpresa. Arrivo-.

Attraverso il suo ed il mio cortile ed entro in casa, correndo poi in camera mia per prendere la mia chitarra.

Torno in giardino e mi guardo intorno: devi trovare qualcosa per catturare l'attenzione di tutti.

- Oh ragazzi, tutti zitti; il mio bambino ha qualcosa da dire!- urla papà.

- Grazie papi- gli dico, mentre tutti si voltano verso di me.

Mi schiarisco la voce prima di parlare.

- Vorrei cantare una canzone insieme a tutti voi e dedicarla a Dansu per il suo compleanno- affermo.

Tutti applaudono e guardo la bambina, che sembra sorpresa.

Suono i primi accordi: in realtà è una semplice versione modificata di "Tanti auguri a te", ma alle persone che ho davanti sembra piacere.

Dopotutto mamma è una delle musiciste più famose del mondo, e papà la accompagna ovunque per preparare i suoi spettacoli, i volantini, montare i video e molto altro.

Insomma, sono proprio una coppia fantastica e mi hanno fatto amare la musica da quando ero piccolo.

E soprattutto, mi hanno fatto amare la vita; ed io sarò sempre loro grato per questo.

E per dimostrarglielo, farò quello che mi hanno detto di fare: seguire i miei sogni, sempre e comunque.

Diventare ciò che voglio e, soprattutto, essere felice.















Questa storia, come potete immaginare, è finita; ci tengo a ringraziare tutti coloro che l'hanno letto, spero davvero tanto che vi sia piaciuta. Ho sempre amato Denki e Jirou come coppia, per cui ho provato a metterci più sentimenti possibili nella Fanfiction per trasmettervi quello che penso di loro.

Tra due giorni inizierò la pubblicazione di un brevissimo Spin off sulla coppia Mineta-Melissa, e spero che decidiate di leggerlo; mi era passata per la mente anche la pubblicazione di una Fanfiction con i figli dei nostri amici, per cui vi terrò aggiornati in caso decidessi di scriverla.

Ho in mente molte storie su MHA, e ho già pubblicato anche una Kiribaku; se vi è piaciuto il mio stile, spero che deciderete di dare un'occhiata anche a quella, che troverete sul mio profilo con il titolo: Kiribaku-Il re del mio Inferno.

Detto questo, vi ringrazio ancora per aver letto la mia storia, spero vi abbia lasciato qualcosa; e ricordatevi, Plus ultra!

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