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Capitolo 41

"Quando sei davanti a due decisioni lancia in aria una moneta,non perchè farà la scelta giusta al posto tuo, ma perchè nell'esatto momento in cui essa è in aria, saprai improvvisamente in cosa stai sperando di più"
(Bob Marley)

Dicembre non si smentiva mai. Le strade di New York erano letteralmente ricoperte di neve, dei lunghi ed immensi tappeti bianchi.

Mia madre mi aspettava in una caffetteria vicino la Sesta Strada e putroppo non avevo modo di arrivarci se non a piedi. Abby mi aveva accompagnata fino ad un certo punto, ma poi le avevo detto di lasciarmi a metà strada, avevo bisogno di rimanere sola e pensare alle parole adatte. Non volevo essere troppo cattiva ma nemmeno troppo indulgente.

Per non far scoprire nulla a mio padre, avevo inventato una scusa per non farlo insospettire e mi ero fatta venire a prendere dalla mia amica per rendere il tutto più credibile.

Questa domenica non eravamo invitati da nessuna parte e mio padre preferiva rimanere a casa date le condizioni in cui si trovava New York.

Abby mi aveva detto di stare tranquilla, di ascoltare la sua versione dei fatti e non accennare nemmeno per sbaglio l'incontro avuto con Louis il giorno prima.

Quando arrivai di fronte alla caffetteria, mi misi a sbirciare dal vetro. Mia madre era seduta in un tavolino abbastanza appartato.
Tirai un lungo respiro e spinsi la porta.

Entrata nel locale, fui investita da una ventata d'aria calda e mi sentii più rilassata. Senza pensarci due volte mi diressi al tavolo di mia madre e mi accomodai senza fare troppe cerimonie.

"Ciao mamma." La mia voce risuonò atona.
"Ciao Noelle, pensavo non venissi più." Sfoggiò uno dei suoi sorrisi, quelli che tanto amavo e che mi scaldavano il cuore. Gli stessi che non vedevo più da mesi.
"E per quale motivo mi sarei dovuta tirare indietro? Non hai idea di quanto grande sia la mia voglia di sapere." Feci anche io un sorriso, ma ero più un gesto di sfida che d'amore.
"In tutto questo tempo ti sei sempre nascosta. Ho creduto che il tuo messaggio fosse stato solo un gesto impulsivo." Sapevo benissimo che tattica stava usando. Parlava con voce dolce per celare il tono di sfida che avrebbe voluto adottare.
"Beh, bando alle ciance. Non ho tempo da perdere, perciò, comincia a raccontare." Dissi velocemente e tenendo gli occhi fissi nei suoi. "E se potessi fare in fretta, te ne sarei immensamente grata, ho svariati commissioni da svolgere." Conclusi.
Alle mie ultime parole lei scoppiò in una fragorosa risata.
"Che figlia impegnata che ho! E dimmi, che tipo di cose devi fare da non avere abbastanza tempo?" Chiese mia madre.
"Cose di famiglia." Tagliai corto. In realtà non avevo alcuna fretta, volevo semplicemente farla incuriosire.
"Ovvero?" Chiese poggiando una mano sul viso come per sostenersi.
"Te l'ho già detto. Sono cose di famiglia e tu non ne fai più parte, perciò, non credo ti possano interessare." Fui fiera della mia risposta. Si crucciò in volto e poi i suoi occhi si trasformarono da sicuri e beffardi ad incerti e curiosi. "Sto aspettando." Dissi fissandola e picchiettando le unghie sul tavolo.
"Ti chiedo solo di farmi parlare fino alla fine, nessuna interruzione, poi potrai farmi qualsiasi domanda ti passi per la testa." Disse prima di cominciare a raccontare.
Anche se avevo cercato di fare la dura e farle credere che non fossi così terrorizzata dalla verità, quando aprì la boccaper parlare, il mio battito aumentò e le mani cominciarono a sudare ed ero più che certa che non fosse l'alta temperatura a farmi sentire così.

