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CAPITOLO XIX.

Sto cercando di trattenermi in tutti i modi.

Ho notato gli uomini dietro a Shinsou; anche con l'appoggio di Kiri e Bakugou, non riusciremo ad andarcene.

Se scoppiasse una rissa, sicuramente saremmo in svantaggio.

Devo rimanere calmo e portare via Jirou nel modo più tranquillo possibile.

Ma la paura nei suoi occhi... Lei vorrebbe andarsene, allontanarsi per sempre da quel ragazzo.

Eppure non può, è terrorizzata.

Avrei potuto capirlo prima: un ragazzo misterioso compare nelle nostre vite proprio quando Jirou scompare...

Un ragazzo che non ama davvero la sua ragazza, e che dal primo momento ha provato ad allontanarmi da Jirou.

Quando l'ho visto, la tentazione di tirargli un pugno è stata molto forte.

Soprattutto dato il segno violaceo non troppo coperto sulla spalla della ragazza.

Ma sotto consiglio di Kiri, mi sono limitato ad avvicinarmi; loro intanto stanno chiamando gli altri.

Qui vicino ci sono Sero e Mina, tutte le amiche di Jirou ed i loro ragazzi, alcuni compagni di lavoro di Kiri, persino Mineta e Melissa.

Mi hanno avvisato poco fa che avevano ripreso le ricerche; ed ora che l'ho trovata, non la lascerò andare via facilmente.

Sorrido e mi avvicino a loro.

- Pensavo avessimo superato la fase in cui mi menti- affermo.

Appoggio una mano sulla sua e la fisso negli occhi, ignorando completamente il ragazzo al suo fianco.

- Forza, torniamo a casa-.

I suoi occhi si riempiono di lacrime mentre la sua presa sul braccio dell'altro si allenta.

- Amico. Cosa pensi di fare?- mi chiede Shinsou, mettendomi una mano sulla spalla.

In questo modo però ha liberato il fianco di Jirou.

- Sto salvando la ragazza che amo, amico-.

Nello stesso momento, con un braccio sposto la mano di Shinsou dalla mia spalla, mentre con l'altro tiro Jirou verso di me.

Fisso Shinsou negli occhi.

- Non provare a infastidirci ancora- affermo.

Poi mi volto ed inizio a camminare.

- Kaminari...- mormora Jirou.

- Non ci provare. Dì pure quello che vuoi, ma non ti lascerò nelle sue mani. Hai già sopportato fin troppo- affermo.

- Non... Mi reggono le gambe- mormora.

- Aggrappati pure a me- le dico con un sorriso.

Lei annuisce e afferra il mio braccio con una mano, mentre stringe l'altra nella mia.

Sento una risata provenire da dietro di noi, ma evito di voltarmi.

- Te ne stai davvero andando? Non pensi alle conseguenze, eh, Jirou? Sei proprio un'egoista! Credi davvero che quel ragazzo ti amerà? Per lui sei solo un mistero da risolvere; nessuno potrà mai apprezzarti davvero! Tu sei solo mia, hai capito?-.

Se Jirou non mi stesse trattenendo, gli avrei già spaccato la faccia.

Ma non voglio lasciarla sola, quindi devo mantenere la calma.

- E tu ragazzo? Non ti accorgi di nulla? Sei veramente uno stupido; fingere di amare una così... Be', probabilmente è perché non puoi aspirare ad altro. Dopotutto, sei solo un idiota che si crede un figo, ma non vali niente. Pensi che stare con un essere inferiore ti farà stare meglio eh?-.

Vedo qualcuno superarci di corsa e andare verso Shinsou.

- Solo io posso insultare questo idiota!- le parole di Bakugou sono seguite da quello che penso sia il suo pugno che si infrange contro la faccia di Shinsou.

Anche Kiri mi supera.

- Portala via; qui ci pensiamo noi e gli altri!- mi urla.

- Grazie amico!- urlo di rimando.

