War
Ultimo capitolo prima dell’epilogo.
Aveva un brutto presentimento.
Niente sarebbe andato per il verso giusto quella sera.
Il cuore le batteva a ritmo irregolare e le lacrime rigavano da qualche ora le sue guance. Era seduta in salotto. La televisione trasmetteva un film western e nel momento in cui i due duellanti iniziarono a spararsi a vicenda, iniziò a singhiozzare rumorosamente. Afferrò il telecomando e cliccò il tasto rosso su di esso. Respirò profondamente cercando di calmare il proprio respiro, ma le gocce salate che cadevano dai suoi occhi non avevano nessuna intenzione di diminuire.
Si alzò dal divano e afferrò il cellulare sperando che Harry le avesse lasciato messaggi scritti o vocali annunciando la loro vittoria. Ma non vide niente di tutto questo. Tolse la vibrazione nel caso Harry chiamasse. Aprì il frigo afferrando la bottiglia di acqua, per poi versarla nel bicchiere di plastica. La bevve a piccoli sorsi. Prese un fazzoletto dalla sua borsa, passando quel pezzo di carta sotto gli occhi.
Quelle due settimane erano passate così velocemente e ancora non credeva che adesso i ragazzi fossero a combattere il male, mentre lei era seduta su una fottuta sedia a deprimersi. Loro avrebbero vinto, come sempre. Dylan avrebbe fatto la stessa fine di James. Cercava di autoconvincersi con le sue stesse parole. Faith ne era sicura: loro avrebbero portato a casa la vittoria. Avrebbero festeggiato e lei e Harry avrebbero avuto il lieto fine che da tempo meritavano. Salì le scale, per poi entrare in camera. Guardò con confusione la lettera che giaceva sulla scrivania e senza esitazione la prese osservandone la calligrafia. Era di Harry.
Cara Faith,
Quando leggerai questa lettera, il mondo ti cadrà completamente addosso. Penserai che questa sia una lettera d’addio, la mia lettera per te prima della morte.
Ti sbagli amore mio.
Questo per noi è soltanto l’inizio, l’inizio di una nuova vita con te al mio fianco. Ti prometto che tornerò sano e salvo a casa. Vinceremo noi questa guerra e finalmente dopo mille problemi potremmo avere il lieto fine che da tempo ci spetta.
La pace ritornerà a Holmes Chapel ed io ti chiederò di sposarmi.
Sposeresti questo stupido incapace?
Sarà difficile uscire da questa vita piena di pericoli, ma per te e per la tua sicurezza lo farei.
Per assicurare una vita ai nostri figli senza problemi, uscirei da tutta questa merda. Lo farei per te, per loro.
Se tra qualche anno avremo una bambina, vorrei chiamarla Kyra, in memoria di tua madre. Sarebbe il mio piccolo fagotto, la mia bambina. Mi renderebbe veramente l’uomo più felice del mondo. Ammazzerei chiunque proverebbe a torcerle un capello. Lo sai quando sono protettivo sulle persone che mi appartengono.
Se, invece, nascesse un maschio, vorrei chiamarlo Des, in memoria di mio padre. Sarebbe il mio piccolo guerriero, gli imparerei a difendersi dai piccoli bulletti che circolano per le scuole. Sarebbe il fratello maggiore perfetto per la mia piccola Kyra. Protettivo, dolce e geloso.
Tutto questo succederà soltanto se tu deciderai di rimanere per sempre al mio fianco.
Credo di star fantasticando troppo sul futuro, ma è questo che sogno da qualche mese.
Lo so che adesso starai piangendo, ma fallo per me, asciugati le lacrime e sorridi.
Tutto andrà bene.
Sei tutto quello di cui ho bisogno, per essere felice.
Sei la causa del mio sorriso.
Ti amo Faith. Non dimenticarlo mai.
-Tuo Harry.
E in quel momento il cellulare iniziò a vibrare. Guardò il display e i suoi occhi s’illuminarono.
Era Harry.
