CAPITOLO XIII.
- Non so più cosa fare- mi lamento, appoggiando la testa sul bancone.
- Ti è andata male con la bassista eh?- mi chiede Mineta.
- Non lo so neanche io- confesso.
Jirou non risponde ai miei messaggi ed alle mie chiamate da tre giorni.
Ho provato ad andare a casa sua, ma Momo mi ha chiuso la porta in faccia; Mina mi ha detto che è nervosa perché Jirou ultimamente sta poco a casa.
Va in università, e appena finite le lezioni o di fare ripetizioni nessuno la vede più fino a sera.
Ho provato a cercarla a scuola, al LOV o in qualsiasi posto in cui so che è andata da quando la conosco.
Ma niente: sembra sparita nel nulla.
Ho provato anche a mettermi in contatto con Melissa, ma non mi ha ancora risposto.
- Non capisco- mormoro.
- Sei sicuro che non si sia solo spaventata?- mi chiede Kiri.
- L'avevo pensato anch'io; anche perché, da quello che so, era la sua prima volta. Però questo non spiegherebbe comunque il suo comportamento generale; non penso lo stia facendo solo per evitarmi- faccio notare.
- In effetti...- mormora lui.
- E inoltre sembrava spaventata da qualcosa-.
Ripenso alla sua espressione: era veramente terrorizzata.
Però mi ha fatto intendere più volte che non fosse colpa mia; che si sia ricordata di qualcosa del suo passato?
Se ne sapessi di più potrei capirlo, ma dalle mie informazioni l'unica a conoscere la sua vita prima del Liceo è Momo... E lei sicuramente non mi dirà niente, sempre che sappia qualcosa.
- Ahhh non ci capisco niente! Ho bisogno di bere- affermo.
Qualcuno mette un bicchiere di fronte a me.
- Prova questo amico-.
Alzo lo sguardo sul cameriere dai capelli viola di fronte a me.
- Grazie- mormoro, assaggiando il drink.
Spalanco gli occhi.
- È buonissimo!- esclamo.
- Impiego poco a capire di cos'hanno bisogno le persone- afferma lui.
- Sei veramente un grande. Come ti chiami?-.
- Hitoshi Shinsou-.
- Hey Mineta, il tuo nuovo cameriere è un grande!- urlo al mio amico.
Lui si affretta a raggiungermi.
- Vero? Ha fatto subito colpo su molti clienti; con lui intorno i miei incassi saliranno, garantito. E attireró molte ragazze!-.
Alzo gli occhi al cielo.
- Certo che non cambi mai- affermo.
- Ovvio che no!- risponde lui.
- Magari riprendere così all'improvviso l'ha un po' scossa e deve farci un attimo l'abitudine. Tu non mollare e continua a cercarla; sono certo che saprà darti una spiegazione- mi rassicura Kiri.
- Lo spero...- mormoro.
Ripenso a quello che le ho detto e mi sento arrossire.
- E se fosse perché... Mi sono dichiarato? Magari l'ho spaventata-.
Kiri quasi sputa il suo drink.
- Ti sei dichiarato?!- esclama.
Annuisco.
- Non ve l'avevo detto?-.
Lui scuote la testa.
- Eri piuttosto scosso quando ti abbiamo trovato- mi ricorda.
In effetti; ho cercato Jirou per un bel po' prima di tornare a casa.
Lì ho chiamato tutte le persone che la conoscono per chiedere se loro sapessero qualcosa, ma nessuno ha saputo dirmi niente.
Mina mi ha scritto poco dopo che era tornata a casa, ma non era neanche riuscita a vederla perché si è chiusa in camera.
- Amico, non ti eri mai dichiarato ad una ragazza- mi ricorda Mineta.
- Lo so; perché non ne avevo mai avuto la necessità. Però lei mi piace davvero tanto... Cosa posso fare?- mi lamento.