"La prima volta che io e Darren ci siamo incontrati, ero appena arrivata in ufficio. Lui era nuovo, il capo lo aveva assunto più per conoscenza che per bravura nel mestiere.
All'inizio ero un pò infastidita dal suo arrivo perchè quel posto non se l'era di certo meritato, io avevo dovuto sudare per entrare a far parte di quello studio.
Un giorno, eravamo rimasti solo io e lui perchè etrambi avevamo un lavoro importante da terminare, e così, nonostante gli avessi fatto capire che non mi andava a genio, si avvicinò ugualmente e cominciammo a parlare." Più mia madre andava avanti con la storia, più la mia voglia di assestarle un bel pugno dritto in faccia cresceva. Un gesto molto amorevole da parte di una figlia, insomma.

Era passata già mezz'ora da quando aveva cominciato a raccontare questa oscena assurdità e le mie orecchie non ne potevano più.

"Alla fine, anche se è stato difficile, ho scelto lui a tuo padre. Mi rendeva davvero felice e mi faceva sentire una donna diversa.
Per quanto riguarda Louis, ammetto di essere stata un pò invadente. Tu non volevi parlarmi ed io avevo bisogno di sapere come stavi, come procedeva la tua vita e cosa provavi nei miei confronti, così, ho chiesto a Louis di avvicinarsi a te, di diventare tuo amico. Ma non mi ero nemmeno posta il problema che, una volta averti conosciuta, si sarebbe potuto innamorato di te, nè che tu ricambiassi il sentimento. Quando mi aveva detto che lo odiavi, ero disperata, lui era l'unico a potermi aiutare. Avevo chiesto aiuto al fratello di Darren, Steve, ma si era rifiutato dicendo che non poteva farti una cosa del genere. Poi le cose hanno cominciato a prendere la piega sbagliata; Louis aveva cominciato a ricattarmi ed io risposi allo stesso modo. Tu diventavi ogni giorno più curiosa e avevo paura che scoprissi tutto. Alla fine, quando venni a sapere che tu e Louis stavate insieme, andai su tutte le furie. La sua era stata una mossa azzardata.
Col passare dei giorni avevamo capito che era meglio smetterla di litigare e ricattarci a vicenda. Tra te e lui sembrava andare tutto bene e tu non sembravi più tanto curiosa, così, lasciai che il tempo sistemasse le cose e mi misi in disparte.
Dopo pochi giorni mi accorsi di quanto mi desse fastidio il rapporto che si era creato fra voi due. Avevi preferito un estraneo a me, avevi lasciato che ti riempisse la testa di bugie ed il cuore di dolori, ma non mi avevi mai permesso di provare a cucire le tue ferite. Persino quando hai avuto l'incidente hai provveduto a tenermi alla larga da te e dal resto della famiglia.
Ero distrutta dal dolore a tal punto da rimuginare giorno e notte su cosa potevo fare per separarti da Louis. Poi tu sei piombata a casa nostra e hai scoperto tutto, a quel punto non c'è più stato alcun bisogno di allontanarti da lui, ci avevi già pensato da sola." Fece una pausa. "Ho commesso tanti errori nella mia vita, specialmente in questi ultimi mesi, ma quello di cui mi pentirò maggiormente, è stato il non riusicre a proteggerti da Louis, è stata la tua rovina, una disgrazia e non mi sentirò mai e poi mai in colpa per aver gioito della vostra separazione. Ho sempre voluto il meglio per te, e lui non lo è mai stato e mai potrà esserlo.
So che per te è difficile, ma ti chiedo il perdono. Ti imploro di perdonare tutti i miei errori e di lasciarmi tornare a far parte della tua vita." I suoi occhi erano lucidi, stava trattenendo le lacrime ma la cosa non mi faceva assolutamente tenerezza. Non provavo dispiacere, dolore, amore... Sentivo solo una grande rabbia ribollirmi dentro.
