Andrea pov

Voltato l'angolo i miei occhi si posarono su un paio di iridi azzurre. Ma poi il mio olfatto captò un odore buonissimo, paragonabile, per gli umani, a quello di una pasta al ragù. Non riuscii a resistere e lo presi per un braccio, trascinandolo in camera mia e lo morsi. Non accadeva spesso che io perdessi il controllo, ma tra il suo profumo del suo sguardo non aveva potuto resistere.

Giovanni pov 

Quello strano ragazzo dagli occhi verdi mi prese per un polso e mi portò in una camera (probabilmente la sua) e mi morse il collo; da lì in poi non capii più nulla. 

Dopo non so quanto tempo mi risvegliai nella mia stanza molto dolorante, mi guardai il corpo e lo trovai pieno di morsi, buchi, graffi e tagli, anche se non sapevo come me li fossi procurati. In quel momento entrò Giorgio nella mia camera, che quando mi vide sveglio si precipitò al mio fianco, iniziando a farmi un bel po' di domande

Gi: Giovanni, Sei sveglio! Come ti senti? Stai meglio? 

G: Sì Giorgio sto meglio, ma come mi sono fatto tutte queste ferite?

Gi: Quali ferite?

Mi guardai il corpo e in effetti le ferite sul mio corpo erano sparite, non so bene come 

Gi: Vabbé, hai fame o vuoi riposare?

G: preferirei riposare, mi sento come se un martello pneumatico mi avesse martellato le budella. 

Gi: Ok, ti lascio dormire, a dopo

Ma io mi ero già addormentato.

Giorgio pov

 Entrai nella stanza dove erano tutti riuniti, e mi rivolsi ad Andrea

Gi: Certo che ci sei andato giù pesante, quel povero umano aveva tantissime ferite, ho dovuto impegnarmi moltissimo per nasconderle al suo sguardo

F: Senza contare che toccava a me, adesso quello lì è legato a te per sempre brutto bastardo

A: Andiamo, non ti scaldare, ne troveremo un'altro

F: Sarà meglio...

L. Andrea, adesso però è una tua responsabilità fare in modo che duri per almeno sei mesi, se no gli umani inizieranno a sospettare qualcosa

A: ok, sarà fatto

L: molto bene.

*spazio autrice*

La faccenda  inizia a farsi lentamente più chiara, teorie? A dopodomani

Ele