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30| Lizzie, James & a particular kind of courgettes

Il 27 marzo 1974 fu il giorno più divertente della vita di Eliza Greenway.

Era il compleanno di James Potter e come d'abitudine i Malandrini avevano iniziato i festeggiamenti cantando Tanti auguri durante la colazione, poi le cose erano degenerate progressivamente.

Per prima cosa, i quadri di TUTTO il Castello cominciarono ad urlare Buon compleanno, James a chiunque passasse. Gazza? Il professor Lumacorno? Un pipistrello infiltratosi per caso per cercare qualche studente da dissanguare? Non importava. I personaggi facevano gli auguri ad ognuno.

Il bello, poi, era che nemmeno i professori erano riusciti a fermare l'incantesimo. Ci avevano provato più e più volte ma in nessun caso avevano ottenuto il risultato sperato. E come biasimarli? C'era lo zampino della strega più potente al mondo! Era bastato un piccolo sigillo magico da parte della Greenway e, boom, l'incantesimo era diventato semi-permanente.

Era stato Sirius ad avere l'idea. Aveva dovuto svegliare Liz nel cuore della notte per riuscire ad organizzare quella parte, ma ne era valsa la pena! Si era infiltrato nel dormitorio delle Serpi con addosso il Mantello di James e si era precipitato dall'amica - non prima di aver tirato una secchiata d'acqua gelata addosso a Regulus. L'Incantatrice era stata più che felice di aiutare, nonostante l'infarto iniziale che si era presa quando se l'era ritrovato lì.

Poi era iniziato il vero divertimento.

Al contrario dei compleanni di Liz e Remus, James aveva scartato i regali in mattinata, troppo impaziente di attendere fino alla sua festa, che si sarebbe tenuta in serata.

Da Sirius ricevette una scopa nuova di zecca, da Peter un orologio piuttosto antico ma ancora funzionante e da Remus la promessa di avere compiti fatti per un mese intero e in omaggio il saggio per Lumacorno per la lezione di quella mattina già fatto.

Lily e Marlene invece gli regalarono una specie di sedia da regista con il suo nome inciso dietro - Perché alle volte, quando organizzi gli scherzi, sembri proprio un regista pronto a dirigere il suo film, avevano spiegato le due.

Liz fu l'ultima a consegnare il proprio dono. Sembrava un quadro, a giudicare dalla carta che lo avvolgeva. Quando, però, lui lo aprì, si rese conto veramente di cosa si trattasse.

<<A quanto pare, Lizzie, io e te abbiamo una fissa per le stelle>> commentò, sorridendo, ruotando il quadro verso l'amica, che era seduta al tavolo con i Grifondoro. Lei ricambiò il gesto, con tanto di occhiolino.

<<A quanto pare>> sussurrò, divertita. Era stata la sua prima ed unica scelta: regalargli una stella le sembrava il minimo. James per lei era stato un punto luminoso nel buio, la stella polare che l'aveva riportata sulla retta via, non avrebbe potuto scegliere altro come regalo.

Aveva speso un sacco di galeoni e aveva costretto suo padre a farsi vari giri per Londra ma ne valeva la pena. Ora, quel corpo celeste portava il nome di James Fleamont Potter e l'avrebbe mantenuto per sempre.

Nessuno dei due aveva dimenticato la promessa che si erano fatti, né tantomeno la confessione di Potter, ma andavano avanti. E si comportavano da amici normali, a James quello andava bene. Andava così tanto bene che sarebbe potuto morire dalla gioia. Addirittura, non si toglieva l'anello di Liz nemmeno per fare la doccia.

<<Grazie, Lizzie>> proprio come aveva fatto con tutti gli altri, il festeggiato si alzò dal suo posto e si diresse dall'amica. La abbracciò, facendo mormorare varie figure dagli altri tavoli. I gossip su di loro sembravano non terminare mai, soprattutto dopo che si era sparsa la voce di un eventuale due di picche di Liz verso James. Non si sapeva chi avesse messo in giro la notizia, ma un'idea generale la si aveva.

<<Di niente>> mormorò lei, stampandogli un bacio sulla guancia. Finn, dal canto suo, rosicava da morire ma non disse niente. Non era pronto ad un altro scontro con Eliza. Non davanti a tutti, per lo meno.

<<Però...>> aggiunse Remus, facendo scattare James all'istante. Non era mai un buon segno quando Moony iniziava una conversazione in quel modo. L'ultima volta che l'aveva fatto, si erano beccati tutti quanti - eccetto le tre grazie, ovviamente - una mega punizione.

<<Però cosa?>> si ritrovò a chiedere, preoccupato.

<<Però non è finita>> completò Peter, sorridendo maliziosamente.

