CAPITOLO XXVII.
- Ho assistito al concerto: è stato fenomenale- afferma Power Loader.
Già, da quando ho scoperto il suo soprannome mi viene naturale chiamarlo così.
- Si, Jirou è stata veramente incredibile- rispondo, chiudendo il quadro elettrico.
- Fatto, il problema è risolto- affermo, riponendo gli attrezzi nella cassetta.
- Sei veramente portato per questo. Mi hanno detto che anche al concerto sei stato fondamentale: hai sistemato quel mixer in un attimo- continua.
- Le voci corrono eh? Chi gliel'ha detto?-.
- Present Mic; gliene ha parlato Jirou. Perché non vai a lavorare in quell'ambito?-.
- Quale ambito intende?-.
- Parlo del mondo dello spettacolo. Sistemare le luci, controllare i mixer, registrare i video... Te le cavi no? E il tuo amico Sero mi ha anche detto che ti piace editare- continua.
- Lei inizia a spaventarmi...- borbotto.
- Comunque, sa che non sarebbe male? Proprio in questi giorni stavo editando un video su Jirou mettendo insieme momenti dei suoi concerti più famosi. Ho pensato che potrebbe aiutarla a farla conoscere come solista- ragiono.
- Be', è un'ottima idea-.
Mi passa un bigliettino.
- Un'amica attrice, Yu Takaiama, conosciuta come Mount Lady, cerca qualcuno che la aiuti a registrare alcuni provini. E la sua manager è Midnight, per cui probabilmente presto riusciresti a farti conoscere e anche a lavorare con la tua ragazza- mi spiega.
Osservo il bigliettino, dove sono segnati indirizzo e numero di Mount Lady.
Alzo lo sguardo su Power Loader.
- Sarebbe veramente magnifico se ci riuscissi. Però mi dispiacerebbe abbandonare questo posto: qui mi trovo bene- ammetto.
- Mancherai molto a tutti; davi molta gioia ai miei lavoratori. Ma come meccanico eri una frana- ammette.
Scoppio a ridere.
- Ha proprio ragione. Grazie di tutto- mi avvicino e lo abbraccio.
- Però se ti chiamo perché devi sistemarmi il quadro elettrico corri qui, hai capito?- mi dice.
Ridacchio.
- Non si preoccupi; sarà sempre una priorità- affermo.
- Stasera dovrai accompagnare la tua ragazza da Midnight no? Mount Lady probabilmente sarà lì; approfittane per parlarci, e se andrà bene domani parleremo delle tue dimissioni- conclude, sciogliendo l'abbraccio.
- Lei è proprio un capo magnifico sa?- gli dico.
Lui sorride.
- Perché è impossibile voler male ad un ragazzo solare come te. Sei un bravo lavoratore e sei giovane, quindi è giusto che tu segua la strada che ritieni più opportuna-.
- Sa, non la facevo così saggio- commento.
- Semplicemente ricordo cosa significhi essere dei ragazzi. Ma ora torna al lavoro: concludi i tuoi ultimi giorni al meglio!-.
- Agli ordini!-.
Torno in officina e continuo a lavorare per tutto il giorno; dato che dovrò uscire un pochino prima per accompagnare Jirou, pranzo con un panino che mi sono portato dietro e lavoro anche in pausa.
- Ci vediamo domani; le farò sapere come va l'incontro!- affermo, salutando il mio capo.
- Buona fortuna ad entrambi-.
Uscendo dall'officina, trovo Jirou ad attendermi.
- Buon pomeriggio- la saluto, dandole un bacio.
Lei ricambia, e sento che sta tremando leggermente.
- Hey, stai tranquilla: andrà tutto bene. Dopotutto è stata lei a chiamarti, no?-.
- Si ma... Magari nel frattempo ha cambiato idea, oppure ha trovato una persona più brava, oppure...-.
- Placa i tuoi film mentali. L'hai chiamata e sembrava entusiasta della tua decisione: per cui stai tranquilla, va bene?-.
Lei annuisce, così la prendo per mano ed iniziamo a camminare.
- Il tuo capo ti ha parlato dell'offerta?- mi chiede.
- Lo sapevi?-.
Lei annuisce.
- Midnight era allo spettacolo, e mi ha chiesto chi fosse il ragazzo che aveva messo a posto il mixer. Gli ho parlato brevemente di te e ha detto che avrebbe chiamato il tuo capo, dato che era un suo vecchio amico. Non ti ho detto niente perché volevo che fosse una sorpresa- mi spiega.
- E lo è stata: sarebbe veramente bellissimo lavorare nel mondo dello spettacolo! Senza contare che così ti starei anche più vicino- faccio notare.
Lei arrossisce leggermente.
- Non devi farlo per me, ma per te- mi ricorda.
