Jaff p.o.v.
Jane non mi aveva ancora parlato,ma,di tanto in tanto mi ascoltava,Alice era piombata senza preavviso e aveva tentato di uccidere la mia Jane.
Era fra le mie braccia e non aveva tentato di scostarle,poteva forse definirsi un progresso?
Lei molto velocemente si addormentò e poco dopo la seguii.
Quando mi svegliai Jane era ancora fra le mie braccia che si stava svegliando,era debole,troppo,mi alzai e le preparai delle uova e un frullato di frutti di bosco,non volevo che si indebbolisse.
Lei mangiò, non mi diede troppo credido ma mangiò e ciò mi rese inspiegabilmente felice.
Io la slegai sapevo che era pericoloso ma lo feci comunque.
Jane:
Grazie,ma ora voglio giocare un pò...
Disse la ragazza afferrando il suo coltello con scatto fulmineo,mi aveva parlato per la prima volta, attesi il colpo che però non arrivò mai,era concentrata su Alice.
Lentamente si avvicinò alla ragazza leccandosi le labbra.

Il vestito rosso,nero e bianco cadde a terra rivelandone uno bianco, Jane fece passare il suo coltello lungo il collo della ragazza che iniziò a sanguinare,piantò più volte l'arma nelle braccia e nelle gambe della ragazza che lasciò uscire delle lacrime,lacrime di sangue,Jane la slegò e Alice la attaccò con un coltello che teneva nascosto.

Jane schivò i suoi colpi e ne mise a segno molti altri,Alice era a terra senza vita,mentre Jane rideva di gusto,era così bella,la sua risata era un suono melodioso per me,il più bello.
Si voltò verso di me e si limitò a guardarmi.
Poco dopo fece la sua apparizione Nina,non la sopportavo,mi stava attaccata.

Nina:
Ciao Jaff,oddio Jane,é stato un piacere.
Disse correndo via a gambe levate,Jane non la seguì, semplicemente prese a calci il cadavere di Alice fino a farlo uscire dalla parta.
Era di fronte a me e teneva saldamente il suo coltello,lo fece scorrere lentamente sul mio collo tracciando linee immaginarie, finché la vicinanza per me divenne troppo da sopportare,le bloccai le braccia mentre ancora si divincoava e feci in modo di unire le nostre labbra,le sue erano dolci e sapevano di frutti di bosco a causa del frullato.
Profumava di rose e di sangue una fragranza che mi faceva perdere la testa,lei indietreggiò finendo contro il muro mentre le nostre lingue si scontravano violentemente,misi il mio ginocchio in mezzo alle sue gambe bloccandola del tutto,mi staccai per riprendere fiato e poi la baciai di nuovo,lentamente smise di fare resistenza e lasciò cadere morbide le sue braccia,le presi i fianchi approfondendo il bacio,acarezzavo,di tanto in tanto,la sua pelle delicata lasciandomi dietro scie di milioni di brividi,mi sentivo il cuore in gola e uno strano senso di euforia mai provata prima,il mio stomaco si comportava come quando ero andato sulle montagne russe,il mio petto si alzava e si abbassava molto rapidamente e il mio respiro era sempre più corto e affannato , come se mi mancasse l'aria o come se avessi appena fatto una corsa,avevo il fiatone.