Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Non sei sola

Ricordo bene come sono finita in questa situazione. Dopo la foto del mio compleanno con Viktor tantissime ragazze mi hanno scritto su tutti i social insulti di tutti i tipi dandomi persino della puttana. Stavo tornando a casa dopo un allenamento e ho visto quello che non volevo. Mia madre era a terra, il petto sporco di sangue e gli occhi spalancati mentre la bocca faceva fuoriuscire del sangue. Un ambulanza arriva e la porta via. Io cado in ginocchio.

-GIULIA!-

-che cazzo è successo...-

-una macchina...-

Corro a casa e mi chiudo in camera mia. Yuri non è ancora tornato e Seika è in camera sua a dormire. Ricevo una chiamata al numero di casa.

-sì?-

-è Giulia Katsuki?-

-sì. Sono io-

-la chiamo dall'ospedale-

-a-allora?-

-condoglianze-

No... no... Non può... no... ti prego Dio... mamma... no...
Gli altri giorni li passo in depressione completa. In questo momento sto cercando di rimuovere le ultime tracce di sangue dalla vasca. Appena ho fatto metto la mia felpa ed esco. Ho smesso di parlare con i miei amici, di uscire con loro, di vedermi con Viktor... ignoro tutti i messaggi e le chiamate. Yuri è preoccupato per me, Seika invece prova a sostenermi. Io ho sempre litigato con mia madre anche se non sembra. Pensavo addirittura che la odiassi e che anche lei mi odiasse. Sono per strada e mi fermo al ponte che da sul mare.

-Giulia!-

È Viktor. Non mi giro e continuo a guardare a terra mentre mi appoggio alla ringhiera del ponte. Lo sento toccarmi una spalla

-è Luglio. Non hai caldo?-

-no... sto bene-

Mi allontano e vado a casa. Da quando mia madre non c'è più Yuri ha iniziato a lavorare, Seika fa un lavoro Part-Time e io resto a casa. Lola dorme sul divano quando arrivo a casa. Prendo la bottiglia di birra dal cassetto nascosto della mia camera e bevo metà bottiglia. Poi la riposo. Guardo l'ora. Le 12:30. Comincio a preparare il pranzo. Mentre peso la pasta il mio sguardo cade su quell'oggetto. Quell'oggetto che mi fa dimenticare tutto. Che mi fa provare dolore però che mi consola. Quell'oggetto in cui ho trovato conforto. La lama di quel coltello che giace sul bancone.

So che è sbagliato, ma è colpa mia ed è giusto punirmi.

Questi due capitoli saranno dedicati a tutte le persone autolesioniste e dipendenti dell'alcol

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro