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Chocolate and Kyra

Now my buzz is goin’, I need to re-up on reality

Can’t let them see me weak, I need to find something

Is there any possibility that everyone feels like me?

(Snoop Lion – Ashtrays and heartbreaks.)

 

Faith.

Mi svegliai in uno spazio dalle pareti interamente bianche. Nessun mobile o quadro abbelliva quella stanza, era completamente vuota e regnava il più completo silenzio. Mi guardai intorno, ma l’unica cosa che vi trovai era il nulla.

Harry apparve davanti a me e con lui anche James. Si fulminarono con lo sguardo a vicenda, finché James mi guardò con un sorriso malizioso sulle labbra.

«Ci rivediamo piccola Faith.» sorrise camminando verso di me.

Indietreggiai di qualche passo cercando di allontanarmi il più possibile da lui.

«Devo ripagare con la stessa moneta chi ha ucciso me e tutta la mia banda.»

Dalla camicia tirò fuori una pistola puntandola contro Harry. Iniziai a correre cercando di avvicinarmi a Harry e impedirgli a James di sparare, ma ogni volta che lo facevo, loro si allontanavano sempre di più.

«Ti amo.» mimò con le labbra Harry.

«Non lasciarmi!» urlai, ma invano.

James premette il grilletto e Harry cadde a terra, intorno si a lui si creò una pozza di sangue.

Mi svegliai di soprassalto scrutando l’intera stanza da cima a fondo. Quel sogno sembrava così fottutamente reale. Sussultai quando sentii qualcosa poggiato sul mio ventre. Abbassai lo sguardo e quando notai la mano di Harry, mi tranquillizzai.

Strinsi la sua mano scostandola lentamente per non svegliarlo. Mi alzai dal letto aprendo lentamente la porta per non far rumore. Scesi le scale stando attenta a non inciampare.

Il silenzio e il suono dell’orologio attaccato al muro erano gli unici rumori a farmi compagnia.

Mi sedetti sul divano e presi un respiro profondo, ritrovandomi a pensare a quel sogno.

James era morto, perché dovevo preoccuparmi?

Lui era saltato in aria insieme alla sua casa.

E se fosse ancora vivo?Impossibile.

Girai lo sguardo verso le scale sentendo alcuni passi.

Zayn.

Notte insonne anche lui?

Appena mi vide mi venne in contro. Un sorriso si formò sulle sue labbra.

«Anche tu notte insonne?»domandai.

Lui annuì occupando posto accanto a me. «Vuoi una tazza di cioccolata?»

Annuii e seguii Zayn in cucina. Mi sedetti su una delle tante sedie poste intorno all’enorme tavolo in vetro e osservai il moro prendere un pentolino e due bustine di cacao. Mi avvicinai al frigorifero e ne presi una bottiglietta di latte. La passai a Zayn che mi ringraziò con un sorriso.

«Dove stanno i cucchiai?»domandai.

«Primo cassetto. Accanto a te.»versò il latte nel pentolino.

Aprii il cassetto prendendone dal suo interno un mestolo di legno. Vidi Zayn versare il cacao. Gli passai il cucchiaio prendendo poi due tazze in vetro dalla mensola. Le poggiai entrambe sul ripiano.

«Prendi la panna dal frigorifero e i marshmallow dalla credenza.»

Era strano vedere Zayn nelle vesti del cuoco di casa. Afferrò il mestolo girando in senso orario il liquido marrone nella pentola.           Presi i marshmallow e la panna e le poggiai accanto alle tazze.

Spense il gas prendendo con un guanto la pentola. Versò la miscela nelle tazze per poi aggiungere la crema di latte e marshmallow.

«Prego madame.»

Presi la tazza seguendo Zayn sul divano. Sorseggiai la cioccolata stando attenta a non scottarmi. Era buonissima e presi un cucchiaio raccogliendo con esso la panna. Zayn soffocò una risata per non svegliare gli altri ragazzi indicando le mie labbra.

«Sei sporca.»

Inumidii le labbra con la lingua togliendo la panna in eccesso. Guardai la bocca di Zayn notando della panna.

«Anche tu.»

Scoppiammo a ridere. Quando finii di bere la cioccolata, mi alzai per lavare il bicchiere, ma una presa forte al mio braccio mi fermò.

 «Dove vai?»

«A lavare la tazza.»

«Non ti preoccupare. Ci penserà domani Liam.»

«Aiutami a lavare le tazze ah!»

