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CAPITOLO XXII.

- Cosa significa che non hai intenzione di tirare fuori Kaminari di lì?!- urlo.

Momo sembra sorpresa dalla mia reazione.

- Ma Jirou...-.

- Ti sono molto grata per avere chiesto a Todoroki di farmi uscire. Ma ti ho seguita fino a casa solo perché pensavo che avessi fatto lo stesso con lui; perché invece è ancora incarcerato?- chiedo nuovamente.

- Mi sembra ovvio il motivo!- esclama lei, sbattendo il pugno sul bancone della cucina.

Sussulto: non l'avevo mai vista così arrabbiata.

Solitamente è una ragazza calma e insicura, mentre ora sembra furiosa.

Torodoki si avvicina a lei per cercare di calmarla, ma sembra non volerne sapere.

- Da quando hai incontrato quel ragazzo sei cambiata Jirou! Esci di nascosto la notte, frequenti locali poco raccomandabili e adesso sei stata pure arrestata! Cos'avresti fatto se Shoto non avesse chiesto un favore a suo padre eh?- continua.

- Sarei stata rilasciata stamattina come molti altri; il probelma è il motivo per cui stanno trattenendo Kaminari!- urlo di rimando.

Le nostre grida devono avere attirato l'attenzione delle altre ragazze, perché sento le porte delle loro stanze aprirsi.

Ma non mi volto e continuo a fissare Momo: non capisco.

Non capisco assolutamente perché si stia comportando così.

- Kaminari, Kaminari, Kaminari... Non pensi ad altro! Adesso stiamo parlando di te, non di lui!-.

- Ma è lui a trovarsi in prigione! Io sto bene!-.

- Tu non stai bene Jirou!-.

Le sue parole mi colpiscono come uno schiaffo; ma che diamine sta dicendo?

Io ieri sera... Stavo bene. Stavo benissimo con lui, su quel palco.

Si è vero, siamo stati arrestati; ma dopotutto, conoscevo i rischi di suonare in un locale illegale.

Ma avrei preferito mille volte rimanere lì con lui, invece di essere libera e saperlo imprigionato lì dentro.

- Cosa... Cosa vuoi dire?-.

- Momo, non starai... Esagerando?- mormora Uraraka.

La mora la ignora e continua a rivolgersi a me.

- Ti rendi conto di ciò che stai facendo? Esattamente lo stesso che era successo con Shinsou! Lui ti fa sentire importante, e tu lo segui; poi un giorno, quando sarai in suo potere, ti distruggerá completamente-.

- Ti sbagli; Kaminari non...-.

- Cosa? Non farebbe mai una cosa simile? Non potrebbe mai farti del male? Pensavi lo stesso di Shinsou! Eppure non hai neanche avuto il coraggio di dirmi che era tornato! A me, che sono la tua migliore amica!- urla.

- Forse perché sembrava che a te non importasse niente!-.

Questa volta è lei a rimanere in silenzio.

- Ma che diavolo stai dicendo?- mormora.

- È così. Io sono sempre rimasta al tuo fianco, e ti sono sempre stata grata per avermi salvata da Shinsou e dalla solitudine che provavo. Ti ho sempre seguita, anche se in fondo tu non sei mai riuscita a capirmi davvero. E tutto questo perché ti amavo-.

Lei sussulta, e anche Todoroki sembra sorpreso.

- Tu mi... Io... Non scherzare su queste cose Jirou...- mormora.

La fisso negli occhi, per farle capire che non scherzo: non mi prenderei mai gioco dei sentimenti delle persone.

- L'avevamo capito tutte, Momo- mormora Hagakure.

Vedo Momo abbassare lo sguardo.

- Io... Non ne avevo idea- sussurra.

- Lo so. Ti sei sempre occupata di me come di una sorellina, mentre io ti ho sempre guardata in modo diverso. Per questo seguivo tutto quello che dicevi come fosse legge: perché pensavo che avessi fatto solo ciò che era meglio per me. Però di recente, quando i miei sentimenti hanno iniziato a sfumare, ho capito che seguire cecamente una persona solo per amore è sbagliato-.

Faccio un respiro profondo.

- Kaminari mi ha aiutato a capirlo. È come hai detto tu: anche Shinsou all'inizio continuava a ripetermi quanto fossi speciale. Ma la differenza, e che mentre lui me lo diceva, Kaminari ha fatto di tutto per mostrarmelo. Certo, me l'ha anche detto-.

Mi viene da sorridere al ricordo di tutti i complimenti e le frasi dolci che mi ha rivolto.

Lo faccio sparire e torno a concentrarmi su Momo.

