Pov's Beth

Entro in macchina e poso la borsa accanto alle mie gambe.

-Ti sei divertita?- domanda Cameron entrando anche lui.

-Si, tantissimo- rispondo.

Poso la mia testa sul finestrino e mi soffermo a fissare il panorama. Ormai il buio sta coprendo tutto e il blu brillante della notte, risplende fra le prime stelle che stanno spuntando.

-Sei bella quando fai così- sussurra lui tossendo.

-Grazie- dico sorridendo e guardando i suoi occhi.

Il tragitto è abbastanza silenzioso, tutto è così calmo e tranquillo. Qui con lui mi sento così stranamente protetta...

La macchina si ferma davanti al college, scendiamo e ci dirigiamo verso l'entrata. Arriviamo davanti al corridoio principale e ci fermiamo.

-Sono stata bene con te- dico guardandolo.

-Anche io- risponde sorridendo e grattandosi la nuca.

Lui si avvicina mentre io deglutisco rumorosamente. Cameron se ne accorge, appunto si allontana subito.

-Scusa- borbotta imbarazzato.

-No scusami tu, io volevo baciarti, ce in verità non volevo baciarti perché mi piaci, ma non mi dispiace baciart....- non faccio in tempo a finire la frase che le sue labbra sono già sulle mie. Il suo respiro si confonde con il mio mentre le sue mani so posano sui miei fianchi.

Ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi. Rimango a fossarlo per alcuni secondi, poi sorrido.

-Non la smettevi di parlare- sussurra spingendomi verso di lui, dai fianchi.

Un brivido mi percorre la schiena.

Mi limito a sorridere di nuovo.

-Credo sia arrivato il momento di andare- mormora lui.

-Sì, allora a domani Cam- rispondo. Mi alzo sulla punta dei piedi e gli lascio un bacio fra la bocca e la guancia. Poi mi allontano sorridendo come una scema.

Arrivo a casa, Erica non c'è. Prendo il cellulare e compongo il suo numero.

<<Pronto?>> domanda lei.

<<Erica dove sei?>>

<<Sono con Matt tranquilla>>

<<Ah okay, allora a domani >> dico e poi riattacco.

Apro il mio cavalletto e lo posiziono davanti alla grande finestra di vetro. Guardo il panorama e prendo qualche tempera. Riempio un bicchiere d'acqua e lo appoggio sul tavolo accanto a me. Bagno il pennello e lo immergo nel colore rosso. Disegno una striscia e la sfumo con l'acqua. Prendo un po' d'arancione e faccio una striscia anche di quel colore. Man mano il disegno inizia a prendere forma e il cielo rosso si contrasta con l'acqua limpida del mare che mi bagna delicatamente i piedi.
(Fa riferimento al capitolo 39)
Mi concetro maggiormente e inizio a disegnare Cameron seduto sulla spiaggia dorata. Sta lanciando una pietra in acqua. Disegno gli schizzi dell'acqua quando entrano in contatto con la pietra. Rifinisco tutto in ogni minimo dettaglio, da ogni singola venatura del cielo ad ogni piccola onda del mare. Sembra quasi una foto, una foto di un momento che vorrei rivivere. Mi allontano di dieci passi. Osservo il mio dipinto e sorrido. Infilo la felpa e esco dalla stanza. Corro fino alla camera di Cameron, poi busso e aspetto che mi apra.

Ciao amori😄 sapete in questi giorni sono molto impegnata. Mia zia ha un'associazione di ragazzi down e perciò vado lì la mattina per aiutarla. Questa esperienza mi sta insegnando tanto. E voi??  Come state?
Vi penso sempre
A presto😘