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11| Lizzie, James & the first Dueling Club

James Potter non avrebbe mai pensato che le prime parole che Eliza Greenway gli avrebbe rivolto dopo il loro scontro sarebbero state proprio al neonato Club dei Duellanti.

Che cos'era il Club dei Duellanti? Beh semplice, un corso pomeridiano di due ore a settimana per seguire delle lezioni in più di Difesa Contro le Arti Oscure. Quasi tutti gli studenti avevano deciso di aderire per via della crescente presa di potere di Voldemort: ognuno voleva essere pronto in caso di necessità.

Fu un caso che i professori estrassero un nome da Grifondoro ed uno da Serpeverde per il primo duello/dimostrazione. E di chi potevano essere i nomi, se non di Liz e James? Che gran bastardo che era il destino, no?

James spostò lo sguardo sui suoi amici, leggermente terrorizzato.

<<Mi ucciderà>> bisbigliò a Sirius mentre lasciava il suo posto e raggiungeva la pedana di combattimento.

Liz lo stava già aspettando, con la bacchetta in mano e la voglia di frantumargli tutte le ossa in minuscoli pezzetti. Sembravano tornati all'inizio, in quel periodo in cui non potevano nemmeno camminare nei corridoi senza sbranarsi.

<<Muoviti Potter>> furono quelle le prime parole che ricevette da lei da giorni. Gli fece un sorriso freddo e persino il professore rabbrividì.

Sirius si chinò verso Peter e Remus ed estrasse un paio di monete dalle tasche <<Punto tre galeoni sulla Greenway>>

<<Io mi aggiungo>>

<<Anche io>>

<<Non dovreste puntare su James?>> si intromisero Marlene e Lily, più sorridenti rispetto a tutti gli altri <<Siete amici dopotutto>>

<<Lene, Lene, Lene...>> disse Sirius, buttandole il braccio attorno alle spalle <<Quando mai capirai che l'amicizia, quando si scommette, non serve a niente? Vuoi per caso dirmi che pensi che James, il nostro James, potrebbe mai sconfiggere a duello la strega più potente del momento? Nah!>>

<<Potreste almeno dargli supporto morale!>> commentò la Evans, ridacchiando e voltandosi a guardare il compagno di Casa <<Sembra demoralizzato>>

<<Senti chi parla, Lils. C'è Pivell... Severus che ci sta guardando male da almeno cinque minuti perché siamo qui a parlare con loro!>> ribatté Marlene, beccandosi un applauso ammortizzato dal giovane Black.

<<Marlene, ti adoro ufficialmente per questa tua uscita!>>

<<Sì sì, ora pensiamo a recuperare James vivo. È più importante di tutto il resto!>>


<<Entomorphis!>> gridò Eliza, scagliando contro il Malandrino il proprio incantesimo e osservandolo difendersi a fatica. Continuò ad attaccare e lanciò un Incantesimo d'Inciampo non-verbale.

Fu divertente vedere James inciampare in aria e rotolare per terra come un salame.

Forse se la prese troppo con calma, perché anche lui riuscì a colpirla con un incantesimo Languelingua, che le paralizzò la lingua e le impedì di parlare.

Voleva solo incantesimi non-verbali e quindi complicarsi la vita da solo? Bene, li avrebbe avuti!

Locomotor Mortis.

Le gambe di James diventarono di pietra, facendolo bloccare all'improvviso. Le scoccò un'occhiataccia e si liberò, attaccando contemporaneamente.

Non era il mago più forte con cui Liz avesse mai combattuto, ma pareva sapere sempre quando colpire e riusciva più o meno ad intuire che cosa avrebbe fatto.

Lumos Solem.

La bacchetta di Liz emise una luce pari a quella del sole e James dovette coprirsi gli occhi con le mani, tentando di tenere innalzata una barriera. Non fu difficile per la Greenway mandarlo K.O. con solo due colpi, dopo quell'azione intelligente e furba.

Non voleva usare la voce, anche perché si era già liberata da diversi minuti dall'incantesimo del suo rivale, ma soltanto divertirsi un po'.

Unicamente per correttezza, dopo averlo letteralmente spedito dall'altra parte della sala, gli andò incontro e gli strinse la mano. Nemmeno in quell'occasione gli disse niente. Lo aiutò a rialzarsi, freddamente.

I duelli andarono avanti e ognuno si trovò a scontrarsi contro l'altro.

Finalmente, arrivò il turno di Liz che gran parte degli studenti aspettava - dopo quello con James -, quello con il suo grande amico Severus Piton.

<<COMINCIATE!>>

La prima mossa di Liz fu utilizzare un incantesimo non-verbale. Pullus, che era una magia in grado di trasfigurare persone o animali in polli o galline.