- Però, prima di tutto ha provato a farmelo capire. Attraverso ciò che ho sempre amato, mi ha mostrato che anch'io posso fare qualcosa di incredibile; me l'ha fatto sentire davvero. Shinsou mi ha fatto credere di essere il mio rifugio, mentre Kaminari mi ha aiutato a costruirne uno; non pretende di esserci dentro anche lui, vuole solo aiutarmi. E questo mi fa sorridere, così come suonare con lui mi rende davvero felice; mi sento libera. E sono riuscita a cantare di nuovo-.

Lei sembra ancora più sorpresa alla mia rivelazione.

- A... Cantare? Ma per colpa di Shinsou non... Avevi smesso?- mormora.

- Si; ma grazie a Kaminari, mi è tornata la voglia. Avrei voluto dirvelo al momento giusto ma... Intendo accettare la proposta di Midnight- affermo.

Un coro di sorpresa e di congratulazioni si leva dalle mie amiche, facendomi sfuggire un piccolo sorriso.

Momo invece serra i pugni.

- Come fai? Come fai a fidarti così tanto di lui? Sei già stata tradita in passato, no?- mi chiede.

- Si ma non da lui. Anche se Shinsou mi ha fatta soffrire, non vuol dire che siano tutti così!-.

- Ma non puoi sapere com'è fatto davvero lui!-.

- Adesso basta!-.

Sussulto quando Mina alza la voce e si frappone tra me e Momo, guardando la mora con aria rabbiosa.

- Kaminari è un bravissimo ragazzo. Ti fa paura solo perché Jirou con lui è veramente felice, ma tu non lo conosci e temi che te la porti via. Ma decidere cosa fare è solo un suo diritto- afferma.

- Ti sbagli; io mi preoccupo solo che qualcuno possa fare del male alle mie amiche-.

- Però a loro non hai mai detto niente; e neanche a me. Eppure Sero è amico di Kaminari, o sbaglio?- chiede.

- I loro ragazzi sono tutte breve persone che conoscevo già. Mentre tu Mina...-.

Lei sorride.

- Cosa? È normale che io passi da un ragazzo all'altro vero?- mormora.

- Non era quello che intendevo-.

- Però lo pensi. Ed in effetti era così; ma con lui intendo fare sul serio-.

- Ma... Lo conosci appena-.

Lei scuote la testa.

- Non è vero. Mentre tu eri impegnata a tenerci al sicuro, noi li abbiamo conosciuti. Siamo usciti con loro, abbiamo incontrato i loro amici, abbiamo visto la loro casa e ci siamo divertite molto. È vero, ci saranno ancora un mucchio di cose che possiamo scoprire; può anche darsi che abbiano dei lati che non conosceremo mai. Però, quando sono con Sero... Io mi sento libera di essere me stessa- afferma, portandosi le mani al petto.

Mina... Sapevo che prima o poi avresti trovato qualcuno che ti avrebbe fatta sentire così.

E sono felice che quel qualcuno sia Sero.

Ora è il mio turno di farmi avanti.

Affianco Mina e guardo Momo.

- Anche io. Sono veramente felice con Kaminari. Certo, a volte sembra un po' idiota, fa battute stupide e ama il divertimento da adolescenti molto più di me. Però... Mi fa ridere. Mi fa venire voglia di suonare: e di mettercela sempre tutta. Per cui sappi, che anche se tu sei contraria, finché proverò questo sentimento non mi allontanerò mai da lui- affermo.

Momo ci guarda un attimo, poi scoppia in lacrime e crolla in ginocchio.

La affianco e la abbraccio.

- So che sei solo preoccupata per me; mi sono sempre mostrata piuttosto debole, soprattutto in passato. Però ora... Sento di essere diventata più forte. Anche se un giorno tutto questo dovesse finire, sarò felice di averlo vissuto- affermo, abbracciandola.

- Però... Non voglio vederti ancora in quello stato- singhiozza.

- Momo-chan- questa volta è Tsuyu a farsi avanti.

- È vero, vedere qualcuno a cui vuoi bene soffrire. Però non vale la pena correre il rischio, pur di vedere di nuovo i sorrisi che Jirou-chan stava facendo ultimamente?- chiede.

Momo non risponde, ma si limita a stringermi più forte.

- Io adesso devo andare. Ti prometto, che una volta sistemata la faccenda tornerò qui e ne parleremo con calma. E suoneremo insieme un'ultima volta. Però ora... Ho una cosa di cui occuparmi- affermo.

Mi alzo e guardo Todoroki.

- Continua a prenderti cura di lei-.

Il ragazzo annuisce ed io mi volto verso le ragazze.

- Grazie mille. Vi prometto che vi racconterò tutto ciò che fin'ora non vi ho detto, una volta che sarò tornata- affermo.