Mi volto verso Jirou.

- Ti va di salirmi sulla schiena?-.

Lei esita un attimo, poi annuisce.

Dev'essere proprio distrutta se non mi dice niente...

Mi abbasso leggermente e lei mi sale sulla schiena.

Sorrido.

- Pronta a tornare a divertirti?- le chiedo.

- Cosa intendi?- ribatte, confusa.

Sorrido.

- Che faremo un nuovo gioco chiamato "scappa dall'ex cattivo della ragazza che hai sulle spalle"!- urlo, iniziando a correre.

Dalla direzione opposta alla nostra vedo arrivare Sero, Todoroki, Midoriya, il collega di Kiri Tetsutetsu, Shoji, Ojiro e Tokoyami; si stanno avventando tutti contro Shinsou e i suoi uomini.

In lontananza sento le sirene della polizia ed una senso di sicurezza si fa largo dentro di me: possiamo farcela.

Riporto la mia attenzione su Jirou, che da quando ha iniziato a correre si è stretta a me, dopo aver lanciato un urlo di sorpresa.

Poco dopo però, la sento alzare la testa e scoppiare a ridere.

- Più veloce!- urla.

Annuisco ed aumento il ritmo della corsa.

Il mio corpo probabilmente non reggerà a lungo, dato che non dormo da fin troppo tempo; ma in questo momento non mi importa. Conta solo lei.

- Vuoi andare da qualche parte in particolare?-.

Farò di tutto; qualsiasi cosa possa farla stare meglio, io la farò.

- Portami solo a casa-.

Annuisco e prendo la strada che porta a casa mia.

La sento appoggiarsi a me mentre delle lacrime mi bagnano la schiena.

- Casa- sussurra, mentre inizia a piangere.

Serro le labbra: non lascerò che qualcuno ti faccia ancora del male Jirou, è una promessa.

La lascio giù quando arriviamo di fronte a casa mia.

- Devo prendere le chiavi- sussurro.

Lei annuisce e si appoggia nuovamente a me, come sostegno.

Sta ancora piangendo.

Tiro fuori le chiavi ed apro la porta, facendola entrare in casa.

- Io forse, dovrei tornare indietro; forse sono ancora in tempo per salvarvi. Se non lo faccio, lui...-.

La stringo in un abbraccio, e lei smette di parlare ed inizia a piangere più forte.

- Non c'è più bisogno che menti- sussurro.

Lei si appoggia contro il mio petto ed emette un grido soffocato.

- Io... Ho paura. Non voglio che vi faccia del male, ma tornare da lui... Io non ce la faccio... Voglio rimanere al sicuro... Vorrei un posto in cui tornare... Vorrei riuscire a proteggermi senza piú crollare. Vorrei solo...-.

Non riesce più a continuare, perché le sue parole sono bloccate dalle lacrime.

La lascio sfogare per un attimo, poi la allontano leggermente da me e la prendo per mano.

- Se quel posto non esiste, lo costruiremo- affermo.

Vado verso il divano e le lascio per un attimo la mano.

Lei sembra confusa, e continua ad osservarmi mentre prendo tutti i cuscini e li metto di fronte al divano.

Dato che non bastano, vado a prendere anche il mio e quello degli altri nelle stanze.

Dopodiché, prendo un paio di coperte ed inizio a lavorare.

Cinque minuti dopo mi volto verso di lei, soddisfatto.

- Ti presento la nostra nuova casa!- esclamo, indicando il fortino che ho appena costruito.

Lei fa un piccolo sorriso.

- Kaminari, questo non...-.

- Prima le signore- la interrompo.

Lei mi fissa un attimo, poi sospira e si avvicina. Si china ed entra nel fortino.

- È stranamente comodo- commenta mentre la raggiungo.

Accendo una torcia che ho preso nella mia stanza e tiro giù la coperta, in modo da bloccare ogni entrata.

