51 | Lizzie, James & the prank
Il piano che Lizzie Greenway e James Potter avevano escogitato era, secondo il resto dei Malandrini, la migliore idea che avessero mai prodotto in quattro anni.
In che consisteva? Semplice! Combinando un incantesimo, i ragazzi avrebbero confuso le menti di tutti gli studenti e Liz avrebbe trasformato le loro bacchette, rendendole uguali. Sarebbe venuto fuori un caos generale e non vedevano l'ora.
Dato che l'Incantatrice non aveva bisogno della sua bacchetta per fare incantesimi, sperimentarono sulla sua. Presero quella di Sirius come modello e fecero una prova. La formula che la Serpeverde aveva suggerito di usare rese le cose molto più semplici del previsto!
Il legno di larice venne sostituito immediatamente e le bacchette risultarono identiche. I ragazzi esultarono soddisfatti, anche se la strega dovette appoggiarsi a James per non crollare. Aiutare Emily a sistemare i danni causati dal suo incantesimo l'aveva sfiancata molto, considerando le sue condizioni fisiche!
Il ragazzo non esitò a sostenerla, cingendole la vita e baciandole la nuca <<Bravissima>> le sussurrò <<Il piano è perfetto. Sei stata incredibile>>
Lei arrossì di poco, nascondendo l'enorme sorriso che le era comparso sul viso <<Grazie>> bisbigliò.
I cinque ragazzi continuarono a fare prove per un'altra settimana e finalmente anche Liz poté tornare a lanciare incantesimi normalmente. Le era mancata la sua solita abilità! Non sapeva spiegarsi il perché, ma ogni volta che non poteva usare la magia per qualche motivo si sentiva come se stesse bruciando. Il suo corpo pareva chiederle di usare anche il più banale dei suoi trucchi, come se avesse bisogno di scaricarsi.
Finalmente, ogni singola parte del piano era pronta e poteva essere messo in atto. Si divisero i compiti e decisero che quella sera stessa avrebbero fatto salpare la nave di quello scherzo.
James avrebbe coperto tutto il dormitorio dei Grifondoro, Sirius quello dei Serpeverde, Remus quello dei Corvonero e Peter quello dei Tassorosso - una volta che il loro incantesimo di confusione avrebbe fatto effetto, Liz avrebbe lanciato il suo.
L'importante era che gli studenti fossero tutti svegli e a quello avrebbe provveduto Marlene. Lily, ovviamente, era all'oscuro di tutto o avrebbe disapprovato! La McKinnon aveva preparato delle piccole bombe magiche innocue che sarebbero esplose nelle varie Sale Comuni e avrebbero provocato un frastuono incredibile.
L'operazione dei legnaioli, come l'avevano rinominata Marlene e Sirius, stava per partire, era tutto perfetto. Almeno fino a quando Emily Sharp non fece la sua comparsa nella Sala Grande. I Malandrini erano pronti a scattare verso i vari dormitori con le loro bombe ma si immobilizzarono all'istante.
Si voltarono tutti verso Liz, che era girata di spalle a confabulare con la sua migliore amica su quanto il fondoschiena di James quella sera fosse incredibilmente bello. L'Incantatrice percepì l'attenzione su di sé e si accorse di quell'imprevisto.
Quella volta non poteva dare torto al suo ragazzo. Emily era davvero sempre in mezzo, a quanto sembrava!
<<Em!>> esclamò, schioccando le dita dietro la schiena. L'incantesimo di silenziamento che aveva lanciato si avvolse invisibile intorno alla stanza <<Che ci fai qui?>>
<<Ti stavo cercando>> rispose, fissando male ogni singolo studente all'infuori della Serpeverde <<Mi sono dimenticata di dirti che Lumacorno mi aveva chiesto di riferirti che nella pozione di cui stavate discutendo mancava un ingrediente, una coda di topo essiccata>>
La strega non poté trattenere un esulto <<Sì! L'ho detto a Lumacorno che avevo ragione! Vedi, amore? Te l'ho detto che non mi ero sbagliata!>> fece, rivolta a James, che sorrise e scosse la testa.