- Lo farò per entrambi. Così come per entrambi troverò un modo per farti calmare: mi stai stritolando la mano- le faccio notare, ridacchiando.
- Oddio scusami!- esclama lei, allentando la presa.
- Non preoccuparti; è bello essere stretto da te- affermo.
- Possiamo parlare d'altro? Così magari mi distraggo- mi propone.
- Certo. Parliamo della nostra vita insieme-.
- Cosa?!-.
- Penso di avere trovato una casa comoda. È vicina all'ufficio di Midnight, e a metà strada tra le case dei nostri amici... Ed è attaccata a quella a cui sta puntando Sero- inizio a raccontare.
- E quand'è che voi due avreste iniziato a guardare le case?- mi chiede.
- Dopo aver chiesto a te e Mina quale fosse la vostra casa ideale. Abbiamo iniziato a cercare mentre voi provavate per il concerto. Dovresti vederle: sono due piccole villette, con il giardino e a due piani. Non costano neanche tanto, e lì vicino ci sono un parco ed una discoteca- continuo.
- Sembra perfetta- mormora.
- Anche secondo me. Inoltre, anche se non la uso praticamente mai, io ho la macchina quindi possiamo spostarci tranquillamente-.
Lei annuisce, ma sembra molto pensierosa.
- Non sei obbligata a pensarci adesso, ma almeno ti distrai- affermo, accarezzandole il dorso della mano con il pollice.
- Non è quello. È solo che... Non sono abituata a questo tipo di progetti. Quando mi sono trasferita insieme alle mie amiche si è praticamente occupata di tutto Momo- racconta.
- Non preoccuparti, possiamo vedere le cose con calma-.
Lei scuote la testa.
- Non ce n'è bisogno. Io... Voglio farlo. Voglio venire a vivere con te- afferma.
Sorrido: dopo tutte le insicurezze che ha dimostrato nel primo periodo, ogni volta che mi dice che mi ama, che vuole stare con me o che la rendo felice sento il mio cuore riempirsi di gioia.
Ma mai come quando la vedo sorridere: per me quella è la gioia più grande.
E ieri, sul palco, mentre cantava la sua canzone, tutto il suo corpo stava sorridendo.
Ed ora avrà la possibilità di continuare a farlo per tutta la vita; non potrei essere più fiero e felice per lei.
- Oh no- mormora.
Sposto lo sguardo dalla ragazza e lo riporto sulla strada, notando di fronte a noi il palazzo dove lavora Midnight.
- Io me ne vado- afferma Jirou, fermandosi.
- Non ci provare, o ti lego ad una sedia e ti porto dentro- rispondo.
- Ma io non posso farcela!-.
- Certo che puoi. Tu andrai là dentro e suonerai al meglio. Anche se dovesse andare male, cos'hai da perdere? È vero, Midnight è molto famosa, ma non è l'unica produttrice del mondo. E poi, sono certa che andrai benissimo-.
- Lo so. Ma sento che questa è la mia prima vera opportunità per fare quello che voglio davvero: e se fallissi, non so se riuscirei ad andare avanti-.
Mi metto di fronte a lei e la fisso: riesco a leggere la paura nei suoi occhi, ma non ha motivo di averne.
- Jirou. Tu riuscirai a rialzarti in ogni caso. L'hai detto anche nella tua canzone: ci sarà sempre qualcuno che parlerà male di te, ma l'importante è che tu riesca ad andare avanti e seguire i tuoi sogni. Tu sei il tuo unico eroe, giusto? E poi ci sarò io con te- le ricordo.
Lei fa un respiro profondo e chiude gli occhi.
- Va bene. Ci sono. Plus ultra giusto?- mi chiede, aprendo gli occhi.
- Esatto: plus ultra. Dacci dentro, va bene?-.
Lei annuisce.
- Jirou-.
Mi volto e vedo che Iida sta agitando la mano per attirare la nostra attenzione.
- Oh, il tuo manager ti aspetta; andiamo-.
Lei annuisce e mi precede, arrivando fino al ragazzo.
- Ciao Iida-.
- Come va amico?-.
- Tutto bene grazie. Tu sei pronta?-.
Jirou annuisce, poco convinta.
- Perfetto; allora iniziamo ad andare, così puoi riscaldarti. Kaminari, mi hanno detto che hai anche tu un appuntamento; salì al secondo piano, il primo ufficio sulla destra- mi indica.
- Perfetto, grazie mille. Ci vediamo dopo Jirou, va bene?-.
Lei mi fissa per un attimo.
- Tornerai in tempo vero?- mi chiede.
- Ad ogni costo, non preoccuparti. Vai pure senza problemi: Iida, te l'affido. Non farla scappare va bene?- gli dico.
- Hey!-.
- Conta pure su di me-.
