43| Lizzie, James & her first full moon
Il 28 dicembre 1974 Liz Greenway non se lo sarebbe mai, mai dimenticata. C'era la luna piena quella sera, il che significava che Remus sarebbe tornato ad Hogwarts con Madame Pomfrey per passare la nottata alla Stamberga Strillante.
James era riuscito a trasformarsi in Animagus completo, seppur con l'aiuto di Liz, pochi minuti prima di partire dal Castello per tornare a casa ma non poteva usare la magia mentre era in vacanza. Così, per non lasciare da solo uno dei suoi migliori amici, aveva deciso di chiedere un favore alla sua meravigliosa ragazza.
<<Dimmi tutto>> era stata la risposta della Serpeverde, che aveva afferrato la mano di James mentre si sedevano insieme davanti alle scale di casa Potter.
<<Puoi lanciare...?>>
<<Oh certo!>> l'incantesimo silenziatore si espanse intorno a loro, formando come una bolla protettiva <<Vai, dimmi!>>
<<Ho bisogno che tu vada ad Hogwarts con Remus e lo tiri fuori dalla Stamberga per liberarlo>>
<<Vuoi che io... James, ma che stai...?>>
<<Non devi farlo se non vuoi, questo è ovvio, chou, però... però non voglio lasciare Moony da solo per un'altra luna. Non appena torneremo ad Hogwarts, parlerò con Sirius e Peter e vedremo cosa fare e come aiutarli ad essere Animagi e...>>
<<Ho capito, ho capito>> annuì la ragazza, sorridendo <<Diciamo soltanto che avrai bisogno di un bellissimo ed elegantissimo Cobra Reale, o mi sbaglio?>>
<<Non sbagli, petite>>
<<Per me va bene. Secondo te dovrei presentarmi come umana alla Stamberga o dovrei essere già trasformata in Animagus?>>
<<Per questa volta credo che dovresti andare già trasformata. Poi magari faremo una sorpresa a Remus in generale. Che ne dici?>>
<<Okay>> confermò Liz, per niente spaventata <<Vuoi venire anche tu? Anche se dovrai rimanere al sicuro, pena la morte per mano mia!>>
<<Ti dispiacerebbe?>> James glielo chiese con due occhioni così teneri che Liz si chinò verso di lui e lo baciò dolcemente.
<<La tua presenza è l'unica cosa che non mi disturba mai, lo sai>> la strega gli fece un occhiolino, arrossendo leggermente <<A parte gli scherzi, vieni. Però te lo ripeto, se ti metti nei guai, giuro che ti strangolo>>
<<Dubito che tu potresti farmi qualcosa se sono già morto!>>
<<Potrei provocare alla tua anima tormenti infernali per l'eternità, basterebbe maledire il tuo cadavere>> la Greenway alzò le spalle, James spalancò la bocca.
<<È POSSIBILE MALEDIRE LE ANIME DEI MORTI E TORMENTARLE?!>>
<<È possibile che tu invece dimentichi sempre che tipo di potere è il mio?>> ribatté lei, divertita e sconvolta allo stesso tempo <<Cioè, non stiamo parlando di crocchette per cani, JP!>>
<<Stai cominciando a vantarti un po' troppo, per i miei gusti>>
Liz sorrise, alzandosi in piedi e rivolgendo uno sguardo malizioso al Malandrino. Si passò una mano tra i capelli, gonfiandoli di poco <<E non hai ancora visto il meglio>>
<<Mh>> bisbigliò lui <<Non ne dubito>>
Liz sospirò, cercando di infondersi energia. Era piuttosto nervosa, doveva riconoscerlo. Ogni volta che aveva seguito il Remus-mannaro, si era sempre tenuta a distanza ed aveva fatto in modo da mascherare il suo odore con la magia. Quella volta non poteva fare così.