Ancora era strano, alle orecchie del quattrocchi, sentire la parola amore pronunciata verso di sé da parte di Liz. Era talmente incredibile poter stare con lei che ancora non gli sembrava vero.
<<A proposito, che state facendo?>> chiese la Sharp e Marlene fece un passo avanti, prendendo parola.
<<Stiamo programmando uno scherzo>> spiegò, stirando le labbra rosee ed assumendo un'espressione maliziosa. Liz la fulminò, non le sembrava proprio il caso di rivelare ad Emily i dettagli.
<<Che tipo di scherzo?>>
<<Ancora non lo sappiamo>> rispose ancora la Battitrice di Grifondoro <<Però non vediamo l'ora di inventarci qualcosa>>
La strega del primo anno rivolse un'occhiata rammaricata a Liz, come se si aspettasse di tutto meno che la sua "idola" si facesse tirare nella mischia dai Malandrini. Non sembrava quasi per niente contenta di quello.
<<Dai, Em>> fece Eliza, affiancando Remus ed incrociando sorridente le braccia al petto <<Va a dormire, poi domani magari ci affrontiamo al Club dei Duellanti!>>
<<Posso restare con voi?>>
<<Stiamo andando a dormire anche noi>> mormorò Peter, scrollando le spalle.
<<Non sembra>>
Evidentemente frustrato, James dovette trattenere uno sbuffo e piuttosto si sistemò gli occhiali sul viso.
<<Okay, okay, ci penso io>> affermò Liz, piantando gli occhi in quelli di Emily. Le sue iridi divennero azzurre, e successe esattamente quello che Potter le aveva visto fare la sera in cui Moony-mannaro l'aveva ferita. La ragazzina non si muoveva, come paralizzata dalla magia <<Torna nel tuo dormitorio e dimentica di averci sentito parlare di uno scherzo>> comandò.
L'altra Serpeverde eseguì senza nemmeno aprire bocca. Sparì nel giro di qualche secondo, facendo tirare un sospiro di sollievo a tutti gli altri.
<<Ma come diamine hai fatto?!>> quasi strillò Sirius, a bocca aperta <<Eliza Greenway, sei appena diventata la mia persona preferita nell'intero mondo!>>
<<Felice di saperlo!>> replicò l'Incantatrice, ridacchiando. Poi indicò con un cenno del capo l'ingresso alla Sala <<Andiamo, ragazzi, o faremo tardi!>>
Il piano andò tutto come previsto. Non c'era stato nemmeno un inconveniente, ad eccezione di Emily. Gli studenti, confusi, non si accorsero del cambio-bacchetta almeno fino alla mattina successiva.
Lì sì che scoppiò il panico!
Per non destare troppi sospetti, anche i Malandrini e le ragazze avevano modificato le proprie bacchette. Era piuttosto ovvio, tuttavia, che fossero stati loro!
Come promesso in precedenza, i maghi si sarebbero presi totalmente la colpa e avrebbero lasciato fuori Liz e Marlene. Dopotutto, le due streghe li avrebbero uccisi se si fossero beccate una punizione!
<<Potter! Black! Lupin! Minus!>> strillò Minerva McGranitt, non appena i quattro entrarono nella Sala Grande per fare colazione <<Che diamine avete combinato?!>>
<<Perché?>> domandò Peter innocentemente, con una faccia così da pesce lesso da costringere Marlene a infilarsi in bocca un cucchiaio pieno di cereali per non scoppiare a ridere.
