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28| Lizzie, James & the "I'm so sorry" thing

<<AHHHH>> strillarono insieme Marlene McKinnon e Lily Evans, uccidendo entrambi i timpani di Eliza Greenway. La strega si coprì le orecchie con le mani, ma non riuscì ad impedire al rumore di penetrare. Persino la Signora Grassa del quadro dei Grifondoro sentì, probabilmente!

<<Shh, ragazze!>> fece invano. Le Grifondoro la ignorarono bellamente, continuando a saltellare in tondo per la gioia <<Hey, dai! Vi prego ragazze, state zitte!>>

Alla fine, leggermente spazientita, fece scattare la mano sinistra e la chiuse a pugno, assorbendo le voci delle sue amiche e riuscendo a zittirle.

Marlene protestò un po', piantando i piedi e mimando con la bocca parola come Grandissima, grandissima bastarda!. Solo quando promisero di smettere di far baccano, restituì loro la parola.

<<Okay, hai ragione!>> ammise Lily, alzando le mani <<Ma l'hai fatto davvero? Cioè, hai davvero baciato James ieri sera?>>

La Serpeverde arrossì fino alla punta delle orecchie, tossendo fintamente per schiarirsi la voce <<Potrei...>>

<<Ecco perché oggi si comporta come se fosse la persona più felice di questo mondo! Dico, l'hai visto?>> Marlene sgranò gli occhioni, sorridendo <<A momenti si butta giù dalla Torre per quant'è contento!>>

<<Beh, deve essere sicuramente perché il suo regalo mi è piaciuto tantissimo!>>

La Evans e la McKinnon si scambiarono un'occhiata sconvolta e puntarono gli indici contro la loro migliore amica <<Stai scherzando, spero!>> sbottarono insieme.

<<No, perché dovrei? Voglio dire, James me l'ha detto! Voleva farmi un regalo speciale e ci è riuscito!>>

<<Questa è scema>> borbottò Marlene sottovoce, piegandosi sulle ginocchia e congiungendo le mani a mo' di preghiera <<Dimmi che non lo stai pensando sul serio, Lizzie!>>

<<Certo!>>

<<E le persone ti definiscono l'essere più intelligente mai incontrato? Davvero?!>>

<<Sto cercando di non offendermi, Marls, sappilo>> ribatté Liz, alzando le sopracciglia e fissando male la sua amica <<C'è qualcosa che dovete dirmi? Ditemelo ora!>>

Lily si costrinse a forzare un sorriso <<Stiamo scherzando, Lizzie>> disse, riuscendo ad essere anche convincente. Non era ancora il momento per lei di sapere tutto, soprattutto non da loro due. Se James non le aveva detto niente, forse un motivo c'era.

<<Marlene? Confermi?>>

<<Confermo>>

<<Siete delle bastarde!>> sibilò la Serpeverde, tirando un cuscino contro le due e centrando Marlene in pieno viso.

<<Ah, a proposito!>> esclamò Lily, sedendosi sul proprio letto e incrociando le gambe <<Che fine farà la tua storia con Craig?>>

<<Non lo so...>> confessò l'Incantatrice, facendo una smorfia con le labbra <<Credo che la finirò qui, però. Mi dispiace perché sono stati dei mesi belli, almeno fino a quando non abbiamo litigato!>>

<<Tesoro, lo ami?>> le domandò Marlene, accomodandosi vicino a Liz e prendendole la mano <<Se sì, non sprecare tempo. Se non lo ami, allora lascialo andare>>

<<Io... io so di non amarlo. Ma ho paura di non trovare più nessuno disposto a farlo>>

Esattamente quello che aveva detto a James dieci giorni prima.

<<C'è sempre una persona per tutti, la propria anima gemella. Devi solo trovarla!>> la confortò Lily <<E chissà, magari tu ce l'hai già>>

<<E chi sarebbe, Finn?>>

<<Non lo sappiamo, tesoro>> fece Marlene, alzando le spalle <<Però finché non troverai quella persona, noi prenderemo il suo posto. Te lo promettiamo!>>

Liz sorrise <<Vi voglio bene>>


<<James!>> la voce della Serpeverde più incredibile che avesse mai conosciuto costrinse James a voltarsi. Incrociò il suo sguardo e fu come se tutte le sensazione della sera prima fossero tornate a galla.

