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70| Lizzie, James & their first year together

Lizzie Greenway non riusciva a credere che fosse già passato un anno da quando aveva finalmente confessato i suoi sentimenti a James Potter. Le sembrava ancora tutto un miraggio, un prodotto della sua mente per prenderla in giro.

Ed invece no.

Il 23 dicembre 1974 aveva davvero detto al suo mago preferito ciò che provava per lui. Ed ora, a distanza di dodici mesi esatti, stava per dirgli ciò che aveva tanto atteso di dichiarare nel corso di quell'anno.

Stava per dirgli Ti amo per la prima volta.

Il giorno dopo se ne sarebbero tutti tornati a casa per le vacanze e loro due non erano da meno. Lizzie non voleva sprecare nemmeno un secondo di quel giorno perfetto.

Gli studenti erano riusciti a convincere la McGranitt e Silente ad allestire un ballo come quello dell'anno passato ed erano tutti euforici. La tematica era rimasta sempre la stessa, l'eleganza, però le decorazioni quella volta erano state appese con la magia.

La Sala Grande era sempre bellissima. Non c'era niente da fare. Ogni alunno rimase senza parole nel vederla così decorata ed addobbata. C'erano persino le candele di Natale! Piovevano dal cielo scintille innocue argentee, riempiendo i vestiti ed i capelli dei ragazzi.

Fece il proprio ingresso assieme a Lily e Marlene, era tutto come l'anno precedente! James e gli altri avevano promesso di aspettarle nello stesso identico posto.

L'unica differenza, però, fu che quella volta Lizzie corse verso James, rischiando di ammazzarsi con lo strascico del vestito della sua migliore amica, e gli gettò le braccia al collo per baciarlo. L'anno prima non si sarebbe mai permessa una cosa del genere.

Non c'erano gli studenti di Durmstrang, in quel dì di fine 1975. E soprattutto non c'era Abby. Beh, a dire il vero non c'era nemmeno trecentosessantacinque giorni prima, solo che Lizzie Greenway quello non lo sapeva.

<<Sei bellissima, ma belle>> le sussurrò il Grifondoro all'orecchio, baciandole la guancia e trattenendosi dallo sputacchiare qualsiasi cosa Lizzie avesse in faccia. Stucco? Probabile <<In realtà, sei sempre straordinaria. Oggi però hai deciso di superare te stessa e mi hai beato con questa visione cos...>>

<<Sì sì, zitto e baciami>> lo interruppe lei, posandogli le mani sul viso e stampandogli un grosso bacio sulle labbra.

<<Uh uh>> commentò Marlene, facendo un occhiolino ai suoi amici <<Secondo me dovreste trovarvi una stanza>>

<<Perché non taci, McKinnon?>>

<<Perché mi piace infastidirti, Potter>>

Lizzie nel frattempo ebbe il tempo di arrossire e di aggrapparsi al braccio del suo ragazzo, godendosi il solito piacevole calore che provava ogni volta che si sfioravano.

<<Bambini>> commentò, ridacchiando.

Osservò la McGranitt fare un cenno ai musicisti, che incominciarono a suonare con tutta la passione possibile. Le varie note musicali risuonarono allegre per la Sala Grande e le benedirono le orecchie.

C'erano poche cose belle come la musica classica, per lo meno secondo il modesto parere della strega più potente mai esistita. James era una di quelle.

Distratto dal proprio litigio con Marlene, il mago non si accorse di come la sua streghetta preferita si fosse persa a guardarlo, standogli abbracciata e sorridendogli con ogni brandello dell'amore che provava nei suoi confronti.

Alex, nel frattempo, si fece vivo, sbottonandosi la giacca con fare infastidito. Raggiunse i suoi amici e ne attirò l'attenzione sbuffando.

<<Come mai quella faccia?>> chiese Peter, scambiandosi un'occhiata confusa con Remus.

<<Mi spiegate una cosa? Lizzie, com'è possibile che ti conoscano tutti a questo mondo?>>

Lily alzò un sopracciglio <<Di che stai parlando, Alex?>> e poi rivolse il proprio sguardo verso la Serpeverde.

<<Mi hanno fermato due streghe qui fuori mentre tornavo dal bagno. Mi hanno chiesto di dire a Lizzie che la stanno cercando. E fino a lì, direte, non c'è niente di male, se solo non fosse che...>>

<<Che?>>

<<Da quando in qua sei così amica di Adrian Nilsen? Voglio dire, mi avevi detto di conoscerlo e ho visto che ti ha scritto, ma non pensavo che foste così intimi da venire anche a trovarti!>>

A quelle parole e a quel nome, l'Incantatrice spalancò gli occhi e rimase a bocca aperta <<C-cosa?>> mormorò stupefatta <<Adrian è qui?>>

Alex annuì <<Per lo meno, questo è quello che mi hanno detto. Mi ricordo di lui a Durmstrang, era una delle persone migliori che conoscessi all'epoca, solo che non pensavo che venendo ad Hogwarts avesse fatto davvero amicizia con te!>>

<<Cielo!>> esclamò Lizzie, sorridendo. Afferrò la mano di Marlene con allegria <<Dai, andiamo a salutarlo! Ragazzi, venite anche voi?>>

<<Io arrivo, vado un attimo a prendere qualcosa da bere>> rispose James, accennando un sorriso. Si diresse verso il tavolo con le bevande soltanto quando il resto dei suoi amici prese a muoversi per incontrare Adrian.

