80| Lizzie, James & the broken hearts
Eliza Greenway non aveva mai visto una persona con il cuore più spezzato di Sirius Black. E c'era da dire che se la ricordava bene la sensazione di quando aveva visto James baciare Abby! Tuttavia credeva che non fosse paragonabile a ciò che il suo amico stava provando.
Quando erano tornati dal loro appuntamento ed erano andati nel dormitorio dei Grifoni per passare altro tempo insieme, James e Lizzie avevano visto Sirius, immobile sul suo letto, con le mani tra i capelli e un'espressione così ferita da far quasi paura.
Gli erano subito corsi accanto e lo avevano abbracciato, seppur lei non avesse idea di che cosa fosse successo. Quando Sirius glielo aveva spiegato, lei aveva sgranato gli occhi e si era posata la mano sul cuore.
<<Sirius>> aveva bisbigliato lei, carezzandogli la schiena con delicatezza <<Dove...>>
<<Ancora a farti da sostituto>>
Liz, allora, consapevole di non poter fare niente per aiutare il suo amico, si era alzata in piedi. Aveva rivolto un'occhiata tenera a James, che aveva annuito soltanto con un breve movimento degli occhi, ed aveva abbracciato Sirius. Gli aveva posato le labbra sulla guancia e poi era uscita.
Era giusto che quei due, migliori amici fin dall'inizio, parlassero da soli. Lei sarebbe stata soltanto d'intralcio.
Così aveva preso una decisione istantanea, avrebbe parlato con Remus.
Se per Sirius non avrebbe potuto far niente, per il lupo mannaro sì. E sapeva anche come spingerlo a confidarsi con lei. La chiave era il non pressarlo. Quando avrebbe capito che lei sarebbe stata disposta ad ascoltarlo senza interromperlo allora avrebbe parlato. Non un minuto prima, né un minuto dopo.
Arrivata alla riunione del suo circo personale, Liz si era appoggiata in fondo alla stanza, con la schiena contro la parete e le braccia incrociate. Aveva osservato Remus muoversi tra i posti, mascherando quello che provava veramente. Eppure un po' felice le sembrava.
<<Bene, gente>> era intervenuta, battendo le mani per attirare l'attenzione <<La riunione è terminata>>
<<Lizzie>> aveva sussurrato Remus, sorridendole piano. Gli era bastato guardarla negli occhi per capire che sapeva, che quella sera 'non l'avrebbe passata liscia'.
Aveva aspettato che tutti se ne fossero andati e poi aveva lanciato un incantesimo di silenziamento, invitando l'amico a sederlesi accanto.
<<So già quello che vuoi dirmi>>
<<Ah sì?>>
<<Mh mh>> aveva mugugnato lui in risposta. Si era lasciato cadere al contrario su una delle sedie, appoggiando i gomiti sullo schienale ligneo <<Come mai siete tornati così presto tu e James?>>
<<I discorsi cominciavano a farsi troppo psicologici>>
<<Cioè?>> aveva riso il lupo e Liz aveva intuito di avercela fatta. L'aveva messo a suo agio, ora non le restava che lanciare qualche battuta e poi Remus si sarebbe confidato con lei. Ci teneva davvero ad aiutarlo, quindi ci si era messa d'impegno.
