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54| Lizzie, James & the man

<<Voi quattro! Che diamine avete combinato?!>> strillò la McGranitt, scattando in piedi e appoggiandosi con forza al tavolo dei professori della Sala Grande. I suoi occhi erano fissi sui suoi studenti preferiti, che ne avevano appena combinata un'altra delle loro.

James, Sirius, Remus e Peter si erano presentati a colazione con dei tagli di capelli davvero orribili e soprattutto molto, ma molto colorati. Tutti i ragazzi erano scoppiati a ridere, vedendoli conciati come dei pagliacci.

Liz, che l'unica cosa che sapeva era che avrebbe dovuto generare un'illusione di Remus al cenno di James, si era portata la mano alla bocca ed aveva iniziato a piangere dalle risate <<Oh cielo!>> aveva esclamato, seduta tra Lily e Marlene. Quella mattina si era svegliata bene ed aveva deciso di mantenere il buonumore, sedendosi dai Grifondoro.

James allora le era subito corso vicino e l'aveva salutata, trotterellandole davanti ed iniziando a fare balletti strani <<Allora, ma chérie, che ne pensi? Sono o non sono un gran figo?>>

<<Indubbiamente>> aveva commentato lei, annuendo e sorridendogli <<Forse dovresti tenerlo quel taglio, ti dona>>

<<Ah sì?>>

<<Mh mh>> aveva confermato allora Marlene <<Sai James, nemmeno se mi ci impegnassi davvero riuscirei ad essere terrificante quanto te>>

<<Sempre detto che sei la migliore, McKinnon>> aveva affermato Potter ed aveva battuto il cinque alla strega. Poi era tornato indietro ed aveva raggiunto i suoi amici, giusto in tempo per sorbirsi la strigliata della McGranitt in una perfetta fila indiana.

E quindi, così facendo, si arriva al soave momento dell'urlo della professoressa. Mai i suoi colleghi l'avevano vista così, a metà tra la voglia di scoppiare a ridere e quella di strangolare uno ad uno i Malandrini.

<<Professoressa!>> Sirius allargò le braccia, ghignando divertito ed appoggiandosi a Moony <<Ma come? Non mi dirà che non le piace il mio taglio!>> fece sventolare la sua folta chioma in direzione della donna <<Scommetto che le piacerebbe averceli come i nostri!>>

<<Black, taci!>>

<<Non può metterci in punizione per una cosa come questa!>> esclamò Peter, facendo schioccare la lingua contro il palato <<Insomma, ci siamo solo resi presentabili>>

<<Oh Merlino, se quello è rendersi presentabili!>> si sentì la voce di Mary, che fece ridere nuovamente tutti gli studenti.

<<Io credo che li voglia anche lei dei capelli del genere, prof!>> decretò Sirius e Liz vide Remus portarsi di nascosto la mano alla bacchetta. Capì che era ormai arrivato il suo momento e prestò attenzione ad ogni movimento di James.

L'occhiata che lui le rivolse le fece capire di dover intervenire e così piantò lo sguardò sul suo amico-mannaro. Fece finta di afferrare un biscotto mentre schioccava le dita: l'illusione colpì tutti quanti, permettendo a Remus di agire indisturbato.

Per non finire come gli altri, immaginandosi già cosa i ragazzi avessero in programma, la strega innalzò una barriera intorno a sé. Come previsto, i capelli di tutti divennero uguali a quelli dei quattro maghi, persino quelli di Gazza!

Liz lasciò cadere l'illusione. Cercò di evitare di ridere ma era davvero molto difficile, soprattutto vedendo i capelli unti di Severus assumere delle sfumature tra il viola e il rosa fluo.

Marlene sembrava un cespuglio, sia di forma che di colore. Lily invece assomigliava di più ad una palma però argento. Erano bellissime!

Gli studenti di Durmstrang, con i loro capelli corti, erano diventati praticamente delle bandiere, persino loro sorrisero (la maggior parte, almeno).

<<POTTER!>>

<<Perché se la prende con me, professoressa? Sono stati loro!>> ribatté il Malandrino, indicando i suoi tre amici. Poi, fintamente deluso, incrociò le braccia al petto e ruotò la testa verso la sua streghetta preferita <<Lizzieeee>>

Lei alzò un sopracciglio, era l'unica ad essere rimasta "normale" di capelli <<Che c'è, James? Sentiamo...>>

<<È vero che non è colpa mia?>>

<<Oh, tesoro, ma lo è...>>

James aprì la bocca per ribattere ma si interruppe e le puntò il dito contro <<Traditrice!>>

<<Greenway, fa tornare tutti normali!>> ordinò la McGranitt, rivolgendosi alla strega e scambiandosi un'occhiata con lei. Tutti volsero la loro attenzione all'Incantatrice, che schioccò soltanto le dita. Ogni chioma tornò alla normalità, risultando anche più ordinata di quanto fosse in precedenza.