Nessuno si accorse di come avesse portato la propria mano sopra al cuore, massaggiandolo nella speranza di alleviare quel dolore che conosceva bene. Quella sensazione pungente che aveva provato già diverse volte. Quella che gli impediva persino di mangiare.

<<Potter>> la voce di Emily lo fece voltare immediatamente <<Tutto bene?>>

<<Eh? Ah sì, tutto bene>>

<<Non sembra>> fu la risposta che ricevette <<Dov'è Lizzie? Pensavo che oggi fosse un anno che state insieme>>

<<È così infatti. Però è andata ad incontrare... Adrian>>

Persino la Sharp rimase stupita nel sentire quel nome <<Adrian?>> ripeté <<Adrian come in Adrian quello di Durmstrang?!>>

<<Adrian come in Adrian quello di Durmstrang>> confermò James, tornando a guardare l'ingresso dal quale i suoi amici erano usciti <<Come procede la tua festa, Sharp?>>

<<Alla grande>> lo sguardo della strega era guardingo <<Sei sicuro che ti stia bene, Potter?>>

<<Sì sì, certo che mi sta bene>>

<<Non direi, a giudicare dalla tua faccia>>

<<Che faccia ho, perché?>>

<<Quella di uno che preferirebbe morire adesso piuttosto che vedere la sua ragazza abbracciare il suo "più grande rivale">>

<<Pff>> sbuffò James, scuotendo il capo. Si portò il bicchiere con la bevanda alle labbra <<Adrian non è il mio più grande rivale. Lizzie non ne è mai stata innamorata>>

<<C'è stato qualcuno prima di te?>>

<<Sì>>

Bastò quella risposta per far capire ad Emily che stare zitta fosse l'opzione migliore. James Potter sembrava già abbastanza scocciato... e geloso... di suo. Ci stava provando sul serio, la strega, a farsi piacere da lui, ci teneva ad avere Lizzie ancora come amica. Ed il capitano dei Grifoni pareva essere la chiave.

<<Ascolta...>> gli disse ad un certo punto, quando il silenzio si fece troppo imbarazzante. James portò il proprio sguardo su di lei ed Emily percepì le gambe sciogliersi - ora capiva le parole che Eliza le aveva detto una volta, Cosa provo quando gli sono vicina? Mi sembra di morire, Emily, mi sembra di sentire il cuore fermarsi ogni volta. Come se ogni singola parte di me gli appartenesse ed io non potessi fare niente per impedirlo. <<Se c'è una cosa che so è che quella ragazza ama te più di quanto ami se stessa... Adrian è bello, è gentile, è simpatico, potrebbe essere la persona migliore di questo mondo e potrebbe amarla più di chiunque, ma... ma lei sceglierebbe sempre te. Anche se tu non ci credi>>

Il mago la fissò senza ribattere. Nonostante fosse impassibile, gli occhi scuri mostrarono ad Emily quanto in realtà le sue parole l'avessero colpito.

James annuì.

<<Grazie>> bisbigliò, così piano che Emily pensò di esserselo sognata. Eppure, fino a quando non si rese conto di essere stato sentito, James non si mosse. La ragazza sorrise felice. Era la prima volta che lui non la guardava come se soltanto la sua presenza lo infastidisse e ne era fiera! Stava cambiando, e lo stava facendo in meglio.

Emily rimase ad osservare James Potter sparire oltre il punto che aveva fissato per diversi minuti. Si accorse di star trattenendo il respiro, pregando con tutta sé stessa che quella serata non portasse problemi alla sua coppia preferita.

Non era sicura che James e Liz lo sapessero ma gli studenti di Hogwarts avevano affibiato ai due un soprannome. Certo, quelli che già si erano sentiti rimanevano - L'idolo e la Regina delle Serpi - però se n'era aggiunto un altro.

The Royal Couple.

Potente, fiero, onesto. Rispecchiava perfettamente ciò che James Potter e Lizzie Greenway rappresentavano. Popolari com'erano, avrebbero potuto mettere quella scuola in ginocchio soltanto volendolo, sarebbero bastate unicamente le abilità di pensiero di lei e le capacità organizzative di lui. Non c'era storia. E non ce ne sarebbe mai stata.