<<Hey>> la salutò, infilando le mani nelle tasche e sorridendole <<Che combini così di corsa?>>

<<Non sono mica voi ragazzi, JP!>> ribatté lei, divertita. Poi scosse la testa e tornò seria <<Stavo andando a cercare Finn...>>

<<Oh...>> la luce negli occhi di James parve spegnersi improvvisamente. Si aspettava di tutto meno che quello: perché? Perché lo stava cercando? Che doveva dirgli di così importante? <<Vuoi che venga con te?>> fu tutto quello che si limitò a dire.

<<No no>> rispose Liz, subito <<Ti ho chiamato solo per... per scusarmi per ieri sera>>

<<Ah, tranquilla... non è...>>

<<No, sul serio. Non tentare di confortarmi! Ho sbagliato io e me ne assumo le responsabilità>> Eliza non sembrava neanche più sé stessa, tanto sorrideva e gesticolava. James fece fatica a starle dietro siccome parlava davvero velocemente.

<<Ripeto, sta tranquilla, Lizzie!>>

<<Sì sì, è solo che... dovevo scusarmi! Ero arrabbiata con Finn e tu sei stato così carino con me... scusa>>

Eliza non sentì il rumore provocato dallo spezzarsi del cuore di James, troppo impegnata a blaterare parole sul perché si sentisse in colpa.

Non ha mai voluto baciarmi davvero, pensava il Grifondoro, mentre ignorava ogni parola che la Serpeverde pronunciava.

La interruppe, posandole le mani sulle spalle e fingendo che andasse tutto bene <<Lizzie, sta buona! Va a parlare con Finn tranquillamente!>>

<<Sei sicuro che vada tutto bene?>>

James annuì, non proferendo parola. Allora la strega lo salutò e corse via, non accorgendosi del ragazzo che si massaggiava la parte sinistra del petto con aria sofferente.

Il Malandrino se ne tornò in camera, non curandosi né di Peter, che stava studiando qualcosa seduto al centro della stanza circondato da libri, né di Sirius e Remus, che stavano litigando per qualcosa di stupido come al solito.

Prese la sua scopa e uscì di nuovo, facendo fermare tutti gli altri tre. Questi si scambiarono un'occhiata, non capivano cosa potesse esser successo.

<<James, hey!>> lo richiamò Sirius, cercando di afferrarlo per la divisa <<Che ti prende?>>

<<Fatevi gli affari vostri, per una volta>> sbottò, scendendo per le scale e raggiungendo la Sala Comune. Lì, passò accanto a Marlene con aria davvero nervosa. Si scontrò con Frank Paciock, ma non se ne preoccupò più di tanto.

<<Ragazzi?>> la McKinnon si sporse con la testa verso la camera dei ragazzi <<Sapete che è successo a James? Stava per trinciarmi la lingua perché l'ho salutato!>>

<<Noi non c'entriamo... quindi...>>

<<C'entra Lizzie per forza>> sospirarono tutti e quattro insieme.

<<Dici che avranno litigato?>>

<<Non lo so, Remus. Però secondo me, quella testa bacata di Liz gli ha detto di essersi pentita di averlo baciato...>>

<<Ah certo...>> Sirius si interruppe, alzando l'indice stupefatto <<CHE COS'HAI DETTO?!>>

<<Zitto, per carità!>> implorò Peter, voltandosi poi verso Marlene <<Ma che stai dicendo? Non si sono... o sì?>>

<<Ieri sera, l'ha baciato Lizzie>>

<<Ma quand'è successo?>>

<<Mentre tornavano al dormitorio di Serpeverde>>

<<Quindi...>> fece Remus, passandosi una mano tra i capelli <<Tu credi che Lizzie si sia scusata con James per averlo fatto?>>

<<Sì>> annuì la ragazza, tristemente <<Ed in più penso che gli abbia detto cosa stava andando a fare>>

<<E sarebbe?>>

<<Parlare con Finn, anche se non so se vuole farlo per tornare con lui definitivamente o per chiudere la loro storia. James deve averla interpretata come strada a senso unico, direi...>>

<<Sarà andato sicuramente a schiantarsi al Campo da Quidditch!>> commentò Sirius, scrollando le spalle <<Mi dispiace per lui, però. Ferito così dal suo primo vero amore...>>

A Marlene non sfuggì la strana occhiata che il Black rivolse a Lupin, ma quella era una faccenda di cui avrebbero sicuramente parlato in seguito.

