Strinse tra le dita l'ultimo foglio di carta macchiato d'inchiostro rovinato dal tempo, lasciando il permesso ad una lacrima di solcare il suo volto anch'esso cambiato negli anni.

La barba che tempo prima non faceva altro che tagliare, ora ricopriva le sue guance e la gola, i capelli che prima teneva di lunghezza media ora erano rasati.

Gli occhi nocciola erano l'unica cosa che non era cambiata, quella dolcezza, quella purezza, quell'amore che aveva provato per quelle donne era ancora lì. Incatenato tra quelle iridi, tormentato in un cuore che ne aveva passate tante e ne aveva superate altrettante, uscendone talvolta ferito ma vissuto.

Guardò il piccolo anellino d'oro che portava all'anulare sinistro ed un sorriso malinconico prese ad increspargli il volto, non prima di essere interrotto dalle sensazioni e dai ricordi indelebili.

«Amavi così tanto anche la mamma, papà?»

Una voce piccola, dolce, riscosse i pensieri di Liam che abbassò lo sguardo per guardare sua figlia, perdendosi in quegli occhioni che solo Ilya possedeva oltre lei.

Ilya.

Accarezzò una guancia della piccola Abigail Payne, vedendo un sorriso timido nascere sulle sue labbra rosee e carnose come il padre.

«Si piccolina, anche la mamma. Ma sai chi amo più di tutto e tutti, mh?»

La bambina scosse la testa ed un sorriso sincero tracciò i lineamenti del viso del castano, prima che le sue braccia la strinsero al suo petto in un abbraccio.

«Tu piccola mia, sei la mia conquista più grande.»

Mormorò in un soffio tra i capelli mori della piccola Abigail, che non fece altro che circondare l'addome del padre per ricambiare l'abbraccio e sussurrare ciò che fece sciogliere il cuore al castano.

«Ti amo anch'io, papà.»

E a Liam bastava, bastava aver lei tra le braccia per sentirsi al suo posto nel mondo.

Fine.