Uno scheletro come amico?
Frisk riaprì gli occhi di soprassalto, impanicato. Si ritrovava fra le braccia di Toriel, quando la loro battaglia era finita.
Il bambino si guardò intorno confuso, non capendo che cosa era successo. L' unica cosa che si ricordava era Your Best Friend che lo infilzava con le radici, per poi mormorare qualcosa prima che lui morisse.
《Sono morto?!》Pensò Frisk, terrorizzato. 《Ma Toriel mi sta abbracciando... questo vuol dire che...》
Il bambino guardò dietro la donna, ciò che vide gli fece quasi venire un' infarto.
Vicino alla donna, c' era una capra antropomorfa, vestita con una lunga tunica viola, dalle maniche bianche e con ricamato sul petto il simbolo del Delta Rune.
Era Heartchache.
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Il bambino arrivò al corridoio dove era morto, vide che accanto a un muro c' era una pozza di sangue.
All' improvviso spuntò dal pavimento Your Best Friend.
Frisk gemette dalla sorpresa, ancora aveva grandi difficoltà a digerire cosa era successo.
"Non me l' aspettavo!" Disse il fiore con tono calmo. "Congratulazioni, caro Joestar! Hai appena ottenuto il tuo Stand! Ed è anche speciale... perchè non provi a evocarlo?"
Frisk corse via, ma poi Your Best Friend lo bloccò con un muro di radici, poi all' improvviso apparì davanti a Frisk un piccolo cuore rosso.
"Y-Your best Frie-" Sussurrò Frisk, prima di venir interrotto dal fiore. "Flowey." Disse quest' ultimo.
"Il tuo Stand è in grado di farti resuscitare. Se morirai, tornerai in vita in un punto del tempo dove hai provato una forte emozione positiva. Capito?" Spiegò la pianta.
Frisk, quasi sul punto di piangere, annuì con la testa.
"Bene. Ah un' ultima cosa: una volta che morirai, solo io manterrò i ricordi dei tuoi precedenti tentativi. Adesso... buona fortuna!" Disse infine Flowey, prima di scomparire dentro il pavimento assieme alle sue radici.
Il bambino sospirò ricacciando indietro le lacrime. Guardò avanti e vide l' uscita delle Rovine.
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La porta della casa si chiuse con uno scricchiolio, uno scheletro era entrato.
Lo scheletro indossava una maglietta viola chiaro, indossava anche un Gakuran sbottonato, con la parte inferiore che toccava quasi terra. Al colletto della divisa era attaccata una catena di un giallo sbiadito. I suoi pantaloni erano da ginnastica, completamente neri, ma con una linea bianca ai lati, una per ogni gamba. In testa indossava un cappello nero con visiera, che sembrava essere rotto dietro.
"SANS!" Urlò una voce. Subito dopo scese dalle scale un' altro scheletro, ma era molto più alto rispetto all' altro. Indossava un parapetto bianco, sul quale in alto a destra era ricamato il simbolo del Delta Rune. Indossava anche una sciarpa, dei guanti e stivali rossi. Le parti scoperte (tranne la testa/il cranio) erano coperte da una specie di tuta aderente nera.
"IL MAESTRO ERA PREOCCUPATO PER TE! DOV' ERI FINITO?" Chiese lo scheletro alto. Accanto a quest' ultimo c' era un ragazzo, che indossava lo stesso outfit dello scheletro.
"Bonetrousle ha ragione! Stavi cercando qualche umano?" Chiese il ragazzo, con un tono fra il preoccupato e il speranzoso.
Lo scheletro con il cappello guardò il ragazzo.
"Eh, no." Rispose lo scheletro "Non ne è passato neanche uno."
"Capisco..." Sospirò il ragazzo. "Sans, non puoi continuare così, devo catturare un' umano prima o poi."
Sans e stanco il bambino, poi disse: "Beh, adesso devo tornare al mio punto, ci vediamo più tardi."
Sans fece per uscire, ma sentì Bonetrousle tenerlo per una spalla. Lo scheletro si voltò, e vide che l' altro scheletro gli stava porgendo un piccolo contenitore.
"RICORDATI DI QUESTE." Disse lo Stand. Sans lo guardò con orbite stizzite, poi prese il contenitore e se lo mise in tasca. Prima di uscire, lui sospirò e disse dispiaciuto: "Scusami, è che io non-" Papyrus lo interruppe subito: "E' tutto ok Sans, ti capisco!" Bonetrousle continuò: "ANCHE SE HANNO UN SAPORE BRUTTO, TI SERVONO PER STARE MEGLIO!".
