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Capitolo 19

Grayson's pov

Quel giovedì mattina mi svegliai di buon umore, era da quasi una settimana che aspettavo con ansia questo momento e non vedevo l'ora di entrare in attenzione.

Il giovedì era giorno di chiusura per il negozio di Alexander Ligthwood e sarebbe stato a casa da solo, questo perché sua figlia sarebbe stata fuori per un pò di compere con due ragazze con cui aveva stretto amicizia.

Quella sarebbe stata la prima volta che avrei visto casa Ligthwood e sarebbe stata l'ultima volta che Bella sarebbe uscita, senza di me almeno.

Adesso mi trovavo in macchina, davanti alla casa. Spensi il motore ed uscii. Portai le chiavi nella tasca posteriore dei jeans, sorrisi mentre salivo le scale che portavano all'ingresso. Bussai alla porta, passai una mano tra i capelli disordinandoli più di quanto già lo fossero. Un ghigno divertito si formò sul mio volto quando la porta venne aperta, nello stesso momento in cui mi appoggiai allo stipide con un braccio. L'uomo mi guardava confuso, era leggermente più alto di me e sicuramente aveva il compito di intimorire tutti i ragazzi che si avvicinavano alla figlia, ma con me non ci sarebbe riuscito.

-Posso aiutarti?-chiese stranito dalla mia presenza

-Penso proprio di si, Alexander.

-Ci conosciamo?

-Ma certo, sicuramente hai sentito parlare tanto di me. Io sono l'Alfa.

Ricordavo benissimo quei ragazzi che erano entrati nel suo negozio solo per sbattergli in faccia il fatto che sua figlia uscisse con me. Accadde prima che Bella facesse quella scelta, prima che io progettassi tutto questo.

Un mix di emozioni passò nei suoi occhi:confusione, rabbia, realizzazione, disgusto, di nuovo confusione.

-Posso entrare?Credo che io e te dobbiamo parlare di alcune cose.

-Non abbiamo niente da dirci.

-Io penso di si...suegro.-lo dissi con così tanta malizia che se fossi stato in lui, mi sarei dato un pugno. Dalla maniera in cui strinse la mano, seppi che aveva avuto la mia stessa idea.

-Bella non c'è e non deve sapere che sei passato.-disse facendosi di lato per permettermi di entrare.

Di questo mi sarei occupato in secondo momento. Entrammo in cucina, lui si fermò vicino al bancone della cucina con le braccia incrociate.

-Allora?

-Le notizie girano in fretta da queste parti Alexander, sopratutto quando hai le mie conoscenze.-dissi

Lui inarcò il sopracciglio, forse incuriosito da quel discorso.

-E tutti abbiamo iniziato a chiederci perché mai, un uomo che aveva una figlia, avesse mai deciso di venire a Bradfort. Nel negozio di un mio caro vecchio amico.-continuai prendendomi il mio tempo.- Allora ho saputo che eri qui per dare alla tua unica figlia un futuro migliore...Un gesto molto, molto nobile.-dissi in tono cupo, scandendo bene la parola "unica".

I suoi occhi si spalancarono e il colore abbandonò le sue guance. Avanzò velocemente verso il tavolo, pensai che volesse colpirmi, ma invece si sedette di fronte a me, i suoi occhi parlavano da soli: lui sapeva che io sapevo.

-Ti prego...no...Cosa vuoi?Ti darò tutto.

-Oh, ora si che ragioniamo.-dissi poggiandomi indietro contro la sedia-Anche se io credo che tu sappia che cosa io voglio.

-Mia figlia non merita di stare con uno come te.

-Questa é bella.

-Come scusa?

-Pensi che tua figlia non mi voglia?Perché ieri mentre la toccavo, mi sembrava che emettesse dei versi di piacere che rendevano più chiaro che mi volesse. E poi mi ha implorato di scoparla. Tutto questo in un bagno pubblico.

Se c'era una cosa che amavo molto di più del sesso, alcool, delle sigarette e dalla droga e del terrorizzare le persone, era infastidirle.

-Comunque non chiedo la tua benedizione, da te voglio che smetta di mentirle. Voglio che tu le dica proprio quello che hai paura possa dirle io.

-Non la conosci come la conosco io. Potrei perderla per questa storia.

-Le hai mentito per una vita, Alexander, quindi o glielo dici tu o lo dico io.

-Non so nemmeno come spiegarglielo.

-Facile: Papà quando era un adolescente in preda agli ormoni, ha conosciuto una donna prima di tua madre, quello che non sai é che quella donna era incinta di un figlio mio. Sorpresa!Cameron Dallas é il tuo fratellastro!-esclamo ironico

La porta della cucina venne aperta di scatto, e i suoi occhi lucidi e sconvolti si posarono sul padre.

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