<<Il Campo di Quidditch hai detto? No! Liz e Finn dovevano incontrarsi lì!>>

<<CAZZO>> gridò allora l'altro, gli occhi sgranati erano preoccupati ma divertiti allo stesso tempo <<Moony, Pete, muovete il culo! Missione: recuperiamo James prima che faccia una stronzata!>>

<<Sirius, TU non fare cazzate!>> tentò di urlargli dietro Marlene, ma venne completamente ignorata <<Oh accidenti!>> sbuffò allora, correndo dietro ai ragazzi. Non poteva fidarsi a lasciarli andare da soli.

Trovare James non fu difficile. Se ne stava fermo all'ingresso degli spogliatoi, ad osservare Liz che veniva abbracciata da Finn. Sul suo viso un sorriso falso, la scopa stretta nella mano destra. Gli occhiali gli erano leggermente scivolati lungo il naso.

<<No...>> sussurrò la Battitrice, fermando i Malandrini dall'andare di corsa verso il loro amico <<È meglio lasciarlo da solo>>

<<Ma Marls...>>

<<No, Pete. Non sappiamo cos'ha detto Lizzie a Finn, ma se sono tornati insieme sappiamo bene tutti che James ci rimarrà tanto male. Sul serio, è meglio lasciarlo calmarsi. Ci parliamo poi, va bene?>>

I tre ragazzi annuirono, distogliendo l'attenzione e non accorgendosi così del fatto che James avesse lasciato il suo posticino per fingere di essere appena entrato volando nello stadio. Craig scattò subito, irrigidendosi ed afferrando il braccio di Liz.

<<Potter, che gioia vederti...>> commentò il Serpeverde, acidamente.

A quelle parole, i Malandrini e Marlene sentirono il sangue congelarsi nelle vene. Si girarono tutti verso il campo, nervosi. Era troppo tardi per fermare il treno-James: adesso era il turno della bomba di esplodere. Si nascosero, per evitare di essere visti.

<<Non posso dire il contrario, Craig>>

<<Problemi, Potter?>>

<<Finn, dai. Smettila>> bisbigliò Liz, scoccando un'occhiataccia al suo compagno di Casa <<Non ricominciare!>>

<<Che c'è, peach, Potter ha paura?>>

James scese dalla scopa, con gli occhi fissi sull'altro. Non era "calmo" come al solito, quindi non ci pensò due volte ad andare spedito verso Craig per spintonarlo. Non gli importava nemmeno del fatto che la persona di cui era innamorato fosse lì ad osservare.

Capendo che le cose sarebbero andate a finire male se non fosse intervenuta, Eliza fece l'unica cosa che poteva fare per evitare un problema davvero serio. Si frappose tra James e Finn rivolta verso il Grifondoro: bastò quello per fermare la sua avanzata.

<<James, non starlo a sentire>> dichiarò, parandosi per bene davanti a Craig e mantenendo il contatto visivo con lui <<Non ne vale la pena!>>

<<Hey>> tentò di ribattere Finn, appoggiando la mano sulla spalla di lei e venendo fulminato dal ragazzo.

