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CAPITOLO IX.

- Quindi amico?- mi chiede Kiri mentre entro in cucina.

Sbadiglio sonoramente; sono tornato a casa alle sei di mattina, perché io e Jirou abbiamo passato tutta la serata a programmare una mini-esibizione per il bar.

Anche se ormai è mezzogiorno e mi sono appena svegliato, sto morendo di sonno... E di fame.

- Cibo- borbotto, sedendomi al tavolo.

- Prima parla- sbuffa Bakugou.

Sorrido.

- Solo perché anche tu sei curioso- affermo.

Prima che possa insultarmi, inizio a parlare.

- Siamo venuti a casa, e l'ho sentita cantare sotto la doccia- inizio.

Sero praticamente sputa il contenuto del bicchiere che sta bevendo.

- L'hai spiata in doccia!?- urla.

- Sero, Denki è un vero uomo! Non lo farebbe mai- interviene Kiri.

- Volevo darle dei vestiti e l'ho sentita-.

- Visto? Un vero uomo!-.

- Quindi ha ancora i tuoi vestiti?-.

- Esatto fratello!-.

- Grande!-.

Bakugou mi schiaffa una frittata sul piatto.

- Il resto quando continui- afferma, mentre riempie anche i piatti degli altri.

Sorrido e ne metto in bocca un pezzo: è buonissima.

- L'ho portata al LOV. Mi sembrava che qualcosa la bloccasse, e volevo aiutarla. Alla fine è salita sul palco e ha deciso di tornare a cantare; ci esibiremo una di queste sere-.

- Sei stato grande Bro! Verremo tutti a sentirti- afferma Kiri.

- Ci conto. Ma prima...- mi volto verso Sero.

- Stasera. Noi quattro. Cinema-.

- Tu sei un dio. Come l'hai convinta?- mi chiede.

- Quando l'ho riportata a casa le ha aperto Mina. Ha detto che le dovevo un favore, e le ho proposto di offrirle i pop corn... Una cosa tira l'altra e stasera usciamo- spiego.

In realtà Jirou è stata un po' succube della conversazione.

Quando le ho detto che se preferiva un appuntamento solo con me potevamo organizzarci, mi ha risposto "stasera non ti è bastato?".

E poi, pur di non ammettere di aver definito quello che avevamo appena avuto come appuntamento, ha accettato di uscire questa sera.

- Che film andiamo a vedere?- mi chiede Sero.

- Uno sui supereroi- rispondo e lui annuisce.

- Invece a te com'è andata?- chiedo.

Lui sorride.

- Ho aiutato le ragazze a caricare sul furgone; in realtà non sono rimasto tantissimo, il fatto che tu avessi rapito Jirou aveva innervosito la mora e stavano addosso a Mina come se avessi potuto stuprarla davanti a loro...

- I due poliziotti a quanto pare sono i fidanzati di Uraraka e Momo, e in qualche modo mi sono rovato ad andare con tutti a casa loro... Penso che Mina ci abbia messo lo zampino però, per non rimanere sola tra le coppiette.

- Non sono rimasto molto, ce ne siamo andati abbastanza presto... Anche perché Momo sembrava odiarmi. Però mi sono divertito da matti con Mina; è una ragazza fuori di testa e spontanea, anche se sembrava molto preoccupata per le sue amiche-.

- Oh no, un altro con una cotta- si lamenta Bakugou.

- Allora stavi ascoltando, eh Bakubro?-.

Lui mi fulmina con lo sguardo.

- Voi che avete fatto ieri sera?- chiedo a Kiri.

- Siamo passati a vedere la sede legale a cui stava puntando Bakugou- racconta Kiri.

- Ti ci vedo come avvocato... Che fa esplodere il giudice- commento.

- Hey, sto imparando a controllare la mia rabbia!- ringhia lui.

- Lo vedo...- mormoro.

- Siamo tornati a casa quando te ne sei andato tu- continua il rosso.

- E avete fatto tanta attività fisica finché non sono tornato a casa io- cantilena Sero.

- Il prossimo di voi due che apre la bocca rimane senza cibo- afferma il biondo.

- Perché solo noi due e Kiri no?- si lamenta il moro.

- Perché Kiri deve aprire la bocca per altro-.

Bakugou scatta in piedi.

- Dai Baku... Sai che è vero- ridacchia Kiri.

Il biondo arrossisce e torna seduto, nascondendosi in quello che sta mangiando.

- Mi fa paura quando è silenzioso...- mormora Sero.

- Dite che sta pianificando un omicidio?- chiedo sottovoce.

- Per voi due sicuramente- conferma Kiri.

- Non è rassicurante...- mormoro.

- A che ora stasera amico?- mi chiede Sero.

- Ci troviamo al cinema alle 18:00, mangiamo dopo il film; più tardi i posti erano tutti occupati. Volevo passarle a prendere io, ma devono provare quindi hanno detto che vengono da sole- rispondo.