- E nessuno potrà trovarci qui dentro- affermo.

- Kaminari, è un semplice fortino di cuscini- mi fa notare.

- Non conosci la leggenda?- le chiedo.

Lei sembra confusa.

- Quale leggenda?- mi chiede.

- Se hai addosso una coperta, nessun demone potrà mai trovarti!- esclamo.

Lei mi fissa un attimo, poi scoppia a ridere.

- Sei veramente fantastico- afferma.

- Modestamente, sono incredibile- ribatto.

Lei mi dà un pugnetto sulla spalla.

- Idiota-.

Sorrido, ma un attimo dopo vedo la felicità sparire dal suo volto.

- Tu... Mi hai salvata. Sei un vero eroe- mormora.

Scuoto la testa.

- Mi sono limitato a cercare la ragazza che amo. Anzi, scusami se sono arrivato tardi-.

Lei arrossisce.

- La smetti di dirlo? Mi fai sentire in colpa-.

Scrollo le spalle.

- Non devi; io voglio semplicemente dire la verità. Solo così mi sento libero- affermo.

- Libero dici?- mormora.

Annuisco e tiro fuori il cellulare

- Voglio farti vedere una cosa; l'ho fatta per te, ma non sono ancora riuscito a mostrartela-.

Cerco l'edit che ho fatto quel giorno e glielo mostro.

- Kaminari ma... È bellissimo- mormora.

- Ho cercato di carpire la tua essenza. Ho sempre pensato tu fossi una ragazza molto forte, Jirou; lo dimostri mentre suoni. E vorrei che riuscissi a vederlo anche tu-.

- Ti sbagli. Io non sono forte; non sono riuscita a proteggere nessuno- mormora.

- Non bisogna per forza proteggere gli altri per essere forti. Bisogna riuscire a salvare se stessi- affermo.

Lei mi guarda negli occhi.

- Salvare... Sé stessi?-.

Annuisco.

- Tutti noi possiamo salvarci; basta trovare il coraggio di farlo-.

Lei sorride.

- Sei proprio in ragazzo strano- sussurra.

- Dici? Eppure non mi nascondo mai- commento.

Lei scuote la testa e si avvicina a me, per poi baciarmi.

Rimango sorpreso dal suo gesto.

- Jirou, sei sicura che...-.

- Taci idiota. Mi hai detto tu di essere sincera no? E di fare ciò che voglio. Per cui ora non provare ad impedirmelo- sussurra, per poi baciarmi di nuovo.

Anche se c'è poco spazio riesco a sdraiarmi, ritrovandomi con lei sopra.

Continuiamo a baciarci per un po' ed inizio a spostare le mani sul suo corpo.

Inizialmente sussulta, ma poi si tranquillizza e lo prendo come un permesso per continuare.

In pochi minuti, io non ho più la maglietta e lei non ha il vestito.

All'improvviso smette di baciarmi e si sdraia su di me.

Il suo corpo caldo al contatto con il mio è confortante ed eccitante allo stesso tempo.

Però ora non mi va di pensare al sesso; rimanere qui, stringendo Jirou tra le mie braccia... È tutto ciò che voglio.

- Come stai?- le chiedo, accarezzandole i capelli.

- Ora sto bene- sussurra.

- Jirou... Vieni a vivere con me-.

Lei si stacca di scatto e mi fissa negli occhi, sorpresa.

- Dici sul serio?- mi chiede.

Annuisco e continuo ad accarezzarle i capelli.

- Hai delle buone amiche, ma penso che tu non ti trovi completamente a tuo agio con loro, giusto?- le chiedo.

Lei esita, ma poi annuisce leggermente.

- Vieni con me. Io presto o tardi dovrò lasciare che Kiri e Bakugou vivano la loro vita in questa casa, e se ti va potresti... Cercare una nuova casa con me. Dove potremo avere tutti i fortini che vogliamo- racconto.

La fisso negli occhi.