James era stato chiaro, voleva il suo migliore amico fuori dalla Stamberga Strillante. Le aveva spiegato anche il motivo: ogni volta, Lupin si feriva così tanto da essere costretto da Madame Pomfrey per un paio di giorni. Tentare di liberarlo e proteggerlo era il minimo che potessero fare.
<<Pronto?>> chiese al suo ragazzo, tendendogli la mano e aspettando che lui gliela stringesse. Dovevano ancora materializzarsi al Castello e la luna piena stava per sorgere. A Remus non sarebbe mancato molto per trasformarsi.
<<Pronto>> annuì lui <<E tu?>>
<<Carica>>
<<Andiamo allora>>
La materializzazione fu perfetta come al solito. Liz aveva ragione quando diceva che James sottovalutava il suo potere, non c'era niente che non sapesse fare e lui si stupiva ogni volta che qualcosa le riusciva incredibilmente bene.
<<Io vado>> dichiarò la ragazza, voltando le spalle al mago e cominciando a camminare verso l'uscita. Aveva deciso di lasciare James nella sua stanza del dormitorio, dopotutto né Sirius né Peter c'erano e poteva rimanere appiccicato alla finestra quanto voleva. Erano pochi gli studenti rimasti per Natale al Castello, quell'anno.
<<Aspetta!>> Potter, forse avendo intuito lo stato di inquietudine della sua meravigliosa streghetta, le afferrò il polso e la fermò. Sbatterono uno contro l'altro ed i loro sguardi si incrociarono <<Hey...>> bisbigliò, chinando la testa e lasciandole un bacio tenero sulla fronte <<Che succede?>>
<<Niente, sta tranquillo. Sono solo un po' nervosa>> confidò lei, sorridendo e lasciando passare una mano tra i capelli del ragazzo <<Ma andrà tutto bene, non c'è niente di cui preoccuparsi>>
<<Ti ringrazio per quello che stai facendo per me, Lizzie>> sussurrò James, carezzandole la guancia con la mano <<È davvero importante e tu non hai esitato nonostante sia una cosa pericolosa. Grazie. Grazie>>
<<Lo so che è importante>> rispose Liz <<Lo so, e non farti venire paranoie, marmottina mia>>
<<Prego?!>>
<<Marmottina! Che cos'è, non ti piace?>>
<<Per niente>>
<<Non importa>> ribatté, ridacchiando. Alzò una mano a mo' di saluto e poi fece scrocchiare il collo. Come se il rumore provocato fosse il suo incantesimo, il suo corpo trasfigurò e lei assunse le proprie sembianze da Animagus. Il bellissimo Cobra Reale prese il posto di Eliza.
<<Sai che sei più lunga come Animagus che come persona?>> la prese in giro il ragazzo, facendoci caso per la prima volta. Lizzie Greenway non era alta più di un metro e sessantacinque, mentre quel serpente terrorizzante era lungo circa tre metri e venti.
Lei sibilò in risposta, tirandosi su e fissando con gli occhietti malefici James, che rabbrividì. Fatto ciò, sparì nel buio della notte.
La luna piena scintillava alta nel cielo, doveva affrettarsi.
Strisciò diretta fino al Salice Schiaffeggiante e si infilò dentro. Non fu difficile per lei, dopodiché, lasciare che un certo lupo mannaro sgusciasse fuori. Si fece vedere fin da subito e lui parve percepire chiaramente la sua presenza ancor prima della "rivelazione".
Diamine se era veloce! Ancora più del solito.
Liz doveva strisciare nelle cavità sottoterra per riuscire a stare al passo! Non poteva rischiare di farsi colpire o sarebbe rimasta lì ferita da sola. Come Animagus non poteva lanciare incantesimi, e quello le pareva anche abbastanza ovvio, quindi l'attenzione era da tenere in cima alla lista.