<<Auguri, James>> sussurrò Emily, prima di tornare a festeggiare con le sue amiche <<Che Merlino sia con te>>


James non fu sorpreso di trovare Lizzie vicina ad Adrian con un sorriso allegro in volto. Sembrava davvero contenta di vederlo e, per carità, lui non ci trovava nulla di male in quello, solo che sperava che in quell'occasione lei non avesse pensieri oltre al loro anniversario.

Alex fu il primo a vederlo, forse capendo finalmente il motivo di quell'allontanemento sospetto di poco prima. Tuttavia, se anche l'aveva intuito, fece finta di niente per non peggiorare le cose <<Hey James, ci hai messo un po' a prendere da bere!>> esclamò.

L'Incantatrice si voltò verso di lui e lo guardò felice <<C'era la fila?>>

<<In realtà, oltre alla fila, vi siete persi la scena di Silente che balla con la McGranitt e le pista un piede!>>

<<Oh no!>> sbuffò Sirius, parlando a Remus <<Non dovevamo perdercela questa!>>

Si avvicinarono entrambi a James, spalleggiandolo come solo loro sapevano fare e gli fecero presente con l'ausilio degli occhi che avevano capito, che non avrebbero mai permesso ad uno come Adrian di rovinare una cosa così importante come il suo anniversario con Lizzie.

<<È bello vederti, Adrian, come va?>>

<<Io stare molto bene, James. Tu? Io saputo che oggi essere tuo anniversario con Lizzie. Auguri per tutto>> gli rispose Adrian gentilmente <<Sono contento di vedere anche te!>>

<<Grazie. Sì, anche io sto molto bene. Ma... come mai sei qui stasera?>>

<<Io sentire mancanza di Hogwarts e quindi materializzato ad Hogsmeade. Volato con scopa e arrivato qui>> spiegò maldestramente l'ex studente di Durmstrang, mantenendo sempre il sorriso <<Io non sapere che essere festa, per questo ho fermato ragazze amiche di Alex. Io ricordare lui da mio ultimo periodo a Durmstrang e avere visto loro parlare con lui>>

Il diretto interessato di quel discorso arrossì, passandosi le mani tra i capelli <<Beh, diciamo che sono un ottimo messaggero!>>

<<Oh sicuro, Alex>> confermò Marlene, ironicamente <<Abbiamo visto la faccia che hai fatto quando sei tornato da noi senza capire nulla di cosa stesse succedendo!>>

<<Marlene, cuore, ma sei sempre così antipatica?>>

<<No, solo quando si tratta di dare fastidio a te e a James. Sennò tento di contenermi>>

<<Ah sì? Perché, ci provi pure?>>

<<Ah ah ah>>


Alla fine della fiera, Adrian rimase con Lizzie e gli altri per gran parte della serata, divertendosi e chiacchierando con loro come un vecchio amico appena rincontrato. Eccetto Remus e Sirius, nessuno sospettava dell'enorme senso di vuoto che James stava provando.

Nemmeno la Serpeverde.

Non sapeva se esserne felice o meno. Dopotutto, Lizzie non stava facendo niente di male, anzi. Era semplicemente stata contenta di vedere un viso familiare ed aveva voluto essere gentile. Stop. James lo sapeva, eppure non riusciva a non provare dolore.

Si sentiva estremamente in colpa per pensare soltanto ad una cosa assurda come quella. Lizzie era innamorata di lui, ne era certo.

Fatto sta che la festa terminò poco dopo l'arrivederci di Adrian ed il suo ultimo saluto e Chip e Chop - Remus e Sirius - rivolsero a James un'occhiata triste. Erano al corrente di quanto lui volesse passare il suo anniversario a festeggiare con Lizzie, ballando con lei e sussurrandole parole tenere e idiote come al solito, e di quanto in realtà ci fosse rimasto male.

Prima di dividersi per tornare nei rispettivi dormitori, però, per fortuna, Lizzie lo abbracciò e gli baciò la guancia <<Mi spiace di aver festeggiato poco stasera. Prometto che domani mi farò perdonare portandoti sull'Hogwarts Express un regalo immenso!>>

James fece finta di ridere <<Non ce n'è bisogno, Lizzie>> rispose. Il tono sembrava normale, eppure alla strega non era sfuggito il modo in cui lui non l'avesse chiamata ma belle o mon amour o con uno dei suoi soliti soprannomi per tutta la sera <<Adesso però vado a dormire. Buon anniversario!>> la liquidò.

<<Buon anniversario>> replicò lei, accennando un sorriso. Qualcosa però non le tornava affatto.

Anche lei non era stata del tutto contenta di come si erano svolte le cose. Per quanto fosse felice di aver rivisto Adrian, le bruciava il corpo nel pensare a come non fosse riuscita a dire a James Ti amo, a come non fossero mai stati sufficientemente da soli per confidarglielo.

<<Domani>> si disse <<Domani glielo dico>>

Ed intanto una domanda la tormentava.

Cosa succede a James?

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