- So che forse è presto per chiederlo; dopotutto, ancora non stiamo neanche ufficialmente insieme. Però pensaci, va bene?- mormoro.

Lei sorride.

- Non ho bisogno di pensarci- sussurra, chinandosi per baciarmi di nuovo.

- Ma prima voglio la richiesta ufficiale- continua poi, spostandosi da sopra di me.

- Agli ordini-.

Mi schiarisco la gola e mi guardo intorno. Non ho molto qui, per cui prendo la torcia e torno a fissarla.

- Kyōka Jirou. Ti va di essere la ragazza che accenderà la luce quando ogni giorno tornerò a casa nostra per il resto delle nostre vite?- chiedo.

Lei scoppia a ridere.

- È la proposta peggiore che sia mai esistita- afferma.

Poi allunga la mano e prende la torcia.

- Ma ti dico comunque di sì, Denki Kaminari- afferma.

- Evvai!- esclamo.

Mi fiondo su di lei ed inizio a riempirla di baci.

Lei scoppia a ridere; ed ha una risata veramente meravigliosa.

Non lascerò che nessun altro gliela porti via.

Non ora che ha smesso di coprirla e vuole lasciarla libera.

Sento la porta di casa aprirsi e mi fermo per un attimo.

- Siete in casa piccioncini?- urla Mina.

- Oh no...- mormora Jirou, coprendosi la faccia con le mani.

- Siamo nel fortino!- rispondo io.

Mi viene da ridere vedendo l'espressione della ragazza davanti a me: vuole uccidermi.

- Allora rimanete pure lì; noi occupiamo la stanza- afferma Sero.

Mina ridacchia, poi li sento sparire nell'altra stanza.

- Ti va di uscire da qui?- chiedo a Jirou.

Lei annuisce.

Prendo la mia maglietta e gliela passo; lei la indossa, poi apro la porta del fortino.

Esco e le rendo la mano, aiutandola a rialzarsi.

Intanto, anche Kiri e Bakugou stanno rientrando in casa.

- State bene?- chiedo, andando verso di loro.

Hanno qualche graffio, ma mi sembra niente di serio.

- Si; la polizia è arrivata presto. Shinsou è riuscito a scappare mentre noi tenevamo impegnati i suoi scagnozzi, ma lo stanno cercando tutti- mi spiega Kiri.

- Per fortuna voi state bene; siete stati degli incoscienti ad agire da soli- li sgrido.

Sento Bakugou sbuffare.

- Come ho detto, solo io posso insultarti- afferma.

- Nessuno può dire quelle cose su di te e pensare di farla franca- aggiunge Kiri.

Sorrido e alzo la mano; lui mi batte il cinque.

Ho veramente degli amici magnifici.

- Ecco...- ci voltiamo tutti verso Jirou.

- Grazie per... Avermi cercata. Anche se mi conoscete appena, avete aiutato Denki e non avete esitato ad aiutare anche me. Io vi sono debitrice- afferma, guardando Bakugou e Kirishima.

- Vale anche per te, Sero- continua, voltandosi verso il ragazzo che sta uscendo dalla mia stanza con Mina.

La ragazza si fionda tra le braccia dell'amica.

- Sono felice che tu stia bene- la sento sussurrare.

- Tutto grazie a voi- risponde Jirou, ricambiando la stretta.

- Idiota. Se vuoi ringraziarci, questo non è il modo giusto- afferma Bakugou, facendo girare tutti verso di lui.

- Bakugou ma che dici?- lo riprendo, confuso.

Lui mi fissa, poi sposta lo sguardo su di me.

- Avete ancora uno spettacolo da fare giusto? Dateci dentro e fateci sentire qualcosa di bello- afferma.

- Bakugou...- sussurro, sorridendo.

Poi mi volto verso Jirou.

- Che dici, lo facciamo?-.

Lei annuisce e ricambia il sorriso.

- Facciamolo-.

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