<<Ah beh sai, quando James comincia a parlare di una futura potenziale famiglia...>> aveva detto lei, chinando il capo verso destra e lasciando che il pendente del suo orecchino facesse un lieve rumore <<Forse è meglio smettere di discutere>>
<<Non vuoi parlarne?>>
<<Certo che voglio parlarne. Solo... tu ci vedi me a parlare di una famiglia adesso?>>
<<Perché no?>>
<<Siamo giovani, forse è un po' presto per parlare di figli. Non credi?>>
<<Per le chiacchiere non c'è età>> aveva affermato lui, facendola sorridere. Si era zittito per qualche secondo e poi aveva ripreso a parlare <<A che nome ha pensato, quel disgraziato?>>
<<Dice di volere due figli. Un maschio ed una femmina>> aveva confidato Liz <<Spera che il primo sia un maschio, cosicché la bambina abbia una specie di protettore! Come nomi... beh, gli piace da morire Harry>>
<<Harry? Beh, dai, Harry Potter non suona male!>>
<<Grazie per il conforto>>
<<E la bambina?>>
<<Hailee, ha detto a me di sceglierlo e... ed è il primo che mi è venuto in mente. Suona bene, no? Harry ed Hailee Potter>>
<<I gemelli H&H>>
<<Carino, no?>>
Remus aveva annuito e poi aveva sospirato <<Sirius mi ha detto che gli piaccio, ma tu questo già lo sai>>
<<Perché gli hai detto di no?>>
<<Io... che succederebbe se dovesse andare male? Io non sono pronto a lasciarvi andare>>
<<Non pensare nemmeno per un attimo che ti lasceremo da parte. Mai. Siamo amici, Remus. Anzi, no. Siamo fratelli, e i fratelli non si lasciano indietro>>
<<So che stai tentando di fare>>
<<Cioè?>>
<<Stai cercando di convincermi a dargli una possibilità>>
<<C'è qualcosa di sbagliato nel volerti vedere felice?>>
<<Sì, se io non voglio stare con lui>>
<<Lo sanno anche i muri che tu vuoi stare con lui>>
<<Lizzie, basta, per favore>> l'aveva supplicata allora il mago e lei si era sentita improvvisamente in colpa <<Lo so che vuoi aiutarmi, e lo apprezzo da morire, ma... per quanto Sirius mi piaccia, non sono pronto per questo>>
<<Mi spiace, non volevo forzarti a...>>
<<No, non è colpa tua, Li. Vuoi aiutarmi, non sentirti in colpa per questo. Solo... solo che essere innamorati di Sirius è difficile>>
<<Difficile?>>
<<Sì, è complicato. Non so spiegartelo. Voglio dire, vedo te e James e... noi non siamo così. Tu e lui... avete una complicità pazzesca, vi finite le frasi reciprocamente, sapete sempre cosa l'altro sta per fare... siete su un altro livello. Un livello che noi non raggiungeremo mai e...>>
<<Quindi...>> Liz si era alzata in piedi e comunque arrivava poco più in alto di Remus, che se ne stava bellamente appoggiato alla sua sedia <<Il motivo per cui tu non dai un'opportunità a Sirius è che hai paura di soffrire, giusto?>>
<<Anche. Non è solo questo, ma...>>
<<Ma è uno dei motivi principali>>
<<Sì>>
<<E stai prendendo come esempio me e James>>
<<Esatto>>
<<Allora lascia che ti dica una cosa...>> aveva detto Liz, più seria che mai. I suoi occhi scintillavano sotto la luce delle candele <<L'amore non è mai semplice. Credi che amare James sia facile? Credi che vada sempre tutto bene? Non sbandieriamo ai quattro venti tutte le volte che litighiamo, eppure discutiamo almeno due volte a settimana. Certe volte ci diciamo cose addirittura pesanti, pur non pensandolo veramente, e ci feriamo a vicenda. Ma l'amore è anche questo. Ci sono i momenti belli e ci sono i momenti brutti>>
<<Non devi...>>
<<Però sai... è talmente bello quando va bene che pure quando va male te ne fai una ragione. Anche se dovesse finire...>> le parole dell'amica dovevano davvero aver colpito Remus, perché il Grifondoro aveva sgranato lo sguardo incredulo <<Sorpreso?>> aveva proseguito la Serpe <<Non sto scherzando, sai?>>
<<Come riesci a sopportare tutto? James... è uno dei miei migliori amici, ma non è sempre facile stare con lui. Come puoi non tirarti indietro?>>