Be', almeno non parliamo più di Bakugou Killer.

Il resto del pranzo passa in silenzio, e dopo esso decido di chiudermi in camera mia.

- E chi sparecchia?- urla Sero.

- Tu; io ti ho procurato un appuntamento!- rispondo.

Lo sento sbuffare, ma dato che non viene a tirarmi fuori dalla stanza deduco si sia arreso.

Accendo il computer e vado sulla mia applicazione per edit.

Vado con il telefono sul profilo di Jirou e cerco una foto adatta; quando la trovo me la invio per mail in modo da averla sul computer.

Sento la porta aprirsi e Kiri mi affianca.

- Cosa fai?-.

- Modifico una foto per Jirou; sta rincominciando ad aprirsi, e voglio aiutarla il più possibile a trovare fiducia in sé stessa-.

- Sai cosa gliel'ha fatta perdere?-.

Scuoto la testa.

- Non ha voluto parlarne, ed io non voglio pressarla- rispondo.

- Ti piace tanto vero?- mi chiede.

Sorrido.

- Da morire. Hai presente quando hai conosciuto Bakugou, siamo entrati in camera e tu mi hai detto "Bro, hai presente il ragazzo biondo di prima?" Ed io "quello che mi ha quasi picchiato?" E tu "esatto: voglio portarmelo a letto"-.

- Non me la ricordavo così-.

- Il senso era quello. Comunque, appena hai visto Bakugou, anche se lui era solo un biondo scorbutico che odiava tutti, hai capito che volevi passare il resto della tua vita con lui... E ti ho sempre fatto i complimenti per il coraggio data la persona, ma a parte questo.

- Quando ho visto Jirou mi ha colpito subito il suo modo di stare sul palco; era bellissima. Si vedeva che stava facendo ciò che amava. Però... Si stava trattenendo. Ed io voglio aiutarla a liberarsi, a tutti i costi- spiego.

- È questo che fa un uomo virile- afferma Kiri, prendendo la sedia e sistemandosi di fianco a me.

- Tu mi sei stato accanto mentre io cercavo di avvicinarmi ad un tizio che ti voleva morto; quindi, ora è il mio turno di aiutarti mentre vuoi conquistare la ragazza dei tuoi sogni. Per cui, se c'è qualcosa che posso fare, dimmelo pure- afferma.

- Allora... Mi andresti a prendere delle patatine? Consumo molto mentre edito e ho bisogno di mangiare-.

- Agli ordini!- il ragazzo scatta in piedi e corre fuori dalla stanza, per poi tornare poco dopo con tre pacchetti di patatine e due redbull.

- È il momento di iniziare!- esclama, sedendosi di fianco a me.

Dato che Bakugou è intento a studiare mentre Sero è al lavoro, passo l'intero pomeriggio con Kiri.

Anche se siamo amici dalle medie, era da tanto che non stavamo un po' da soli.

Lui è sempre stato un ottimo amico, che si divertiva con me ma mi rimetteva anche la testa sulle spalle, ed io sono veramente fortunato ad averlo al mio fianco.

È normale che, data la sua relazione con Bakugou ed il lavoro di entrambi, abbiamo meno tempo per noi; per questo sono immensamente grato per questo pomeriggio che siamo riusciti a passare insieme.

Anche se sono passate poche ore, parlare di noi e rievocare i nostri momenti passati è stato molto divertente.

- Bene, è il momento di andare- affermo, spegnendo il computer.

Sono le 17:10; ho giusto il tempo di cambiarmi e andare.

- Non aspetti Sero?- mi chiede Kiri.

- Verrà direttamente dal lavoro- gli rispondo, alzandomi.

Lui annuisce.

- Allora vado a vedere come se la sta cavando Baku con lo studio; buon appuntamento, amico-.

Mi porge il pugno e glielo batto.

- Grazie mille; spero andrà tutto bene- rispondo.

- Ne sono certo-.

Kiri esce dalla stanza ed io mi fiondo sotto la doccia.

Dopodiché indosso un paio di jeans ed una giacca di pelle neri ed una maglietta bianca con delle scariche.

Mi sistemo i capelli, indosso le scarpe ed esco di casa.

Voglio arrivare prima, così vado più veloce possibile e riesco ad avere venti minuti d'anticipo.

Noto però, che Mina è giá fuori dal cinema ad aspettarmi.

Così parcheggio e vado verso di lei.

- Hey Mina; sei arrivata presto eh- commento.

Lei si volta e sorride.

Indossa una gonna corta verdeacqua ed una maglietta rosa, ed è parecchio sorridente.

- Si, abbiamo finito le prove in anticipo e siamo scappate per evitare che Momo ci bloccasse. Jirou è andata in bagno- mi racconta.

- Alla vostra amica non piacciamo proprio eh?- noto.