Però, mentre scappava inseguita dalla creatura mannara, provava una sensazione di libertà incredibile. Era un paradosso, ne era al corrente, ma non riusciva a descrivere la situazione in altro modo. Cielo, se James avesse potuto vederla era convinta che sarebbe scoppiato dalla gioia.
Improvvisamente, Lupin cambiò direzione. E lo fece così velocemente che Liz non riuscì a stargli dietro. Dovette ritrasformarsi in umana per capire che cosa stesse succedendo.
James doveva essere uscito dal Castello per qualche strano motivo ed ora Remus stava correndo verso di lui.
<<Maledizione>> gridò la ragazza, schioccando le dita e materializzandosi dal proprio ragazzo. Per fortuna, erano abbastanza lontani da Hogwarts. Convinta di aver battuto l'amico mannaro sul tempo, si voltò completamente verso Potter <<James, sei pazzo? Ti avevo detto di stare attento e di stare dentro!>>
<<Lo so, è che ho sentito gridare ed ho temuto che fossi t... ATTENTA!>> il Malandrino non fece in tempo a pararsi davanti alla Serpeverde che gli artigli del lupo calarono sulla schiena di lei, infilzandola come uno spiedino.
Venne scaraventata qualche metro più in là, stesa a terra. Ora, quattro ferite sanguinanti le avevano squarciato la pelle, massacrandola. Deglutì, senza fiato. Non riusciva nemmeno a muoversi per quanto il dolore era terrificante.
<<LIZ>> urlò James, tentando dispersamente di correre verso di lei. Remus lo impedì, gettandosi in mezzo tra i due ragazzi e ringhiando.
<<F-fermo>> riuscì a sussurrare lei, tirandosi su a fatica. Ogni centimetro di pelle le bruciava ed era convinta di essersi rotta almeno un paio di costole dopo quella caduta violenta. Aveva il viso sporco di terra e i capelli scompigliati. James non l'aveva mai vista in quel modo.
Il lupo prestò completamente la sua attenzione alla giovane strega, forse percependo davvero e per la prima volta quel suo potere immenso.
Le fiamme azzurre che caratterizzavano i suoi flussi di energia avvolsero le sue mani, larghe e parallele ai suoi fianchi. Le sue iridi si colorarono della stessa tonalità, fisse negli occhi dell'amico <<Torna alla Stamberga Strillante e rimanici>>
Non sembrava un incantesimo, né tantomeno una maledizione. Era un comando. Come se si fosse infilata nella testa di Remus e gli stesse dando degli ordini ben precisi. Come se il lupo la ascoltasse. Pochi secondi dopo, era già sparito.
Liz tentò di tenersi in piedi ma ormai il retro della sua camicia bianca era imbrattato di sangue. Una grossa macchia rossa fece in tempo a sporcarle il fianco, prima che lei perdesse l'equilibrio. James le corse subito accanto. Nonostante quello, si accasciò tra le sue braccia, debole. Le palpebre le si chiudevano tremanti.
<<Eliza...>> sussurrava lui, preoccupato. Aveva gli occhi gonfi, come se fosse sull'orlo di piangere <<Eliza, hey>> le tirò due schiaffetti leggeri sulle guance, provando a farla reagire <<Eliza, ti prego. Eliza, per favore...>>
<<Giuro... che... se dici... un'altra volta... il mio nome... ti uccido...>> borbottò la strega piano. James però parve tornare a respirare, una lacrima gli scivolò per le guance. Liz indossò il suo miglior sguardo innamorato e allungò lentamente una mano, asciugando le goccioline salate.
