Capitolo 62
Un rumore chiaro e tondo arriva dritto alle mie orecchie, capisco che Cameron ha chiuso la porta. Incrocio le braccia ed aspetto che entri.
-Buongiorno piccola- sussurra avvicinandosi. Mi prende per i fianchi, ma io mi ritraggo.
-Nervosa?- domanda sorridendo.
-No, fugurati- rispondo sarcastica. Infilo il vestito che avevo preso ieri e cammino velocemente in bagno. Sbatto la porta alle mie spalle.
-Ma cos'hai?- chiede appoggiandosi alla porta.
-Nulla- dico.
Mi lavo alla veloce e pettino i capelli. Apro la porta e me lo ritrovo ad un centimetro di distanza.
Lo sorpasso ed esco dalla camera, lui mi corre dietro.
-Beth, sei impazzita?- urla.
-Impazzita, vero?! Ti sembra che non ti abbia sentito mentre parlavi con mio fratello?!- grido fermandomi di scatto e guardandolo dritto negli occhi.
Lui sta in silenzio ed abbassa il viso.
Cammino veloce verso l'uscita e quando esco l'aria fredda mi pizzica il viso arrossato dalla rabbia.
Inspiro profondamente e mi siedo sul muretto.
Oggi il cielo è così grigio e freddo. Gli alberi ormai nudi oscillano nel vento, mentre una distesa di foglie colorate si sposta sotto al mio passo delicato.
-Beth- sussurra la voce di Cam sul mio orecchio.
Non rispondo, continuo a fissare un punto vuoto mentre le immagini di prima mi scorrono davanti agli occhi.
Lui mi scosta una ciocca dal viso e mi accarezza la guancia. Mi scosto al suo tocco.
Lui sospira e china la testa.
-Per favore ascoltami- mormora con voce roca.
-Stai in silenzio per piacere- dico respirando profondamente.
Cerco di nascondere in un angolo buio tutta la mia rabbia e la mia delusione.
Il cinguettio degli uccelli é l'unico a parlare. Il cortile è isolato, tutti sono a lezione.
Dopo un po' di tempo Cameron si alza.
Lo guardo.
-Non mi sembra che tu abbia tanta voglia di parlare- dice a denti stretti.
Cerca di evitare il mio sguardo.
-Non ho voglia di parlare con te- rispondo fredda.
-Sai una cosa? Nemmeno io ho voglia di parlarti, continua a credere ciò che vuoi, tanto fai sempre così. Dici che è il tuo modo per difenderti, ma in realtà è solo uno dei tanti capricci da bambina viziata! Fai di testa tua, fai come vuoi, tanto finisce sempre così!- urla guardandomi dritta negli occhi.
Il suo sguardo mi fa quasi uscire le lacrime dagli occhi.
-Allora vattene, dai vattene!- grido sull'orlo delle lacrime.
Subito dopo scoppio a singhiozzare.
Cameron rimane un paio di secondi a fissarmi e so che vorrebbe venire qui ad abbracciarmi, ma sa che lo rifiuterei.
-Va bene- sussurra avvicinandosi al mio viso.
Mi mordo il labbro e lui si allontana.
-Vado- mormora.
La sua figura scompare mentre i miei occhi sono ancora annebbiati dalle lacrime.
Il vento si alza e l'aria gelida arriva a toccarmi fino alle ossa, provocandomi un brivido. I miei capelli finiscono davanti al viso.
"Smettila di piangere" mi urla il subconscio.
Ora la smetto.
"Smettila!"
I singhiozzi non si fermano.
"Ho detto di smetterla!"
Prendo un grosso respiro e espiro l'aria.
Cerco di calmarmi.
"Okay"
Mi alzo e cammino verso la mia classe. Mi controllo un attimo allo specchio, asciugo le lacrime e busso alla porta.
La apro delicatamente.
-Mi scusi per il ritardo- mormoro sedendomi al mio posto cercando di evitare lo sguardo di Cam.
-Beth- sussurra Erica.
-Tu hai pianto- continua poi.
Ci basta un semplice sguardo per capirci.
Scosto il viso verso la finestra e noto che ha appena iniziato a piovere. Le goccioline finiscono sui vetri e scivolano veloci su di esso. Le nuvole si accavallano l'une con le altre, sempre più grigie e buie.
Nuovo capitolo😍 che ne pensate? Che tempo fa lí da voi? Qui diciamo che il cielo è buio e grigio...😉 beh vi ringrazio perché state crescendo tantissimo e non sapete quando mi faccia felice ogni vostro singolo commento, che siano critiche o complimenti.
Vi voglio bene😀 commentate in tantissimi😍
Byee 😍
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