"Sai, hai totalmente ragione." Le mie poche parole accesero una luce di speranza in lei. "Hai ragione a dire che per me perdonarti è difficile, anzi, direi impossibile. Sei mia madre, cazzo! La donna che mi avrebbe dovuta crescere circondandomi d'amore e di consigli. La spalla sui cui piangere a causa di una delusione d'amore o un'amicizia finita. Quella che mi avrebbe dovuta mettere in punizione per il solo fatto di aver urlato 'cazzo' nel bel mezzo di un locale pieno di gente adulta e bambini. Ed invece non sei stata nulla di tutto questo, non in questi ultimi mesi. Giorno dopo giorno hai pensato a come rovinare la mia felicità, quell'insignificante briciolo di speranza che mi era ancora rimasto e che mi faceva andare avanti. Hai detestato così tanto ciò che legava me e Louis, da non accorgerti quanto lui mi rendesse davvero felice, quanto mi facesse stare bene.
Hai detto di aver sempre voluto il meglio per me, ma hai pensato prima a tè stessa. Hai messo la tua volontà davanti alla mia. Non so se sono sempre stata io quella cieca o tu quella abbastanza brava da nascondere ciò che realmente sei. L'unica cosa che so, è che sono talmente delusa da te, però, non riesco a provare molto, forse perchè me lo aspettavo." Dire tutte quelle cose fu liberatorio. Sfogarmi così era quello che aspettavo da tempo e mi sentivo bene. Cosa che non poteva dirsi di lei.
"Prima che tu possa dire altro voglio precisarti che il ruolo di madre non ti si addice nemmeno  lontanamente. Per uno stupido uomo hai lasciato la tua famiglia. Tuo marito, quello che dicevi essere l'amore della tua vita. Dylan e Ryan, le tue piccole pesti. Loro avevano bisogno di te e tu li hai abbandonati. Per non parlare di Tyler. Dov'eri quando ha attraversato uno dei periodi più brutti per un ragazzo della sua età? Dov'eri quando i gemelli si sedevano a tavola e non toccavano cibo aspettando che tornassi? Dov'eri quando papà piangeva ogni notte con la tua fede fra le mani? E dov'eri quando avevo bisogno di te più che mai? Tu non c'eri. Ecco la verità, non eri presente. Perciò, non venirmi a parlare di amore e protezione materna, perchè tu non sei stata in grado di essere nostra madre. Hai perso ogni facoltà da molto tempo. Ormai Dylan e Ryan hanno capito che non tornerai. Tyler ha superato quel periodo, e quando ha bisogno, sa con chi parlare. Papà è andato avanti. Ed io, io sono cresciuta, maturata e ho capito che nella vita certe persone sono solo di passaggio e altre sono destinate a restare. Non avrei mai pensato che tu potessi far parte della prima categoria, insomma, sono tua figlia, sangue del tuo sangue, eppure, mi hai delusa a tal punto da darmi la forza di rialzarmi e continuare ad andare avanti più forte di prima, ma senza di te." Mi accorsi del peso delle mie parole quando notai il suo volto rigato dalle lacrime.
Un anno fa non avrei mai pensato di poter parlare così a mia madre, ma adesso era tutto diverso e il mio cuore era troppo ferito. Anche se in pillole diverse, le avevo dato la stessa medicina che tempo fa lei aveva dato a noi. Faceva male pensare al passato, ma faceva ancora più male pensare al futuro. Le cose erano state chiarite e risolte e avevo ormai capito cosa dovevo fare.

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Buon pomeriggio! Ecco il nuovo capitolo. Se vi è piaciuto lasciate pure un like ❤️ Finalmente oggi sono cominciate le vacanze e spero di poter aggiornare il prima possibile.
La storia sta per giungere al termine e non vedo l'ora di arrivare all'ultimo capitolo 😍 Non ho avuto tempo di rileggerlo, perciò, appena possibile lo farò e correggerò gli eventuali errori

Nel caso vi interessasse, sto scrivendo una nuova ff, si chiama Secrets, passate se vi va'. Un bacio e buone feste x

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