<<Lo sapete benissimo! Le bacchette di ogni studente! Riportartele allo stato originario!>>
<<Veramente, professoressa...>> incominciò a dire Remus, accennando un piccolo sorriso <<Anche le nostre sono state trasformate!>> disse, tirando fuori la sua dalla divisa e mostrandola <<Ah aspetta, Sirius, forse questa è la tua!>>
<<No, Moony, è quella di Pete!>>
<<No Sirius, è quella di James!>>
<<No ragazzi, fidatevi, è quella di Moony>>
I quattro avrebbero continuato quel giro di discussione per tutta la mattinata se solo la professoressa non fosse scoppiata.
<<Punizione per tutti e quattro! E venti punti ciascuno verranno tolti alla vostra Casa!>>
<<Ma professoressa... non ci può accusare senza prove! Vede? Anche noi siamo stati colpiti!>> ribatté Sirius, facendo i suoi migliori occhi dolci <<Non è carino da parte sua, Minnie!>>
Bastò quel nomignolo a scatenare la vera ira della professoressa, che tolse altri dieci punti ciascuno ai quattro. Silente e gli altri professori, invece, si stavano godendo la scena.
Metà degli studenti di Grifondoro fece finta di niente, in realtà parecchio divertita dalla situazione, l'altra parte (quindi più che altro Lily) si disperò per tutti i punti persi. Tentare di vincere la Coppa delle Case con i Malandrini era un'impresa pressoché impossibile!
Le bacchette non sarebbero tornate normali fino alla mattina dopo ancora, il che portò gli insegnanti ad annullare le lezioni per quel giorno. Fu lì, all'annuncio di Silente, che gli studenti iniziarono a lodare i ragazzi e a ringraziarli!
Gennaio era ormai agli sgoccioli e la neve brillava bianca sul suolo, era sempre uno spettacolo bellissimo da vedere. Tutti gli alunni ebbero il permesso di uscire per divertirsi, tranne i Malandrini che dovettero iniziare a scontare la loro punizione.
Avrebbero dovuto pulire tutti i trofei di Hogwarts con solo uno straccio ed acqua e sapone. Ci avrebbero messo un'eternità, se solo Liz non fosse stata così caritatevole con loro! Li lasciò lavorare per una decina di minuti prima di intervenire.
Le loro bacchette erano state ritirate per farli lavorare senza magia ma quello non significava che lei non potesse aiutarli! Schioccò le dita e gli stracci dei ragazzi iniziarono a lavorare autonomamente al doppio della velocità.
Si sedettero tutti e cinque a chiacchierare e a ridere del loro scherzo perfetto, man mano che l'incantesimo di Liz faceva effetto. Si divertirono moltissimo anche a ricordare le espressioni stralunate di Lumacorno e di Madama Pince quella mattina quando i Grifoni avevano cominciato a litigare!
Non appena ogni singolo trofeo risultò pulito, i Malandrini e Liz uscirono dalla Sala apposita e si separarono. La Serpeverde non aveva aiutato i ragazzi soltanto perché erano amici e perché si erano presi la colpa per lei ma soprattutto perché voleva passare del tempo sola con James!
Si incamminarono fuori dal Castello, imbacuccati in mezzo alla neve. Si tenevano per mano, o per meglio dire per guanti, e passeggiavano, raccontandosi aneddoti e barzellette. Erano fatti così, loro, quando c'era da essere seri lo erano e quando potevano divertirsi non avevano inibitori.
<<Posso farti una domanda?>> chiese James ad un certo punto, ruotando la testa verso la compagna.
