STEFANIA'S POV

Mi sveglio verso ora di cena. Non allungo la mano e sento che non c'è accanto nessuno. Beh che mi aspettavo? Che Gabriele restasse con me? Che brava illusa che sono.

Piano piano mi metto a sedere e mi prendo la testa tra le mani. Ho un mal di testa atroce. Mi alzo e vado in bagno a sciacquarmi il viso.

Mentre sono in bagno, sento la porta della camera aprirsi e due voci discutere. Resto chiusa in bagno.

Al: "Non avevi detto che dormiva??"

G: "Sì, ma sarà andata in camera tua a parlare con la Vera"

Al: "Bah può darsi. Comunque lo sai che non puoi continuare così, vero Gabriè?"

G: "Sì, ma non so che altro potrei fare. Non riesco a starle lontano e ogni volta che le sono vicino sento la voglia di abbracciarla e baciarla..."

Al: "Dio! Gab sei proprio cotto. Ti sei preso una cotta colossale per lei!"

Sento una morsa allo stomaco. Chi è questa lei? Chi è 'sta cogliona che ha rubato il cuore del MIO Gab??

Aspetta...ho detto mio??? Oh mio Dio! Sto dando veramente i numeri!

G: "Comunque penso di non dirle nulla. Non so se prova qualcosa per me, anche se sembra di no, è non voglio rovinare la nostra amicizia"

Al: "Lei non prova nulla??? Ma sei fuori di testa!?!? Cazzo si vede lontano un miglio che anche lei è stra cotta di te!! Solo che non vuole ammetterlo, ne ha paura"

G: "E va bene, farò finta di crederti"

Al: "Non devi fare finta, devi credermi!!"

G: "Eh va bene, va bene. Dai ora andiamo a cena"

Quando loro escono, io esco dal bagno e aspetto il momento giusto per entrare in salotto senza che loro mi vedano.

Devo scoprire chi è 'sta lei...DEVO!

Comunque no, non sono gelosa, non posso esserlo di qualcosa che non è mio...almeno non dovrei esserlo...

G: "Hey dov'eri finita? In camera non c'eri"

S: "Ero in bagno"

G: "Uhm...hai sentito qualcosa di quello che ci siamo detti io e Ale??"

S: "No, perché? Avrei dovuto?"

G: "Cosa?? No, cioè era indifferente. Volevo solo saperlo"

S: "Va bene. Vado dalla Vera"

E come per magia lei entra in salotto.

S: "Che puntualità! Stavo giusto venendo da te!"

V: "È ovvio! Ci leggiamo nel pensiero!"

E io e la mia migliore amica ci abbracciamo. Non so se raccontarle di ciò che ho sentito. Alla fine opto per dirglielo più avanti. Non voglio che si faccia problemi per questo.

Arrivano anche gli altri, così ci mettiamo tutti insieme a cenare.