<<Peccato, professoressa, era divertente>> commentò la Serpeverde, intrecciando le mani ed appoggiandovi il mento <<Io dire, però... che sarebbe molto più divertente se...>> si interruppe e schioccò le dita di nuovo, lanciando un incantesimo.

<<Oh no>> si sentì Sirius dire, appena prima che la magia piombasse sulla sua nuca e gli ricolorasse i capelli di un viola acceso. I Malandrini rimasti seguirono subito dopo.

<<Greenway, non mettertici anche tu!>>

<<È questa la parte divertente, professoressa>> aggiunse Marlene, rivolgendo un'occhiata complice alla sua migliore amica <<Quando possiamo bullizzare i ragazzi senza troppi problemi...>>

Qualcuno sbuffò, probabilmente le solite dieci ragazze innamorate di James e degli altri. La Battitrice però non vi prestò attenzione e si concentrò soltanto sui suoi amici, facendo loro smorfie e riuscendo a strappar loro un sorriso.

<<Love, hai intenzione di, che so, farci tornare normali o...?>> domandò James, voltandosi verso Liz e sorridendole sgangheratamente.

<<Qual è il problema, love? Non riesci a sciogliere un banale incantesimo di trasfigurazione?>> lo prese in giro lei, gustandosi la scena insieme a Marlene. James si promise mentalmente che prima o poi le avrebbe uccise entrambe e poi avrebbe usato i loro cadaveri come chiatte sul Lago Nero.

<<Ce la faremmo, Lizzie cara, se solo l'incantesimo non l'avessi lanciato tu!>> ribadì Remus, scuotendo la testa e sospirando <<Ti diverti proprio a tentare di farci sentire inutili, vero?>>

<<È il mio passatempo preferito>>

<<Si vede>>

<<Voi quattro, ora filate nei vostri dormitori! Verrò a prendervi personalmente tra mezz'ora per portarvi a lezione: per punizione, per il vostro amorevole scherzo, salterete la gita ad Hogsmeade>>

<<Ma...>>

<<Taci, Black>>

<<Ma...>>

<<Lo stesso vale per te, Potter>>

<<Però...>>

<<Minus, silenziati>>


Il viaggio ad Hogsmeade senza i ragazzi fu molto più noioso del previsto. Le donzelle si erano abituate così tanto alla presenza dei Grifoni che non trovarseli ogni secondo accanto rese la gita un'immensa lagna.

Liz soprattutto, che aveva in programma di andare insieme a James a fare una mega passeggiata romantica di coppia, si ritrovò con un pugno di mosche in mano. Non era arrabbiata, dopotutto non era totalmente colpa del ragazzo, anzi! Era stato anche divertente vedere i Malandrini in una versione più idiota del solito. Solo che le sarebbe piaciuto spendere la giornata con il suo ragazzo.

<<Eliza?>> la chiamò Marlene, prendendola a braccetto. Era raro, di quei tempi, che la chiamassero con il suo nome intero <<Chi è quel tipo che ci sta fissando?>> sembrava completamente travolta dal panico.

La strega volse lo sguardo verso il punto indicato dalla sua migliore amica e subito le si parò davanti, come a proteggerla. Due occhi gelidi, di una figura statica e rigida, erano fermi su di loro. Su di lei.

<<Che sta succedendo?>> domandò la McKinnon, afferrando debolmente il tessuto del retro della giacca di Liz <<Chi è?>>

<<Un seguace di Voldemort>> rispose, sicura, l'Incantatrice. Allargò leggermente le braccia per tenere Marlene al sicuro e ricambiò lo sguardo truce che stava ricevendo. La Battitrice per poco non svenne, pareva terrorizzata.

<<Perché sta fermo?>>

<<Non lo so...>> bisbigliò Liz, deglutendo <<Ascolta Marls, infilati da Madame Rosmerta e va a chiamare la McGranitt, dovrebbe essere al tavolo con Lumacorno>>

<<Ma tu...>>

<<Vuole me, Marlene. Fidati, ti prego>>

<<Vado>>

Non appena però la strega provò a fare un passo, il mago scagliò un incantesimo contro di lei. Come furiosa per l'affronto a sua sorella, Liz allungò una mano e annullò il colpo semplicemente avvolgendogli le dita intorno.

Ben presto tutti i presenti a Hogsmeade si accorsero di quella figura losca e si tennero indietro. Non era la prima volta che uno dei seguaci di Voldemort attaccava un luogo pubblico: c'era qualcosa di strano, tuttavia.

Quel mago non stava attaccando. Stava aspettando.

La strega riuscì a correre dalla professoressa, mentre Eliza si faceva avanti e assumeva una posa fredda.

<<Eliza Greenway. Sei tu, no?>>

<<Dipenda chi la cerca>> rispose algida la Serpeverde <<Che cosa può fare per lei, Eliza Greenway?>>

L'uomo sorrise e mostrò la schiera di denti ingialliti e rovinati <<Morire>> annunciò <<Oppure unirsi a Lord Voldemort>>

Tutti gli occhi saettarono sulla giovane strega. La quasi quindicenne se ne stava ferma lì, cercando un modo per evitare ad innocenti di ferirsi.