<<Come ti senti? Che devo fare? Come stai? Mi dispiace, io...>>
<<Va tutto bene>> lo interruppe lei, lottando contro sé stessa per tenere gli occhi aperti <<Dobbiamo... dobbiamo andare via>>
<<No! Adesso ti porto di corsa da Madame Pomfrey! Quelle ferite potrebbero farti peggio di quanto pensiamo!>>
<<James, pensaci... se... scoprono che siamo qui... capiranno che volevamo liberare Remus e poi che almeno... uno di noi deve... aver usato la magia. Dato che tu non puoi farlo... in vacanza... sospetteranno di me...>> la voce della strega tremolava flebile <<Andiamo a... casa mia...>>
<<E che vuoi fare lì? Possiamo medicarti, ma non siamo medici!>>
<<Io... posso... assorbire la... magia dalle f...ferite e tu... dovrai preparare... una po...pozione>>
Seppur non convinto pienamente, James annuì. Almeno su una cosa Eliza aveva ragione, non potevano mostrarsi al Castello senza rischiare di essere espulsi o puniti dal Ministero.
<<Riesci a materializzarci?>> domandò lentamente, prendendo tra le braccia la sua strega preferita. Fece molta attenzione a non toccarle la schiena ma faticò parecchio.
Casa Greenway era deserta. Simon e Meryl non c'erano, entrambi andati a fare da babysitter ad Aurora - dato che Aimee e Mike avevano deciso di prendersi un giorno di pausa. Sarebbero tornati tutti l'indomani... via libera, quindi.
Una volta dentro l'abitazione, James fece stendere Eliza al meglio, adagiandola con fare accorto sul divano e precipitandosi a cercare un calderone e vari ingredienti. La Serpeverde gliene elencava uno per volta, mentre faceva il possibile per assorbire la magia mannara dal proprio corpo.
<<Okay, ora che faccio?>> chiedeva ogni volta il ragazzo, nervoso. Sentiva tremare anche il sangue, a momenti. Non poteva sbagliare. Un suo minimo errore avrebbe potuto peggiorare le condizioni precarie della Greenway: era colpa sua se si era fatta male, lo aveva protetto ancora una volta, il minimo che poteva fare era prepararle qualcosa che l'avrebbe fatta stare meglio.
La cottura della pozione venne accelerata da Eliza, che utilizzò uno spiraglio della propria magia per saltare dei passaggi.
James si sbrigò ad imbottigliare il tutto, gettandosi sul divano - dopo aver ripulito in fretta e furia - e sollevando la sua ragazza. Le tolse delicatamente i capelli dal viso, avvicinando la provetta alle sue labbra. La fece bere sorso dopo sorso, fin quando lei non trangugiò la quarta fiala.
<<Adesso dovrebbe bastare>> spiegò Liz. Sentiva un formicolio alla schiena, segno che la pozione stava già facendo effetto. Okay, doveva ammettere di aver improvvisato un po' nella preparazione: si era presa la briga di inserire qualche elemento in più e non era certa che avrebbe funzionato.
James fece scivolare piano le braccia intorno al corpo della strega, portandola a sedere sopra le proprie gambe. Il suo petto combaciava con il lato destro di lei, che aveva poggiato la testa contro la sua spalla - nell'incavo del suo collo.
<<Vuoi che ti porti a casa?>> domandò lei, nascondendo una smorfia di dolore. Per il momento, quindi almeno per qualche ora, non avrebbe potuto fare pressioni alla schiena, era quello il motivo per cui la coppia era seduta in quel modo.
<<No>> rispose di fretta James, serio <<Io resto qui con te>>
<<Va bene>> mormorò Liz, chiudendo gli occhi piano piano. Il sonno la stava distruggendo <<Promettimi una cosa...>>
<<Che cosa?>>
<<Che non incolperai Remus per questo>> sentenziò l'Incantatrice, i respiri che si facevano più lenti <<Non è... colpa... sua...>>
Si addormentò prima ancora di riuscire a finire di parlare. Era sicuramente esausta, povera la sua piccola.
Le carezzò i capelli, lasciando cadere la testa contro la sua. Prima di crollare a sua volta, le scrisse due parole con il polpastrello sulla mano. Amore mio.
<<Te lo prometto>> sussurrò <<Buonanotte piccola>>
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