Entriamo tutti e tre, ma le nostre strade si dividono subito; Jirou va in un ufficio al primo piano, mentre io salgo al secondo.
Vado a destra, trovando subito un ufficio con sopra scritto "Mount lady".
Busso, e quando sento la voce di una donna dirmi "avanti" entro.
- È permesso? Sono Denki Kaminari-.
Dietro ad una scrivania c'è una donna bionda, che avrà almeno una decina d'anni più di me.
È molto formosa, ma al contrario del solito non provoca alcuna reazione in me.
La mia mente è concentrata solo su Jirou e sul provino che avrà tra poco.
- Oh, il giovane elettricista! Vieni vieni-.
- Non sono un elettricista...- borbotto, chiudendo la porta ed andando verso di lei.
- Lo so lo so. Ma dato che al momento non sei praticamente nulla, meglio così che niente-.
- Anche questo è vero...-.
- Accomodati pure-.
Mi siedo di fronte a lei.
- La ringrazio per questa opportunità; anche se non ho esperienza, mi ha subito voluto incontrare. Posso sapere come mai?- le chiedo.
- Sei diretto, mi piaci. Vedi, ho avuto molte persone che hanno lavorato per me; riprese, luci, musica, montaggi... Tutti buoni lavori, ma nessuno che riuscisse a farmi spiccare veramente. Così, ho pensato di cercare qualcosa di nuovo e la mia manager mi ha consigliato te. Ti andrebbe di farmi vedere qualche tuo lavoro?- mi chiede.
- Be', per quanto riguarda le luci o aggiustare i mixer non posso farle vedere molto. Ma se vuole ho con me alcune foto-.
Tiro fuori il cellulare, mostrandogli alcune foto di me che ho montato qualche tempo fa, fino ad arrivare a quella di Jirou.
- E per quanto riguarda i video... Be', non è ancora completo, però...-.
Mostro il montaggio che sto facendo delle varie performance di Jirou.
Lei osserva tutto in silenzio, prima di restituirmi il cellulare.
Poi sorride.
- Sei magnifico! Sembra che tu sia riuscito a carpire perfettamente l'essenza di questa ragazza. Ci tieni molto vero?- mi chiede.
- Be' si; la amo. E sta per intraprendere una nuova carriera, per cui ho deciso di sostenerla al massimo delle mie forze- affermo.
- Oh, non ti vergogni dei tuoi sentimenti! Sei veramente un bravo ragazzo. Che ne dici di iniziare una settimana di prova con me? Se non ti va di accettare senza essere sicuro dell'assunzione posso mettermi d'accordo con il tuo attuale capo sugli orari. Dopotutto, mi sembra un uomo gentile e ragionevole; ed è amico della mia manager, per cui non penso ci saranno problemi- mi propone.
- Per me sarebbe fantastico; grazie mille-.
Accetterei anche subito, ma se voglio veramente puntare ad andare a vivere con Jirou e prendermi cura di lei devo avere un lavoro sicuro.
- Posso avere un tuo contatto?-.
Annuisco e le passo la mia mail.
- Perfetto; e già che ci sono, ti seguo su Instagram!- esclama, prendendo il suo cellulare.
Un attimo dopo, ricevo la notifica che ha iniziato a seguirmi e ricambio.
In fondo, penso ci tenga molto a sembrare una ragazza giovane.
- Wow, che belle foto!- esclamo.
- Me le ha fatte il mio ragazzo; a quanto pare farsi fare foto da una persona che ti ama le rende più belle. Trasmettono molto di più vero?-.
Ripenso a quando ho editato la foto di Jirou e sorrido.
- Decisamente; i sentimenti sono importanti. Perché non ha chiesto a suo marito di montarle i video?- le chiedo.
- Be' è molto impegnato con il lavoro; e poi siamo entrambe persone orgogliose, per cui se ci vedessimo anche sul lavoro, probabilmente finiremmo per litigare perennemente- mi racconta, ridacchiando.
- Be', a volte l'amore non basta- commento.
- Ma che ragazzino saggio; si vede che sei ancora nella fase dell'innamorato-.
- E che fase sarebbe?-.
- Quella in cui il partner ti sembra perfetto e tutto va bene. Prima o poi svanirá, ed è lì che metterete alla prova il vostro amore- afferma, alzandosi.
- Su, andiamo; vuoi assistere alla sua performance vero?-.
Annuisco e mi alzo, seguendola fuori dall'ufficio.
Ripenso alle sue parole: probabilmente ha ragione, arriverà un giorno in cui io e Jirou litigheremo.
A volte le cose diventeranno difficili.
Però io non mi arrenderò con lei: finché l'ameró e lei amerà me, rimarrò sempre al suo fianco e la renderò felice.
Questo è tutto ciò che voglio.
Ed io faccio sempre quello che voglio.
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