<<Ti sembro una che si tira indietro, Remus?>> aveva replicato lei, con tanto di occhiolino tattico <<A parte gli scherzi. Se mi tirassi indietro... soffrirei ancora di più. Preferisco sentirmi spezzare il cuore centinaia di volte che non avere più James accanto. Sono innamorata di lui. Lo amo più di quanto io ami me stessa e questo mi porta a dover essere sincera con te: l'amore non sempre è bello, eppure quando le cose vanno bene è così bello da valerne la pena>>
<<Io...>>
<<Lascia che ti dia un consiglio. Questa è l'ultima cosa che ti dirò, poi prenderai la tua decisione. So quello che stai pensando, riesco a leggerti la mente facilmente, visto che sei nervoso. Credi che prima o poi Sirius si stancherà di te, pensi che presto ti metterà da parte e presterà la sua attenzione a qualche altro essere vivente in grado di respirare. Ma non è così. Non lo è affatto. Ho letto anche la sua di mente poco fa...>>
<<Che... che diceva?>>
<<Avresti dovuto vederlo, Remus. Era a pezzi>>
<<E sono stato... io?>>
<<Ascolta... non voglio insistere. Fa quello che ti senti di fare. Ma se è la paura di essere ferito che ti blocca... non amerai mai nessuno, se la paura è più forte della tua forza di volontà. Soffrirai, Dio se lo farai, ma amare qualcuno con tutto sé stesso è così bello da essere una ricompensa sufficiente!>>
<<Dimmi una cosa, Lizzie. Se James dovesse ferirti in un modo così grave da distruggerti... avresti la forza di rialzarti? Di amare ancora?>>
Lei aveva deglutito, mentre pensava ad una risposta sensata da dare <<Ecco... se James dovesse ferirmi in quel modo, puoi tranquillamente considerarlo morto. No, sto scherzando. Più o meno. Dipende dal grado della ferita>>
<<Cioè...>>
<<Se James mi ferisse ammazzando mia sorella, non glielo perdonerei mai. Il senso era quello. Ma se facesse qualcosa tipo... che so... tradire la mia fiducia... non so che farei. Gli ho affidato me stessa quando ero ancora in mille pezzi e lui ha preso la colla e li ha riattaccati uno ad uno. Non so come reagirei se fosse proprio lui a mandarmi in frantumi nuovamente. Eppure... mi fido di lui. So che mi ama, nello stesso modo in cui io amo lui. Quindi...>>
<<Sai già che non farà niente che possa causarti del male>>
<<Esatto>>
<<Io non mi fido di Sirius in questo modo... Vorrei, davvero. Ma non mi fido>>
<<Io ti direi di fare una prova, Remus. Dagli un'occasione. Non giudicare il libro dalla copertina! Noi sappiamo meglio di tutti che Sirius non è la puttana di tutti, anzi. È molto di più. C'è tanto sotto alla sua corazza. Lo sappiamo che se l'è costruita da solo per difendersi dalla sua famiglia, tutti quanti. Bisogna solo trovare il modo di oltrepassarla. Tu sei quello che ci è riuscito meglio. Gli sei entrato in profondità, Remus>>
<<Come faccio a sapere che non uscirò da questa profondità?>>
<<Non puoi, così come non posso saperlo io. James potrebbe smettere di amarmi, io potrei smettere di amarlo. Ma non per questo, adesso, quando io lo amo, quando lui ama me, non dobbiamo stare insieme>> le parole di Lizzie lo avevano colpito tanto. Era proprio un'oratrice nata, quella ragazza.
I suoi occhi lucidi non mentivano. Gli stava parlando con il cuore.
<<Un'altra cosa... con i 'se' e con i 'ma' non si fa la storia>> aveva aggiunto l'Incantatrice, con un lieve sorriso, portando la mano sulla spalla dell'amico <<Pensaci un po' sopra, io vado a salutare James e poi torno al dormitorio. Ci vediamo domani, va bene?>>
<<Ciao Lizzie. Grazie>>
<<E di che? Siamo amici! Sono sempre qui quando avrai bisogno di me!>>
<<Com'è andata?>> le aveva chiesto Sirius, speranzoso, quando lei si era materializzata di nuovo nella stanza dei quattro Malandrini. L'aveva fissata con due occhi talmente lucidi da stringerle lo stomaco in una morsa. Anche lei era così quando James stava con Abby?
<<Abbiamo parlato per un bel po'. Credo di averlo convinto a mettere da parte le sue paure, però... tu non pressarlo, va bene? Sii naturale, non forzarlo. È dura amare qualcuno. Ha bisogno di mettere i suoi paletti>>
<<Grazie, Lizzie>>
<<Di niente>> aveva sorriso, poi aveva fatto un cenno a James, chiedendogli di uscire con lei.
