Quella notte....

Giselle si girava da una parte all'altra del letto.
Girava la testa a scatti stringendo gli occhi.
Cercava di rilassarsi ma non ci riusciva.
Poi all'improvviso ebbe come un colpo e sobbalzò alzandosi e mettendosi seduta.
Mentre prendeva fiato cercava di riprendere fiato e accese la luce sul comodino rivelando quella che era la sua nuova camera da letto.
In quel momento la porta della sua camera si aprì e vide Louis entrare preoccupato.
Louis: Giselle...ehi, stai bene? Ti ho sentita urlare!
Giselle: ho...ho urlato? Oddio mi dispiace babbo
Louis: ehi, ehi è okay, va tutto bene
Louis le si avvicinò e le prese la mano per tranquillizzarla.
Louis: che è successo? Hai avuto un incubo?
Giselle: io...io....ho sognato...che voi avevate cambiato idea e mi avete riportata in orfanotrofio...
Louis sgranò gli occhi scuotendo la testa e stringendo le mani di Giselle.
Louis: ma cosa dici? No, non lo faremmo mai, non ti potremmo mai fare una cosa simile, non siamo persone del genere, non accadrà mai, te lo prometto
Giselle: te lo prometto babbo, non voglio svegliarmi una mattina e non trovarmi più qui
Louis: non succederà Giselle, sei nostra figlia e una sorella maggiore, sei parte della famiglia
Giselle sorrise per quella che le sembrava la milionesima volta nella giornata prima di lasciarsi abbracciare e baciare sulle guance da Louis prima che lui la prendesse in braccio e la portasse in camera sua assieme a Harry che nel frattempo dormiva  placidamente e non si era accorto di nulla.
Louis ridacchiò a quella scena scuotendo la testa, tenendo sempre in braccio Giselle la mise in mezzo tra loro due e poi si infilò anche lui nel letto cercando di non fare rumore e svegliare il marito.
Poi iniziò ad accarezzare i capelli di Giselle finché lei non si rilassò e si addormentò anche lei.
Con Darcy aveva sempre funzionato e a quanto pare anche con Giselle funzionava.
E la cosa lo rasserenò.

Angolo autrice

Louis che consola Giselle

Cute

E ora?

Che accadrà?

Alla prossima!