<<Vai, spara>> annuì lei <<Sono pronta!>>
<<So che potrà sembrarti strano, ne sono consapevole, però è un dubbio che mi sorge fin da quando ti conosco>>
<<Ovvero?>>
<<Perché sei nata con così tanto potere? Voglio dire, so che sei un'Incantatrice, e quindi di natura sei più forte dei maghi comuni, ma... ma non c'è mai stato nessuno potente quanto te e probabilmente non ci sarà mai. Ti sei mai chiesta da dove deriva la tua magia?>>
Liz sospirò <<Sinceramente? Me lo sono chiesta così tante volte che ormai ho smesso anche di pensarci. Ho provato a cercare una motivazione ma la storia finiva sempre con me che fallivo miseramente. Quindi mi infastidivo a cercare e rinunciavo!>>
James sorrise <<Strano però. Quando si parla di conoscenze, sei sempre la prima a rispondere a delle domande!>>
<<Qui non si parla di conoscere incantesimi o leggende. Stiamo discutendo di più potere di quanto se ne sia mai parlato. La mia magia non è solo potenza, è... se volessimo definirla con un'iperbole credo che direi che è l'essenza stessa dell'Inferno. Ecco, forse non proprio così. Però...>>
La presa di James si fece leggermente più forte intorno alla sua mano <<Magari potremmo scoprirlo insieme, se vuoi. Possiamo fare tutte le ricerche che vogliamo!>>
Liz si fermò, stoppando anche l'avanzata del ragazzo. Allargò le braccia e si tuffò tra quelle di lui, facendosi abbracciare. Appoggiò il viso contro il suo petto <<Potrebbero volerci addirittura anni, mon cœur, per scoprirlo>>
<<E che fretta abbiamo?>> rispose subito l'altro, facendole riempire la schiena di brividi. La strega si strinse al mago più forte, le guance rosse spiccavano sul manto bianco che era la neve.
<<Non puoi dire così, però!>> sbuffò Liz, la voce più bassa.
<<Eh? Perché no?>>
<<Perché io non sono capace di fare come te, non sono capace di buttare nella mischia frasi ad effetto che ti fanno battere il cuore all'istante!>> esclamò la Serpeverde, leggermente infastidita da quella sua "disabilità" sentimentale.
James le afferrò le mani, forse divertito o forse semplicemente innamorato, baciandole la punta del naso <<Che problema c'è, nanetta?>> rispose, piantando gli occhi nei suoi e fissandola con tutto l'amore che provava nei suoi confronti <<Basto io per tutti e due>>
<<Prima o poi vorrai sentire anche tu delle cose carine, lo so, ma non ce la faccio. Finché si tratta di piccole cose okay, ma...>>
<<Hey, hey, hey!>> la interruppe lui, scuotendo il capo <<Non mi sono innamorato di te perché sei potente o perché sei intelligente, Lizzie! L'ho fatto perché tu, nel tuo insieme, con i tuoi pregi e i tuoi dannati difetti, sei perfetta. E lo sei così! Ti conosco, Liz, e non ho bisogno di sentirmi chiamare patacucciolo pistacchioso gommoso per sapere che anche tu provi per me quello che io provo per te!>> sentenziò, serio.
<<Davvero?>>
James non sapeva resistere agli occhi da cagnolino bastonato di Liz <<Davvero>> confermò, facendole un occhiolino <<Sul serio, Lizzie, non abbiamo bisogno di smancerie per essere felici e contenti>>
<<Mia madre diceva sempre che invece la cosa che rende belle le fiabe è proprio l'amore sdolcinato>>
<<Ah sì?>>
<<Eh già>>
<<Uh, allora mi sa che prenderò io una decisione...>> James afferrò i polsi di Liz e la sostenne mentre le faceva fare una piroetta <<Da questo momento in poi...>> si interruppe per baciarle la guancia sinistra <<Sarò io...>> poi fu il turno di quella destra <<A fare...>> toccò alla fronte <<I passi sdolcinati della nostra relazione>> concluse, poggiando le labbra sulle sue <<Che te ne pare del mio piano?>>
<<Mhh... dico che è perfetto>>
<<Sì?>>
<<Sì>>
<<Quanto perfetto da uno a James?>>
La strega si passò la lingua sui denti, divertita <<Direi più che ci troviamo sulla scala uno-vanità, ma il concetto rimane quello>>
<<Oh che cattiva, Lizzie!>>
<<Ma ti piaccio anche per questo!>>
James la fissò dolcemente <<Ma mi piaci anche per questo>> ripeté, annuendo.
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