Severus lo parò con maestria e le scagliò contro un Obscuro, che le avrebbe fatto comparire sugli occhi una benda scura. Lo spazzò via con un solo schiocco di dita misto ad un flebile movimento della bacchetta.

Il professore sgranò lo sguardo.

Liz Greenway, pensava, Che altro diamine sai fare?

Non aveva mai visto una cosa del genere da nessuno dei maghi che conosceva. Riuscire a parare un incantesimo con la volontà era un qualcosa di difficilissimo, nemmeno Silente ci riusciva.

Essendosi accorta di aver attirato troppo l'attenzione, Liz tornò a utilizzare incantesimi verbali. Le sembrava di essere un animale da zoo carino e coccoloso che veniva continuamente osservato e fotografato. Fece una smorfia con il viso quando Severus le lanciò un banale colpo paralizzante.

Lo deviò, spedendolo contro il muro e facendo saltare in aria una candela, che si spense.

Rivolse un sorriso gelido al suo amico, rimettendosi in posizione e attaccando. Una schiera di incantesimi potenti si generò dalla punta della bacchetta della giovane Serpeverde ed ogni fattura andò a finire nel posto giusto.

Per prima cosa, la terra tremò. Poi l'aria intorno a Severus si seccò. Il fuoco delle candele lo circondò e lo bloccò in un cerchio di fiamme. Infine, un flusso d'acqua scaturì da Liz e andò a congiungersi al resto degli elementi. Sommati insieme, questi abbatterono ogni singola difesa eretta dallo studente.

Non fece in tempo nemmeno a provare a difendersi.

Liz aveva già vinto, e lo aveva stracciato. Ma così era stato con tutti: aveva subito solo due colpi in dieci duelli affrontati. Buon risultato, certo, ma pienamente migliorabile.

James parve l'unico ad accorgersi del tremore che le percosse la mano sinistra, i suoi anelli si appiccicarono uno all'altro scivolandole per le dita. La ragazza dovette appoggiarsi allo schienale della sedia, mentre traballava.

<<Marlene>> mormorò il Grifondoro, attirando l'attenzione dell'amica e bisbigliandole all'orecchio <<La Greenway non sta bene>>

<<Vuoi che vada a chiederglielo?>>

<<Sì, ma discreta. Mi raccomando>>

La McKinnon annuì, con un sorriso ed un occhiolino. Raggiunse Liz, sfilando tra gli altri studenti e fermandolesi vicino <<Hey>> la salutò, con tanto di movimento con la mano.

Liz alzò lo sguardo da terra e lo spostò sulla studentessa in rosso <<Ciao McKinnon>> rispose, cercando di essere gentile ed abbozzando un sorriso a sua volta.

<<Stai bene? Mi è sembrato che ti stesse succedendo qualcosa!>>

<<Sì, sì, sto bene... è... è qualcosa di strano, nella mia testa. Ma lascia stare, non è niente di grave!>>

<<Sei sicura?>> Marlene le posò la mano sulla spalla e Liz dovette fare del suo meglio per non ritirarsi. L'altra se ne accorse, ma fece finta di niente <<Davvero, se c'è qualche problema posso accompagnarti da Madame Pomfrey senza problemi>>

<<Grazie McKinnon, ma...>>

<<Prima cosa, chiamami solo Marlene! Marls sarebbe meglio, ma quello è più un dettaglio. E seconda cosa, se non stai bene, non esitare a dirlo. Abbiamo visto tutti quanto sei potente, ma succede a tutti di stare male!>> la dolcezza con cui Marlene pronunciò quelle frasi ricordò a Liz la voce tenera di sua madre, provocandole una nostalgia che le fece contorcere lo stomaco.

Non seppe dire di no.

<<Puoi accompagnarmi dalla McGranitt allora, per favore?>> Marlene dovette aver fatto una faccia stralunata, perché Liz si affrettò ad aggiungere altre parole sottovoce <<Senti, lo so che ti sembrerà strano, ma è come se sentissi il bisogno di usare l'Occlumanzia adesso, in questo preciso momento. E... ho bisogno di parlare con qualcuno di autoritario>>

La Grifondoro annuì, prendola a braccetto e camminando spedita verso l'uscita. Nessuno si accorse di loro due, erano tutti troppo impegnati a guardare Sirius e Remus sfidarsi - e per fortuna, pensava Eliza.

L'ufficio della professoressa non distava molto dall'aula di incontro del Club, così non faticarono per niente ad arrivarvi. Marlene non aveva lasciato Liz andare nemmeno per un secondo, avendola vista più traballante.

Bussarono alla porta e un <<Avanti>> permise loro di entrare.