<<Mi fate paura>> commentò Potter, alzando un sopracciglio ed infilandosi un intero biscotto al cioccolato in bocca. Marlene lo fissò male mentre lui alzava le mani per scusarsi.

<<È stata un'idea di Lizzie, quindi prenditela con lei!>> si difese subito Sirius, beccandosi una fulminata dalla Serpeverde.

<<Bastardo! Lo sai che non è vero!>> sibilò lei, tirandogli una gomitata nel fianco e facendolo piegare in due dal dolore <<Comunque sia, tieni>> porse a James una busta rossa chiusa <<Questa è per te. È una specie di sotto-regalo>>

Il ragazzo la aprì titubante, rivolgendo occhiate confuse ai suoi amici <<Sto per esplodere?>> chiese, con quel suo meraviglioso tono preoccupato. Le ragazze, per prenderlo in giro, finsero di spostarsi leggermente.

<<īdi mīlādun saʿīdun, James>> lesse ad alta voce, sistemandosi gli occhiali sul naso <<Che diamine è?>>

<<Arabo>> rispose Liz, ironicamente <<Significa Buon compleanno, James>>

<<Pensavo che avessimo superato quello scherzo>>

<<Io non dimentico>> ribadì Liz, scrollando le spalle. Adesso sì che James era davvero, davvero terrorizzato!

<<Devo considerarla una minaccia?>> domandò, ironicamente.

<<Nah>> lei scosse la testa, ridacchiando <<Ma leggi quello che c'è scritto dopo. È quella la parte bella di questo regalo>>

<<tafʿīlun>> James strizzò gli occhi <<Ma che diamine significa, ragazzi? Siete tutti definitivamente usciti di testa?>>

Una luce verde avvolse la testa del giovane Grifondoro senza che questo se ne accorgesse. In arabo, significava Attivazione.

Oh, sarebbe stato davvero, davvero divertente.

<<Beh? È questa la vostra sorpresa?>> domandò Potter, confuso. Un biglietto scritto in arabo? Chiuse la bocca una volta finito di parlare ma una strana forza lo costrinse a riaprirla e a pronunciare quattro nuove parole <<Mi piace la zucchina>>

Sgranò gli occhi, rendendosi conto di ciò che aveva detto. Il tavolo dei Grifondoro + Eliza scoppiò a ridere, ben presto venne seguito da tutti - persino dai Serpeverde. Si appoggiò al tavolino, incredulo.

Era diventato completamente paonazzo in faccia <<Che diamine avete fatto, ragazzi? Mi piace la zucchina!>>

Nessuno riusciva a rimanere serio, nemmeno Lily.

<<James, ma che stai dicendo?>> lo presero in giro i suoi amici, che avevano le lacrime agli occhi per il troppo ridere. C'era Eliza che addirittura aveva dovuto prendere un fazzoletto perché stava letteralmente piangendo.

<<Mi spiegate che cazzo significa questo? Mi piace la zucchina>>

Marlene si aggrappò al braccio di Liz, ridendo a gran voce.

<<Vi odio>> fece James, intuendo <<Mi piace la zucchina>>

<<Quindi, JP, da quando ti piace la zucchina?>>

<<Sta zitta, Eliza>> sibilò Potter, persino le orecchie gli erano diventate rosse <<Non mi piace la zucchina. Mi piace la zucchina>>

<<Ti piace o no?>>

<<Morite tutti>> replicò. Ma anche lui stava trattenendo una risata <<Mi piace la zucchina>>

Il piano-scherzo era riuscito alla perfezione: leggendo quella parola araba, James aveva attivato l'incantesimo collegatovi. Da quel momento fino alla fine della giornata, ogni volta che avrebbe parlato avrebbe dovuto necessariamente aggiungere Mi piace la zucchina alla fine del discorso.

Ben presto l'ora di colazione terminò e gli studenti dovettero raggiungere le proprie aule. La prima lezione era Trasfigurazione, in comune con i Serpeverde.

James stette zitto per tutto il tempo, cosa che fece preoccupare la McGranitt. La professoressa non era abituata a quel tipo di silenzio - o meglio, Lupin, Black e Minus stavano comunque facendo confusione. Era Potter quello a non fiatare. Non era assolutamente una cosa normale!

<<Signor Potter?>> lo chiamò ad un certo punto, incredula nel non sentire nemmeno una mosca volare da parte sua <<Con l'incantesimo Convercoloris che cosa posso fare?>>

Il ragazzo sbatté la testa contro il banco disperato, tutti gli altri ricominciarono a ridere. Liz, seduta accanto a lui, gli fece un pat pat sulla testa per compassione.

<<Cambia colore agli oggetti, professoressa>> rispose la Serpeverde, con James che la fulminava di nascosto. Per una volta che sapeva la risposta!