<<Mh>> fu costretta a dire <<Accetto l'offerta>>

<<Il Signore Oscuro non pensava che avresti accettato, Eliza Greenway>>

<<Ah no? Credeva che mi sarei unita a lui?>>

L'uomo si irrigidì, fulminando la ragazza <<E così vuoi morire>>

<<Io no, lei sì a quanto pare...>> sibilò <<Se siete venuto qui nella speranza di uccidermi, penso che abbiate sprecato tempo>>

<<Presuntuosa proprio come ci era stato riferito>>

Gli studenti di Durmstrang, comparsi in gruppo, si affrettarono a raggiungere la strega, come se pensassero che avesse effettivamente bisogno d'aiuto. Non ce l'aveva.

Finalmente, Marlene tornò insieme alla McGranitt, che estrasse la bacchetta e parlò a gran voce al mago <<Lascia stare la mia studentessa!>> il tono era forte, vigoroso, potente.

<<Il Signore Oscuro la vuole. O l'avrà dalla sua parte, o non l'avrà nessuno>> decretò l'altro, impugnando la sua arma e puntandola verso Liz <<Avada Kedrava!>>

La maledizione di colore verde schizzò freneticamente contro la Greenway. Marlene iniziò a gridare all'amica di togliersi. Ma Liz non si mosse. Rimase lì, non si spostò nemmeno di un centimetro. Il colpo stava per raggiungerla, quando i suoi occhi si illuminarono d'azzurro.

L'incantesimo sbatté contro una barriera eretta, un Protego Horribilis, che rendeva una zona sicura anche dalle Maledizioni Senza Perdono.

L'Incantatrice sorrise crudelmente e non spostò neanche un dito. Bastava quello strano colore che le sue iridi assumevano per lanciare un incantesimo.

Stupeficium.

Il mago provò a respingere il colpo ma il potere della ragazzina era troppo potente anche per uno esperto come lui.

Stifling.

Lui iniziò a soffocare e più Liz aumentava la presa più l'azzurro dei suoi occhi si faceva scuro. Il servo di Voldemort cadde a terra e non morì per miracolo.

Eliza non era un'assassina, non l'avrebbe ucciso. L'avrebbe lasciato vivere come un verme, misero. Aveva osato tentare di ferire Marlene e quello era bastato per scatenare la sua rabbia.

Da quando stava con James, non aveva più avuto scariche di potere: era come se lui bastasse per tenerla buona. Neppure in quel momento l'Incantatrice perse il controllo. Era diventata brava.

La McGranitt le posò una mano sulla spalla <<Lascialo a me, ora>>

<<Un momento>> replicò lei, la voce gelida, e lanciò un ultimo incantesimo. Dissendio. La bacchetta dell'uomo si spezzò in due metà perfette. Solo allora lasciò che la professoressa si occupasse della questione.

<<Greenway...>> la chiamò, chinandosi e parlandole all'orecchio <<Usa la magia e torna al Castello. Va dal signor Potter. Verrò da te appena possibile>>

<<Professoressa...>>

<<Fa come ti dico, per favore>>

<<Va bene>> acconsentì. Afferrò Marlene per la mano e gliela strinse, mentre fingevano di allontanarsi ed in realtà si smaterializzavano. Riapparvero al Castello e la McKinnon si gettò addosso all'amica, stringendola.

<<Cielo, ho avuto così paura!>>

<<Va tutto bene, Marls. È finita>> la confortò, carezzandole i capelli. Le sussurrò parole d'affetto per tranquillizzarla ma Eliza sapeva bene che non era affatto finita, anzi. Forse era appena cominciata.

Si diressero subito verso la sala dove i Malandrini stavano scontando la loro punizione con Madame Pomfrey, costretti a trattare capelli "maledetti", e bussarono.

<<Signorina Greenway, signorina McKinnon! Che succede? Sembrate sconvolte>>

A quelle parole, James tese le orecchie e scattò in piedi, voltandosi verso la sua ragazza. Era vero. Sembrava stanca ed era troppo statica.

<<C'è stato un...>> incominciò a dire Marlene, ma si interruppe e dovette appoggiarsi a Liz. La Serpe la sostenne, facendola aggrappare alla propria spalla <<Un uomo, un mago... a Hogsmeade. Ha attaccato Lizzie>>

I ragazzi si guardarono, preoccupati <<Ma che state dicendo? No...>>

James corse subito da Liz, abbracciandola e sentendola calmarsi. Lei chiuse gli occhi e scaricò la tensione <<Che è successo, Li?>>

<<Un seguace di Voldemort ci ha attaccate>> raccontò, mordendosi il labbro <<Mi vuole, Voldemort mi vuole dalla sua parte. Ha detto, o viva con me o morta con tutti>>

Madame Pomfrey dovette sedersi, traumatizzata <<Come stai, Greenway?>>

Eliza allora iniziò a raccontare e nessuno fiatò più.

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