Una volta fuori dalla stanza, con la porta chiusa, Liz gli aveva buttato le braccia al collo e lo aveva baciato, accoccolandosi nel suo abbraccio <<È stata dura, spero di averli aiutati entrambi>> si era confidata, con un sospiro.
James le aveva spostato alcune ciocche di capelli dal viso <<Sì, dai, vedrai che le cose si metteranno bene>> l'aveva confortata. Le aveva stampato un bacio sulla guancia e l'aveva guardata con fare amorevole <<Ti è piaciuto l'appuntamento?>>
<<Da morire>> aveva risposto lei <<Anche se in realtà mi piacerebbe di più dormire insieme>>
<<Uhh, monella>>
<<Ho imparato dal monello migliore>>
James le aveva fatto scorrere le mani dietro la schiena, baciandola con quanto più amore possibile <<Che te ne pare se mettiamo in funzione la nostra stanza segreta?>>
<<Direi che è un'ottima idea>>
Il Grifone aveva quindi tentato di aggiungere qualche altra parola ma era stato interrotto dal passaggio frenetico di Remus. Il lupo mannaro si era fiondato come una furia nella sua camera da letto e, senza dire niente a nessuno, aveva spalancato la porta.
Sirius aveva alzato gli occhi da terra e quando si era accorto di chi fosse li aveva spalancati. Le sue labbra si erano schiuse, come a voler pronunciare invano il nome dell'amico.
<<Sta zitto>> aveva sentenziato Remus, afferrando il colletto della camicia di Sirius e tirandolo verso di sé. Le loro labbra si erano scontrate velocemente, in un gesto quasi disperato, in un bisogno innegabile.
Liz e James avevano osservato la scena increduli, abbracciati e contenti. Si erano scambiati uno sguardo carico di stupore, eppure sorridevano. A quanto sembrava, Liz aveva davvero c'entrato l'obiettivo della sua missione!
Sirius aveva risposto al gesto immediatamente, con la stessa passione, con lo stesso bisogno. Con lo stesso amore. Non gli importava di essere osservato dai suoi due migliori amici, né tantomeno di essere conciato come uno scappato di casa (beh, più o meno... alla fine, quello era), ciò che contava era Remus.
Solo ed unicamente Remus.
<<Remus, io...>>
<<Ringrazia quella maledetta stregaccia di Lizzie>> aveva borbottato il lupo mannaro, con la voce roca, accennando con il capo all'amica <<Mi ha spinto ad agire>>
<<Liz, davvero...>>
<<Dovreste chiedermi scusa, più che altro, visto l'insulto che mi sono beccata!>>
<<Stregaccia non è un insulto!>>
<<Ah no? E maledetta?>>
<<James, portala via>>
<<Sennò?>>
<<Sennò ci ammazzi>>
<<Probabile>>
E così si arrivava a quel momento, quello in cui i Malandrini se ne stavano tutti insieme nel cortile a chiacchierare, quello in cui non importavano più i problemi di cuore. Erano tutti allegri quel giorno!
Lizzie se ne stava abbracciata al fidanzato, con le braccia intorno al suo collo e la testa poggiata contro la sua spalla. Lily ed Alex si sorridevano e ridevano per una delle battute pronunciate da Sirius.
Marlene e Peter stavano discutendo riguardo uno dei compiti della McGranitt e sembravano davvero presi dalla loro conversazione.
E poi c'era Remus. Di comune accordo, lui e Sirius avevano deciso di tacere riguardo alla loro relazione. Avevano visto tutte le speculazioni che c'erano intorno ai loro rispettivi migliori amici e avevano scelto di mantenere la propria privacy.
Dopotutto, Remus non era Lizzie e Sirius non era James. Non sarebbero mai riusciti a gestire bene la questione 'domande su domande' come invece facevano loro - beh, facevano... alla fine, avevano finto di mollarsi per giorni e giorni!
Però erano d'accordo. Lo sapevano soltanto i loro amici, nessun altro. Il silenzio in quel momento era per loro l'unica alternativa valida e l'avrebbero mantenuto fino alla fine.
