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come vuoi

Ore dopo....

Giselle stava cercando di risolvere dei noiosissimi e, a suo parere, difficilissimi esercizi di matematica.
Mentalmente ringraziava di avere già fatto i compiti delle altre materie e di avere lasciato matematica per ultimo sennò avrebbe accumulato troppa roba e non le andava di averne troppe tra i piedi o come minimo sarebbe impazzita.
Non guardava nemmeno l'orologio da ore e stava letteralmente per trattenersi dal lanciare tutto per terra e mandare a quel paese ogni cosa.
Ma non se la sentiva di gettare la spugna, soprattutto se il professore di matematica che aveva era un antipatico ossessionato dal dare anche valanghe di esercizi su un solo argomento.
A volte pensava che se li inventasse sul momento se non c'erano sul libro così ognuno doveva inventarsi il risultato a caso senza manco risolverlo.
Ad un certo punto qualcuno bussò alla porta ma Giselle neanche se ne accorse talmente assorta nei suoi pensieri così la porta si aprì ed Harry entrò vedendola ancora davanti alla scrivania con la testa china sui libri.
Stava lì da almeno quattro ore.
E sinceramente era un po' preoccupato, così le si avvicinò e le scosse una spalla facendola sobbalzare.
Giselle: Dio papà!
Harry: scusami, non volevo spaventarti, ero passato per vedere come stavi, stai qui da ormai quattro ore così ed ero preoccupato, qualcosa non va?
Giselle: no, nulla, solo degli esercizi di matematica impossibili, sto per esplodere, cervello compreso
Harry: dai, non dire così, vuoi una mano?
Giselle: no, posso farcela da sola
Harry: come vuoi....sei sicura? Dalla tua faccia sembra che invece stai invocando qualcuno che ti salvi!
Giselle: si nota così tanto?
Harry: un po', dai, ora avvicino una sedia e ti dò una mano, okay?
Giselle: va bene
Alla fine dopo una mezz'oretta abbondante finalmente Giselle poté chiudere quel maledetto quaderno e metterlo nello zaino e poi sfilare il cellulare che aveva lasciato dentro, "per evitare distrazioni" a detta sua.
Harry: bene, abbiamo finito, cosa si dice?
Giselle: papà, non ho cinque anni...ma grazie dell'aiuto
Harry: non c'è di che, se hai ancora bisogno parlane con me o con babbo e ti aiutiamo in qualche modo.....e ora, per festeggiare di aver finito di fare esercizi di matematica lunghi come la fame, ti va di fare qualche dolcetto?
Giselle: siiii, recupero il libro di ricette che mi ha lasciato la signorina Grace e arrivo
Harry: come vuoi
Giselle recuperò il libro e uscì dalla camera seguita da Harry.
Non vedeva l'ora di mettersi all'opera.

Angolo autrice

Momento tra Harry e Giselle

Nel prossimo capitolo avremo qualche diverbio tra Giselle e Louis

E so già che probabilmente mi odierete

E ora?

Che accadrà?

Alla prossima!

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