- Io ti consiglio di aspettare un attimo; le ragazze sono complicate, hanno bisogno del loro tempo- afferma Shinsou.
- Lo so; però... Sento che ha bisogno d'aiuto- mormoro.
- Al momento mi preoccupi anche tu. Che ne dici di andarci a divertire stasera?- mi propone Kiri.
- Si; andiamo al solito posto, così controllo anche se è lì. Ti va di venire Shinsou? Qualche consiglio in più mi farà bene- affermo.
- Hey, tradite il mio bar così?- si offende Mineta.
- Scusa amico; ma Jirou non metterebbe mai piede qui volontariamente. Allora, che mi dici?- chiedo, voltandomi verso l'altro ragazzo.
Lui mi fissa per un attimo con aria impassibile.
- Va bene- accetta alla fine.
Sorrido.
- Perfetto; tra quanto finisci il turno?-.
Lui guarda l'orologio.
- Quindici minuti-.
- Bene; ti aspettiamo fuori. Ho bisogno d'aria- affermo, alzandomi.
- Hey, mi tradite davvero così?- mi chiede di nuovo Mineta.
- Metti tutto sul mio conto- gli rispondo, iniziando ad incamminarmi verso l'uscita.
- Tu non hai un conto- ribatte.
- Il conto amico- urlo, uscendo dal bar.
Kiri ridacchia e mi segue.
- Non sei con Bakugou oggi?- gli chiedo.
- Domani ha un esame importante e non voleva distrazioni. Sero invece?-.
- È con Mina-.
Lui sorride.
- Vanno molto d'accordo eh?- mi chiede.
- Da morire. E sappilo, quella ragazza entrerà nel nostro gruppo a tutti i costi; è tipo me versione donna!- esclamo.
Lui scoppia a ridere.
- Dici che Bakugou ne sopporta due?- mi chiede.
- Non penso. Morirò giovane- affermo.
- No dai; ti proteggo io- risponde.
Lo abbraccio.
- Sei sempre il migliore- dichiaro.
- Solo perché tu sei un grande, amico!- esclama.
- Modestamente, sono magnifico-.
Abbasso lo sguardo.
- Che succede?- mi chiede.
- Jirou a questo punto avrebbe alzato gli occhi al cielo, dandomi dell'idiota mentre tentava inutilmente di nascondere un sorriso- mormoro.
Lui mi appoggia una mano sulla spalla.
- Riuscirai a rivederla Denki, e capirai cos'è successo; non è la prima volta che prova ad ignorarti, o sbaglio?- mi ricorda.
Annuisco.
- Sono certo che la rivedrò. Spero solo che accada presto; ho un orribile presentimento- mormoro.
- Eccomi; scusate se vi ho fatto aspettare-.
Guardo l'orologio mentre mi volto verso Shinsou.
- Quindici minuti hai detto e quindici minuti sono stati; sei un grande!- esclamo.
- Ci tengo alla puntualità. Andiamo?-.
Annuisco ed iniziamo a camminare.
- È un posto segreto, quindi non dire a nessuno dove stiamo andando- lo avviso.
Lui si acciglia.
- È illegale?-.
- Che brutta parola... Diciamo che è molto libero- rispondo.
- Capisco...- mormora.
- Da quanto fai il barista, Shinsou?- chiede Kiri.
- Da quando ero al Liceo; vivo da solo e avevo bisogno di soldi- risponde.
- Wow, ma allora sei un esperto!-.
Lui annuisce.
- Come mai vivi da solo?- gli chiedo.
- I miei genitori viaggiano spesso, quindi non li vedo praticamente mai, anche se abito ancora a casa loro- spiega - voi invece?-.
- Io abito quasi a scrocco a casa sua- affermo, indicando Kiri.
- È la casa mia e del mio ragazzo, ma ospitiamo lui ed un altro nostro amico- specifica lui.
- Capisco. Così hai il ragazzo-.
- Si. Tu invece?-.