Lei ridacchia.

- Momo non è una cattiva ragazza, ma è molto prudente. Quando le ho conosciute si comportava come se fosse la mamma di Jirou, e alla fine ha preso questo ruolo un po' per tutte- mi racconta.

- Però non dovrebbe comportarsi come se avesse un palo infilato su per il culo- borbotto.

Lei scoppia a ridere.

- E non hai visto il suo ragazzo! Sembrano una coppia di vecchietti- commenta.

- Almeno scopano?-.

- Penso di sì- conferma.

- Speriamo li aiuti a rilassarsi-.

- Ne dubito. A proposito, dove hai portato Jirou ieri sera? Oggi aveva la testa altrove... Ma non la vedevo così rilassata e sorridente da tempo- afferma.

Sorrido.

- In un posto divertente; l'ho fatta sfogare un po'-.

- Va bene, non chiedo altro. Il tuo amico?-.

- Sero era al lavoro, ma dovrebbe arrivare a minuti- rispondo.

- Allora facciamo così; tu vai a prendere il cibo, e io aspetto Sero- propone.

- Agli ordini capo-.

Entro nella struttura del cinema e mi guardo intorno, alla ricerca del cibo.

Quando lo trovo, mi metto subito in fila.

Tiro fuori il telefono e guardo l'edit che ho concluso oggi: è venuto bello, a mio parere.

Speriamo piaccia anche a Jirou.

Sento qualcuno picchiettarmi sulla spalla e mi volto, trovandomi di fronte proprio la ragazza.

Indossa un paio di pantaloncini di jeans ed una camicetta bianca, e nonostante abbia poco seno quest'ultima glielo evidenzia parecchio.

- Hey!- la saluto, ritirando il cellulare.

- Ciao. Ti hanno abbandonato in fila?- mi chiede.

- Mina sta aspettando Sero, in arrivo direttamente dal lavoro; così io intanto prendo tanto cibo- affermo.

- Ti dò una mano- decide, affiancandomi.

Sorrido; questo renderà la fila molto più piacevole.

- Tu oggi non lavori?- mi chiede poi.

- In teoria l'officina è aperta, ma il capo mi lascia i weekend liberi. Probabilmente perché, più che da meccanico, gli faccio praticamente da elettricista- rispondo.

- Come mai?-.

Scrollo le spalle.

- Preferisco lavorare a contatto con macchinari e quadri elettrici che con le macchine vere e proprie- affermo.

- Allora perché non fai l'elettricista?-.

- Non ho trovato lavoro, e ormai mi sono abituato; è un bell'ambiente- spiego.

- Capisco...- mormora.

- Allora, quando proviamo?- le chiedo.

Lei si guarda intorno, quasi come se temesse che qualcuno possa sentirci.

- Quando sei libero?-.

- Lavoro tutti i giorni dalle 8:00 alle 18:00, più una pausa di un'ora a mezzogiorno per mangiare- le rispondo.

Lei ci pensa un attimo.

- Mercoledì non ho lezione; puoi venire da me appena finito il lavoro- mi propone.

- Volentieri. Così ti farò vedere come sono bravo con... La chitarra. Come suono bene la chitarra- affermo, vedremo la sua espressione omicida.

Lei annuisce, soddisfatta.

Poco dopo tocca a noi; prendo per tutti dei pop corn e una coca cola, più delle caramelle per cui a quanto pare Mina va pazza.

- Che rapporto hai con Mina?- chiedo a Jirou mentre usciamo.

- Le voglio bene, ma a volte è fin troppo esuberante; non riuscirei ad averla in stanza come fa Hagakure- racconta.

- Tu con chi sei?- le chiedo.

- Con Momo-.

- Lei ti piace vero?-.

Jirou spalanca gli occhi.

- Ogni volta che parli di lei sei sulla difensiva, come se volessi proteggerla da tutto. Ed i tuoi occhi assumono una sfumatura diversa- le faccio notare.

In realtà, avere la sua conferma mi farà male, lo so; però al momento lei è con me, non con Momo.

E voglio concentrarmi solo su questo.

- Mi è piaciuta per molto tempo- mormora.

Per qualche motivo, la sua risposta mi rassicura.

- Oh, cibo!-.

Mi volto e vedo Mina e Sero venirmi incontro.

- Andiamo verso la sala? Il film sta per iniziare- propongo, dando a ciascuno un pacchetto di pop corn ed una bibita.

Mina mi ruba dalle mani le caramelle.

- Il primo che arriva in sala vince!- urla, iniziando a correre.

Io e Sero ci lanciamo all'inseguimento.

Mi volto verso Jirou.

- Tu non corri?- le chiedo.

- È imbarazzante- mormora lei.

Torno indietro e la prendo per mano.

- Però è divertente no?- chiedo.

Lei annuisce.

- Allora divertiamoci!-.

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