Headcanon #5

Lily Evans era molto gelosa di tutte le ragazze con cui James parlava, anche se si rifiutava di ammetterlo.

Una volta al settimo anno, quando sembrava che la cotta del ragazzo nei confronti di Lily fosse passata, una ragazza, Olivia Smith, gli chiese di uscire.

Lily aveva già in passato avuto dissapori con quella, e la reputava "un'oca giuliva che apre la bocca solo per prendere aria".

Marlene invece le aveva assegnato l'appellativo di "Olivia l'oliva". Olivia l'oliva infatti era molto vanitosa, e affermava di avere "la pelle liscia come l'olio".

James ci pensò un po' su, e fu Sirius a dire di sì per lui. Il nostro Padfoot era infatti leggermente stanco di vedere il suo migliore amico correre come un cane dietro alla rossa.

"Il cane sono io, non tu."

Aveva decretato una sera.

Quando Olivia scoccò un bacio sulla guancia di James, Lily, che aveva seguito lo scambio di parole con tanto di orecchie rosse per la rabbia, si alzò dalla sedia e corse via dalla Sala Grande, sotto gli occhi perplessi di tutti.

Quel Sabato James uscì con Olivia, e lo trovò estremamente noioso. Quando quella gli chiese di rifarlo presto, lui inventò una scusa, e ritornò al castello.

Quando varcò la soglia della Sala Comune, vide una testa rossa seduta su uno dei divanetti davanti al fuoco, e le si avvicinò.

"Ehilà"

Salutò lui.

"Oh ciao"

Ricambiò Lily.

"Andato bene l'appuntamento?"

Chiese lei, con una punta di fastidio nella voce.

"Emh, non proprio. Olivia l'oliva è terribilmente noiosa. Ha passato tutto il tempo a guardarsi allo specchio e a parlare di cosmetici, e di quanto la pozione di papà le renda i capelli favolosi."

Lily sbuffò, ora decisamente infastidita.

"Non saresti dovuto uscire con lei. Si accolla ai ragazzi come una cozza. È insopportabile. Ci esci anche la prossima volta?"

"Assolutamente no. Ma... a te che importa Evans? Sei forse gelosa?"

Chiese James, una nota di malizia nella voce e gli angoli della bocca alzati in un sorriso malandrino.

"Forse"

E così dicendo quella si alzò dal divano, lasciandolo, per l'ennesima volta, senza parole.

*spazio me*
Colpito e affondato Jamie, colpito e affondato.