- Ho una ragazza, anche se non stiamo proprio insieme; ma ultimamente è come se vivesse a casa mia- risponde lui.
- Che fortuna amico! Anch'io vorrei vivere con la mia ragazza, ma è sparita- sospiro.
- In che senso sparita?-.
Scrollo le spalle.
- È da qualche giorno che non si fa sentire. Penso le sia successo qualcosa, ma non riesco in alcun modo ad incontrarla- spiego.
- Spesso le ragazze facendo così cercano solo di attirare l'attenzione- afferma lui.
Intanto, siamo arrivati davanti al LOV.
Twice ci fa entrare senza problemi.
- Pensi che sia come dice lui?- mi chiede Kiri.
Scuoto la testa.
- Jirou non è persona da fare cose simili. Non dato il rapporto che avevamo, comunque- rispondo.
Kiri annuisce.
- Lo penso anch'io- afferma.
Inizio a guardarmi intorno per cercarla, ma non la vedo da nessuna parte.
- Mi sa che non è qui- mormoro.
Sento Kiri mettermi una mano sulla spalla, ma ci vorrebbe ben altro per confortarmi adesso.
- Vi va di bere qualcosa?- chiede Shinsou.
- Al 100%- rispondo, dirigendomi verso il bancone.
Shinsou ordina da bere per tutti.
Appena Kurogiri me lo mette davanti, bevo il mio drink quasi tutto d'un fiato.
Per un attimo mi gira tutto, ma per mia, in questo caso, sfortuna, reggo molto bene l'alcool.
Mi inumidisco le labbra, e mi torna in mente il contatto con quelle di Jirou.
Erano dolci, all'inizio leggermente indecise, ma quando ho approfondito il bacio mi ha assecondato senza problemi.
È stato un momento fantastico... Rovinato da qualcosa che non so cosa sia.
E questo mi fa arrabbiare, stare male e preoccupare da morire... Se almeno potessi vederla e sapere che sta bene, sarei più tranquillo.
Ma sono certo che non sia così.
- Un altro, per favore- dico a Kurogiri.
Lui annuisce e mi passa un altro drink.
Butto giù anche quello, poi mi giro verso Kiri e Shinsou.
- Andiamo a ballare- affermo.
Loro annuiscono ed andiamo verso la posta da ballo.
Chiudo gli occhi e inizio a muovermi a ritmo; era un bel po' che non mi scatenavo.
- Cosa studi?-.
Mi avvicino a Kiri e Shinsou per sentire meglio la conversione.
- Psicologia-.
- Figata! E sei bravo?- chiedo.
- Me la cavo- risponde lui.
- E con le feste? Te la cavi?-.
- Non ho mai partecipato a molti eventi simili; sono sempre stato abbastanza solo- confessa.
Gli metto una mano sulla spalla e sorrido.
- Allora da oggi siamo i tuoi nuovi amici! Vero Kiri?-.
Il mio amico annuisce.
- Certo! Ti divertirai da morire- afferma.
- Quindi, balliamo!- esclamo, tornando a muovermi a ritmo di musica.
Anche se non so bene quando ho smesso; mi sa che sta iniziando a salire l'alcool.
Sento qualcuno picchiettarmi sulla spalla e mi volto.
Mi ritrovo davanti una ragazza dai capelli castano chiaro, piuttosto formosa, e vestita in modo molto provocante.
Penso che abbia anche un bel viso, anche se con queste maschere è difficile capirlo.
- Ciao- mi saluta.
- Ciao- rispondo.
- Mi chiamo Kemy- si presenta.
- Chargebolt-.
Lei sorride.
- È un bel soprannome- afferma.
- Grazie- rispondo, ricambiando il sorriso.
Perché questa ragazza è qua? Sa qualcosa su Jirou?
Kemy si guarda intorno.
- Una mia amica che lavora qui, Toga, mi ha detto che sei stato selezionato per un grande evento. In effetti ti ho sentito cantare, sei molto bravo!- esclama.