<<Signor Potter, stai bene?>>

<<Sta benissimo, professoressa>> fece Sirius al suo posto, lanciando uno sguardo al suo migliore amico. Il quattrocchi stava ancora fingendo di essere morto.

<<Signor Potter, potrebbe rispondermi lei? O toglierò venti punti a Grifondoro!>>

A quelle parole, James tirò su la testa, con un'espressione che diceva Professoressa, sa quanto poco mi importa dei suoi punti di merda?, e sospirò. Tanto, aveva già fatto perdere alla sua Casa metà dei punti guadagnati fino a quel momento!

<<James, coraggio>> esclamò allora Liz, colpendo delicatamente il braccio del suo amico <<Dì qualcosa. Cos'è, ti vergogni?>>

La professoressa fissava ancora i suoi studenti con espressione stralunata. Eliza Greenway non era mai stata così espansiva durante le lezioni, c'entravano sicuramente i Malandrini.

<<Sì, dai James!>> persino Lily lo incoraggiò, ridacchiando insieme a Marlene.

Fulminando ciascuno dei suoi amici, il ragazzo piantò lo sguardo sulla McGranitt <<Sto benissimo, professoressa. Ma mi scusi, sul serio. Non lo faccio di proposito. Mi scusi! Mi piace la zucchina>>

La Greenway scoppiò a ridere <<Sto per piangere di nuovo>>

<<Spero sinceramente che le lacrime ti vadano di traverso>> rispose James acidamente, facendo ridere l'amica ancora di più <<Mi piace la zucchina>>

<<Non riesco a prenderti sul serio se mi minacci con le zucchine...>>

Fu in quel momento che Minerva McGranitt realizzò di voler andare in pensione il prima possibile! Non avrebbe sopportato altri quattro anni insieme a quei disadattati dei suoi studenti!

<<Signor Potter, cos'è questa storia delle zucchine?>>

<<Glielo spiegate voi, per favore? Mi piace la zucchina>> James allargò le braccia, ruotando il busto per guardare i suoi amici <<Comincio seriamente ad essere stanco delle zucchine. Mi piace la zucchina>>

Liz dovette coprirsi la bocca con la mano, beccandosi un pugno sulla spalla <<Glielo spiego io, professoressa. Oggi è il compleanno di James, gli abbiamo solamente fatto un regalino>>

<<E chiamalo regalino. Mi piace la zucchina>>

La McGranitt alzò le sopracciglia, sbattendo le palpebre più volte dietro i suoi occhiali <<E ditemi, chi ha lanciato l'incantesimo?>>

<<Io>> confessò Eliza, alzando la mano e prendendosi il merito <<Ma l'idea è stata di questi tre ragazzacci>>

<<Lo sapevo! Mi piace la zucchina>>

<<Sta tranquillo, James, è una cosa temporale. Ti pare che ti lascerei dire Mi piace la zucchina per tutta la vita?>>

<<Conoscendoti, sì. Mi piace la zucchina>>

<<Signorina Greenway, sarebbe possibile lasciare l'incantesimo in eterno? C'è davvero pace quando il signor Potter sta zitto!>> commentò la donna, facendo ridere tutti quanti.

<<Certo!>>

<<Sta zitta, Lizzie! Mi piace la zucchina>>

<<Vuoi cambiare verdura? Mi sa che le zucchine ti hanno stufato>>

<<Sì, facciamo le carote a questo punto. Mi piace la zucchina>>

<<Come vuoi tu>> Liz schioccò le dita <<Prova ora>>

<<Ma tu sei sicura che abbia funzionato? Mi piace la zucchina>> Potter si immobilizzò, capendo di essere stato preso in giro. Ci era cascato come un salame <<Giuro che prima o poi quella mano te la stacco. Mi piace la zucchina>>

<<Oh cielo>> sussurrò Marlene, con la pancia che le faceva male <<Questi due mi fanno volare>> disse a Lily, che annuì.

<<Come cosa fa già ridere di suo, se poi Lizzie lo prende anche in giro è ancora meglio!>>

<<Possiamo riprendere la lezione, signor Potter?>>

<<Me lo fa di proposito, professoressa? Mi piace la zucchina>>

<<Devo essere sincera?>>

<<Sì, per favore. Mi piace la zucchina>>

<<Sì, signor Potter. Lo faccio di proposito>>

<<Lo sapevo! Mi piace la zucchina!>>

Per tutto il resto dell'ora, la professoressa si divertì ad interpellare James e a farlo parlare il più possibile. Quel giorno, si concesse anche lei un paio d'ore di risate.

Nonostante Potter si mostrasse infastidito, in realtà era felice. Era il suo compleanno e lo stava vivendo nel migliore dei modi!

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