i-io sono...
Giselle aprì gli occhi venendo colpita da una forte puzza di medicinali.
Sbatté più volte le palpebre e si guardò intorno capendo che si trovava in una stanza d'ospedale.
Cercò di mettersi seduta e iniziò a ricordare.
Era a scuola, in palestra e stava facendo esercizi di pallavolo, stava parlando con Isabel quando all'improvviso si era sentita strana e aveva perso i sensi.
E ora era lì.
In qualche modo riuscì ad alzarsi e andò verso la porta per chiedere spiegazioni a qualche medico ma si fermò quando riconobbe le voci dei suoi genitori che stavano parlando con una donna.
Probabilmente una dottoressa.
Quindi aprì uno spiraglio della porta in modo da non farsi scoprire e si mise in ascolto.
Dottoressa: ho parlato con la direttrice dell'orfanotrofio da cui arriva vostra figlia e ho avuto le mie conferme, avevo notato una somiglianza tra Karol e Giselle
Harry: lei conosceva la madre biologica di Giselle?
Dottoressa: non dovrei dire queste cose per il segreto professionale ma in questo caso dovete sapere, sì, conoscevo sua madre, era una mia paziente e venne da me qualche tempo prima che morisse assieme al marito
Louis: sì, sono morti perché si erano gettati da un ponte, così ci ha detto la signorina Grace
Dottoressa: esatto
Harry: che cosa vuole dirci?
Dottoressa: la madre di Giselle venne da me perché si sentiva strana e dopo una visita scoprii che aveva un tumore al cervello all'ultimo stadio e quindi le rimaneva poco tempo da vivere
A quelle parole Louis per poco non si sentì male mentre Harry impallidì.
Louis: la prego....non mi dica che Giselle...ha un tumore al cervello all'ultimo stadio?!
Dottoressa: i sintomi sono gli stessi in base a quello che mi avete detto ma dagli esami effettuati quello che ha Giselle è al primo stadio, siamo stati fortunati a prenderlo subito, ha alte possibilità di salvarsi, ma dovrà affrontare la chemioterapia e un operazione delicata per sconfiggerlo
Harry e Louis si guardarono incapaci se calmarsi al sapere che Giselle se la sarebbe cavata o che avesse un tumore al cervello che aveva ereditato dalla madre biologica.
Giselle nel frattempo aveva sentito tutto ed era scioccata mentre si allontanava dalla porta e si rimise nel letto a guardare il soffitto.
Giselle: i-io sono....no, non è possibile....ora babbo e papi non mi vorranno più e farò la fine di Serena...
Giselle aveva voglia di piangere ma quando vide la porta aprirsi scacciò via quella voglia e cercò di mostrarsi tranquilla anche se dentro stava morendo.
Angolo autrice
Giselle ha un tumore al cervello 🥺
Chi è quella Serena che ha menzionato?
E ora?
Che accadrà?
Alla prossima!
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