Loro sorridono e annuiscono.

Mina mi mette le mani sulla schiena e mi spinge verso l'ingresso.

- Parole molto dolci; ma ora, vai a salvare il tuo chitarrista!- esclama.

- Ci puoi scommettere- rispondo.

Le saluto con la mano, poi inizio a correre.

Non so esattamente come, né in quale momento, ma ho imparato la strada per la casa di Kaminari a memoria.

Mi era venuta l'idea di chiamare i suoi amici, ma il cellulare mi è caduto ieri quando mi hanno atterrata e non ne ho l'opportunità.

Avrei potuto chiedere a Mina di chiamare, ma voglio essere con loro quando libereranno Kaminari; quindi non posso fare altro che correre più veloce che posso.

Passo di fronte alla pasticceria di Sato: Kirishima e la sua squadra devono aver fatto proprio un bel lavoro, dato che sembra come nuova.

Anzi, anche migliorata.

Se ripenso all'espressione di Kaminari la prima volta che ha assaggiato i suoi dolci... Sembrava in Paradiso.

Ma se paragonata alla luce che vedo nei suoi occhi ogni volta che mi guarda...

Sono certa di non starlo immaginando: lui mi ama davvero.

Ed io, in tutto questo tempo passato assieme, ho sempre provato a respingerlo.

Anche quando ci siamo messi insieme, non sono mai riuscito a dirglielo: probabilmente perché i miei pensieri non bastano ad esprimere ciò che provo.

Ma ora che ho rischiato di perderlo, ora che mi sono sfogata, ora che ho difeso i miei sentimenti davanti a chi provava a metterlo in dubbio...

Ora ne sono certa: io lo amo.

E troverò il modo di dimostrarglielo.

Io sono diventata forte grazie a lui.

E ho capito come scrivere quella canzone: non devo cercare un eroe che mi salvi.

Io devo essere colei che mi salverà.

Tutti dovremmo essere in nostri eroi: è questo che mi hai insegnato.

Vivi la vita al massimo, fai sempre ciò che ti diverte e ti fa stare bene.

Solo così potrò essere felice.

E inoltre, voglio cantare ancora per lui. Andrò da Midnight, lascerò che mi aiuti; e farò sapere al mondo che lo amo.

E che i miei sentimenti non potranno sparire per colpa di un idiota che tenta di sminuirmi, per un'amica che mi ritiene ancora una bambina, o per una stupida irruzione in un bar illegale.

Voglio stare per sempre con lui: svegliarmi la mattina al suo fianco, fare colazione per lui, passare la giornata finale e tornare da lui la sera, crollando tra le sue braccia durante la notte.

E voglio farlo per tutta la vita.

Certo, magari qualche volta litigheremo; forse ci saranno momenti in cui i suoi comportamenti infantili mi faranno fastidio.

Ma non smetterò mai, neanche per un secondo di essere innamorata di lui.

Quindi Kaminari resisti: sto venendo a salvarti.

E lo farò a tutti i costi.

- Jirou-.

Mi blocco di scatto e guardo alla mia destra: Shinsou.

- Cosa vuoi?- chiedo, cercando di non fare tremare la voce.

- Mi fa piacere vedere che tu stia bene- afferma, avvicinandosi a me.

Non mi muovo: non mi mostrerò più debole di fronte a lui.

- Che ne dici, torniamo a casa e dimentichiamo quello che è successo? Se mi segui adesso, potrei anche ignorare ciò che hai fatto e...-.

- Ma vuoi tacere?- sbotto.

Lui sembra sorpreso.

- Non ho tempo per te. Devo andare a salvare Kaminari. E se proverai a impedirmelo, te la farò pagare cara- affermo.

Poi, riprendo a correre.

Non m'importa se mi seguirà, o se questo avrà ripercussioni su di me: ora voglio solo salvare Kaminari.

Pochi minuti dopo, sono fuori dal palazzo in cui vive.

Suono al citofono fin quando la voce di Sero non risponde.

- Chi è?-.

- Sono Jirou; è urgente- affermo.

Senti la porta aprirsi e corro su per le scale; arrivando davanti al loro appartamento, trovo la porta già aperta ed i tre ragazzi che mi aspettano.

- Jirou, stai bene? Dov'è Denki? Se tu sei libera, anche lui...-.

Scuoto la testa.

- Una mia amica... Il padre del suo ragazzo è un poliziotto. Mi ha fatta liberare ma... Ce l'aveva con Kaminari-.

Loro sembrano sorpresi dalla mia affermazione.

Li guardo tutti negli occhi.

- Vi prego: aiutatemi a salvarlo-.

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