<<Levale le mani di dosso>> comandò James, serrando la mascella. Liz trasalì, percependo un brivido correrle per la schiena ed una sensazione strana scalpitarle nel petto <<Non ti è bastato ferirla già una volta? Non ti è bastato non farle nemmeno gli auguri di compleanno ieri? L'hai completamente ignorata, ed ora vuoi pretendere di tornare con lei?>>

<<Dovresti farti gli affari tuoi, Potter. Come si dice? Ah sì, chi si fa i fatti suoi campa cent'anni>>

<<Preferirei morire domani piuttosto che lasciartela vicino ancora cinque minuti>> commentò James acidamente, allungandosi e afferrando l'altro braccio di Liz <<La vuoi quando sta bene? Allora impara ad accettarla anche quando soffre!>>

Liz ruotò subito la testa verso James, che però non la stava guardando.

<<Lei non soffre!>> fece Finn, facendo infuriare Marlene all'istante. Sirius, accanto a lei, rabbrividì e si aggrappò alla manica della giacca di Remus <<Voglio dire... è lei, si comporta da stronza la maggior parte del tempo!>>

<<Cercherò di non offendermi>> sentenziò Liz, scuotendo il capo <<Dai, ragazzi, smettetela. Sembrate due bambini!>>

<<Tu ti fai trattare così?>> James pareva davvero aver perso la testa mentre prima indicava l'amica con l'indice e poi puntava Finn <<Sei seria? Tu sei quella che parla tanto di uguaglianze, di parità, e poi lui ti parla come se niente di tutto quello in cui credi valesse? Non sei credibile, Eliza, per niente!>>

<<Non prendertela con me!>>

<<Me la prendo con te, invece!>> adesso toccava a Liz sorbirsi la predica <<E vuoi sapere perché?>>

<<Sì, mi farebbe molto piacere>> la strega era seriamente infastidita, ma cercava di mantenere la calma. Non voleva litigare con lui, no davvero.

<<Perché TUTTO QUESTO per te è solo un grande stupido gioco!>>

Marlene trattenne il fiato, appoggiandosi a Peter e fissando la scena con agitazione. Se Liz si stava trattenendo, meritava davvero un premio.

<<Lizzie, sta zitta. Non rispondere, ti prego>> sibilò la McKinnon sottovoce, ma ovviamente nessuno la sentì.

La Serpeverde deglutì, conficcandosi le unghie nella carne dei palmi delle mani. Riusciva quasi a toccare concretamente l'aura malvagia del suo potere, quella che la portava a non avere controllo - non poteva perdere un'altra battaglia con la sua magia, per cui respirò profondamente.

<<James...>> la sua voce si ammorbidì, le labbra si stirarono in un sorriso dolce mentre pronunciava il suo nome <<Va', prima che tu dica qualcosa di cui poi potresti pentirti>>

<<Non...>>

<<Per favore>> lo interruppe, annuendo delicatamente <<Stai parlando di qualcosa, in questo momento, che riguarda entrambi e vorrei sinceramente discuterne in privato. Ti prometto che parleremo, ma... per favore, per favore, non adesso>>

Né ai Malandrini né a Finn sfuggì lo sguardo d'intesa tra i due ragazzi: era come se tutto quello che non era stato detto fosse stato trasmesso tramite quell'occhiata.

James fece un cenno con il capo e saltò nuovamente a bordo della scopa <<Craig?>> richiamò però all'ultimo <<Non so se t'ha perdonato, ma tu prova a farla soffrire un'altra volta e giuro che ti faccio a pezzi>> non attese nemmeno risposta e sparì, volando nel cielo limpido.

La Serpeverde si voltò verso Finn, allargando le braccia <<Ma non l'hai visto in faccia? Ti è davvero sembrato il caso di provocarlo?>>

<<Lo difendi anche? Potter...>> il ragazzo ghignò <<Sai cosa stava per dirti almeno?>>

<<Tu dovresti solo stare zitto, Finn. Te lo dico di cuore>> sibilò Eliza, sbuffando <<E poi, chi ti dà il permesso di dire una cosa del genere? Io non soffro, secondo te? Che sono, una macchina?>>

<<Non dirmi che lo fai, perché non ti ho mai visto versare una lacrima>>

<<Soffrire non significa necessariamente piangere, idiota!>> sputò acidamente la Greenway <<E per tua informazione, tu potrai anche non avermi mai visto piangere, ma James l'ha fatto. Quindi vedi di toglierti il suo nome dalla bocca o ti stapperò la lingua personalmente, questo ti è chiaro? Non ti ho perdonato, non l'ho fatto, ero venuta soltanto a dirti che non volevo che le cose tra noi finissero in pessimi rapporti. A quanto pare, invece, è quello che faranno>>

