Giselle si aggirava per la casa di Isabel curiosa.
Era una casa molto bella non poteva non negarlo.
Giselle: wow, bella.casa
Isabel: bè, mio papà lavora come infermiere e mia madre fa la giornalista, un buon lavoro insomma
Giselle: e non hai fratelli o sorelle?
Isabel: ho un fratello maggiore ma vive da un anno a Manchester, va al college e lo vedo durante le vacanze o nei fine settimana uno sì e uno no
Giselle: capisco, io ho una sorellina più piccola
Isabel: ah sì, Darcy, me ne avevi parlato, senti...ora cosa pensi di fare con i tuoi genitori?
Giselle: onestamente...non lo so, che dovrei fare secondo te? Io....vorrei solo avere qualcuno che mi capisca, e babbo non riesce, so che non dovevo dare quello schiaffo a Doris ma....cazzo lui non mi ha voluto ascoltare e ha ascoltato solo quella scema di Doris ha detto facendomi spacciare per una bulla e lei la vittima innocente
Isabel: sì....capisco....e capisco la tua reazione a scuola quando sei andata via e non mi hai degnata di uno sguardo
Giselle: mi vergognavo, lo sai che odio la violenza e avevo promesso di non usarla mai
Isabel: lo so, ma non diamoci peso, che ne pensi se ora andiamo da mamma e facciamo qualcosa per cambiare umore? Mi ricordo ancora quando all'orfanotrofio la signorina Grace organizzava quelle festicciole e tu ti buttavi a capofitto in cucina per preparare qualcosa
Giselle: sei sicura che a tua madre vada bene?
Isabel: certo, dai vieni, mamma adora cucinare quando non lavora e oggi è la sua giornata libera
Giselle si alzò e seguì Isabel in cucina dove si trovava la madre di quest'ultima che sorrise nel vedere la figlia con la sua amica che da tanto tempo avrebbe voluto conoscere dato che quando avevano adottato Isabel l'aveva vista poco o nulla.

Angolo autrice

Isabel e Giselle, vorrei averla un'amicizia come la loro

E ora?

Che accadrà?

Alla prossima!