Erano felici, così. Finalmente stavano insieme, finalmente potevano passare le giornate a prendersi in giro in modo amorevole e a stuzzicarsi senza arrabbiarsi reciprocamente. Non c'era niente di più bello di quella sensazione!
Lizzie era felicissima per i ragazzi. Se lei e James ci avevano messo più di un anno per mettersi insieme, Remus e Sirius più di due! Anzi, considerando che probabilmente si piacevano addirittura da prima, anche di più.
Più li guardava sorridersi e scambiarsi occhiate e gesti di sfuggita e più si rendeva conto di quanto fossero perfetti l'uno per l'altro. Non importava cosa sarebbe successo, ci sarebbero sempre stati, si sarebbero sempre sostenuti.
<<Ragazzi?>> chiamò Lily, attirando l'attenzione su di sé <<Ricordate quella vacanza che vi avevo proposto? Beh, ci sto lavorando su, ma mi sa che riuscirò a confermarla! Sono troppo contenta! Non vedo l'ora di passare del tempo con tutti voi!>>
<<Come se non stessimo mai insieme!>> ribatté Marlene, facendo roteare gli occhi a tutti quanti e mettendosi a ridere <<Non vi sopporto più, ragazzi, sappiatelo!>>
<<Pucci pucci>> la prese in giro Liz, staccandosi da James per abbracciare la sua migliore amica <<Piccolina, vuoi le coccole?>>
<<Sì, per favore>>
<<Dove?>>
<<I grattini sul braccio!>>
<<Sì, subito, piccola>>
Tutti quanti risero. Erano proprio comiche quelle due, quando ci si mettevano d'impegno.
<<Ah una cosa...>> fece Alex, sorridendo tristemente. I ragazzi si voltarono verso di lui, Lily per prima, cosa che non sfuggì all'occhio attento di Liz <<Per quanto riguarda questa vacanza... è molto probabile, quasi al 90%, che io non ci sia>>
<<Cosa?!>> fece subito la nata-babbana del gruppo, scuotendo il capo <<Ma perché? Eri un sacco contento quando ti ho proposto di venire con noi>>
<<Mi piacerebbe tanto farvi compagnia, Lilybug, ma i miei genitori vogliono tornare nei pressi di Durmstrang>>
Liz si fece subito tesa <<Durmstrang? Ma i tuoi genitori sono... oh no...>>
<<Hai già capito, non è così?>>
<<E pensano che lui...>>
<<Esatto>>
<<Volete farlo capire anche a noi comuni mortali?>> domandò Peter, costringendo Liz e Alex a rivolgersi un'occhiata indecisa. Era il caso di parlarne, senza dubbio.
<<I miei genitori sono entrambi Auror e hanno deciso di tornare a Durmstrang per indagare meglio, credono che Voldemort possa avere un quartier generale lì>>
<<E tu devi andare con loro? Ma non è pericoloso?>> rispose Lily, con l'espressione di una che avrebbe preferito morire in quel momento piuttosto che lasciarlo andare.
<<Sì, ma non posso non andare>>
<<Alex...>>
<<Sta tranquilla, Lilybug, torno sano e salvo>> le disse lui, allungando una mano e poggiandola con attenzione sopra la testa della strega. Lei arrossì di botto e Liz colse anche quel dettaglio.
Possibile che Lily...?
Sirius però distrasse tutti quanti, anche l'Incantatrice, con una delle sue battute e la strega non ebbe più il tempo di pensarci.
Si mise a rispondere all'amico con ironia e il loro scambio di battute durò per almeno dieci minuti, prima che lei decidesse di fargli uno scherzetto e togliergli l'ausilio della voce.
<<Lily?>> mormorò Alex, quando nessuno degli altri stava ascoltando.
<<Sì? Che c'è, Alex?>>
<<Dopo vorrei parlarti di una cosa, se fosse possibile. Hai tempo?>>
<<Stasera c'è il Club dei Duellanti, no? Beh certo, ho tempo. Alla fine, tanto ci saremo tutti. Lizzie ha promesso di fare il culo a James e Sirius insieme!>>
<<Perfetto allora>>
<<Sì, perfetto>>
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