Esclamai dandogli scherzosamente un pugno sul braccio. Si alzò dal divano per poi poggiare le tazze dentro il lavello. Prese due spugne e un recipiente per lavare i piatti. Passai sotto l’acqua la spugna e versai del detersivo su essa. Lavai per bene il bicchiere e il cucchiaio asciugandoli e rimettendoli al loro posto. Pulii anche la pentola e il mestolo. Girai lo sguardo verso Zayn che ancora doveva lavare la sua tazza.

«Dammi. Ti dò una mano.»

Mi passò la sua chicchera che insaponai per bene. Dopo aver sistemato l’intera cucina, ci sedemmo sul divano incominciando a parlare del più e del meno. Tutto questo finché la finestra non fu rotta da un qualcosa attaccata a un biglietto. Mi avvicinai ai cocci sul suolo e quando notai la testa di Bruce sul pavimento, indietreggiai cadendo su Zayn.

Il cranio di Bruce era legato a un biglietto che Zayn prese. Lesse ad alta voce il suo contenuto.

  La prossima volta sarà il vostro turno figli di puttana.

Chiamate Aaron.

-          The Tigers.  

 

«Chiama Harry.»fece una pausa. «Io chiamo gli altri.»

Mi alzai ancora sbalordita da quella scena e senza proferire parola salii le scale entrando in camera di Harry. Lui era in uno stato di quiete e sinceramente, un po’ mi dispiace svegliarlo.

«Harry svegliati!»esclamai scuotendolo leggermente. «Svegliati Harry!»

Harry aprì di scatto gli occhi, stropicciandoli leggermente.

«Cos’è successo piccola?»mi domandò vedendo la mia espressione

«Hanno ucciso Bruce.» respirai profondamente. «Vieni.»

 

 

 

Harry.

Mi alzai di scatto dal letto, infilando la prima maglietta che trovai in giro per la stanza. Presi la mano di Faith per poi scendere le scale. I ragazzi erano seduti in cerchio e al centro c’era la testa di Bruce. Liam si alzò dalla sua postazione venendomi in contro. Mi porse un bigliettino.

  La prossima volta sarà il vostro turno figli di puttana.

Chiamate Aaron.

-          The Tigers.

Mi passai una mano tra i capelli e lasciando la mano della mia ragazza salii in camera per prendere il cellulare. Scesi le scale di corsa e feci segno a Faith di salire in camera. Lei sembrò confusa dalla mia richiesta, ma quando le indicai il piano superiore, lei ubbidii senza fiatare.

Non doveva prendere parte a questa storia.

Composi il numero di Aaron sedendomi tra Louis e Liam. Schiacciai il tasto del vivavoce poggiando il cellulare sul tavolo. La testa di Bruce era ridotta male, abbastanza male. L’apparecchio iniziò a squillare e dopo due squilli, Aaron rispose. Era nervoso e si sentivano le imprecazioni di Alex.

«Harry quella cazzo di banda è venuta a casa mia. Hanno decapitato Bruce e il suo corpo giace a terra.»

«Li hai visti in faccia?» domandai.

«Avevano dei passamontagna sul viso.»

 

 

 

 

Narratore.

Dall’altro lato della città, invece, i The Tigers erano seduti in cerchio a discutere del piano contro la madre della fidanzata di Harry Styles. Nell’ufficio della dottoressa Evans, un membro dei The Tigers aveva installato nella nottata precedente una bomba.

Il telecomando dell’accensione della bomba era al centro del cerchio. Si complimentavano tra loro per aver ucciso Bruce. Volevano il trono e avrebbero fatto di tutto per ottenerlo.

La signora Evans leggeva dei documenti di alcuni suoi clienti. La giornata era stata abbastanza stressante e non vedeva l’ora di ritornare a casa. Si pentiva di non esser stata una buona madre per sua figlia, ma dopo aver divorziato da Will – suo ex marito – doveva staccare. Voleva andare a farle visita un giorno di questi e le aveva scritto già una letta che la avvertiva del suo arrivo a Holmes Chapel. Sarebbe partita l’indomani mattina e nessuno l’avrebbe fermata.

Il ragazzo dai capelli corvini prese il piccolo telecomando. Iniziò a ridere di gusto per quello che stava per fare. Premette il bottone rosso e partì il timer. Si batterono il cinque tra loro esultando dalla gioia.

«Addio Kyra Evans.»

A New York si sentì un’enorme esplosione. Il camion dei pompieri si fermò sulla via dell’ufficio della Signora Evans, ma per lei non ci fu niente da fare. Quella notte i resti del suo corpo non furono trovati. Cercarono di mettere in contatto i parenti di Kyra, ma soltanto suo padre rispose dicendo che avrebbe messo in contatto il domani mattina la figlia.

Soltanto in quella serata morirono due persone importanti per Faith: Abbie e Kyra.

Addio angeli, riposate in pace.

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