<<Signorina Greenway, signorina McKinnon! Che ci fate qui?>> chiese subito la donna, alzandosi dalla sua sedia e appoggiando le mani sul tavolo davanti a sé <<È successo qualcosa?>>

Marlene le fece cenno di parlare, accompagnando il tutto con un tocco velato al suo braccio per darle coraggio.

<<Professoressa...>> sussurrò, la testa ora le scoppiava e le palpebre le si chiudevano <<Credo che...>> quasi si accasciò, ma venne sorretta dalla strega Grifondoro appena in tempo <<Io...>>

<<Signorina McKinnon, aiutala a sedersi, presto!>>

La professoressa era una delle persone più in gamba che Liz Greenway avesse mai conosciuto, non fu difficile per lei capire che c'era qualcosa di grande intorno a quella storia. Porse alla sua studentessa un bicchiere d'acqua e le posò le mani sulle spalle.

<<Io...>> riprovò ancora la Serpeverde, respirando affannosamente e ciondolando con la testa <<Penso... che...>> deglutì, affaticata <<Mente... controllo...>>

Basto quello perché Minerva McGranitt capisse cosa Liz volesse dirle. Si irrigidì e fece cenno a Marlene di spostarsi leggermente. Si inginocchiò davanti alla ragazza e le afferrò le mani, stringendole fino a farle male <<Riprenditi, Eliza. Riprendi il controllo>> le bisbigliò.

<<Professoressa, che sta succedendo?>> Marlene ora era davvero preoccupata. Al contrario della donna, non aveva capito cosa Liz avesse detto e non riusciva a far combaciare i pezzi.

<<Marlene, va' a chiamare il preside Silente. Corri, fa in fretta! E non far parola di quello che sta succedendo con nessuno! Nessuno, chiaro?>>

La ragazza annuì e corse via.

Nel frattempo, la McGranitt fece comparire una bacinella d'acqua ed uno straccio e lo passò sulla fronte della studentessa con fare agitato. Se quello che aveva capito era giusto, Liz Greenway non stava per niente passando un buon quarto d'ora.

Aspettò fino a quando la McKinnon non tornò insieme a Silente. Il preside, non appena posò lo sguardo su Liz, intuì all'istante e raggiunse la collega.

<<Mi spiegate che sta succedendo, per favore? Sono preoccupata per Liz!>> sbottò l'altra ragazza, con le mani sui fianchi e gli occhi che mostravano il timore.

<<Signorina McKinnon, credo che la signorina Greenway sia vittima di Legilimanzia>> annunciò Silente <<Da parte di maghi oscuri>>

Marlene spalancò la bocca. La McGranitt trasalì, aveva ragione.

<<Che possiamo fare per aiutare questa povera ragazza, Albus?>> chiese la professoressa, lasciando una carezza lieve sulla testa della ragazza e puntando gli occhi in quelli del preside <<Sappiamo che può difendersi, ma non riesco a capire come loro possano averla presa qui!>>

<<Probabilmente deve essere stata intercettata da qualche parte. Purtroppo non lo so, Minerva, e questa ragazza adesso è vittima di oscure visioni>>

<<Scusate se mi intrometto...>> bisbigliò Marlene, tremando <<Liz può percepire quando un incantesimo viene lanciato su di lei, ma c'è stato un momento ad Hogsmeade in cui non aveva una barriera attorno come invece ha di solito. Deve essere stato in quel momento che è stata colpita, è possibile? Se non sbaglio, la Legilimanzia può avvenire anche in un arco di tempo prolungato, giusto?>>

<<Ottima osservazione, signorina!>> affermò il preside, sfilando la bacchetta e puntando Eliza con essa. Mormorò qualche parola e i tremori che avevano scosso il corpo della strega parvero fermarsi all'istante.

Lei socchiuse gli occhi, debole <<Devo... usare... occlumanzia>>

Silente annuì, lanciando l'incantesimo al posto suo. Se quello che avevano teorizzato era giusto, Liz doveva essere vittima di Legilimanzia da parte dei maghi di Voldemort. Tutto quello che i professori temevano sarebbe potuto diventar realtà in un battibaleno: il mago doveva essere riuscito a colpirla e ad infiltrarsi nella sua mente.

Per quanto abile, Eliza Greenway rimaneva comunque una ragazzina di tredici anni. Non avrebbe mai tenuto innalzata una barriera contro quello specifico incantesimo senza una motivazione valida per farlo, considerando soprattutto che richiedeva un quantitativo non indifferente di magia.

A quanto pare, quella motivazione era arrivata proprio in quel momento.

Voldemort voleva Liz, la realtà dei fatti era proprio quella.

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