- Ti ringrazio; anche se il vero talento è Earphon Jack- rispondo.
- A proposito, non la vedo-.
Sento un altro colpo al cuore, ma provo ad ignorarlo.
- Stasera non c'è- affermo.
La vedo trattenere un sorriso.
- Ti va di ballare?- mi chiede.
In un altro momento non avrei esitato ad accettare, però...
- Scusami, sono occupato- rispondo.
- Oh. Hai una ragazza?-.
Vorrei risponderle di si, ma dopo la fuga di Jirou non so neanch'io bene come definirla.
- No, ma sono qui con i miei amici- spiego.
- Oh, capisco. Ma non penso che loro si offenderebbero se ti allontanassi un attimo con una bella ragazza, no?- mi fa notare.
- Non preoccuparti, se vuoi andare con lei vai pure; queste occasioni sono rare-.
Mi volto verso Shinsou, che deve avere ascoltato la conversazione.
- Però io...-.
- Continuare ad inseguire una ragazza che ti sta ignorando è inutile. Lei non si fa viva da giorni, e tu sei qui per divertirti no?- aggiunge.
È vero, Jirou sembra sparita nel nulla; però so che non è colpa mia.
E sinceramente, non mi va neanche di ballare con Kemy; si è carina, ma non mi ispira.
- Penso che Denki al momento voglia riposarsi un po'; un vero uomo sa quando è giusto prendersi una pausa-.
Ringrazio in cinquecento lingue diverse Kiri per il suo intervento..
Non che i tentativi di Shinsou mi dispiacciano, apprezzo che tenti di aiutarmi; ma Kiri ha ragione, ho veramente bisogno di riposo al momento.
- È un peccato, ci speravo. Be', nel caso cambiassi idea fammi sapere- afferma la ragazza, per poi allontanarsi.
Mi volto completamente verso i due ragazzi.
- Io esco; inizio a soffocare qui dentro- affermo.
- Anch'io- dice Shinsou.
- Finisco il drink e ti raggiungo- aggiunge Kiri.
Annuisco e mi dirigo verso l'uscita del locale, seguito dal ragazzo.
Una volta all'esterno, prendo una boccata d'aria e cerco di rilassarmi.
Non è per niente da me essere così teso, ma non riesco a levarmi Jirou dalla testa.
- Posso sapere come mai quella ragazza è così importante per te?- mi chiede Shinsou, affiancandomi.
- Lei è speciale. L'ho capito dal primo momento in cui l'ho vista- mormoro.
- Le ragazze alla fine sono tutte uguali. Potresti benissimo trovarne un'altra con cui vado d'accordo- afferma.
Scuoto la testa.
- Bisogna sempre trovare qualcuno che ti ami per quello che sei; e questo perché non devi mai rinunciare ad essere te stesso. Tu hai una ragazza, dovresti saperlo-.
- Già- mormora.
Poco dopo, ci raggiunge anche Kiri.
- Andiamo a casa?- mi chiede.
Annuisco.
- Ci vediamo Shinsou; magari usciamo ancora insieme un giorno di questi- affermo.
- Volentieri-.
Salutiamo il ragazzo e ci avviamo verso casa.
- Denki... Quel ragazzo non mi convince- mormora Kiri.
- Dici?-.
- Ho sentito la vostra conversazione, e non mi sembra normale da dire per una persona che ama la propria ragazza. E poi ti guarda in modo strano...-.
- In effetti è un ragazzo strano. Farò attenzione, però sembra simpatico- affermo.
- Tu non sai giudicare le persone- mi ricorda.
- Ma con te ho fatto centro no?-.
- Ma io sono speciale- risponde.
Scoppiamo a ridere.
- Grazie amico. Ti prometto che starò attento-.
- Per qualsiasi cosa puoi contare su di me-.
- Anche tu su di me-.
E anche tu Jirou; ti troverò. E ti aiuterò.
Conta pure su di me.
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