<<Ti scaldi tanto per difenderlo... cos'è, ti piace?>>

<<Siamo amici, Finn. Siamo amici>> rispose Liz, freddamente <<Questo significa che ogni volta che qualcuno proverà a dirgli qualcosa di male o ad offenderlo, io sarò qui a difenderlo. Non mi importa se è la regina Elisabetta o se è il più grande mago oscuro della storia, gli starò sempre accanto. E se tu non riesci ad accettarlo, voltami le spalle e non tornare più indietro, perché non smetterò mai di tendergli la mano>>

<<Sarai tu a tornare strisciando da me, lo sai, vero? Prima o poi Potter si stancherà di te e rimarrai da sola>>

<<Prima cosa, io non torno dalle persone che mi hanno delusa>> sentenziò la ragazza, un sorriso gelido sul viso <<Seconda cosa, potrà anche buttarmi da parte come un vecchio giocattolo, ma se c'è qualcosa che ho imparato sulla mia pelle è che non sarò mai da sola. Terza cosa, conosco James abbastanza bene da sapere che mi vuole bene, dunque puoi anche evitare di preoccuparti>>

<<Ne riparleremo quando ti avrà lasciata>>

<<Oh, vuoi dire come sto facendo io con te adesso?>>

Marlene per poco non si strozzò. Liz, sei una cazzo di idola!, pensava. Finalmente Craig stava subendo la strigliata che meritava!

<<Io non farei troppo la spiritosa, Eliza. So cose di te che sarebbe meglio non diffondere, no?>>

<<Stai tentando di minacciarmi?>> ora Liz era scoppiata a ridere e la sua voce era diventata una secchiata di acqua fredda. I suoi orecchini, due cerchi, si muovevano freneticamente a ritmo con la sua testa.

<<È solo un avvertimento...>>

<<Ah sì?>> la strega gelò lo sguardo, che se avesse potuto avrebbe trapassato il corpo del Serpeverde all'istante. Fece un passo avanti, le braccia ben conserte <<Allora facciamo un patto... che ne dici? Togliamoli, questi tuoi ricordi. No?>>

<<Ho imparato a schermarmi dalla tua magia, so proteggermi>>

<<Oh, mio caro... hai imparato a difenderti dalla mia magia comune. Ma non sai niente dell'Incantatrice!>> scattò, repentina. Una sfera di luce azzurra avvolse la testa di Craig, che provò a difendersi inutilmente <<Dimentica, dimentica ciò che sai>>

<<Un giorno avrai quello che ti meriti>> riuscì a dirle lui, prima che la sua memoria venisse ripulita e modificata.

<<L'avrò...>> mormorò Eliza, chinandosi verso di lui con le mani intrecciate dietro la schiena <<Se c'è giustizia al mondo. E sappiamo tutti quanto sia probabile>>

Finn grugnì qualcosa che i Malandrini e Marlene non riuscirono a captare e poi si tirò su, completamente nuovo. Adesso si ricordava solo quello che Liz aveva voluto lasciargli, per il resto la sua memoria era stata spulciata e corretta.

Liz lo abbandonò prima che potesse solo sospettare qualcosa e sfilò accanto ai suoi amici, facendo cenno di seguirla.

<<Tu...>> bisbigliò Peter <<Tu hai sempre saputo che fossimo lì...>>

<<Vi ho visti non appena siete arrivati, avevo lanciato un incantesimo attorno a me e Finn...>> confidò la Serpeverde, evidentemente provata da tutta quella situazione <<Non fatene parola, ragazzi, ve ne prego>>

<<Te lo promettiamo>> dichiarò Remus, sorridendole <<Ah, e se vuoi provare a cercare James, è quasi sicuramente andato a farsi un giro al Lago>>

<<Va bene, grazie ragazzi. Vi adoro!>>

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