Sans sorrise, ma mentre tornava alla sua "postazione di lavoro" sentì dietro di sè Papyrus che gli gridava: "Attento alla tormenta!".
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Frisk si guardò intorno, completamente spaesato. Era appena uscito dalle Rovine, e il paesaggio che si apriva a lui era una parete di roccia alla sua sinistra (dipinta come se fosse una foresta) e una lunghissima strada ghiacciata. Dove non c' era ghiaccio o rocce, c' erano due dita di neve a ricoprire il terreno. Soffiava anche un vento freddo, segno di una probabile nevicata in arrivo.
Velocemente, Frisk indossò la sua maglia e, vedendo che la strada puntava sempre dritta, iniziò a camminare.
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Nell' aria turbinavano innumerevoli fiocchi di neve, così tanti che , adesso il fresco si era trasformato in gelido, la maglia di Frisk non riscaldava più, il suo corpo aveva perso completamente la sensibilità.
Al bambino, da quanto faceva freddo, gli era quasi impossibile pensare. Allora perchè non era ancora morto? Aveva usato il suo Stand senza essersene reso conto?
Frisk, cercando di non entrare in paranoia, provò a concentrarsi sul suo respiro, ma l' aria era troppo fredda per lui.
All' improvviso sentì qualcosa toccargli la spalla.
Istintivamente, il bambino si voltò, e in quell' inferno bianco riuscì a vedere solamente una figura grigia, tremendamente familiare.
La figura stava parlando di qualcosa, ma il rumore del vento era troppo forte (e il bambino era troppo sconvolto per poter ascoltarle la figura).
"SEI TU?!" Urlò il bambino dopo qualche attimo di ibernazione. All' improvviso la tempesta scomparì magicamente, e dopo ciò il bambino sentì un' urlo provenire da dietro un cespuglio, e subito dopo una bambina scappò via dal suo nascondiglio, coprendosi parte della testa.
Con la figura completamente visibile, in quel momento Frisk capì che era uno scheletro.
Lo scheletro iniziò a parlare: "Quella di prima era solo una ragazzina. Comunque... il mio nome è Sans. Sans lo scheletro. E tu sei...?"
"Frisk" Rispose il bambino, confuso per tutto quello che era successo.
"Va bene, Frisk." Continuò lo scheletro. "Tu sei un' umano, giusto? Beh... devi sapere che gli umani non sono ben visti qua sotto... capisci di cosa parlo?"
Il bambino annuì.
"Bene, vedo che capisci in fretta. Fra poco arriverà mio fratello. Lui è un cacciatore di umani, fanatico."
"In che senso?" Chiese Frisk preoccupato.
Come se il bambino non avesse detto niente, Sans continuò: "Ma non ti preoccupare, lui e il suo Stand saranno una passeggiata. Adesso dobbiamo andare avanti."
Frisk si voltò, e vide un ponte, sul quale era costruito un cancello (chiuso a chiave).
Sans prese delle chiavi e aprì il cancello, Frisk lo seguì mentre lui avanzava. A un certo punto, lo scheletro si fermò, e disse: "Sta arrivando il mio fratello!" E dopo ciò, Frisk vide delle mani scheletriche (letteralmente) prenderlo, e un' instante dopo si ritrovò dentro una nicchia di neve, sopra era presente un foro da cui passava l' aria, mentre davanti a lui c' erano due cerchi di vetro, da cui poteva vedere.
Il bambino si avvicinò e controllò che succedeva: vide un bambino (che doveva avere dieci anni o giù di lì), e accanto a lui c' era un' altro scheletro (questa volta era uno Stand, ne era certo), con gli stessi vestiti del suo portatore.
Frisk non riusciva a sentire nulla di quello che i due dicevano. Dopo qualche minuto, il bambino se ne andò, e vide Sans fargli cenno di uscire fuori.
Frisk lo fece, e lo scheletro lo raggiunse e gli disse: "Quello di prima era mio fratello, Papyrus." Sans guardò la strada, poi rivolse lo sguardo al bambino e continuò: "Ad ogni modo... adesso devo andare. Ci vediamo più tardi ragazzino. Ah, prima di andare..." Sans gli passò un foglietto piegato. "Questa è una mappa del posto, ci vediamo nella grotta." Dopo aver detto ciò, lo scheletro di circondato da un' aurea azzurra e scomparì.
Frisk si guardò intorno, assicurandosi che fosse davvero da solo. Dopo ciò, Frisk guardò la mappa e si incamminò.
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