*
Due auto sfrecciavano per le vecchie strade di Holmes Chapel, nei pressi del vecchio garage abbandonato. Harry era nella prima auto e Zayn, Liam, Louis, Niall nella seconda. Il silenzio regnava in entrambe le macchine. Tutti erano immersi nei loro pensieri.
Harry parcheggiò un metro lontano dal luogo d’incontro e indossò la collana portafortuna che Faith qualche mese prima gli aveva regalato e afferrò le due pistole dal sedile accanto al suo. Applicò il silenziatore ad entrambe le armi e scese dalla sua auto, chiudendo lentamente lo sportello. Aprì il portabagagli e afferrò le varie scatole contente le bombe a mano. Dopo aver ucciso i The Tigers, avrebbero bombardato il garage abbandonato con i corpi della banda nemica all’interno. Harry era sicuro che anche questa volta avrebbero trionfato. Avrebbe fatto di tutto per ritornare da Faith sano e salvo.
Impugnò altre due pistole e le infilò nella cintura dei pantaloni. Gli altri fecero la stessa cosa. Rimisero la scatola con le varie armi all’interno dell’auto e dopo essersi dati dei vari cenni di assenso, iniziarono a camminare velocemente verso il piccolo garage. Si guardarono in giro e appena Harry vide qualcuno nascondersi dietro un cespuglio, impugnò la pistola con il silenziatore e sparò là. Sentì un urlo e sorrise, per poi ritornare sui propri passi.
I ragazzi lo seguivano di dietro e nel momento in cui Harry si fermò difronte ai The Tigers in persona, sorrise. Che la guerra abbia inizio.
«A quanto pare Styles hai già ucciso uno dei nostri.»
Disse Dylan con un sorriso minaccioso sulle labbra. Scoppiò in una risata malvagia e con lui tutta la sua banda. Non gli importava in quanti sarebbero rimasti a far parte dei The Tigers, avrebbero ucciso la banda nemica.
«Ma non ti preoccupare, questa sera arriverà anche il tuo turno. Di te e dei tuoi stupidi amichetti non ne rimarrà nemmeno il corpo.»
Sorrise per poi afferrare la pistola dalla sua cintura e cliccare il grilletto.
«A terra!»
Urlò Liam e per prima si buttò sul pavimento accompagnato dai suoi compagni. Afferrò la pistola priva di silenziatore e premette il grilletto. Il proiettile andò a finire sul braccio di Jack e lui urlò dal dolore, mettendosi in ginocchio. Liam, Zayn, Niall, Louis e Harry usarono a loro vantaggio la distrazione della banda nemica, correndo da lati diversi.
Harry si nascose dietro un albero e attese il momento giusto per sparare. Caricò la pistola per poi prendere dalla sua cintura anche l’altra con il silenziatore, ma un ragazzo dai capelli corvini gli mollò una gomitata sulla spalla. Il ragazzo dai capelli ricci cadde a terra e strinse i pugni per la rabbia. Aprì gli occhi e nel momento in cui vide puntata su di lui la pistola del nemico, la paura prese possesso del suo corpo.
Niall appena vide Nick puntare la pistola contro Harry, camminò lentamente verso di loro, nascondendosi tra i vari alberi. Puntò la pistola contro il nemico e premette il grilletto. Il proiettile colpì la gamba del ragazzo, ma questo bastò a Harry per alzarsi dal suolo e correre verso gli altri, non prima di avergli sorriso come ringraziamento. Niall sorrise di rimando per poi correre anche lui verso un altro membro dei The Tigers, ma appena sentì il suono di uno sparo, girò lo sguardo e l’ultima cosa che vide – prima che qualcuno lo colpisse alla testa – fu un corpo accasciarsi al suolo, il sangue fuoriuscire da esso e poi il buio.
#spazio autrice
Ciao belle, questo é l'ultimo capitolo della storia, si dispiace anche a me.
Ho quasi paura di pubblicare l'epilogo.
Preparate i fazzoletti!
-Ringrazio tutte per i voti e per aver letto la storia.
Baci ❤
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